venerdì 31 gennaio 2020

La musica bella e la musica brutta di gennaio 2020





Oltre alla rubrica sulle serie TV, torna su Pensieri Cannibali anche quella sulla musica, con la prima “puntata” per quanto riguarda questo 2020. Curiosi di scoprire quali sono gli artisti top e quali gli artisti flop del mese?
Anche se la vostra risposta è no, e probabilmente è no, ve li sciroppate lo stesso. Sai mai che poi scoprite delle cose valide. O delle cose non valide.




Flop del mese

2. Eminem

È una piacevole sorpresa svegliarsi una mattina e scoprire che Eminem ha tirato fuori un album nuovo. Così. Senza avvisare. Senza dire nulla prima. Nonostante i suoi ultimi dimenticabili lavori, ero convinto che questa volta sarebbe tornato bello carico. Con un disco finalmente all'altezza della sua fama. Così – purtroppo – non è. Nonostante la produzione di Dr. Dre, nonostante le buone intenzioni, nonostante l'invettiva contro le armi, nonostante l'ispirazione per artwork e titolo ad Alfred Hitchcock, Music to Be Murdered By è l'ennesima delusione. Basti sentire Those Kinda Nights featuring Ed Sheeran, che suona più come un pezzo di Ed Sheeran che come uno di Eminem. Con tutto il rispetto per il buon Ed, non è quello che mi aspetto da un disco di Marshall Mathers. Ed è pure uno dei brani migliori di una scaletta spenta, priva di highlights. Io comunque – illuso – in una rinascita artistica di Eminem ancora ci spero. Tra un disco a sorpresa e l'altro, prima o poi qualcosa di sorprendentemente buono verrà fuori, no?




1. Tyga

Negli anni '90 ascoltavo il grunge e il britpop e quando è uscita la Macarena e tutto il mondo la ballava, mentre io restavo imbarazzato a far tappezzeria incapace di apprenderne gli apparentemente facili passi, pensavo che fosse la canzone peggiore mai realizzata. Nell'ultimo film di Clint Eastwood ambientato nel 1996, Richard Jewell, pure Jon Hamm si rifiuta (giustamente) di ballarla, nonostante a proporglielo sia Olivia Wilde. Quello che negli anni '90 non sapevo è che nel futuro, a cavallo tra il 2019 e il 2020, sarebbe arrivato un rapper, Tyga, e ne avrebbe fatto una cover/remix trap ancora peggiore. Ayy Macarena, que dolor!





Top del mese

7. Pearl Jam

Dai, a me tutto sommato piace la nuova canzone dei Pearl Jam, la Dance of the Clairvoyants. Diversa dalle loro solite, lascia ben sperare per il loro prossimo album Gigaton, in arrivo il 27 marzo.




6. Gianluca Grignani

Spettacolo, il nuovo singolo del Grignani. È una cosa che non avrei mai pensato di dire. Non più. I suoi primi tre album sono notevolissimi. Alla fine degli anni '90, il degno erede di Lucio Battisti sembrava lui. Poi si è perso per strada, tra deliri personali e canzoni tutt'altro che speciali. Adesso il ritorno, alla grande. Tu che ne sai di me?
Probabilmente poco, Gianluca, visto che non pensavo avresti potuto tirare fuori ancora un pezzone così.




5. Celeste

Nella classifica delle migliori canzoni del 2019, vi avevo “venduto” Celeste come la nuova Amy Winehouse. Mi sa che mi ero sbagliato. Lo ammetto. A sentire il suo nuovo singolo Stop This Flame, quello che potrebbe trasformarla in una star internazionale, suona come la nuova Adele. Scusate se è poco. Le manca quindi di trovare una voce che sia solo sua, e poi questa è pronta per diventare la cantante più grande del decennio.





4. Alicia Keys

Che bello risentire la voce di Alicia Keys. In mezzo a tutte queste voci sgraziate e fastidiose che circolano oggi, da Alessandra Amoroso a Lewis Capaldi passando per Emma Marrone e Giusy Ferreri, è un autentico toccasana per le orecchie l'ugola fine e vellutata della Keys. Non che fosse sparita del tutto dalla circolazione però, per dire, il suo ultimo album HERE del 2016 in quanti se lo sono filati?
Capitano dei periodi nella carriera di ogni artista, almeno di chi è in giro da tanto, in cui sei ovunque e altri in cui non ti si caga nessuno. La sua ultima hit, Girl on Fire, risale al 2012, e ora il suo ritorno vero, in grande stile, si sta materializzando. Alicia ha condotto i Grammy Awards 2020, si è fatta conoscere dalle nuove generazioni con la sua notevole rilettura di Ocean Eyes insieme a Billie Eilish, e a marzo ha in uscita un nuovo album, anticipato da una manciata di singoli che lasciano ben sperare, come Time Machine, più soul, e Underdog, più commerciale ma non per questo disprezzabile, con cui è tornata a farsi sentire alla radio. E che bello risentire la sua voce alla radio.




3. Bombay Bicycle Club

La segnalazione indie del mese. Mettiamo le cose in chiaro: i Bombay Bicycle Club arrivano da Londra, e non da Bombay, e sono un gruppo musicale, non un club di appassionati di ciclismo o un negozio di biciclette, come si potrebbe immaginare. Fatta chiarezza sul loro nome, su di loro va anche detto che, dopo una manciata di dischi che hanno fatto raggiungere loro una discreta popolarità in Gran Bretagna, nel 2016 hanno annunciato una pausa a tempo indefinito e la loro carriera bom, sembrava finita lì. E invece no. Sono tornati ora, e più in forma che mai, con Everything Else Has Gone Wrong, un album che in giro in siti più rispettabili di questo come Pitchfork non sta raccogliendo un'accoglienza trionfale, ma che io sto consumando, nonostante in passato non me li sia mai calcolati più di tanto, e quindi mi sento di consigliarvelo vivamente.




2. Selena Gomez

Rare di Selena Gomez è un album di una bellezza rara. Almeno all'interno della musica mainstream.
Abbiamo già trovato il disco pop commerciale migliore dell'anno 2020?
Le altre queen della scena che potrebbero ritornare nei prossimi mesi, da Rihanna a Lady Gaga, sono avvisate.




1. Brunori Sas

Lo dico da non fan di Brunori Sas: ma che bello il nuovo disco di Brunori Sas!
E, forse, ora un po' fan di Brunori Sas mi sa che lo sono anch'io.





Guilty Pleasure del mese
Justin Bieber

“Yummy” vuol dire “Che buono”, “Da leccarsi i baffi”, o anche, detto più terra a terra, “Gnam gnam”. È quello che penso quando ascolto questa canzone, vergognandomene un po' perché non fa figo dire che mi piace una canzone di Justin Bieber, però mi piace una canzone di Justin Bieber. E non è nemmeno la prima volta che succede, che somma vergogna.




Cotta del mese
Halsey

Halsey è meglio mora, rossa, bionda, col capello lungo o raccolto, in bikini, con look da cowgirl, abito da sera, in leopardato alla Aria di Pretty Little Liars, o nuda su un cavallo?
Non c'è motivo di scegliere, quando si può avere tutto con un video solo.
E comunque sì, Halsey è meglio nuda su un cavallo.




Movie Soundtrack
Jojo Rabbit

La canzone cinematografica del mese non può che essere Heroes di David Bowie, presente all'interno di Jojo Rabbit.
Ho detto Heroes?
Nein! Non è Heroes, è la versione tedesca, ja: Helden.






4 commenti:

  1. Alto tasso di erotismo nel videoclip di Halsey.
    Alto tasso di cantautorato invece per Brunori Sas, come ho scritto dalle mie parti, ci sento echi di De Gregori, Dalla e Gaetano. E scusa se è poco...

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  2. Macarena era un baile celeberrimo nel '96.
    La versione ammericana di Tyga è brutterrima.
    Halsey è figherrima.

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  3. Se nemmeno Jon Hamm balla la macarena, non vedo perché riprovarci e farne un "remake" così orrendo.
    Felice per il ritorno di Alicia, mi dispiacevano i suoi flop e non capivo come mai fosse uscita dal giro delle hit.
    Corro a recuperare Grignani e Pearl Jam, che scritto sembra quasi una bestemmia, ma sono convinta di no.

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  4. Halsey spacca. E anche quel radical di Brunori. Stranissimo tutto questo essere d'accordo. ;)

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