mercoledì 15 settembre 2010

Parlami d'amore. Ma anche no

Muccino si fa mettere l'eyeliner nero per conquistare il pubblico emo
Parlami d’amore
(Italia 2008)
Regia: Silvio Muccino
Cast: Silvio Muccino, Aitana Sánchez-Gijón, Carolina Crescentini, Geraldine Chaplin, Flavio Parenti, Max Mazzotta
Link: mymovies
Tale padre, tale figlio. Peccato non esista un detto del genere anche per i fratelli (o se c’è non lo conosco), perché tale Gabriele, tale Silvio. Muccino, intendo.
Per la sua acerba opera prima da regista in erba, Silvio Muccino inizia subito con vorticosi movimenti a roteare della macchina da presa che fanno immediatamente venire in mente il fratello e alla lunga possono provocare giramenti di testa e/o nausea. Poi capita un incidente stradale, altro espediente tipicamente mucciniano per dare una svolta alla storia senza dover pensare a una sceneggiatura troppo elaborata.

Il personaggio interpretato da Muccino jr. si chiama Sasha. E già qui potrei chiudere la recensione.


Il vero motivo per cui Muccino jr. ha girato questo film?
Farsi la Crescentini, ovviamente.

Evabene proseguo, perché da segnalare ci sono anche dialoghi che quando va bene sembrano usciti dal diario di una tredicenne, quando va male potrebbero essere (o forse sono?) presi dai Baci Perugina come “Non esiste una donna che non può essere conquistata” o “La seduzione è un’arma sottile, che parte da lontano.”
Se ci si accontenta, è pur sempre 1.000 volte meglio di un Moccia qualsiasi. Se non ci si accontenta, ci si chiede che fine abbia fatto il Silvio Muccino giovane sceneggiatore molto promettente di ottimi film come Come te nessuno mai, o quantomeno buoni come Che ne sarà di noi.


Hey un momento! Nel cast insieme a un’attrice italo-spagnola dal cognome impronunciabile c’è anche Carolina Crescentini, nel suo ruolo solito e che le riesce meglio: mostrare le zinne. Muccino jr., mica scemo, si ritaglia una parte nel triangolo amoroso tra le due e le sue intenzioni appaiono chiare: fare il suo “The Dreamers”. Se non altro un “dreamer” effettivamente lo è, glielo concediamo. Peccato che poi la riuscita del film sia ben lontana dai suoi sogni bagnati.
Per aggiungere pepe al tutto, non sapendo cosa altro metterci, Jr. ci aggiunge anche un gruppo di insopportabili bohemienne riccastri stereotipati, un po’ di cocaina, qualche partita a poker che fa tanto fico e naturalmente qualche scenone di sesso. Massì, non facciamoci mancare nulla.

Tranquilli: è una delle rare scene in cui
la Crescentini è vestita

Nonostante le buone intenzioni, i personaggi sono troppo finti, troppo cinematografici, troppo letterari per risultare credibili, i dialoghi troppo scemi (per caso l’ho già detto?), i momenti troppo romantici da essere troppo ridicoli, la recitazione davvero troppo pessima. Di buono c’è che Muccino jr. con la macchina da presa sa come muoversi, così come il fratello; lo dimostra ad esempio nella scena della festa nella Roma bene, molto coreografica e con uno splendido uso delle luci e della musica (“Believe” dei Chemical Brothers).
Però dirigere, sceneggiare e recitare un film tratto peraltro da un suo romanzo (scritto a 4 mani con Carla Vangelista) è quel che si dice fare il passo più lungo della zampa (o non si dice forse così quando l’autore è un cane?). Quel che c’è di buono è che Silvio Muccino all’opera seconda Un altro mondo (in arrivo a Natale) non potrà far altro che migliorare. Basta solo che la smetta di voler compiacere a tutti i costi qualcun altro (il fratello?) e stavolta faccia un po’ da parte il suo nuovo fisico palestrato per lasciare spazio a qualcos’altro. Magari a una storia da raccontare.
(voto 4-)

Considerazione finale: sono più ostinato io a guardare i film dei 2 Muccini sperando sempre che possano tornare ai bei tempi andati o loro che negli ultimi anni continuano a sfornare film di merda uno dietro l’altro?

7 commenti:

  1. No ma tu meriteresti un premio per riuscire a guardare dall'inizio alla fine un film così...
    O stai forse in fase autolesionista?

    RispondiElimina
  2. Non so come hai fatto a vederlo. Ormai la mia reazione è: «è un film di Muccino? Passo».

    RispondiElimina
  3. sul film che citi hai ragione, però il trailer di quello in uscita mi ha convinto!
    sarà la Ragonese, che è così brava, e la voce del Boss che ti convincerebbe a comprare anche carta da parati senza avere muri dove attaccarla! credo che questo a Natale lo vedrò ;D

    RispondiElimina
  4. *maurizio
    sì, ma pure io non scherzo :)

    *a question of time e A.V.
    autolesionista sì, però è più forte di me: sono ancora convinto che i muccino (o almeno uno dei due) possano sfornare qualcosa di decente

    *queen b
    il trailer ha incuriosito pure me. però un sacco di trailer fighi poi non corrispondono a film altrettanto validi.. vedremo se questo sarà uno di questi casi o meno

    *hobina
    :)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com