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mercoledì 23 aprile 2008

semi della follia e fiori di loto

Mi piace addormentarmi vedendo un bel film, un film che conosco bene, forse perchè per me il cinema è qualcosa di molto simile al sogno. Come Il seme della follia ben rappresenta, c'è una linea sottile tra veglia e sonno, tra realtà e finzione, tra normalità e follia. "La realtà è soltanto quella che noi ci raccontiamo. Normalità e follia potrebbero facilmente prendere l'una il posto dell'altra, se la follia diventasse maggioranza. Ti ritroveresti chiuso in una stanza imbottita domandandoti cosa è successo al mondo." Se la follia diventasse maggioranza? Mmm, non è forse quello che sta già accadendo? Ha senso la politica? Ha senso la religione? Ha senso uccidere in nome della religione? Ha senso un' espressione come "fuoco amico"? Ha senso un' espressione come "morti bianche"? E ha senso che qualcuno qui fuori ascolti Laura Pausini, di sua spontanea volontà? Il mondo sta cadendo in presa alla follia o sono solo io che non capisco queste cose?
E' strano chiudere gli occhi tra le tenebre de Il seme della follia e svegliarsi la mattina tuturuturututtu con il sole alto in cielo, potente, splendente, caldo. Passeggio per il mio quartiere e cavolo! era da parecchio che non lo facevo ed è tranquillo il mio quartiere, molto, persino troppo, ma in un certo senso è rassicurante. I fiori di loto (lo so che non sono di loto, ma mi piace immaginare che sia così, d'altronde il confine tra realtà e immaginazione è sottile) cadono dagli alberi e mi piovono addosso. Fumo una sigaretta, mi guardo intorno e la primavera è come riapparsa, infine. Il seme della follia adesso sembra solo un brutto incubo tuturuturututtu (ho piantato semi della follia e sono cresciuti fiori di loto: la follia si è impossessata anche di me?)

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