mercoledì 28 luglio 2010

Life's a bitch

Visto che a sorpresa è uscito lo scorso weekend nel Bel Paese, vi ripropongo la mia recensione di uno dei film migliori dell’annata, vincitore di un sacco di awards internazionali come il Gran Premio della Giuria a Cannes 2009 e il titolo di miglior film britannico ai BAFTA 2010 (gli Oscar inglesi), che ora trovate anche in italiano QUI


Fish Tank
(UK, 2009)
Regia: Andrea Arnold
Cast: Katie Jarvis, Michael Fassbender, Kierston Wareing, Jason Maza, Harry Treadaway

La vita da dietro. La telecamera segue perlopiù alle spalle Mia, una teenager confusa, con una famiglia problematica (vive con una madre zoccola e una sorellina che la insulta) e un caratterino incazzoso (dà una testata da far invidia a Zidane a delle troiette di quartiere, tanto per fare un esempio). La sua passione è ballare musica hip-hop. Se adesso vi vengono alla mente immagini di film come Save the last dance o Step up siete fuori strada. E avete sbagliato quartiere. Perché qui siamo dalle parti degli adolescenti della grandiosa serie Skins e nella periferia inglese i sogni non si avverano. La vita continua a scorrere tra le delusioni più che tra eccitanti sorprese.
Strepitosa l’esordiente Katie Jarvis nei panni di una teenager molto vera, molto irrequieta e molto poco tv-studio-aperto, ma ottimi anche la madre, una sperduta post-adolescente UK interpretata da Kierston Wareing, e l’amante-seduttore Michael Fassbender, attore tedesco lanciatissimo dopo Bastardi senza gloria.
Ottima la colonna sonora black, che spazia da una spaziale versione di “California Dreaming” cantata da Bobby Womack al rap di Ja Rule e Nas.



Tanto per fare un paragone poco impegnativo, potremmo definirlo un quattrocento colpi moderno e Truffaut nemmeno si rivolterebbe nella tomba. Cinema britannico ai massimi livelli, un film fatto di illusioni spezzate che dice molto sulla vita (non solo sull’adolescenza) di oggi (non solo in Inghilterra). Perché, come dice Nas: life’s a bitch and then you die, that’s why we get high.
(voto 8)

14 commenti:

  1. Marco, ma quante ora dura la tua giornata??? tra dischi da ascoltare, film e telfilms da vedere, quando mangi e quando dormi????

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  2. Caxxo proprio quando non sono a Milano! e dove lo trovo qui in Calabria??? Comunque quoto alla grande Cristina, anche io da un po' me lo chiedo X)
    Ste

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  3. *cristina e ste
    non so davvero nemmeno io come riesco a trovare il tempo..
    risolvo il problema guardando film o telefilm e contemporaneamente ascoltando musica, mangiando e dormendo :D

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  4. l'ho gia detto...
    non vedevo l'ora che uscisse
    bellissimo
    a me piace molto anche l'interpretazione della mami :)
    sai che sabato scorso ho fatto maratona di cine con Truffaut? 2 film di seguito :)

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  5. Da vedere al volo!

    Ma dove trovi tutta sta roba da vedere, ascoltare, e seguire?!

    Una miniera Cannibale!

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  6. Spero di riuscire a vederlo.

    P.S.: Sono riuscita a vedere, grazie alle arene estive, Agorà e mi è piaciuto molto.

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  7. Life is a bitch... so learn to fuck it!
    Non so... questo film mi sa da lacrime... :-/

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  8. Pubblicizzato poco e male o mi sbaglio?

    Se non fossi un fan del tuo blog nemmeno avrei saputo nulla...

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  9. bellissimo, condivido, visto tempo fa e quindi in lingua originale (mooolto meglio).

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  10. sì anch'io visto in lingua… ma un quattrocento colpi? mhhh… no scusa è che proprio non riesco a fare il parallelo con Truffaut o con Bresson altro autore francese che dell'adolescenza ha scritto e girato capolavori! Forse son troppo categorica. Sono una malata di cinema francese. Non ha paragoni! Riuscivano (i due registi) a fare uno spaccato di realtà giovanile, partendo da un dettaglio che sembrava non aver nulla a che fare! Hai mai visto "Le diable probablement"? ;)

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  11. Mi è piaciuto ma, come ho scritto, riesce solo nel finale a rivelare la propria complessità e importanza. Prima sinceramente l'ho trovato un pò statico, privo di guizzi.

    Secondo me tra tutti svetta Fassbender.

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