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lunedì 6 dicembre 2021

Ultima notte a Soho: la città l'è piena di tentazioni, l'è tentacolare, l'è una brutta bestia




 
Ultima notte a Soho

Come Artemio prima di lei, Eloise è una ragazza di campagna che decide di trasferirsi nella grande città. Al momento della partenza, la nonna l’avverte che “la città l'è piena di tentazioni, l'è tentacolare, l'è una brutta bestia!”.

"Mi sa che la cara nonnina aveva ragione."

Infatti così è. A Londra, più in particolare nel quartiere di Soho, Ellie finisce invischiata in una misteriosa vicenda, a cavallo tra presente a passato. Un presente dove studia alla scuola di moda. Non perché “vuole fare la modella”, come diceva una pubblicità di cui qualche boomer si ricorderà, ma perché vuole diventare stilista, come Cruella. Potevo dire come Valentino o Versace, solo che lei ha più uno stile da Cruella, ecco. Il passato sono invece i favolosi anni ’60, che poi a guardare più da vicino, come già suggeriva Mad Men, così del tutto favolosi non erano.

"Gli anni '60 in generale non so, ma personalmente io sono favolosa al 100%."

Ultima notte a Soho è un thriller psicologico che procede come un trip psichedelico. A livello visivo è una delle cose più belle su cui possiate mettere gli occhi e la sua colonna sonora 60s è una delle cose più gradevoli su cui possiate mettere le orecchie.

"Sì, non male questa colonna sonora."

Quanto alle emozioni, mi tocca ammettere che non mi ha travolto/sconvolto come avrei sperato. Sarà che avevo delle aspettative un “tantino” esagerate, del tipo: “Questo deve assolutamente diventare il mio nuovo film preferito, quant’è vero Iddio”.

Tra omaggi a Repulsione di Roman Polański, echi di Dario Argento, Edgar Wright che dirige in maniera sempre più pazzesca, una magnifica Londra anni ‘60, una Tommasina McKenzie che veda la gente morta come in un’opera di Shyamalan (che non a caso l'ha voluta nel suo ultimo Old), un Matt Smith che si dimostra la scelta più stilosa come prossimo James Bond, e una deliziosa Anya Taylor-Joy che balla e canta in maniera deliziosa, c’è molto di che gioire e rimanere incantati.


Resta solo un pizzico di delusione dovuto al fatto di non poter dire che sia diventato il mio nuovo film preferito, maledette folli aspettative.
(voto 7,5/10)




3 commenti:

  1. Complimenti per l'uso della notevole citazione nel titolo ;-) Non sarà tutto perfetto vero, però avercene di film così! Cheers

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  2. La prima, splendida parte, non sbava mai. Poi si fa un po' di confusione e pure l'interesse cala, ma l'occhio e l'orecchio di Wright riescono a compensare.
    Spiace averlo visto nell'abbuffata veneziana senza dargli il giusto respiro (e perdendomi il primo minuto causa file interminabili), contavo di rivederlo al cinema ma ormai mi è sfuggito.

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  3. Caruccio, anche se non è scattata la scintilla. La solita morale femminista inizia anche ad apparirmi noiosa e forzata.

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