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mercoledì 5 novembre 2025

Good Boy: un film recitato e, sospetto, anche diretto da un cane






Good Boy

Bau bau.
Oh, finalmente hanno fatto un film con protagonista un cane come me. Bau bau di gioia!
Quegli specisti degli umani fanno tanto gli inclusivi di qua e di là, poi vai a vedere quante pellicole hanno un cane come protagonista o almeno tra i personaggi principali ed è una percentuale misera. Bau bau mesto e sconsolato.

Io a tutti quegli umani che ci sottovalutano vorrei ricordare il valore e l'importanza del lavoro cinematografico di noi cani, e di noi animali in generale. Anche se i gatti per lo più mi stanno sulle scatole, quindi parlare, anzi abbaiare anche a loro nome mi fa un po' strano, bau bau confuso. Cari umani, vi ricordate ad esempio lo splendido The Artist, magistralmente interpretato dal cane Uggie?


Quello sì che era un gran film, uno di quelli come oggi non se ne fanno più. Era il 2011, ha vinto vari premi, tra cui cinque Oscar, tre Golden Globe, sette BAFTA, sei César e soprattutto il Palm Dog Award del Festival di Cannes al compianto Uggie, purtroppo poi venuto a mancare nel 2015. Bau bau di ammirazione.

"Ho anche pubblicato un libro.
Alla faccia di voi umani che pensate che scriviamo da cani"

Uno pensava che da allora in poi le cose sarebbero cambiate, che ci sarebbe stato molto più spazio per gli attori cani e invece no. Cioè, di attori cani in giro ce ne sono parecchi, ma è un modo di dire dispregiativo che gli umani usano per definire gli interpreti a due zampe più scarsi. Cosa che io trovo profondamente ingiusta e specista. Bau bau incazzato.

"Io mi chiamo Can, ma non sono un attore cane.
No, no. Per niente"

È vero, negli ultimi anni qualche film in cui noi cani abbiamo un ruolo piuttosto importante è uscito, come Dogman di Matteo Garrone o Dogman di Luc Besson - certo che voi umani avete proprio una grande fantasia nel dare i titoli, bau bau ironico - ma restano comunque troppo pochi.

A colmare questa lacuna ci pensa ora Good Boy, un film horror che secondo le note di stampa è visto attraverso gli occhi di un cane. In realtà, a fare i pignoli, non è esattamente così. Non è che vediamo la storia in POV, attraverso gli occhi e la visuale del cane. In ogni caso, finalmente hanno girato una pellicola in cui il cane è il protagonista assoluto e gli umani sono solo un elemento di contorno che resta sullo sfondo. Bau bau soddisfatto.


Posso quindi gridare, o meglio ringhiare al capolavoro, bau bau interrogativo?

No, perché purtroppo Good Boy, oltre ad avere come protagonista un attore cane, sospetto che abbia anche un regista cane. E qui lo intendo come intendete voi umani, in senso dispregiativo. Good Boy è un film girato male, proprio male da tale Ben Leonberg. I miei padroni realizzano dei filmini delle vacanze migliori di questa roba. Capisco che sia un lavoro low budget prodotto con appena $750.000, che comunque a me non sembrano nemmeno così pochi, io con quei soldi ad esempio mi comprerei una cuccia di lusso a Montecarlo, però si vede proprio che è un lavoro amatoriale, oltre che una poracciata clamorosa. Sembra sia girato con 750, non 750.000 dollari. A questo punto mi chiedo dove li abbiano buttati, tutti quei soldi. Mi sa che il cane protagonista l'hanno ricompensato con delle crocchette sottomarca e il resto se lo sono intascati i produttori umani. Bau bau di disapprovazione.

Ecco l'immagine che prova che dietro la macchina da presa c'è proprio un cane

La trama del film è davvero misera, per non dire quasi inesistente. Al confronto quelle di Beethoven, Sansone e Beverly Hills Chihuahua, giusto per restare in tema canino, sembrano scritte da Shakespeare. Con una storia del genere, si sarebbe potuto tirare fuori al massimo un cortometraggio. Così invece il film riesce ad annoiare e a sembrare tirato troppo per le lunghe nonostante abbia una durata di appena 73 minuti. Se non altro, grazie a Dio Cane - che non è una bestemmia, bensì è il Dio pregato da noi cani - non dura 2 o 3 ore. Bau bau di sollievo.


Il metaforone della malattia viene inoltre buttato lì in mezzo in maniera prevedibile e ricattatoria. Senza contare che come horror non fa mai spaventare lontanamente nemmeno il più fifone dei cani, o degli umani. Bau bau di rimprovero.

"Mi sono nascosto non per la paura, ma per la vergogna di aver recitato in un film così pessimo"

L'unica cosa degna di nota di questo Good Boy è allora l'idea di partenza, quella di realizzare un horror "ad altezza di cane". Fine delle idee presenti. Un plauso lo merita poi anche l'interpretazione del protagonista, Indy nei panni di Indy, anche se c'è da dire che in giro ci sono cani molto più espressivi di lui. Io, ad esempio, bau bau d'invidia.

Certo poi che, al fianco di Indy, una cagna femmina bella sexy potevano anche metterla. Bau bau arrapato.

"Dove sono quelle cagne delle mie fans?"

Per consolarmi della delusione provocata da questo film, adesso vado a mordermi un osso e ad ascoltarmi la musica del mio gruppo preferito. Quale?
Beh, I Cani, ovviamente.
(voto 4,5/10)




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