lunedì 9 luglio 2012

Lucio Dallas

Dallas (2012)
(serie televisiva, stagione 1, episodio 1)
Rete americana: TNT
Rete italiana: Canale 5 (da settembre)
Creata da: David Jacobs
Cast: Josh Henderson, Jesse Metcalfe, Jordana Brewster, Julie Gonzalo, Patrick Duffy, Larry Hagman, Linda Gray, Brenda Strong, Leonor Varela, Ken Kercheval
Genere: soappona in salsa texana
Se ti piace guarda anche: Revenge, GCB, Desperate Housewives, Gossip Girl, Dallas (originale)

Vedere tornare Dallas fa un effetto strano. È un po’ come se gli Europe facessero uscire un disco nuovo.
A dirla tutta, gli Europe hanno continuato a sfornare dischi anche dopo gli anni ‘80 e l’ultimo, “Bag of Bones” è uscito proprio nelle scorse settimane. Non lo sapevate? Forse perché, giustamente, non se li fila più nessuno.
In attesa di vederlo di nuovo su Canale 5, dove è previsto in arrivo in autunno, il nuovo Dallas ha intanto fatto il pieno di ascolti negli Usa, stabilendo il record per un debutto di una nuova serie su un canale via cavo per quanto riguarda il 2012. Diciamo allora che è come se gli Europe facessero un disco nuovo e si rivelasse un successo incredibile. Non credo succederà. Per fortuna.
Ma com’è, questo Dallas 2.0?

Premetto che non posso fare un confronto con l’originale. All’epoca della messa in onda ero ancora troppo piccolino per potermi vedere una serie “da grandi” del genere. Allora al limite mi guardavo I Puffi, ma forse non ero ancora troppo adulto nemmeno per quelli. In fin dei conti, I Puffi sono dei tizi blu nudi il cui unico scopo nella vita è puffarsi puffetta. E, per quanto zoccola questa possa essere, ce l’ha dura a soddisfare le voglie di tutti e 100. Io in pratica lo considererei uno show V.M. 18, sebbene, secondo la nota teoria di Donnie Darko, i Puffi sarebbero asessuati.
Il legame con la serie originale, andata in onda negli Usa dal 1978 al 1991 (!), e sono tornato a parlare di Dallas e non più dei Puffi, è comunque evidente, fin dalla sigla che è un aggiornamento moderno ma non troppo di quella storica. E poi tutti i vecchi protagonisti, almeno quelli più famosi anche a chi non l’ha mai seguito, sono tornati. Vivi e, più o meno, vegeti.
J.R. (Larry Hagman) c’è?
Sì, tranquilli, c’è, c'è. Potevano fare un Dallas senza J.R.? Sul fatto che sia in forma piuttosto che no, preferisco comunque non svelarvi nulla…
Di rientro anche la temibile Sue Ellen (Linda Gray) e poi, immancabile, Bobby Ewing (Patrick Duffy). E pure sulle sue condizioni di salute, meglio non spoilerare alcunché. Nei panni di sua moglie troviamo invece una new entry, Brenda Strong, la più disperata tra le Desperate Housewives.

Se il cast originale è ancora tra noi, il vero cuore pulsante della nuova serie è costituito dalla prole. Nel caso ve lo steste chiedendo, i giovani attori che intepretano il cambio della guardia sono stati scelti più in base a doti fisiche che recitative. Puntando tutto sulla tv di qualità, si è quindi deciso di soddisfare gli occhi di telespettatori e telespettatrici, piuttosto che andare a prendere dei grandi interpreti.
Il Dallas 1.0 era incentrato principalmente sul conflitto tra J.R. e il fratello Bobby, mentre qui il conflitto è tra i loro figli, i due cugini (merda): il cugino buono è Jesse Metcalfe, proveniente pure lui da Desperate Housewives, dove per un breve periodo è stato il giardiniere più desiderato da tutte le casalinghe disperate del mondo. Non solo televisive. E forse non solo dalle casalinghe. E forse nemmeno solo dalle disperate. Il suo personaggio, stereotipato come da tradizione, d’altra parte siamo pur sempre dentro una soappona, è quello del figliastro di Bobby, un idealista che sogna di fare il bene dell’umanità grazie all’uso di fonti di energia alternative ed ecologiche.

I suoi sogni si vanno però ad infrangere contro gli incubi ben più materialistici e distruttivi del cugino cattivo, Josh Henderson, il classico figaccione senza scrupoli di turno. A lui delle fonti di energia ecologiche non gliene può fregare una cippa e, anzi, non vede l’ora di sfruttare il ricchissimo giacimento petrolifero che si cela sotto il terreno di proprietà degli Ewing.
Tra i due cugini si preannuncia una guerra non stellare bensì petrolifera, con l’aiuto complice dei genitori Bobby e J.R., che certo non hanno intenzione di stare in disparte a guardare. Ma in mezzo ai due cugini, naturalmente, c’è anche una donna, e che donna: la caliente Jordana Brewster della saga di Fast & Furious. Lei prima stava con il cugino buono, poi hanno rotto non si sa bene perché, e allora s’è messa con il cugino cattivo, mentre il cugino buono intanto si deve sposare con un’altra, l’argentina Julie Gonzalo, che è ancora più gnocca & furious della Brewster.

"Piazzami tutti i soldi sui Dallas Cowboys, figliolo."
"Oh, ma per chi m'hai preso? Per Buffon?"
Intrighi romantici, economici, famigliari… c’è davvero di tutto e di più dentro questo reboot già rinnovato per una seconda stagione e che si preannuncia come la soappona perfetta per l’estate.
Non credo la serie raggiungerà di nuovi i fasti e la popolarità degli anni ’80, durante i quali era una delle serie simbolo, o più probabilmente LA serie simbolo. Questi sono altri tempi, si è passati dal boom economico (solo apparente?) di quegli anni alla recessione attuale (ben poco apparente) e le avventure di un gruppo di magnati del petrolio texani in epoca post-2 Bush appaiono oggi meno appealing rispetto all’epoca pre-2 Bush. Eppure vedere questi ricconi scannarsi per i soldi, per il potere, o più probabilmente per dimostrare di essere “i più forti” della famiglia, regala sempre un certo piacere. Come sfogliare una rivista di gossip in riva al mare, o criticare le persone che passano sul bagnasciuga. Sai che è sbagliato, sai che potresti impiegare il tuo tempo in maniera più costruttiva e socialmente utile, ma non puoi farne a meno, perché è divertente e liberatorio. Lo stesso vale per Dallas: non ce ne vanteremo in giro, ma continueremo a seguirlo tutti insieme, appassionatamente.
(voto 6+/10)

4 commenti:

  1. uuuuuuuh ancora dallas, mah non è che mi intriga tanto questo sequel, vedremo, anche perchè era una serie che andava bene negli anni ottanta, mah ora ci sono i cugini, e i protagonisti di allora son vecchietti...sarà una cosuccia di intrattenimento suppongo ^^

    RispondiElimina
  2. Di nuovo ? Già era insopportabile ai tempi...penso di aver visto al massimo una mezz'ora scarsa di un episodio.Non potrebbero rifare Happy Days ?:)

    RispondiElimina
  3. Irriverent Escapadeluglio 10, 2012 12:25 AM

    Ahia. Il primo Dallas ha fatto piu' danni dell` uragano Kathrina: sai quanti 35 enni (circa) girano "bollati a vita" da scellerati genitori che li hanno battezzati Suellen, Pamela e Geiar?
    Questo per me sarebbe stato sufficiente per non reiterare lo scempio televisivo (spero non quello degli scriteriati genitori). Vade retro !

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com