giovedì 17 agosto 2017

Serie d'estate dimenticate 2017 – Cosa vedere e cosa anche no





Ci sono così tante serie che, anche se è estate e non c'avete una mazza da fare, non sapete quali vedere e quali no?
Non c'è problema. Seguite i consigli di Pensieri Cannibali su quali telefilm iniziare, quali evitare del tutto, e a quali forse dare una possibilità.


Cosa vedere 👍

4. Fargo
(stagione 3)

Fargo è una serie che merita sempre di essere vista, diciamolo subito. Aggiungiamo però anche che la stagione 3 mi è piaciuta molto per alcuni aspetti, e parecchio meno per altri.

Cosa mi è piaciuto di Fargo 3

Mary Elizabeth Winstead

Oltre a diventare sempre più figa, questa qua diventa anche sempre più brava.


Carrie Coon

Se il personaggio di Mary Elizabeth Winstead è quello più appariscente, quello che finisce per restare di più sotto pelle è invece l'agente interpretata da Carrie Coon, che va a raccogliere il testimone da Marge Gunderson (Frances McDormand) del film dei Coen e dall'agente Molly Solverson (Allison Tolman) della prima stagione. C'è una scena, in particolare, che mi è rimasta impressa: quella in cui si va a lavare le mani e finalmente il rubinetto “riconosce” la sua presenza. Lei c'è. Lei vive. Lei esiste.



L'episodio 8

L'ottavo episodio ha lasciato intravedere ciò che sarebbe potuta essere l'intera stagione, e invece è stata solo in parte. Tra atmosfere da survival-horror e una scena lynchiana con Ray Wise, la creatività della serie ha raggiunto qui il suo picco.


Il robot

Un aspetto intrigante della serie Fargo è come riesce a inserire al suo interno elementi sci-fi che in apparenza (e forse non solo in apparenza) non c'entrano una mazza con il resto. In questa stagione c'è la storiella di un robot che è talmente bella da rubare la scena persino alla storia principale, che invece non è poi così eccezionale.




Cosa non mi è piaciuto di Fargo 3

La storia principale

Va bene che è il “format” della serie, però tutte queste storie di loser di provincia che finiscono, un po' per sfortuna e un po' per idiozia personale, invischiati all'interno di vicende criminali e omicide più grandi di loro cominciano a somigliarsi tutte. E, dopo un film e tre stagioni, iniziano anche a stufare. Almeno me.


Il doppio Crispy McGregor

Ewan McGregor nella doppia parte di due fratelli? Ero già pronto a gridare all'Emmy, anzi al doppio Emmy per lui, e invece per l'ennesima volta negli ultimi tempi lo scozzese mi ha deluso. Dopo l'anonimo debutto alla regia con American Pastoral, in cui se dietro la macchina da presa al suo posto ci fosse stato un robot nessuno se ne sarebbe accorto, e dopo essere stato il meno convincente nel cast di T2: Trainspotting, il mio (ormai ex?) idolo non è riuscito a convincermi né nella parte di un fratello, né dell'altro. Ewan, cosa ti sta succedendo?
O cosa sta succedendo a me?


Il cattivone

David Thewlis nei panni del villain disgustoso è perfetto. Persino troppo. La sua interpretazione è così efficace che ancora adesso non ho capito se ho odiato il personaggio, oppure l'attore.


Il finale

Il finale enigmatico, in perfetto stile Coen, mi ha lasciato parecchio insoddisfatto. È per cose come questa, insieme alle solite pallose citazioni bibliche, che non riesco e probabilmente non riuscirò mai ad amare fino in fondo un prodotto coeniano, nonostante l'autore della serie sia Noah Hawley. Un altro che, come dimostra pure la sua seconda creatura seriale Legion, è capace di spunti ottimi, così come di solenni e incomprensibili cantonate.



3. Gypsy

Sono uno spettatore semplice: esce una serie Netflix con Naomi Watts che prende una cotta per una tipa (una Sophie Cookson cui nessun uomo o donna o animale può resistere) e io me la binge-watcho subito. E, anche se al resto del mondo ha fatto schifo, a me ha esaltato e intrigato parecchio. Sarà che sono uno spettatore semplice, molto semplice.




2. GLOW

Glow è una serie sul wrestling femminile anni '80...
Che cosa?
Sul serio???
E chi è il creatore, il mio nemico Mr. James Ford, noto (si fa per dire) ex wrestler, oggi noto (si fa sempre per dire) blogger?


Per fortuna no e per fortuna GLOW è una FIGATA!!!
Anche perché non è che sia proprio una serie sul wrestling-wrestling. È una serie su un'attrice fallita che, non trovando di meglio, accetta di partecipare a un programma tv in cui le donne si picchiano, liberamente ispirato allo show trash americano esistito per davvero Gorgeous Ladies Of Wrestling. Raccontata così può sembrare comunque una cacchiata e invece no. L'argomento wrestling viene trattato in maniera ironica e non si potrebbe fare altrimenti. L'unico che riesce a restare serio mentre ne parla è il “sopraeccitato” James Ford.
Le risate sono garantite soprattutto dal regista dello show, interpretato da un esilarante, grandioso, epico Marc Maron, stand-up comedian americano con una lunga carriera, che avevo già visto comparire in un episodio della serie Roadies, ma che non conoscevo più di tanto e che ora invece è diventato il mio nuovo idolo.


Per quanto sia una comedy divertente e che si guarda con piacere e leggerezza, allo stesso tempo c'è una vena di nostalgia 80s e una certa tristezza esistenziale di fondo che emerge qua e là nella protagonista così come nelle comprimarie (tra cui c'è anche la cantante inglese Kate Nash), tutte a loro modo delle “losers” che sembrano una versione uscita di galera delle tipe di Orange Is the New Black. Non a caso tra i produttori di GLOW c'è anche Jenji Kohan, la creatrice proprio di OITNB.


Un mix di comedy e drama in grado di regalare un certo spessore, e anche una certa malinconia al prodotto. Menzione d'onore poi per la protagonista, una Alison Brie (già vista in Mad Men e Community) strepitosa, da Emmy e da Golden Globe immediati, fantastica soprattutto quando indossa i panni della wrestler sovietica Zoya la Destroya.


GLOW poteva essere solo un guilty pleasure scemo, e invece riesce a essere una serie bella e basta. Chi l'avrebbe detto?




1. Dear White People

Cara gente di colore, la nuova serie Netflix Dear White People mi è sembrata quasi una versione black de Le regole dell'attrazione. O più che altro un ribaltamento rispetto al film di Roger Avary tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis. Laddovè lì i protagonisti erano dei bianchi ricconi viziati e privilegiati, qui i riflettori sono puntati su un gruppo di studenti di colore, degli outsider in cerca di riscatto. L'ambientazione invece è pressoché la stessa, un prestigioso college di cui ci viene proposta la vita scolastica tra i vari party che si susseguono e le vicende dei personaggi nelle loro stanze da letto, piuttosto che nelle aule. Tra storie di sesso etero, gay e bi, e relazioni di nemicamicizia, c'è però qui un maggiore risalto alla questione razziale.


Cara gente di colore, in questa serie troverete dei personaggi in cui potervi finalmente rispecchiare in pieno, ma in cui anche noi cara gente bianca può ritrovarsi. Perché il colore della pelle conta, e Dear White People non fa che confermarlo, ma ci sono di certo cose più importanti a cui guardare. Come i personaggi, le storie e il modo di raccontarle, e questa serie sa come raccontarle in una maniera molto efficace, grazie a delle ottime regie (un episodio è diretto alla grande da Barry Jenkins, il regista del film premio Oscar Moonlight), grazie alle valide interpretazioni di un cast ricco di giovani volti da tenere d'occhio (su tutti la deejay rivoluzionaria Logan Browning, l'incazzato Marque Richardson, il nerd DeRon Horton e la sexy Antoinette Robertson) e grazie a delle sceneggiature che in ogni episodio si concentrano su un personaggio in particolare, proprio come Lost e Skins, e che unite una all'altra riescono a creare un puzzle gigante sfaccettato e pieno di colori. Non solo black.
Cara gente di colore, complimenti, avete tirato fuori davvero un'ottima serie.



Cosa vedere, ma anche no 😕

3. Daytime Divas

Se siete in cerca di un guilty pleasure estivo leggero leggero, da visione col cervello staccato, ma proprio del tutto, Daytime Divas è la visione che fa per voi. In un'estate orfana di UnREAL, visto che la terza stagione non arriverà prima del 2018, questa serie arriva come un contentino. Anche qui l'attenzione è concentrata sul dietro le quinte di una produzione televisiva trash, in questo caso non un reality show, bensì un talk show al femminile da ora di pranzo, quelli tipo Oprah, o tipo una versione a stelle e strisce dei programmi di Barbara D'Urso. Non è certo al livello di UnREAL, ma per placare le crisi d'astinenza come metadone può funzionare. Per il momento.




2. Blood Drive

Blood Drive nasce come un incrocio a metà strada tra Grindhouse – A prova di morte e Mad Max, con dentro pure un pizzico di Wacky Races – Le corse pazze, il mitico cartone di Hanna-Barbera.


Questa serie racconta con spirito da B-movie d'altri tempi una folle corsa ambientata in un distopico futuristico 1999 in cui la benzina è merce davvero rara. Per far andare le auto, ci si arrangia allora come si può, anche utilizzando come gasolio il... sangue umano.
Gli “eroi” di turno sono il poliziotto bellone Arthur Bailey (Alan Ritchson), soprannominato Barbie, e la figona Grace D'Argento (Christina Ochoa), che corre per ottenere il premio finale della corsa e poter così aiutare l'adorata sorellina rinchiusa in un manicomio. I due ce la faranno a vincere la corsa Blood Drive?
La serie parte a mille, le prime due puntate divertono e gasano parecchio, con il loro stile kitsch e ironico che ricorda il primo Sharknado, ma già dalla terza si comincia a frenare, sia a livello di ritmo che di entusiasmo. Come visione estiva bella fresca in ogni caso è perfetta e può regalare ancora qualche soddisfazione. Allacciatevi le cinture e recuperate Blood Drive, il divertimento e il trash sono ai nastri di partenza!




1. Pretty Little Liars

Pretty Little Liars è finito, andate in pace.


Ora che, non so bene come o perché, sono arrivato al termine della visione di tutte e 7 le stagioni e di tutti i 160 episodi, non so neanche se consiglierei la visione di questa serie o meno a chi non l'ha mai iniziata. La stagione numero 1 è risultata un intrattenimento trash pop di altissimo livello. Una specie di Twin Peaks in salsa teen (esatto: un gustoso Teen Peaks) ricco di colpi di scena, intrighi, elementi thriller mixati a vicende da soap opera, per una visione che riusciva a tenere incollati allo schermo. E non solo per la figaggine delle protagoniste, o per scoprire quale assurdo nuovo vestitino leopardato avrebbe indossato l'icona sfashion Aria.


Con il passare del tempo, inevitabilmente e inesorabilmente, il piacevole odore di trash si è purtroppo tramutato in uno sgradevole olezzo di spazzatura e la qualità della serie è precipitata sempre più giù, come d'altronde è capitato anche a prodotti più celebrati come True Blood o Dexter. Le ultime stagioni le ho seguite più per forza d'abitudine che per altro, fino a un finale che ha lasciato parecchi fan insoddisfatti, ma che io invece ho apprezzato parecchio. Soprattutto il geniale cameo hitchockiano di quel diavolo di donna dell'autrice Marlene I. King.


Da applausi poi la parte dedicata a Mona, l'idola incontrastata della serie nonché la vera quinta pretty little liar, altroché Alison.


Se dovessi consigliare a chi non ha mai visto un episodio di iniziarla o meno, non saprei allora proprio cosa rispondere. È come domandare a un eroinomane se provare l'eroina oppure no.



Cosa proprio non vedere 👎

2. Still Star-Crossed

Piuttosto che cercare di farsi venire un'idea nuova, a Hollywood così come negli studios televisivi le escogitano tutte. Quelli del network ABC si devono essere domandati: è possibile realizzare un sequel di Romeo & Giulietta?
Considerando che ATTENZIONE SPOILER alla fine del suo dramma quel birbone di Shakespeare, con una mossa più perfida di quelle future di George R. R. Martin e Shonda Rhimes, ha deciso di far fuori i due protagonisti, è dura, ma non impossibile... Basta solo cercare due nuovi protagonisti. FINE SPOILER
Hanno così deciso di fare una serie sui... cugini di Romeo & Giulietta.
Sul serio?!?
Il prossimo passo qual è? Fare uno spin-off dedicato ai loro animaletti domestici?

Aridatece loro!



1. The Mist

The Mist è come Under the Dome, solo con la nebbia al posto del cupolone.
Un'altra differenza è che all'inizio non è proprio come Under the Dome. Prima di trasformarsi in una schifezza apocalittica, quest'ultimo almeno nei primi episodi ce l'aveva pure qualche motivo d'interesse (leggi: Britt Robertson). The Mist parte invece già subito nella nebbia più fitta, tra attori pessimi, regia anonima, situazioni stereotipate, approfondimenti psicologici ridicoli e personaggi agghiaccianti. Va bene che la serie è ispirata a un racconto del re dell'horror, però qui di spaventoso c'è solo la qualità.
Persino la pseudo fighetta di turno, Gus Birney, è insopportabile e fastidiosa come poche.


E allora, se proprio devo vedere della nebbia, aspetto fino a questo autunno e so già che la mia Casale Monferrato in tal senso non mi deluderà. Al contrario delle serie tratte da Stephen King.

Caro Stephen, a quando un racconto inquietante ambientato nella Pianura Padana?
Si scrive da solo...

20 commenti:

  1. Non ho ancora iniziato la terza di Fargo, ma già la seconda stagione mi aveva parzialmente perso. Glow mi è piaciuto ma non troppo come sai, mentre non piango neanche un po' la cancellazione di Gypsy (erotico, amiguo: uscite qualcosa, su). The Mist tremendo, gli altri mi mancano o li ho abbandonati. Estate fiacca, anche in TV. :)

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    1. Ciao, sono Theresa Williams. Dopo anni di rapporti con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo, io Inviò il coclea di incantesimi e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, lancia l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.

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  2. Come già sai sia GLOW, sia Gipsy non mi hanno impressionato più di tanto, mentre le altre due che consigli le ho in programma e soprattutto Fargo la devo recuperare per forza. Sto finendo anche io Pretty Little Liars, non potevo proprio farne a meno, mentre sulle altre che non consigli per fortuna ho cassato senza vedere nemmeno un minuto.

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  3. Glow m'ispira un sacco.

    Le regole dell'attrazione è forte ed è incredibilmente riuscito a permettere a Van Der Beek di scrollarsi di dosso il mellifluo costume da Dawson Leery... ma Ellis mi sta sulle palle. Mi da l'idea di essere un pallone gonfiato. Questo che c'entra con Dear white people? Nulla, ma non lo guarderò comunque.

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  4. Tante serie interessanti...che non ho visto, ma conto di recuperare e vedere sicuramente Fargo (l'intera serie) e Glow, qualche reticenza invece su Gypsy, mentre mi stuzzica tanto Blood Drive e pure The Mist, gli altri infine non m'ispirano per niente, ma comunque grazie dei suggerimenti ;)

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  5. La cosa migliore di tutto quello che hai scritto ( brillantemente come sempre ) è la stupenda foto della nebbia in Val Padana..meravigliosa..
    Purtroppo non seguo le serie, non riesco a vederle intere, ne salto dei pezzi( non volte un grande spreco), l'unica cosa che ricordo è il film" Fargo" dei mitici fratelli Coen
    Baciottoni Marco!

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  6. Mi segno solo Dear White People, che potrebbe smuovere un po' quest'estate sonnacchiosa in cui nemmeno una serie TV riesce a prendermi.
    Non Gipsy, ad esempio, che vista la cancellazione mai vedrò, non Glow, bella sì, ma a cui è mancato qualcosa per me, non Fargo, che mi ha convinto di più, sì, ma... ma.
    Nel mentre, ti han regalato qualcosa per essere riuscito a vedere TUTTI i 160 episodi di PLL? Nemmeno un vestitino leopardato? Son traguardi mica da niente ;)

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    1. Mi hanno regalato il gioco in scatola in stile Jumanji dell'ultima delirante stagione, quindi non mi posso lamentare. :)

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  7. anche a me fargo 3 non ha convinto in pieno, mi ha convinto Mary Elizabeth Winstead, fantastica sotto tutti i punti di vista ;-) Devo iniziare ancora "Blood Drive" Cheers!

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. In effetti il doppio Crispy McGregor è troppo caricaturale! Anche se si è ripresa nelle ultime puntate, la 3° stagione di Fargo è decisamente un gradino sotto le altre due. Fra le serie nuove di quest'estate non mi è dispiaciuta "Ozark".

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  10. guardatevi Ozark e ditemi cosa ne pensate... Mi sta prendendo parecchio!!!

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    1. Il protagonista di Ozark si candida al titolo di personaggio più fastidioso di sempre di una serie tv. A parte questo, e il fatto che anche gli altri personaggi siano tutti parecchio insopportabili, e che con le prime puntate la serie mi abbia provocato un notevole senso d'odio, dal quarto episodio in poi ha preso abbastanza anche me. :)

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    2. eheheheh capisco! Per me il più fastidioso è il figlio o il tipo dell'FBI, come spesso accade! (Alonzo Mosley a parte!!!)
      Devo ancora finire le ultime due puntate, ma tra le poche recenti serie viste è una di quelle che mi è piaciuta di più! Ma come Fargo non c'è niente! ;)

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  11. Blood Drive la sto registrando, mi sa di trashata sublime, lovvo! Io invece sono in piena summer camp e mi sto vedendo Wet Hot American Summer: 10 Years Later. Devo dire che è meno idiota del prequel (che è addirittura meglio del film cult), ma ormai agli storditi di Camp Firewood voglio troppo bene! :-D

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    1. Wet Hot American Summer è sempre divertente. E sempre decisamente idiota, per fortuna. :D

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  12. Glow è una figatona!!!!L'abbiamo binge-watchato in una settimana,meraviglioso.
    Bella storia e bei personaggi,anche a me faceva molto ridere il regista XD e Zoya fortissima <3
    Blood drive ce l'ho in rampa di lancio,gli altri non credo li guarderò.

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  13. Glow spacca, e anche se mi prenderai per serioso, trovo che abbia descritto alla grande il concetto di wrestling, soprattutto quello anni ottanta. Una specie di versione comedy di The wrestler. :)

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  14. Joanne Lewsley è il mio nome. Tutto grazie al dottor Ogundele per il ripristino del mio matrimonio e della mia vita finanziaria, dopo 2 anni di separazione con mio marito, ho cercato aiuto ma nessuno ha potuto aiutarmi e ho trovato il dottor Ogundele, dopo il suo incantesimo d'amore il mio matrimonio è stato ripristinato entro 24 ore. Mio marito è tornato a casa dopo molto tempo con un'altra donna fuori, prima dell'incantesimo del dottor Ogundele avevo dubbi e piangevo tutto il giorno. Il dottor Ogundele mi ha promesso e mi ha garantito che dopo 24 ore mio marito tornerà a casa implorandomi, pensavo stesse solo scherzando dopo 24 ore dall'incantesimo che mio marito mi ha chiamato al telefono e mi stava implorando di perdonarlo, non ci ho mai creduto in cose del genere prima, ma oggi sono felice di contattare il dottor Ogundele, i suoi poteri sono innocui e reali. Gli ho detto che condividerò il suo buon nome sul forum affinché anche le persone cercheranno il suo aiuto, ecco perché lo sto facendo ora, se hai bisogno di qualsiasi tipo di aiuto ti consiglio di contattare il dottor Ogundele, un grande incantatore che mantiene il suo parole. Contattalo con il suo WhatsApp o Viber Chat +27638836445. Per favore, ringrazia il dottor Ogundele per avermi aiutato con i miei problemi d'amore con mio marito.

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