martedì 9 marzo 2010

Big Brother is watching you (but I am not watching Big Brother)

È stata un’edizione da record, l’ultima del Grande Fratello. I concorrenti sono stati chiusi dentro quella maledetta casa in via Cinecittà per 8 lunghi anni. Gli autori si erano dimenticati che fossero ancora lì dentro. E così i telespettatori. Quando la casa è stata riaperta, Maicol non era più una checca isterica, Massimo aveva smesso di bestemmiare, George Leonard non aveva un ego più grande del suo cervello e Veronica non era più una zoccola.
Fantascienza. Perché dentro la casa del Grande Fratello in realtà nessuno cambia. Nelle fiabe e più in generale in qualunque storia che si rispetti, il protagonista affronta nel corso della vicenda delle prove che lo faranno maturare e cambiare. Le prove sono previste dal copione del reality, il cambiamento no. Se uno entra che è una testa di cazzo, è una testa di cazzo anche quando esce. Il tempo si ferma, all’interno del Grande Fratello e niente succede. Questa non è una casa. È una cazzo di capsula temporale.

Ma passiamo alla finale del GF, l’unico evento mondiale meno importante della finale del Festival di Sanremo. Dopo aver cominciato sparando musica che va dai Rolling Stones ai Black Eyed Peas, così facciamo contenti sia i vecchi che gli gggiovani ah yeah, è entrato all’interno della casa Paolo Bonolis. Ha sfottuto alla grande i finalisti, con cattiveria e cinismo da inglorious basterd, e questi giù a ridere come se non si trattasse di loro. Giorgio deriso per la sua capigliatura alla Bart Simpson, Cristina perché è grassottella, Alberto perché non si capisce una sega quando parla (al punto da essere considerato da Bonolis un possibile tramite con gli alieni). Poveretti. Il tutto era così interessante che mi sono addormentato ancor prima che Alessia Marcuzzi ce la facesse a pronunciare il nome del quarto classificato.
Alla fine a quanto pare ha vinto Mauro, il personaggio più amato dal pubblico e il più odiato dagli altri concorrenti dentro la casa. Dopo la prima puntata (di cui avevo riportato un accurato resoconto) non ho seguito molto l’edizione di quest’anno (anche perché l’unico motivo di interesse sono stati per un breve periodo giusto i baci lesbo tra Veronica e una coniglietta di Playboy) ma io tutto questo amore/odio nei confronti di tale Mauro Marin non l’ho mica capito. Non è un bellone, ma nemmeno un brutto ragazzo. Non è certo una cima, eppure lì dentro ce n’erano anche di più stupidi. Non è particolarmente simpatico, né così antipatico. Mi sembra uno scemo del villaggio come ce ne sono tanti. Ne più né meno. Punto (come direbbe George Leonard).
Tutto questo a cosa serve? In apparenza, a niente. Eppure è un’ulteriore ennesima dimostrazione del teorema su cui sto lavorando da tempo: come al solito in Italia a trionfare è sempre e comunque un solo unico grande valore. La mediocrità.

7 commenti:

  1. La tua conclusione mi trova d'accordo al 100%. M'incazzo spesso a causa della disonestà, della stronzaggine, della falsità, dell'idiozia, della banalità, dell'ipocrisia, del fascismo, della cattiveria, della violenza, della bigottaggine, della mafiosità, della leccaculaggine che ci circondano... ma la vera aggravante è la mediocrità: in italiA si leccano mediocremente buchi di culo mediocri.

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  2. Sisisisisissi vistOOOOOOOOO!!!!
    Ci è piaciuto.

    Fight Club...passione viscerale per Palahniuk.

    iO e Alice ti auguriamo buona serata.

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  3. io il grande fratello lo seguo da sempre.
    è vero trionfa la mediocrità, ma alla fine quel programma altro non è che la fotocopia dei giovani di oggi,per fortuna non tutti.
    c'è la zoccola di turno,l'egocentrico aspirante tronista,la amica che tutti vorrebbero, il gay/trans di turno, il tipo con un passato difficile, il ragazzo della porta accanto.
    come sempre però quello che occorre è l'obiettività.il programma non ha nulla da insegnare se non quanto ormai la decandenza ha un primato su tutto, però alla fine è un passatempo non troppo impegnativo e ci ridi anche su.quest'anno avrei preferito vincesse alberto, forse l'unico ragazzo serio,ma non so perchè gli italiani hanno votato per mauro.ma che ha sto mauro?boh.

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  4. Beh, George Orwell potrebbe pensare che il successo e la popolarità del Grande Fratello non sono per nulla memorabili, salvo all’infuori di una …fuggevole considerazione:
    «la menzogna diventa verità e passa alla storia»

    p.s. Dopo aver dato un’occhiata al commento di sospesanelviola, dico che con ogni probabilità sì, non sempre i reality tivù sono lo specchio della mia generazione.
    O______x

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  5. piu' che mediocrità,per me a trionfare in italia[e il grande fratello italiano non fa eccezione,in quanto italiano]è la
    f a l s i t à .

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  6. *zio scriba
    infatti. volete proprio leccare culi? va bene, però leccateli almeno a persone per cui ne vale la pena :D

    *alice
    bene, spero di vederlo presto anch'io!

    *sospesa
    anch'io ogni tanto lo guardo nonostante il titolo volutamente ingannevole :)
    il mio non voleva essere un attacco contro gli spettatori. solo che quest'anno mi è sembrato mancassero veramente personaggi di spessore. un taricone ad esempio qualcosa da dire almeno ce l'aveva.. quelli dell'ultima edizione non sanno fare un discorso di una minima profondità o anche solo di un qualche senso compiuto. e questo anche e soprattutto alberto.
    ma tu riesci a capire quello che dice?? :D

    *yuria
    per fortuna fuori ci sono anche persone che nulla hanno a che fare con simili personaggi. però di gente così, gente da reality, ce n'è. e si moltiplicano rapidamente..

    *mIsi
    questo potrebbe essere lo spunto per un nuovo teorema! :D

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  7. noto con estremo piacere che quest'anno non so di chi si parli...sono rimasto completamente estraneo al fatto. idem dicasi per il festival di sanremo. l'unica possibilità di "ravvedermi" sarebbe un'invasione di serpenti velenosi all'isola dei famosi

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