Choose
(USA 2011)
Regia: Marcus Graves
Cast: Katheryn Winnick, Kevin Pollack, Richard Short, Nicholas Tucci, Bruce Dern
Genere: super psycho
Se ti piace guarda anche: Saw, Dread, Chain Letter
Giochini mortali. C’è sempre qualche pazzo in circolazione che si diverte a farli, anziché starsene a casa tranquillo, magari a guardarsi qualche film stile Funny Games. Ne fanno un sacco di questi giochini negli ultimi tempi e soprattutto di pellicole su questi tizi e Choose non fa eccezione, puttanalarana (che ho letto a parola dell'estate, copyright by Queen B).
Il solito pazzo in libera circolazione prende in ostaggio una normale famigliola e obbliga la figlia a scegliere quale membro dovrà morire. Una volta fatta la scelta, dovrà pure occuparsene in prima persona, facendo il lavoro sporco e uccidendolo con le sua mani. In questo modo tecnicamente il pazzo non è nemmeno un assassino, ma solo un istigatore, un ricattatore. Astuto per essere un pazzo. Oppure tutte le menti più astute sono pazze?
Dopo questo piccolo omicidio tra famigliari, si sviluppa la vicenda centrale del filmone con la protagonista che è una bionda tettona che sta finendo un master in giornalismo interpretata da Katheryn Winnick, nuova promessa del “genere”. Come scream queen del “genere horror” intendo, avete mica pensato nel “genere tettone”? Avete fatto bene, perché in quel genere si segnala in maniera ancora più dirompente.
Il padre della blondie è uno sbirro iperprotettivo, mentre sua madre è morta suicida (o almeno così sembra). Un particolare non da poco: nel giochino del pazzo psicopatico di cui parlavamo sopra lei non avrebbe scelta, visto che le è rimasto solo il padre. Quindi se il pazzo prendesse lei in ostaggio, che cosa diavolo le chiederebbe? L’altro mistero, anche più importante, del film è: la protagonista ci mostrerà le tette entro la fine oppure è il solito horror con accesso libero anche ai minorenni PG-13? Il regista con ‘sta cosa ci gioca fin dall’inizio, proponendo subito all’inizio la classica scena di doccia alla Psycho in cui la protagonista si spoglia e dopo la vediamo anche fare un bagno nella vasca… Lascio aperto il mistero, ma non fatevi troppe illusioni, visto che è pur sempre una produzione della puritana America.
Poco convincenti i compirmari: se la protagonista assomiglia a Elisha Cuthbert, solo meno clamorosamente bella ma comunque più che carina e passabile a livello recitativo, la sua migliore amica sembra una versione sfigata (ma tanto) di Zooey Deschanel, mentre suo padre è Kevin Pollack, un tempo visto ne I soliti sospetti ma poi riciclatosi più che altro in una serie di assortiti filmetti. D'altra parte non è che sia poi sto attorone.
La trama procede quindi tra tranelli dello psycho in stile Saw - L’enigmista, mentre il mistero della morte della madre avvicina la protagonista alla Neve Campbell di Scream, con una lunga serie di omicidi che si dipanano lunga una vicenda davvero esile che portano a un’indagine da parte della protagonista/giornalista sullo stile di The Ring. Ma combinati insieme, 3 degli horror di maggior successo degli ultimi 20 anni danno un risultato tutto fuorché esaltante, sarà anche perché sono stati già replicati e clonati più e più volte, e sarà anche perché questo film non possiede nè l’inquietudine di Saw, nè l’ironia di Scream, né la bambina spaventosa di The Ring.
Se fino a qui il film sembra un copia/incolla di altre produzioni, una cosa che sorprende è la mancanza di una sottotrama romantica, di solito immancabile in questo genere di pellicole. E uno pensa “Oh, finalmente!”, però poi ci si rende conto che in effetti la sottotrama romantica ha una sua utilità, oltre a quella di far vendere più biglietti al cinema, e infatti spesso serve a dare un maggiore spessore psicologico e regalare una dimensione più umana ai personaggi, aspetto qui invece piuttosto carente. E quindi, fanculo, alla fine si finisce per sentire la mancanza di una storia d’amore, possibilmente non una smielata come quella di Twilight, ma almeno un po’ di sentimento poteva aiutare a riscaldare il cuore di questo freddo film.
Altro difetto: il finale avrebbero potuto giocarlo molto meglio sul tema della scelta su cui è incentrato il film, e invece sono caduti nella immancabile stronzata.
Questo Choose non sarà la scelta ideale, ma è comunque una visione passabile e non mi sento di bocciarlo del tutto. Sarà che è estate e un horror ci sta sempre bene, anche quando come in questo caso ha un sacco di pecche e non è certo girato in maniera storica, oppure sarà che sto diventando troppo buono.
Starò diventando troppo buono?
Naaah, spero di avere ancora un’altra scelta…
(voto 5/6)
Quando ho letto l'accostamento a Saw ho deciso di lasciar perdere l'idea di una visione.
RispondiEliminaMa non mollo certo il mio resoconto, oggi più stringato:
Kid Rock è l'ex marito di Pamela Anderson.
puttanalarana (ringrazio anch'io la geniale Queen B) è il giusto commento per questi cazzo di film popolari nel senso peggiore del termine, con 'ste protagoniste barbie-bambocce che lo spettatore medio sogna di veder triturate a partire dalla prima scema...ehm... dalla prima scena :-))
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