martedì 13 aprile 2010

Six feet under

Departures
Regia: Yojiro Takita
Cast: Masahiro Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki

Daigo suona il violoncello in un’orchestra di Tokyo. Quando questa viene sciolta, si trova improvvisamente a spasso e costretto a dover reinventare se stesso per poter trovare un nuovo lavoro. Anche in Giappone tira aria di crisi economica e allora tutto quello che riesce a tirare su è un posto alquanto particolare. Anzi, molto particolare, precisamente come tanato esteta. Volete sapere di che si tratta, in modo che magari pure voi possiate risolvere i vostri problemi finanziari?
Il tanato esteta accompagna il corpo dei defunti prima dell’ultimo viaggio. Una sorta di rito di purificazione che consiste nel prepare, vestire e truccare i cadaveri prima di riporle a riposare per sempre in una tomba. Una cerimonia che avviene in fronte ai cari del deceduto, una sorta di ultimo spettacolo che però anziché macabro risulta una maniera molto poetica per dire addio. Il tanato esteta è quindi un performer, un vero artista, ma è anche una figura professionale non considerata esattamente “cool” in Giappone. Quindi il povero Daigo si troverà costretto a mentire alla moglie sul suo nuovo strano lavoro.

“Departures” affronta un tema ostico, IL tema ostico per eccellenza, quello della morte. Il suo grande pregio è di farlo con una certa dose di humour, a tratti quasi da cartone manga, e con una drammaticità discreta, che non specula sul dolore ma lo illustra usando un tatto tipicamente orientale, pieno di rispetto e dignità. Un film sulla morte, quindi, ma assolutamente pieno di vita.
Le scene dei rituali, accompagnate da uno splendido tema musicale, sono poi di una bellezza incantevole. Tra le cose da conservare all'interno della cassaforte visiva di quest’annata cinematografica.
(voto 7/8)

“Departures”, vincitore del premio Oscar 2009 come miglior pellicola straniera, è uscito ora in Italia in una manciata di sale cinematografiche. Lo potete però trovare anche su eMule oppure QUI.

6 commenti:

  1. vorrei vederlo ma è IL tema che affronta a farmi desistere...

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  2. Non volevo vederlo, ma se il link che suggerisci funziona...chissà...

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  3. azzz ..... non so se ci riesco..... pero' mi incuriosisce...

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  4. Ho visto il film. Ho fatto una ricerca sulle superstizioni e sono interessata ai vari usi legati ai momenti fondamentali della vita. Secondo me per vedere il film deve esserci una motivazione per poter agevolmente superare l'iniziale reticenza legata al tema. I contenuti sono profondi e toccanti, la regia è splendida. E' anche un modo per affrontare le paure di sempre in maniera poetica.

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