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venerdì 28 febbraio 2020

La musica top e flop di febbraio 2020, tra sanremate e altro





Un febbraio strano, apocalittico, dominato non a caso dalla musica sanremese. Musica sanremese che a sorpresa è risultata meno peggio del solito, va riconosciuto. Al di là delle sanremate, comunque, c'è stato spazio anche per altro. Ecco i top e flop mensili secondo Pensieri Cannibali.

lunedì 29 maggio 2017

Cantanti cannibali – Top e Flop musicali di maggio 2017





Musica bella e musica brutta. Musica nuova e musica vecchia.
Nell'ultimo mese c'è stata tanta roba da sentire, quindi non perdiamo ulteriore tempo con premesse inutili e immergiamoci nell'ascolto dei Top e dei Flop del momento (secondo il mio modesto parere, naturalmente), più l'aggiunta di qualche rubrichetta dedicata alla musica di film, serie tv e del passato.

Top

mercoledì 25 gennaio 2017

La Cannibal Music di Gennaio 2017 – Top e Flop del mese





È arrivata l'ora per un cambiamento. La rubrica musicale di Pensieri Cannibali quest'anno si rinnova, si svecchia, diventa più (si spera) interessante ed elettrizzante e diventa anche più... competitiva.
Visto che ad esempio in tv la musica funziona più che altro quando c'è qualche gara di mezzo, dai reality stile X Factor fino al sempiterno Festival di Sanremo, vediamo di adottare un modello simile anche qui su questo blog.
Da questo mese le novità discografiche, sia a livello di album che di singole canzoni, saranno divise tra Top e Flop.

Tanto per esagerare, ci sarà anche qualche altra novità, come lo spazio dedicato alla musica presente in film e serie tv, più una rubrica all'interno della rubrica con il pezzo vintage del mese.

E allora cominciamo con i Top e poi i Flop musicali di questo ricchissimo gennaio, naturalmente secondo il personale giudizio di Pensieri Cannibali.

giovedì 2 giugno 2011

BLOG WARS: LA MINACCIA DEGLI ANNI ZERO (PARTE II)

Negli Anni Zero era lui il nemico pubblico numero 1
del mondo, nel nuovo decennio è diventato Mr. Ford!
Dopo la magnifica listona di Cannibal Kid, oggi è la volta di Mr. James Ford e dei suoi dischi a tratti validi e a tratti meno, per l'ultima parte dell'ultima sfida bloggare. Almeno per quanto riguarda la musica...

Le ultime indiscrezioni danno quasi per certa la realizzazione di una nuova trilogia che pare già destinata a superare Il signore degli anelli da parte di Peter Jackson.
La battaglia per i blog di mezzo si consumerà su un palcoscenico assolutamente inedito e recentissimo, quegli anni zero che hanno visto la progressiva esplosione del fenomeno della rete e, inesorabilmente, il declino della musica e del suo fruire per come era stata conosciuta fino alle soglie del nuovo millennio.
L'attesa che noi old school provavamo dalla pelle, al cuore, al buco del culo - per dirla come uno dei cantautori tanto amati dal mio rivale - di stringere tra le mani il nuovo vinile, cassetta o cd della nostra band del cuore è stata sostituita dalla velocità del tam tam in rete, incredibile e fondamentale per lo scambio di informazioni, meno efficace rispetto all'emozione di avere tra le mani qualcosa che si era atteso per mesi quasi fosse una leggenda.
Lo stesso concetto di album pare essersi affievolito negli anni, complici le playlist da ipod, ed ora navighiamo - in tutti i sensi - verso un'epoca in cui saremo noi a costruire i dischi partendo dalle canzoni messe a disposizione dai loro autori.
Ma il futuro è anche questo, e noi lo festeggeremo sul campo di battaglia di quello che sarà ricordato come l'ultimo decennio "non virtuale" della musica.
Dunque preparatevi, perchè se la battaglia del fosso dei 90s è finita, quella per il nuovo millennio è alle porte.
Da quale parte dell'anello vi schiererete!?
Mr. Ford

1) Radiohead - "Kid A" (2000)
Mr. James Ford Per inserire questo disco nella lista del nuovo millennio ho rinunciato a Ok Computer nella rappresentativa degli anni novanta.
Del resto, se una nuova frontiera musicale è stata tracciata tra quello che era il rock prima del "bug" e dopo, questo è il disco da day after per eccellenza.
Ricordo un concerto magnifico visto al Lazzaretto di Bergamo nell'estate del 2001, e nottate a piedi con Idioteque a manetta a scuotermi fin dentro i sogni.
Il 2001 musicale capace di rivoluzionare gli ascolti di una vita, per passare dal grigio al bianco quasi senza rendersene conto.
Cannibal Kid Con tutto il rispetto per Mr. Johnny Cash, ma sei hai inserito 4 suoi dischi, 2 epocali dei Radiohead ci potevano anche stare... Ma considerando quanto sei vecchio inside è già un piccolo miracolo tu ne abbia inserito 1! Inserendo Radiohead, Daft Punk e Gorillaz nella sua lista, Ford comunque ha chiaramente voluto giocare a fare il Cannibale. Lui dirà che così dimostra quanto è eclettico e bla bla bla, ma per me è una vittoria: con questa sfida l’ho trasformato, almeno un pochino, in un piccolo Cannibale. Poi, per carità, spero che la trasformazione completa non avvenga mai, altrimenti perderò uno sfidante (quasi) agguerrito.
JF Stai tranquillo, Cannibale, che la trasformazione è quanto di più lontano dal sottoscritto possa esistere. Un pò come pensare che un giorno, preso da fervore gibsoniano, io possa entrare in CL.
Detto questo, Cash i Radiohead - pur se grandissimi ed epocali - se li mangia sul pane a colazione manco fossero il fantasma formaggino di Elio, quindi i quattro dischi a uno ci stanno alla grande.
E comunque caro antagonista mister so tutto io, i testadiradio li conoscevo - grazie alla mia età - quando tu ancora ti affacciavi nel magico mondo delle scuole superiori.


2) The Flaming Lips - "Yoshimi battles the pink robots" (2002)
JF Scoperti quasi per caso, con quell'atmosfera un pò retrò e un pò psichedelica, i Flaming Lips sono stati compagni di giochi e di viaggi, una specie di animaletti del boschetto della mia fantasia da chiamare nel momento del bisogno, quando tutte le speranze parevano essere in frantumi. La luce di Erendil in grado di allontanare qualsiasi ragno gigante del mondo.
E la title track mi manda ancora dritto nello spazio come la migliore delle sbronze.
CK Altroché sbronza, per scrivere un commento del genere mi sa che adesso sei del tutto strafatto hahah!
Dentro a Yoshimi ci sono delle buone canzoni, ma il tutto suona un po’ troppo hippy-freakettone, psychedelico e, oserei dire, circense per rientrare proprio tra le mie preferenze assolutei. (Domanda: ma il pezzo iniziale “Fight Test” non è un mezzo plagio di “Father & son” di Cat Stevens?)
Un disco comunque molto valido, a conferma che rispetto ai decenni precedenti ti sei messo un attimo in sesto, hai deciso di mettere un po’ da parte (pur non abbandonandole del tutto) le tue t-shirt da metallaro e indossare un bell’abito elegante: la chiara dimostrazione che la mia vicinanza ha avuto un influsso positivo su di te. Ormai sei quasi diventato un Cannibale e questa è per me la mia vittoria più grande.
JF Ribadisco che il mio eclettismo mi permette di indossare la t-shirt da metallaro anche sotto la camicia, che comunque resta sempre a maniche arrotolate in modo che i tattoos possano essere bene in vista anche nel mio vestito migliore.
E ti dirò, anche in cravatta faccio la mia figura.
Detto questo, Fight test è un omaggio a Father and son, e visto che anche il vecchio Cat è uno di quei cantautoroni che ti fanno venire sonno ti colpisco il doppio delle volte con la loro forza unita a quella dei freakettoni! Ahahahahahah!
CK E io ribadisco che non si chiama eclettismo, ma solo un gusto da schifo buaahahahah!
3) System of a down - "Toxicity" (2001)
JF L'apice del nu metal e della sua ascesa, un disco tosto, cazzuto, gridato eppure quasi danzato, composto come un brano di musica classica, con stile ed eleganza.
Politica e filosofia del resistere ritmati da una band incredibile, così fulminante da far rimpiangere i grandi album degli anni settanta.
E per il piacere del mio antagonista, ho un aneddoto anche su di loro: ricordo quando, ai tempi, feci da interprete a Tankjan durante il firmacopie al Virgin Megastore chiuso per la gente che l'aveva invaso - gli altri componenti della band erano troppo fatti per proferire parola - e ci si fece quattro risate nel pieno spirito del pane e salame davanti ad un caffè.
Rimanendo in spirito tolkeniano, il Legolas di questa battaglia.
CK E chissà come l’hai tradotto, il povero Tankjan…
L’ho ascoltato parecchio anch’io in adolescenza, questo disco di una notevole potenza. Non ho la presunzione come fai tu con Nirvana o Pixies di dire che sia un album invecchiato male, è solo che i miei gusti sono cambiati, adesso nel complesso mi entusiasma meno e oggi la voce di Serj mi sembra un po’ eccessiva e fastidiosa, ma la title-track e “Chop Suey!” rimangono delle belle bombe. “Chop Suey” non è però un pezzo troppo suicide per i tuoi gusti???
JF Più che suicide, mi pare un pezzo di rabbia disperata. E allora può starci, e alla grande. Non è la carica a testa bassa degli Slipknot, ma resta un disco unico, capace di mescolare il furore alla leggerezza. Un pò come la sposa di Tarantino che in punta di piedi squarta gli ottantotto folli.

4) Johnny Cash - "Solitary man" (2000) e "The man comes around" (2002)
JF Il Man in black torna, più potente che mai, negli ultimi due grandi dischi di studio prima della morte.
Con Rick Rubin in regia, Cash mostra al mondo quanto un grande interprete possa riuscire a rendere sue anche canzoni che non lo sono facendo quasi dimenticare da dove vengono.
E la sua versione di "Hurt" dei Nine inch nails da strada verso la perdizione diviene il viatico per la salvezza al termine delle fatiche della vita. Il Gandalf della mia Compagnia che grida al Cannibale: "Tu non puoi passare!".
Irraggiungibile.
CK Grandissimo Johnny Cash, però forse inserendo 4 suoi dischi in queste Blog Wars non è che hai esagerato un tantinello, Ford? Si chiamano Blog Wars, non Johnny Cash Wars! Per quanto la serie delle American Recordings sia strepitosa, si tratta poi comunque di album di cover e, così come per i live, non sono un grandissimo fan dei dischi di cover… E comunque questo è un post musicale, la smettiamo con tutte 'ste citazioni del signore degli anelli?
JF Evidentemente cominci a soffrire la potenza del Man in black, che ti ricaccia indietro negli abissi dai quali sei stato originato.
Johnny Cash è il mio Clint Eastwood della musica, quindi caro piccolo Cannibale, rassegnati, se devono essere Johnny Cash Wars, lo saranno! E le sue cover sono sempre meglio degli originali, anche quando si tratta di pezzi mitici come la tua "Hurt".

5) Daft punk - "Discovery" (2001)
JF Mi spiace, Kid. Al party ci sono anch'io. E sono pronto a prenderti a granite in piena faccia al ritmo degli indiavolati Daft Punk.
Fulminanti ed elettrici.
Piccoli e sfuggenti.
Sono gli hobbit dalle mille colazioni.
Quelle che tu non fai, perchè sei troppo attento alla linea e non vuoi fare brutta figura nella tua camicia a quadrettoni.
CK I “miei” Daft Punk in una lista di Mr. James Ford che si è imbucato al party senza invito: una ulteriore chiara dimostrazione di come si stia cannibalizzando o stia cercando di imitarmi. Ma ricorda, Ford, che di Cannibal Kid ce n’è uno e uno solo.
E tu risponderai: “Per fortuna.”
Vedì? Anticipo già i tuoi pensieri, come Bradley Cooper dice al bollito Robert De Niro in Limitless: “Io vedo tutto. Sono 50 mosse avanti a te.”
E cosa dirai adesso? Che Limitless è un film secondo te pessimo e citarlo non mi farà guadagnare punti…
Vedi? So sempre già cosa pensi.
Insomma: inchinati, davanti al tuo nuovo Dio!
JF Non ti dirò nulla di tutto questo.
Mi basterà citare il tuo adorato Guccini, vecchio e bevuto ma certamente più efficace di te: "E' un dio che è morto".
CK Citare Guccini ti fa solo perdere ulteriori punti...


6) Gorillaz - "Gorillaz" (2001)
JF Senza passare dal via, e sostenuto dalle note adrenaliniche di questo disco, massiccio come il più cattivo degli Uruk Hai, passo al contrattacco del tuo piccolo rap senza arte ne parte.

Su le mani (Ford version)
YOU SAY JAMES, I SAY FORD
YOU SAY JAMES, I SAY FORD
YOU SAY CANNIBAL, I SAY "WHO"?
YOU SAY CANNIBAL, I SAY "WHO"?

Su le mani, su le mani per Mr. James Ford,
rima così forte che lo sente anche un sord,
e Cannibal Kid che si pensa futuristico
rappa scarso come Fibra, spepperepistico.

Hey, hey, my my,
non mi presento, sei già nei guai,
non sfoggio dischi da manuale,
perchè è mio, solo mio il canale
nessuno che mi dica cosa sia ok,
io sono la mia moda, sono il mio dj.

Tu dici che non sento, ma sai che c'è,
il tempo è già passato, e non sai più dov'è,
così, coniglietto, invece che a parlare,
io sfrutto i miei giorni per esplorare.

Io non ho bisogno di tirarti giù,
perchè a far questo ci pensi tu
e quando, sopresa, sei quasi sereno,
ci pensa Kurt a gettarti sotto un treno.

E bussandoti alla porta: "Tik tok"?
No, non sarà Kesha, bensì Kid Rock.
Due bottigliate, ma non di vodkosky,
quelle le lasciamo al tuo amico Aronofsky.

Noi ci andiamo giù più pesante,
e se dieci birre ti sembrano tante
in ognuna di queste, lo dice anche Bukowsky,
uno shot di Jack Daniels, non certo uno swarowsky.

Quello ti piacerebbe, vero, femminuccia?
Ma non ti preoccupare, per quella lacrimuccia,
ci siamo qui noi, quelli dell'old school,
pronti come sempre a farti un gran cul.

YOU SAY JAMES, I SAY FORD
YOU SAY JAMES, I SAY FORD
YOU SAY CANNIBAL, I SAY "WHO"?
YOU SAY CANNIBAL, I SAY "WHO"?

CK Come sopra, i mitici Gorillaz del “mio” Damon Albarn. A questo punto mi sembra chiaro che in quest’ultima sfida hai deciso di mettere da parte i tuoi cowboy da barzelletta come Kid Rock e giocare al mio livello. Va bene, va benissimo, però adesso basta imitarmi, anche perché le imitazioni non riescono mai al livello degli originali…
Il fatto che hai parodiato la mia canzone poi è un'altra dimostrazione di come ormai sono il tuo nuovo modello, oserei dire esistenziale uaahaha!!! E ti rispondo con Eminem

“The real Cannibal Kid”
I'm Cannibal Kid, yes I'm the real Kid
all you other James Fords are just imitating
so won't the real Cannibal Kid please stand up,
please stand up, please stand up?

JF Io, invece, che non ho bisogno di imitarti o di avere alcun modello di stampo cannibalesco, ti rispondo direttamente con le rime di Kid Rock, che calzano a pennello e, inoltre, stanno giuste giuste anche con Eminem, che a quanto pare è un grande amico dell'unico Kid che mi interessi.

You knew that I was coming cause you heard my name
But you don't know my game and never felt my pain
Can't read my brain but you read my lips
And got scared when you heard that I was coming with hits

CK Se con Guccini perdi punti, continuare a citare Kid Rock ti affossa definitivamente!


7) Green Day - "American idiot" (2004)
JF Come per i Radiohead, anche nel caso dei Green Day ho rinunciato volentieri al loro disco più noto - Dookie - negli anni novanta per dare spazio al lavoro più maturo di Billy Joe e soci, simbolo - alla facciazzia di Cannibale, che insiste nel darmi del repubblicano - dell'antibushista per eccellenza American idiot, un progetto ambizioso e a trecentosessanta gradi per una band che soltanto dieci anni prima era considerata solamente punk.
Certo, non saranno i Clash, ma i Green Day hanno dimostrato cosa significa costruire crescendo, ovvero cercare nuovi stimoli e prove da affrontare invece di rifugiarsi nell'attività preferita degli amichetti dell'antagonista Kid.
CK Che non siano i Clash, proprio non ci piove! Ma comunque cos’è, un auto presa per il culo?  Un Repubblicano che inserisce questo disco in lista?
Ford, non so se te ne rendi conto, ma i Green Day con American Idiot intendevano riferirsi proprio a quelli come il tuo caro Giorgino W. Bush, Schwarzy e te, anzi no scusa: tu sei un Italian idiot ahahahaha
JF Cannibale, so che la scenetta dell'antirepubblicano ti piace, ma continui a non capire che qui, di repubblicano, non c'è proprio nessuno, ma come la vita insegna, da entrambi i lati della barricata ci sono persone interessanti - qualcuno ha detto Clint, Johnny Cash o Leonard!? - e anche un mucchio di stronzi - George W. è un esempio fin troppo lampante -.
Ad ogni modo, è lo stesso anche dall'altra parte. Ma tu questo lo sai già, vero!? Aahahahahahahahah!
CK Sì, ma Clint, Johnny e Leonard non sono politici e la lista di supporters repubblicani interessanti comunque termina qui. E di politici repubblicani non se ne salva manco mezzo. Certo non il tuo adorato Schwarzettino (la cui carriera tra l'altro per fortuna è gia finita)!
JF Mai e poi mai mi sognerei di sostenere la carriera politica di Schwarzy! Avrebbe dovuto lasciar perdere dal principio e continuare a regalarci perle cinematografiche!
CK Oddio, tra Schwarzenegger politico e Schwarzenegger attore non so cosa sia peggio…

8) White stripes - "Elephant" (2003)
JF Poporoppoppopopoò! Poporoppoppopopoò! Poporoppoppopopoò! Poporoppoppopopoò! Poporoppoppopopoò!
Devo aggiungere altro!?
P. S. Lo so che il disco risale a tre anni prima, e lo so che mi divertii un mondo al Flippout a Bologna nel 2003 vedendoli dal vivo, ma vogliamo mettere con i mondiali tedeschi!?
Ah, e non mi sono dimenticato di Aragorn e della figlia di Steve Tyler. Eccoli qui.
CK I White Stripes non mi sono mai piaciuti, quindi al diavolo loro, tu che li hai messi e il “po po poppo po po” mondiale! La voce gracchiante e sgraziata di Jack White mi dà un notevole fastidio e a parte scrivere inni da stadio non mi sembra nemmeno ‘sto fenomeno come autore di canzoni: il mio pezzo preferito dell’album infatti è “I just don’t know what to with myself”,  non a caso scritta da un certo Burt Bacharach. Mentre la sputtanatissima “Seven nation army” ormai non se pò proprio più sentì… Per fortuna comunque adesso i White Stripes si sono separati, anche perché Jack White ha messo su altri progetti più interessanti, soprattutto quando non è lui a cantare, come i Dead Weather o i Racounters. Con il tuo cazzo di “po po poppo po po” comunque non crederti di vincere le Blog Wars, caro Ford. Piuttosto farai la fine di Lippi agli ultimi Mondiali!
JF Lippi mi pare proprio uno di quei personaggini che stanno simpatici ad uno juventino all'acqua di rose come te.
Per quanto riguarda il resto, che dire!? Nel 2006 vinse il mondiale una Nazionale priva o quasi di tutto quel talento che tanto decanti, quindi credo che, a questo punto, le Blog Wars siano saldamente nelle mie mani.
Poporoppoppoppopopoò!
CK Quindi ammetti che nelle tue liste hai lasciato fuori i veri talenti? Peccato che la Spagna e il Barcellona abbiano dimostrato di recente che i talenti (soprattutto quelli giovani e freschi) servano, eccome, per vincere.
JF Quindi ammetto di aver inserito nelle mie liste i dischi fordiani del cuore, e che il resto - talento compreso -, viene sempre dopo il sentimento.  Il Barca - squadra che adoro - ha talento da vendere, è innegabile, ma ricorda che in panca ha un certo signor Guardiola, che allena e fa giocare praticamente solo con la passione.
A seguire i tuoi dettami cannibali, metteremmo Mourinho alla guida di qualsiasi squadra. Lui ha talento, peccato che abbia l'anima di un sasso - e mi scusino i rappresentanti del mondo minerale -.
Quindi, tra un genio del pallone come Mou e un allenatore pane e salame come Pep sarò sempre con il secondo.
A meno che - sempre parlando di secondi - non sia in giro a bere con quel mattacchione rubizzo di Ferguson.

Tristi perché Mr. Ford ha perso
9) Queens of the stone age - "Songs for the deaf" (2002)
JF Ed eccoci alla fucina di suoni rock più vibrante del decennio. Un disco incredibile e spiazzante, in grado di sbaragliare la concorrenza di album da me amatissimi eppure decisamente più classici come Plastic Fang di Jon Spencer Blues Explosion, Phanerothyme dei Motorpsycho o il primo degli Audioslave.
Qui si picchia duro, come fabbri.
Se esiste un'avanguardia in quest'ultima battaglia musicale, i guantoni da schiantare sulle pallide guancette del Cannibale, i marines che faranno i coniglietti arrosto, sono proprio loro.
Il martello e l'incudine del rovente metallo fordiano.
I miei cazzutissimi Ghimli.
CK Un disco che piace anche a me, ma che alla fine ho tolto dalla mia lista perché un po’ troppo Fordiano. D’altra parte se lui ce la mette tutta per copiare me, io non ci tengo assolutamente a imitare lui e quindi le regine dell’Età della Pietra le lascio a lui e io guardo al futuro!
Ma poi non è che queste “canzoni per i sordi” ti piacciono perché in questa rassegna musicale Ford hai più volte dato dimostrazione di non sentirci bene?
JF Le canzoni per i sordi sono fatte apposta per quelli come te che di buona musica non vogliono proprio sentir parlare.
E allora le picchiano così forte da entrarti nel cervello comunque.
Se poi non hai messo questo disco nella tua lista, è solo perchè ti vergogni di ammettere la sconfitta.

10) M. I. A. - "Kala" (2007)
JF Bastano solo due paroline, per questo disco eclettico, pompatissimo eppure dolce, mistico eppure battagliero, elettronico nel profondo eppure rock nell'anima, percorso dalle nuove strade che, come la rete, collegano tutto il mondo e le sue etnie in un unico, danzereccio ombelico.
Paper planes.
Ho detto tutto.
CK M.I.A. l’hai messa solo perché ti avevo accusato (in maniera più che fondata) di essere misogino e maschilista e così questa volta una donna l’hai messa. Ottima scelta, quindi, per un disco molto innovativo e fresco, quindi molto cannibale e poco fordiano, di cui a te sarà piaciuta giusto la nota Paper Planes...
Vedi, Ford? Noi Cannibali siamo per la pace, parliamo anche bene magari non di te ma di qualche tuo disco sì, mentre tu sei così pieno di odio. Ma cosa ti abbiamo fatto di male? Smettila di odiarci ed invidiarci ed entra anche tu nella nostra banda, un posticino piccolo, ma piccolo piccolo piccolo, lo possiamo trovare anche per te!
JF A dire il vero nella mia lista c'è anche Meg White, che però tu non considererai perchè parte di una band che non ti piace.
Così come c'erano Tracy Chapman o Nico.
Certo, non saranno molte, ma io non ho bisogno di inserire donne a raffica per passare per simpatico al pubblico femminile. Posso capire che tu stia cercando di broccolare in giro, e ci sta, ma non credo che la strada giusta sia distrarre l'attenzione del pubblico in rosa per cercare di colpirle alle spalle con i tuoi discorsi da artista incompreso e tormentato.
E comunque il mio pezzo preferito del disco è quella bomba di Bamboo Banga.
CK Hai messo più dischi del solo Johnny Cash di quanti prodotti dall'intera popolazione musicale femminile mondiale, quindi il tuo maschilismo mi pare mooolto evidente...
E l'anima io ce l'ho, mentre tu sei solo un animal uahahaah!

Alla fine comunque chi le ha vinte le Blog Wars?
Come al solito ognuno può interpretare i risultati a proprio piacimento e io Cannibal Kid dichiarerò di aver trionfato fino al giorno della mia morte. O forse abbiamo pareggiato, però 4-0, anzi 5-0 per me. L’unico vincitore davvero certificato comunque siete voi, il pubblico. Spero vi siate divertiti a leggere e commentare quanto noi a massacrarci e così adesso vi diamo appuntamento a un greatest hits riassuntivo e poi verrà presto il giorno di una nuova sfida. L’argomento? Il cinema.
Ahia, mi sa che saranno ancora botte da orbi!

mercoledì 1 giugno 2011

BLOG WARS: LA MINACCIA DEGLI ANNI ZERO (PARTE I)

Donnie Darko si unisce ai Cannibali (armato)
per fare il culo alla squadra di Mr. Ford
C’era una volta un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, ma anche i Nirvana, i Joy Division, gli Smiths e tutti quei gruppi più o meno depressi che hanno fatto la Storia della Musica. Quel pischello si chiamava James Ford, senza il Mister davanti, e aveva degli ottimi gusti musicali e cinematografici. Ma poi in una piovosa nottata estiva dei primi anni ‘90 qualcosa di terribile gli successe. Non se ne conoscono bene i dettagli, giusto qualche informazione raccattata qua e là, per un grande puzzle tutt’ora irrisolto. Eppure in quella oscura notte qualcosa di agghiacciante gli capitò. Forse una banda di radical-chic lo prese a botte picchiandolo selvaggiamente con i loro borselli Louis Vuitton. O forse era un gruppo di grungers reduci da un concerto dei Nirvana che lo assalì. Fatto sta che lui vide solo quelle camicie a quadroni e allora pensò fossero fan di Kurt. Ma chissà, magari erano solo dei montanari di passaggio giù in città…
Fatto sta che da quel giorno James Ford andò a casa e bruciò tutti i suoi dischi di alternative rock e passo al più tradizionale e palloso classic rock, si mise ad ascoltare i vecchi cantautoroni di una volta, di quelli che oggi non ne fabbricano più (e meno male) e decise di mettere quel Mister davanti al suo nome, giusto per darsi un’aria più rispettabile e da anziano. Quel giorno decise anche di dichiarare guerra a tutti i radical-chic del mondo e nel corso degli anni gli andò anche bene e ne sconfisse parecchi. Tutto questo fino a che incontrò un certo Cannibal Kid a sbarrargli la strada. Lui non era come gli altri radical-chic che aveva incontrato fino ad allora: era qualcosa di più terribile, era la sua nemesi, era l’anti-Ford per eccellenza.
Leggenda vuole che Cannibal Kid se ne stesse sul bordo di un grattacielo, mentre stava pensando se buttarsi giù o meno, mentre canticchiava “I hurt myself today, to see if I still feel”. Il suicidio era tutto ciò che desiderava, il suo male di vivere lo opprimeva troppo, non per una ragione in particolare ma solo perché si sentiva incompreso dal resto del mondo, quand’ecco che sentì un tamarro sotto che si ascoltava Kid Rock con lo stereo sotto braccio a tutto volume e allora decise che una ragione di vita ce l’aveva ancora. Doveva eliminare quegli zarri dalla faccia della Terra, far capire loro che esisteva della grande musica, dei film che non erano quelli con Stallone, Van Damme e Schwarzenegger, della roba insomma di buon gusto. Quel tamarro che passava lì sotto era Mr. James Ford, inconsapevole di aver appena salvato una vita. Ma Cannibal Kid anziché ringraziarlo volle andare a stanarlo per dichiarargli guerra.
Era dai tempi di Batman contro Joker, anzi della Moratti contro Pisapia, che non si vedeva una sfida del genere. I due combatterono a lungo sanguinosamente, distruggendo interi villaggi e popolazioni innocenti la cui unica colpa era stata quella di essere finiti in mezzo alla loro battaglia apparentemente infinita. Quella battaglia però era destinata a finire in una maniera epica, come tutte le grandi rivalità che si rispettino, con uno scontro all’ultimo sangue. E il finale di questa storia, di questa leggenda, di questo mito verrà scritto… ora.
Cannibal Kid

P.S. Questi sono i miei dischi preferiti degli Anni Zero...

1. Radiohead “Kid A” (2000)
Cannibal Kid Ok Computer aveva segnato la mia adolescenza con inchiostro indelebile e Kid A credo sia stato quindi l’album che ho atteso con maggiore curiosità in vita mia. Il primo ascolto è risultato uno shock, ma tempo pochi giorni e questo album alieno sceso sulla Terra da un altro pianeta mi aveva già conquistato. I Radiohead c’erano riusciti: due dischi epocali uno in fila all’altro e questo era una vera rivoluzione. Una band pop-rock che abbandonava le chitarre, i sentieri facili e copriva anche la voce di Thom Yorke, marchio di fabbrica della band, con mille effetti fino a renderla irriconoscibile. Una fuga dal successo facile (che a me ricorda quella di Kurt Cobain nel post-Nevermind) che dopo The Bends e Ok Computer avrebbe potuti renderli i nuovi U2, ma loro hanno scelto un’altra strada, una più coraggiosa, e alla fine sono diventati qualcosa di molto più grande. Così si fa!
A livello personale è stato uno degli album che hanno segnato di più la mia crescita musicale e anche il mio allontanamento dal rock tradizionalmente inteso verso altri lidi, che hanno portato anche alla nascita del mio alter-ego Cannibal Kid come autore di musica elettronica (nickname poi mantenuto anche in qualità di blogger) che potete sentire QUI (CANNIBAL KID MYSPACE)
e così mi sono fatto pure la marketta, Ford.
Mr. James Ford Fatti pure tutte le marchette che vuoi, piccolo Cannibale, non serviranno ad evitarti il destino di finire travolto dalla potenza della musica in toto, e non solo quella di nicchia che ascolti tu con tanta ostentata presunzione.
Per il resto, su questo disco non posso proprio dire nulla, anche perchè è il mio preferito dei testadiradio, ed uno dei migliori - se non il migliore - dell'appena trascorso decennio.

2. Sigur Ros “Agaetis Byrjun” (2000)
CK Se c’è una musica che immagino suonata nel mio Paradiso personale è questa. Un disco angelico, anzi divino, proveniente dall’immensità della natura islandese e realizzato da un gruppo di folletti, dei tipi strambi come e forse ancor di più di Bjork. Mentre io me ne sto in Paradiso insieme a Kurt Cobain, Ian Curtis e a tutti gli altri miei amichetti suicidi maledetti, tu brucerai all’Inferno, Mr. Ford. Perché nel mio “paradiso artificiale” (come a te piace tanto chiamarlo) il suicidio non è considerato un peccato, mentre dire mostruosità come hai fatto tu contro Kurt e Ian e ascoltare schifezze come Kid Rock lo sono eccome. Anzi, sono peccati mortali!
JF Non ho mai pensato a quale musica vorrei sentire nel mio paradiso personale, anche perchè voglio tanto, ma proprio tanto, godermi le cose qui, dato che non si sa mai che dopo non ci sia un bel cazzo di niente, e mi sentirei fregato.
Quindi ti lascio volentieri insieme ai tuoi coniglietti suicidi mentre io qui mi sbronzo e vado in giro a fare un pò di bisboccia con Kid Rock, o altrimenti, dato che ormai entrambi stiamo mettendo su gli anni, me ne sto in giardino per una bella grigliata con gli amici, le donne, i bambini, gli animali e un bel pò di Gran Torino. Che, peraltro, si svolgeva a Detroit, Michigan. Città di Kid Rock.
Tutto torna, no!? Il mio paradiso è questo, almeno ora. E me lo posso vivere senza morire.
E sai che ti dico!? Che dopo una bella mangiata e bevuta, mi posso addormentare felice ascoltanto i Sigur Ros, che mi piacciono pure, alla facciazza tua!
CK Detroit è la città della Motown, di Eminem e della prima techno, mentre Kid Rock te lo suchi solo tu! E ocio a grigliare bene la carne, non vorrei mai che qualche malefico cannibale avesse accidentalmente aggiunto del veleno buaahah :)
JF Il veleno se lo saranno già sparato tutto in vena i tuoi amici degli anni novanta, quindi non mi preoccupo. E come ti ricorderò anche domani, Eminem e Kid Rock sono molto amici.


3. Daft Punk “Discovery” (2001)
CK Questo è uno dei dischi che risuonava durante la memorabile gita di 5a liceo a Barcellona: la prima cotta pesante, la prima ciucca pesante (e Mr. Ford che mi crede tossico dirà anche la prima droga pesante). Giorni confusi e alcolici, il cui ricordo è un po’ sfumato ma che comunque erano accompagnati anche dalle note dei Daft Punk, che poi sono stati la colonna sonora dell’intera estate 2001, quella del passaggio da liceo a università, il passaggio in teoria verso la fase adulta che però nel mio caso di eterno Peter Pan non si è compiuto ancora del tutto. E forse non si compierà mai. D’altra parte preferisco così piuttosto che diventare come Ford che a 30 anni parla già come un ultraottantenne. Questo comunque è uno dei più grandi party album mai realizzati nella storia, ed è un party a cui tu Ford non sei gradito. Mi dispiace, il tuo invito si dev’essere perso per posta. Tu però direi che anche tu li hai messi nella tua lista. Ma come? Loro non sanno suonare la chitarra né alcuno strumento, il loro sound è fatto tutto ai computer, quindi per te dovrebbero essere solo dei nerd sfigati che la musica, quella vera, nemmeno sanno cos’è. E invece no, ti piacciono solo perché… sono mascherati?!? Però loro, al contrario dei buffoni tuoi amichetti, non sono dei clown ma solo degli idoli!
JF Pensa che roba: scopro che anche per il mio antagonista Barcellona è stato un importante crocevia. Del resto, è una città fantastica.
Io, però, ci andai la prima volta nell'estate del 2006, già un pò più in là con gli anni, e da solo.
Non giravano i Daft Punk, ma fu un viaggio incredibile che mi portò ad essere l'ultraottantenne di oggi. O forse al nostro signor Peter Pan proprio non va di capire come funzionano le cose una volta che è spuntata la barba, ed occorre cominciare a farsi un bel mazzo anche quando si ha un uncino al posto di una mano.
Detto questo, i nostri mascherati amici non sono anche nella mia lista in quanto tali ma perchè, pur non suonando alcuno strumento, hanno l'impostazione mentale dei grandi compositori - qualcuno ha detto cantautori!? - e io, che adoro i festeggiamenti, non potevo proprio farne a meno.
Piuttosto tu, depresso Cannibale, com'è che ti tuffi in un party!?
CK Ah ecco perché sei così malvagio: sei il maledetto Capitan Uncino!
Tu comunque puoi andartene giusto alle tue feste per metallari e motociclisti tatuati, o al massimo a ballare DJ Francesco con i tuoi amichetti pirati.
JF Naaa, è molto più divertente venire a disturbare alla tua festicciola dalla scarsa vitalità. ;)

4. Arcade Fire “The Funeral” (2004)
CK Una sola parola: Funeral.
Il tuo, Mr. Ford.
BANG
JF Una sola parola: Fire.
"And if you don't like my fire
then don't come around,
cause I'm gonna burn one down".
Così ci ho fatto stare di nuovo Ben Harper.
CK Ma chi è, quella lagna che passano adesso nei (peggiori) supermercati? Ah già, ancora quel Bruce Harper...


5. The Strokes “Is This It” (2001)
CK Cosa facevi l’11 settembre 2001, Mr. Ford? Eri sull’aereo presidenziale insieme al tuo amichetto repubblicano George W. Bush? Io invece quel giorno ricordo che stavo scaricando un paio di pezzi degli Strokes da Napster (cosa che fa molto ma molto anni zero), poco prima di apprendere la news dalla tv. Nelle giornate successive mi acquistai il loro disco d’esordio e quella fu la soundtrack di quello strano periodo, in cui alla confusione della situazione internazionale si aggiungeva quella mia personale tra un trasloco e il passaggio dal liceo all’università. E qua, parafrasando il “tuo” Battiato, canticchio: strani giorni, vivevamo strani giorni.
JF Noto con piacere che il mio scrivere aneddotico ed autobiografico comincia ad influenzarti. Il mio lavoro ai fianchi, evidentemente, serve. Entro la fine dell'anno, forse, ti troveranno seduto su una sedia a dondolo in veranda a bere birra e grugnire minaccioso.
Ad ogni modo, l'11 settembre 2001 ero a Santorini sui tetti delle case di Oia a vedere il tramonto in occasione del compleanno della mia fidanzata di allora, e ricordo le code dei turisti americani ai pochi telefoni pubblici del paese e la suddetta ex che nascose il telecomando della tv una volta rientrati in camera per non farmi vedere i notiziari - allora avevo una paura fottuta dell'aereo -.
Strani giorni davvero.
E tornavo col pensiero all'ottobre 1995, quando sul World trade center ero salito, per rimanere ancora più allibito.
Non pensavo davvero che una cosa così enorme potesse venire giù.
Ma del resto, sarà così anche per le tue certezze.
CK La birra io già la bevo, e abbondantemente. Tu fisichella mi sembra invece che la sdegni e quindi puoi giusto limitarti a grugnire sul dondolo scassato...
JF Possiamo dividerci gli alcoolici, allora: beviamo la stessa quantità, tu birra e io Jack. E ti faccio ubriacare comunque prima di essere anche solo lontanamente sbronzo.


6. The National “Boxer” (2007)
CK Ora faccio un po’ il Mr. Ford della situazione:
“Questo disco lo ascoltavo sull’interregionale Milano-Torino alle 7 di mattina e tutti i pendolari mi gravitavano intorno con le loro vite precarie e sospese, mentre io mi sentivo da un’altra parte, sulla Route 66 insieme a Kerouac, immerso nell’immensità della natura come in un film di Herzog o Malick e il vento mi sussurrava tra i capelli parole dolci e dure allo stesso tempo. Così è la vita, un po’ mamma un po’ porca.”
Ah, Mr. Ford: ma smettila con i tuoi riferimenti pseudo colti che poi dai del radical-chic a me e fai solo la figura del Ligabue dei poveri: sei cresciuto con gli 883, piantala di citare John Milton!
Adesso invece parlando seriamente (o quasi), ho ascoltato questo disco dei National proprio facendo il pendolare nel periodo in cui stavo preparando la tesi di laurea specialistica. Peccato che in Italia sia inutile persino la laurea triennale quindi questo mio tentativo di tirarmela fallisce invano… D’altra parte viviamo in un “Fake Empire”, quindi quale migliore colonna sonora dei National?
JF Sono contento che almeno tu faccia ironia sui tuoi tentativi di tirartela, così mi risparmi almeno un pò della fatica di queste continue bottigliate.
E ora, tanto per farti incazzare un pò, e ammettendo la mia poliedricità che permette un ascolto degli 883 nel corso della lettura di John Milton, torno a sfoderare Kid Rock, che in una canzone esalta l'amore per la persona più importante della vita e nella successiva grida "ti scoperei come se non ci fosse domani". In fondo, è così che vanno le cose.
E comunque, questo disco è proprio una palla.
CK Non definirla poliedricità, Ford: nel tuo caso si chiama solo pessimo gusto ahahah!
Basta però con Kid Rock, così continui solo a fare del male a te stesso, considerando come abbiamo già visto che non piace a nessuno. Il tuo è davvero un comportamento SUICIDA. Non è ironico???
Detto da te che il disco è una palla, i National (che fanno la vera musica dell'Ohio e del cuore degli Stati Uniti) lo possono prendere giusto come un complimento, visto che ti diverti con mattonazzi come La corazzata Potemkin e Valhalla Rising, mio caro logorroico Barbalbero!
JF Barbalbero sarai tu, inchiavardato nell'humus dell'Ohio, da dove potevano venire solo i tuoi amichetti Gleek!
CK Ma come parli???


7. PJ Harvey “Stories from the city, stories from the sea” (2000)
CK PJ Harvey è tra i pochi artisti al mondo a non sbagliare mai un colpo: da 20 anni in giro e ogni suo album suona diverso ma ugualmente interessante. Tra tutte le sue numerose perle, scelgo queste storie dalla città e dal mare: ipnotiche, nervose, cariche di elettricità.
Grande PJ, sempre
pessimo DJ tu Mr. Ford, sempre!
JF Sarò anche un pessimo dj, ma non posso che applaudire pj.
Finalmente scegli una cantautrice degna di nota per la tua selezione.
Cominci a sentirli, tutti quei colpi al corpo, Cannibale!?

8. Arctic Monkeys “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” (2006)
CK In compagnia dei Gorillaz, ci metto anche le scimmiette. Se tu sei un fan del genere circense, Ford, io invece metto su un bello zoo!
Questo disco degli Arctic Monkeys è uno degli esordi più freschi, frizzanti ed energici dell’ultimo decennio, una bella scossa per chi crede ancora che un gruppo di ragazzotti possa cambiare il mondo a suon di rock’n’roll. Ma tu Ford ormai forse sei troppo invecchiato (male) per ricordarti di queste cose…
Il disco è inoltre il primo passo di un grande talento in costante crescita come il cantante della band Alex Turner, che negli ultimi tempi tra Last Shadow Puppets e carriera solista sta dimostrando di essere uno dei migliori giovani dell’ultima generazione. Tu Ford invece sei solo uno di quelli invecchiati più precocemente della tua generazione uahaahahah!
JF Altro disco più che apprezzabile, anche se continuo a pensare che Turner debba ancora togliersi di dosso la ruggine dell'essere acerbo e crescere definitivamente fino ad affermarsi per il grande talento che è.
Inoltre, hai inserito uno degli album di riferimento di mio fratello, quindi sento che il mio lavoro educativo con te, giovane Kid, sta dando finalmente i suoi frutti.
CK E con questa abbiamo scoperto che tuo fratello ha gusti di gran lunga molto migliori dei tuoi. Piccoli Cannibali crescono, anche dentro casa Ford, evvai!
JF Sono già cresciuti, e senza mai ascoltare i tuoi dischi depressi!

9. Le luci della centrale elettrica “Canzoni da spiaggia deturpata” (2008)
CK Un cantautore italiano, ma non è nella lista di Mr. Ford bensì nella mia! Cose folli succedono nelle Blog Wars ed ecco qua che all’ultimo ti pianto la zampata e pure un pugno nello stomaco, visto che so che il Vasco Brondi alias Le luci della centrale elettrica è uno dei pochi cantautori uomini al mondo a non piacerti.
Forse perché è giovane, forse perché ha un linguaggio nuovo, fresco, che attraverso parole molto visive riesce a fotografare il mondo di oggi attraverso scenari da apocalisse urbana: che poi è proprio quello che è, il mondo di oggi. O forse non ti piace semplicemente perché è amato dai blogger e dal popolo indie e quindi tu per partito preso l’hai bollato come radical-chic, senza mai nemmeno aver sentito una nota. Ma d’altra parte te prima di ascoltare un disco devi sapere qual è il suo pubblico e conoscere vita morte e miracoli dell’autore. E allora ti dirò che, almeno dalle interviste che ho letto, lui sembra sbattersene alla grande del radical-chicchismo che lo circonda e preferisce fuggire dall’hype di Milano per rifugiarsi nella sua Ferrara. Dopo di questa, che dici, ti sta più simpatico oppure la sua è solo tutta una mossa per risultare ancora più radical-chic?
In ogni caso, che si accendano le luci della centrale elettrica e si spengano quelle su di te, Mr. Ford!
JF Brondi ho avuto la sfortuna di vederlo dal vivo esibirsi sul mio posto di lavoro, e ti assicuro che più radical chic di lui ci sono soltanto quegli scoppiati dei Baustelle.
Ad ogni modo, questo è proprio quel tipo di musica che genera mostri dalla puzza sotto il naso della peggior specie, di quelli che comprano due dischi che vanno di moda e si credono i nuovi dei in terra della critica musicale.
Allora sai che ti dico? Prendo un altro esponente del genere, Manuel Agnelli detto anche Piton, e ti dedico un featuring di tutto rispetto, così puoi cantarlo al tuo amico Vasco "ammazziamo la vita" Brondi.

SUI BRONDI D'OGGI CI SCATARRO SU (Agnelli featuring Mr. Ford)
colletto bianco va
commuove l'onestà
trovato alternativo votato martire
cambia l'acconciatura da bravo metrosexual
che ti cambia il cuore
giocati l'anfibietto in tinta
ti fa far l'amore

ridai i soldi al tuo papà
ridai i soldi al tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

come pararsi il culo
con "il successo non m'interessa mica"
concerto al centro sociale
poi di corsa nell'attico a scoparsi una fica

l'alternativo è il tuo papà
l'alternativo è il tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

come pararsi il culo
con "il successo non m'interessa mica"
concerto al centro sociale
poi di corsa nell'attico a scoparsi una fica

l'alternativo è il tuo papà
l'alternativo è il tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

CK Innanzitutto: grandissimi Baustelle e grande pure Manuel Agnelli, che tu tra l'altro non puoi far altro che omaggiare, un po' come me con il tuo stanco rap che ci propinerai domani.
Comunque ecco finalmente scoperto il tuo odio nei confronti dei radical-chic: ti sei presentato da Vasco Brondi come una groupie in calore, gli hai chiesto un autografo sul tuo zainetto Invicta anni '90, lui non ti ha cagato manco di striscio e allora lui e tutti quelli che lo seguono sono diventati degli snob con la puzza sotto il naso. Ma guarda che magari semplicemente non ti ha visto. Il mondo mica gira intorno a te, solito Ford megalomane!
JF Tra noi il megalomane sei certamente e soltanto tu, caro Cannibale!
A Brondi non mi sono neppure troppo avvicinato, altrimenti rischiavo di dargli un sacco di botte!
Agnelli è un altro cazzone che prima o poi una bella ripassata a bottigliate se la prenderà, anche se negli anni ha imparato a stare al suo posto. Ho usato la sua canzone solo per non scriverne una io, e diventare troppo volgare. ;)


10. Gorillaz “Gorillaz” (2001)
CK Disco assolutissimamente simpaticissimo e divertentissimo, alla faccissima tua che sostieni la teoria che noi cannibalissimi siamo solo degli inguaribili depressissimi. Messa da parte la rabbia e il disagio adolescenziali degli anni ’90 e non avendo inserito artisti suicidi nella mia lista, a cosa ti appiglierai questa volta Ford?
Quanto ai Gorillaz, hanno rappresentato una piccola rivoluzione: sono stati la vera prima band a cartoni (Bee Hive esclusi ahahah) e a livello di suono Damon Albarn dei Blur ha messo il suo gusto pop e indie-rock al servizio di un mix tra musica elettronica, hip-hop e rap, creando qualcosa di nuovo e originale che ha influenzato profondamente i miei gusti musicali in quest’ultimo decennio.
Ora mi unisco ai Gorillaz, caro Clint Eastwood, e mi calo nella rap battle finale con più convinzione di Eminem in 8 Mile.

“Su le mani”
Say: “Kiiid”
KIIIIID
Say: “Kid Kid”
KIIIID KIIIID
Say: “Fooord”
MEEEERD
Say: “Ford Ford”
MEEERD MEEERD

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Ciao, io sono Cannibal
yeah! sono un incredible radical
oh mio odiato freak
manco un poco chic
sei uno scherzo della natura kitsch
i tuoi dischi nel cesso fanno splash

Altrochè un bambino
yo son più pericoloso dei bastardi di Tarantino
sono un provocatore peggio di Von Trier
quindi al rogo tu, Kid Rock e Schwarzenegger
Meglio forever adolescente
che Mr. Ford incontinente
occhio non vede cuore non sente
ma il tuo non batte più per niente

Perché ti tiro giù di scosse
più dei 99 Posse
yo valgo 2 2Pac,
3 o 4 Beck
tu manco mezzo Nek
te magno come speck
to the 80s and back
salutami Hello Spank!

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Ford, con questa sfida di te ho capito tante cose
la maggior parte di queste son davvero spaventose:
sei guerrafondaio, misogino e pure repubblicano
tra un po’ scopriamo che manco sei un essere umano

Preferisco chi fa del male a se stesso col suicidio
che dei coglioni che bombardano per un litigio
io le guerre le combatto solo con le parole
tu sai già dove puoi infilarti le tue pistole

Hey Mr. Beaver, tanto le prendi pure da Justin Bieber
anche se sei nato prima di Saturday Night Fever
Io con i miei dischi: per sempre Peter Pan
tu con i tuoi gusti: 70 anni di galera con Strauss-Kahn

È per te ora di levare le tende
ma tieni pure su le mutande
mentre il mio nuovo rap ti stende
dagli Appennini fino alle Ande
Yo sarò anche sbarbi
ma tu floppi peggio di Sgarbi
tu sei pane & salame?
ma io ti sparo addosso solo letame

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Babau che mi dai sempre del teen
bau bau abbai ma non mordi Rin Tin Tin
ti credi born in the U.S.A. come Springsteen
ma farai la fine di Osama Laden Bin

Giù le mani giù le mani per Mister James Ford
io adesso me ne schizzo via su una Focus Ford
mentre tu sei fuori focus e pure alle cord
ma lo sai che sei testardo come un mulo?
moh ora vedi d’annartene affan…

JF Non mi stupisco affatto della presenza dei Gorillaz nella tua lista.
Innanzitutto perchè leggo quello che scrivi, e quindi sapevo che, con Albarn di mezzo, non avresti certo passato il giro, e poi perchè il mio continuo sbattermi per toglierti da quelle paludi di depressione in cui ami infilarti sta finalmente cominciando a dare le prime soddisfazioni.
Inoltre, questo album è anche nella mia lista. Quindi certo non parlerò male di una band "a cartoni" che, peraltro, stuzzica la mia passione per le maschere.
Al tuo rap floscio e moscio, invece, risponderò domani, proprio sulle note di Clint Eastwood, che guideranno la mia lista al fulmicotone.

A domani con la lista di Mr. Ford. Niente di eccezionale, però passate comunque a dare un’occhiata…

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