venerdì 27 febbraio 2009

february\cinema

Revolutionary Road
Leo DiCaprio, Kate Winslet, Kathy Bates. C’è un forte legame tra questo film e Titanic che viaggia al di là della semplice scelta del cast. E se Jack si fosse salvato dal naufragio e si fosse sposato con Rose? E se avessero messo su famiglia, avessero avuto due figli e si fossero trasferiti in una via che fa pensare alla rivoluzione? E se avessero scoperto che tutti i loro sogni sono puff svaniti e quella via borghese anziché alla rivoluzione altro non fa che ricordare la disperazione? E se si fossero accorti che una vita senza speranza non ha senso? E se l’unico ad accorgersi di come stanno veramente le cose, a vedere la vera realtà dietro quella grande illusione che è la loro vita fosse un pazzo?
L’American Dream già negli anni ’50 mostrava le sue crepe e il regista di American Beauty Sam Mendes è l’uomo migliore per grattare sotto la superficie delle perfette apparenze. Perché non c’è niente di più falso di una perfetta apparenza.
voto\8
Il dubbio
Una regia di geometrica algida perfezione per una storia che va a scavare nel profondo di alcune tematiche legate alla Chiesa: preti pedofili, contrasto tra tradizione e rinnovamento, ma anche la certezza dell’esistenza di Dio. Il film non pretende di dare una risposta e tutto resta avvolto, sospeso nell’aria e nel dubbio.
voto\7/8

Frost/Nixon
Mai considerato Ron Howard un bravo regista. E invece qui, cazzo, non è niente male. Costruisce l’intervista fatta dallo showman inglese Frost a Nixon (la prima dopo le sue dimissioni da Presidente a causa del Watergate) come un appassionante incontro di boxe, compreso qualche colpo sotto la cinta. Un pugno ben assestato, Ricky Cunningham.
voto\7,5

Milk
Gus Van Sant dopo le splendide deviazioni sperimentali di Elephant, Last Days e Paranoid Park torna a un cinema più tradizionalmente hollywoodiano. Fortunatamente lo fa sempre a modo suo, come già dimostrato con gli ottimi Will Hunting-Genio ribelle, Scoprendo Forrester e Da morire. Il buon Gus stavolta si è tuffato negli anni ’70 per raccontare la storia del primo politico americano apertamente gay, Harvey Milk. Non mancano le finezze registiche, come in un finale sospeso tra gelo elephantesco e commozione, ma la pellicola si concentra più che altro sull’attivismo di Milk e dà spazio a una gara di bravura tra alcuni dei migliori attori di oggi: Sean Penn, Josh Brolin, Emile Hirsch e James Franco.
voto\7+

Il curioso caso di Benjamin Button
Un uomo che invece di invecchiare ringiovanisce. Il tempo che procede all’indietro. Brad Pitt che torna a farsi dirigere da David Fincher dopo il capolavoro Fight Club… Le aspettative per questo film erano altissime, e infatti riesce a mantenerle solo in parte. 2-ore-e-40-minuti sono veramente troppi, la storia d’amore scivola volentieri nel mieloso e il personaggio di Benjamin Button al di là del fatto che diventa sempre più giovane è decisamente inconsistente. Da David Fincher è lecito aspettarsi un po’ più di cattiveria di questo Forrest Gump vs. F. Scott Fitzgerald, ed è un peccato considerato che è ottima la prima parte del film con il neonato/vecchietto che paradossalmente cresce/ringiovanisce in un ospizio. Resta comunque un film che fa riflettere sull’assurdità del tempo e della vita.
voto\7+
Eagle Eye
Solito action-movie fracassone che eccede in esplosioni e inseguimenti, ma risparmia idee in trama e originalità. L’unico sforzo fatto dagli sceneggiatori sembra infatti essere stato quello di mischiare insieme alla buona elementi da Nemico pubblico, Matrix e Minority Report. Il protagonista è Shia LaBeouf, quello di Disturbia e Transformers, ma senza l’ironia che contraddistingueva quelle pellicole il suo personaggio non convince e il film anziché far aguzzare gli occhi come un’aquila, li fa chiudere come un ghiro.
voto\4

5 commenti:

  1. Hai fatto una lista di ottimi film,anche se di questi ho visto solo "Milk":l'ho reputo un buon film,ma forse un po' troppo patinato e superficiale..può darsi che in parte sia dovuto al doppiaggio italiano che non riesce a restituire le emozioni della recitazione vera,comunque mi è piaciuto.
    Gli altri li vorrei vedere tutti,soprattutto "Revolutionary Road"..dopo aver scoperto che è un libro non resisto a fare il confronto!!!

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  2. oh...ma sempre a vedere film stai?!uff...
    (è l'invidia che parla!)
    :)
    cmq Buonagiornata...

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  3. Anche a me Revolutionary Road è piaciuto molto...e poi ho un debole per Kate Winslet. Oltre ad essere una grande attrice mi dà quel feeling che non tutte le donne sanno comunicare. Il film di Fincher è bello, ma hai ragione, da lui ci si aspetta quel colpo di genio, quell'impronta, che in questo film forse manca.
    Bye, Lucien

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  4. belli Benjamin Button, il dubbio, Revolutionary road!!!!!

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  5. di questi ho visto il curioso caso di benjamin button a cui do 7+ anche io e milk a cui do qualcosina di più.
    cmq tutti e due splendidi a mio parere.
    mi manca il dubbio che vorrei vedere, l'hanno scorso ho visto la rappresentazione teatrale molto bella con accorsi ma i due attori del dubbio sono fenomenali..spero di riuscire a vederlo al cinema.

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