venerdì 11 giugno 2010

Una storia mondiale (parte prima)


Spagna 1982
Sono nato da appena una manciata di mesi e piango continuamente. Questa notte magica no. Meno male, anche perché se lo faccio probabilmente mio padre mi scaraventa giù dal balcone e quindi poi un giorno non sarò su un blog a scriverne grazie a quella cosa pazzesca che sarà Internet e che oggi non posso nemmeno immaginare, visto che nemmeno la Delorean è ancora stata inventata. No, niente pianti stasera, sento che è un momento troppo felice per rovinare tutto con le solite lagne da poppante rompicoglioni. Rossi, Tardelli e Altobelli e vadaviailcù crucchi. Ci rivediamo nel futuro e vi faremo di nuovo il cù.

Messico 1986
Nessuna memoria personale, di quest’edizione.
Nessuna memoria personale. L’Italia campione del mondo rimedia la sua figura barbina e se ne torna a casa (andrà così anche quest’anno?). Diego Armando Maradona invece si spara qualche pista di coca, segna con la mano de dios, si dribbla il mondo e manda a casa l'Inghilterra. In finale, l'Argentina si laurea campione del mondo, contro la Germania (Ovest).

Italia 1990
Notti maggiche, inseguendo un gol. Ho otto anni e in me si risvegliano i primissimi ricordi calcistici, mentre impazza la mania per Totò Schillaci, poi ribattezzato El gran visir de tùch i terun. Semifinale tra Italia e Argentina: si va ai rigori. Il mio quasi omonimo Goycochea (io di cognome faccio Goi) ipnotizza i nostri giocatori. Al termine della lotteria dei rigori mio papà per la rabbia rischia di distruggere la seconda televisione che avevamo comprato in modo che si potesse vedere tutti i Mondiali in cucina in Santa Pace. Mia mamma riesce a fermarlo prima della tragedia. Io fondamentalmente ancora non capisco cos’è tutta ‘sta mania per il calcio e al San Paolo di Napoli vedo le lacrime dei tifosi azzurri e allo stesso tempo gli applausi per Diego Armando, che ringrazia sparandosi un'altra pista di coca. Nella rivincita della finale di quattro anni prima però la coca stavolta non basta e l’Argentina viene battuta dalla Germania (ancora Ovest, e basta! Ma il muro non è venuto giù?).


USA 1994
Ho 12 anni, l'età della ragione, calcisticamente parlando, e USA 94 è il primo Mondiale seguito veramente e anche quello vissuto più intensamente. Nonostante il fuso orario che mi impedisce di vedere le partite in notturna (allora noi ragazzini se non si era figli di Berlusconi mica si aveva il tv in camera) mi tengo aggiornato con sintesi e partite diurne. Seguo con ammirazione le imprese del mio Cristo: Hristo Stoichkov, un giocatore cattivo e antifighetto che in un'estate folle trascina uno stato finora assente dalla geografia calicistica (ma forse pure dalla geografia geografia). Con una sua punizione perfetta, la Bulgaria manda a casa i campioni del mondo crucchi e in quel momento mi sembra che da lì in poi tutto nella vita sarà possibile, finché Hristo è tra noi. Io, pieno di speranza, me ne vado in giro fiero indossando la maglietta di Stoichkov che mia sorella mi ha portato a casa dalla gita scolastica a Barcelona. Un giorno realizzerò che nella vita alcune cose sono possibili, qualche altra cosa è difficile e la maggior parte delle cose sono semplicemente impossibili. Ma questa è un'altra storia.
L'Italia intanto dopo un girone opaco affronta i mostri nigeriani che ci massacrano fisicamente. Quando sembra tutto finito e noi tutti siamo già con la testa sull'aereo di ritorno a Fiumicino, ecco che Baggio si sveglia, tira la palla contro il palo e poi lentamente questa si infila in rete come una palla da biliardo. Nei supplementari il Divin Codino segna ancora, stavolta su rigore e ci spedisce inaspettatamente avanti.
Con la Spagna Tassotti decide di uccidere con una gomitata il povero Luis Enrique. A parte questi dettagli di normale routine criminale, Signori serve un pallone d'oro al solito Baggio che dribbla Zubizarreta e ci manda in semifinale proprio contro la Bulgaria del mio Hristo. A questo punto sono combattuto, ma le cose vanno per il meglio: l'Italia vince e Stoichkov fa pure il suo golletto. Cosa chiedere di meglio?
La finale con il Brasile è invece un inferno. Non succede molto, l'Italia cacandosi addosso manda a puttane i buoni propositi di bel calcio di Sacchi e non supera la metà campo. Pagliuca tanto per animare la situazione smorta si inventa da solo un palo, che poi va a limonare. Mio papà sul divano si addormenta e si sveglia giusto in tempo per i rigori. Era meglio se continuava a dormire, sognando un finale con noi che si alzava la coppa. Baresi invece decide proprio quella fresca sera italiana (negli USA era invece un pomeriggio afosissimo) dimostra che la fisica è un'opinione e che si può tirare in verticale. Il pallone colpisce un'astronave. Solo recentemente si è scoperto che Baresi ha in realtà sventato una nuova invasione dei Visitors, ma allora il suo tiro aveva ben poco di eroico. Roby Baggio decide di imitarlo e con quel pallone volano fuori dal Rose Bowl di Pasadena anche tutti i nostri American Dreams. Mondiale comunque memorabile, dopo per me il calcio non avrà mai più lo stesso valore.

(Leggi la seconda parte...)

14 commenti:

  1. Ho letto questo post con grande piacere: essendo un appassionato di calcio mi piace rivivere i momenti salienti di questo sport, specialmente se riguardanti la nostra nazionale e ancora di più se non raccontati da giornalisti supponenti e lecchini.
    Ascoltare il brano di Moroder mi ha trafitto il cuore però e devo recitare un mea culpa.
    Ho sempre pensato che Notti Magiche di Gianna Nannini e Edoardo Bennato fosse stato l'inno ufficiale dei mondiali italiani del 1990 (io avevo 6 anni ed appena scoperto il pallone) invece, scopro che si tratta di una cover! Che amarezza!

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  2. *michele
    devo ammettere che ho scoperto la cosa anch'io solo ieri.. il brano è stato creato dal nostro grande compositore giorgio moroder (autore tra l'altro delle colonne sonore di scarface, top gun e american gigolò) insieme a un paroliere inglese, come inno internazionale dei mondiali, poi insieme a bennato e alla nannini hanno realizzato la versione in italiano che comunque può essere considerato l'inno della nostra nazionale per quell'edizione

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  3. io parto da Italia Germania 4-3, ho evitato solo la prima Corea.... :-)

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  4. bellissimo post aspetto con trepidazione la seconda parte.Cmq la Germania campione nel 90 non era più Ovest, difatti c'erano anche giocatori dell'Est.

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  5. *maurizio
    dannate coree!!

    *euterpe
    e infatti mi sembrava 'na cazzata! vai a fidarti di wikipedia..

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  6. Che delusione e rabbia Italia '90: mi piaceva l'Italia di Azeglio Vicini. Giuro, dopo la vittoria della Germania, pensai: la prima volta che i mondiali li faranno da loro dobbiamo fare altrettanto!

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  7. Io ho esordito alla grande a 10 anni nel 1982. Genova, casa della nonna, le ho distrutto un set di pentole che usavo come tamburi.

    Per me dopo Conti, Tardelli, Graziani, Rossi, dopo quel mondiale stravinto contro Argentina, Brasile e Germania, confesso che l'entusiasmo mondiale è solo l'occasione per passare qualche serata con amici... no, non gli amici della De Filippi!!!

    Che cazzo avete capito?!?!?

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  8. Quante emozioni in queste poche righe... Grandissimo. Aspetto con impazienza il sequel.

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  9. Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato, Cera, Domenghini, Mazzola(Rivera), Boninsegna, De Sisti, Riva.
    Questa è la MIA Nazionale ! Il 4 a 3 con la Germania, vale una vittoria al Mondiale.

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  10. Inghilterra 66, ho due anni, non mi ricordo una mazza...
    mexico 70, primo ricordo, prime figurine dei mondiali, mio padre che parla della semifinale vinta con la germania il giorno dopo...
    germania 74, primi mondiali seguiti tutti alla tv radiomarelli in bianco e nero, chinaglia che manda affanculo Valcareggi e noi usciamo mestamente...
    argentina 78, forse la migliore Italia vista fino a quel mondiale, però c'era qualcosa che non mi tornava, avevo sentito di gente che spariva, di colonnelli al potere...
    spagna 82, in motorino esco dal mio primo posto di lavoro per correre a casa e vedere la sfida con il Brasile, pochi giorni prima della finale mi godo il Frankone Zappa a Redecesio, è proprio un'estate mondiale...
    mexico 86, la delusione...ho dimenticato in fretta quelle poche partite e cosa facevo in quei giorni...
    italia 90, l'anno prima ho finalmente rivisto un grande scudetto vinto dai neroazzurri ed ecco la migliore Italia che non riesce a vincere, peccato...
    usa 94, sarà Sacchi, sarà il menatone "o Baggio o Zola" ma a me questa nazionale non piace e inizio a disinteressarmi degli azzurri...

    a domani il sequel del commento ;-)

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  11. Bellissimo post =D originale ed emozionante raccontato passo dopo passo nella tua vita (dev'essere con l'inizio che hai saputo colpire la mia tenerezza! xD) per non essere amante del calcio, sarà una piccola e utile perla di cui mi ricorderò ;D seconda parte compresa ovviamente!

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  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  13. mi ricordo il mondiale del 82... avevo 7 anni e nessuno ci ha detto che dovevamo andare a dormire... abbiamo festeggiato e ci siamo addormentate (io e le mie cugine) sul balcone... ero in abruzzo dai miei parenti!

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  14. ricordi non ben definiti di quello del 90...ma ricordo bene quello del 94 con i giocatori che si squagliavano a giocare lì all'ora di pranzo mamma mia! e ricordo pure la delusione per i rigori...molto bene!

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