giovedì 6 settembre 2012

Il cavaliere abbronzato - Il ritorno (dalle ferie)

Era scomparso dai radar e dalle attenzioni mediatiche. Nessuno sapeva che fine avesse fatto. Eppure stava preparando il suo ritorno in grande stile. Per salvare la situazione. Per salvare il popolo. In maniera del tutto disinteressata. Da eroe.
Sto parlando del miliardario che tutti amavano e poi si sono messi a odiare. Sto parlando del Cavaliere. Sto parlando di…



No, non di Silvio Berlusconi. Nonostante anche lui sembra sia pronto al ritorno con una nuova (?) forza (??) politica (???): Grande Italia.
Anche se un nome più adatto sarebbe Little Italy...


Comunque non mi riferivo a lui. Sto parlando del Cavaliere oscuro. Di Batman. Di Bruce Wayne. Di Christian Bale che combatte contro Bane per il Bene del mondo. Capito, Bane? Volevo dire: capito bene?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno
(USA, UK 2012)
Titolo originale: The Dark Knight Rises
Regia: Christopher Nolan
Cast: Christian Bale, Tom Hardy, Anne Hathaway, Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt, Morgan Freeman, Gary Oldman, Michael Caine, Matthew Modine, Josh Stewart, Brett Cullen, Juno Temple, Liam Neeson, Cillian Murphy, Rob Brown, Burn Gorman, Daniel Sunjata, William Devane
Genere: Bene vs. Bane
Se ti piace guarda anche: Batman Begins, Il cavaliere oscuro, Inception

Ne hanno già parlato tutti, di questo Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Adesso ne parlo io. Anche se forse farei meglio a non farlo, perché mi sa che non dirò niente di nuovo e in questo la mia opinione sarà un po’ come questo film: inutile.
Non è una pellicola brutta. Christopher Nolan non può sfornare una pellicola brutta. Il punto fondamentale però è: cosa dice questo film di più o di diverso rispetto a Batman Begins o a Il cavaliere oscuro?
Niente.
Cosa dice di furbo questo post?
Niente.
Christopher Nolan e io quindi siamo sulla stessa lunghezza d’onda.

"Beh, che avete da guardare? È solo la mia nuova utilitaria..."
Per questo, visto che siamo culo e camicia, mi sento di parlarti direttamente, Christopher, e di darti del tu. Ormai siamo in super confidenza, siamo super amiconi. Ma non super amiconi bromantici tipo Batman & Robin. E lo so che tu ormai hai chiuso la tua trilogia dedicata al pipistrelloni, però il prossimo episodio, chiunque lo giri, sarà probabilmente incentrato proprio su loro due e tu, anche se non ti occuperai più della regia, fai in modo almeno che non ne esca una porcheria totale come il Batman & Robin di Joel Schumacher. Okay? Piuttosto fallo girare a Michael Schumacher, ma a Joel no.
Già che siamo in confidenza, Christopher, ti posso dare un consiglio? Non sei obbligato a seguirlo e so già che lo snobberai bellamente. Lo so perché io e te siamo sulla stessa lunghezza d’onda e quindi posso leggere nella tua mente. Con questo non intendo entrare nei tuoi sogni tipo Inception. Solo, so già quello che pensi e so già che non lo seguirai. Il consiglio comunque è: e facce ride, Cristo, Christopher! Per il tuo prossimo film evita grandi drammi e atmosfere super epiche e fai una bella commedia. Leggera leggera. Una commedia firmata da Christopher Nolan. Sai che figata ne uscirebbe fuori? O magari no. Probabilmente sarebbe un floppone di quelli epici, ma pure in questo caso avresti fatto lo stesso un film epico. Che ne dici?
Christopher, ora ti lascio. Ho anche io un pubblico, sebbene molto ma mooolto ma mooooolto più ridotto del tuo, e devo parlare pure con loro.

Gentili lettori cannibali. Eccomi qui. Di nuovo. Lo so che Il cavaliere oscuro - Il ritorno vi è piaciuto. Vi avrà fatto esclamare: “Wooow!” e “Yeaaah!” e “Sììì!” e “Aaah!” e "Oh my Goood!".
Forse. O forse queste cose ve le avrà fatte esclamare qualche video visto su YouPorn.
Non lo so. Non mi interessa indagare oltre. In ogni caso, capisco che questo film sia tecnicamente impeccabile, contenga i suoi bei scenoni, qualche battutina (sebbene poche) al punto giusto, qualche colpo di scena quando ci va, un finale di quelli perfettamente orchestrati per lasciare tutti soddisfatti. Ed è proprio questo ciò che non è piaciuto a me.
Dov’è l’anarchia? Quella del Joker, intendo. Quella che ha reso speciale il precedente cavaliere oscuro. Dov’è?
Qui è tutto perfetto, perfettino, precisino, quanto allo stesso tempo asettico e privo di emozioni vere. Un prodotto impacchettato in maniera notevole, a cui mancano giusto il cuore e le idee.
O meglio, un’idea c’è: prendere i primi due capitoli della saga nolaniana, frullarli insieme e servire in tavola il piatto caldo ma non troppo. Quando il ricordo del precedente cavaliere oscuro aleggia ancora, però non è più così presente nella mente e nella panza degli spettatori.

Batman Begins iniziava un nuovo capitolo nel racconto dei supereroi al cinema, presentava qualche spunto interessante e un’atmosfera ancora più dark rispetto al pipistrello di Tim Burton, eppure restava un work in progress non ancora del tutto compiuto. Ed è lì che arrivava svolazzando Il cavaliere oscuro, un sequel a sorpresa superiore al primo episodio, grazie all’interpretazione larger than life di Heath Ledger. Il suo Joker spazzava via tutto e tutti, lasciando con un dubbio: il personaggio di Batman magari non è che sia così interessante? Non è che la cosa migliore nei film sul pipistrellone sono i cattivi?
Un po’ come avviene nella serie Dexter. Il nostro serial killer di fiducia è un ottimo personaggio, però la riuscita delle varie stagioni dipende sempre dal cattivo che gli viene affiancato.

Per Batman funziona in maniera analoga. Come sostituire allora il pazzesco Joker di Heath Ledger?
Non si può.
Ci hanno provato, ma non si può.
Bane è un cattivo che funzione bene, soprattutto nella prima parte, eppure non può reggere minimamente il paragone con il suo predecessore. Ne sembra solo una versione meno riuscita. Meno folle. Anche lui propone una riflessione politica, solo senza lo sberleffo anarchico del Joker. E, soprattutto, nel finale il personaggio viene del tutto abbandonato e con lui le sue intenzioni politiche.
Il Joker/Heath Ledger era un po’ come i Sex Pistols, Bane/Tom Hardy è un po’ come i Green Day. Non esattamente la stessa cosa…
La performance di Hardy comunque è davvero difficile da giudicare, visto che ha sempre il volto coperto da una maschera che lo fa sembrare un incrocio tra Hannibal Lecter e Darth Vader intrappolato nel corpo di Vin Diesel.
Per il pubblico italiano poi è veramente ingiudicabile. Come altri hanno già sottolineato, il doppiaggio di Filippo Timi è qualcosa di vergognoso. Non oso immaginare cosa farebbe James Holmes se lo sentisse…
Noi italiani abbiamo dovuto aspettare un mese e passa per vederci finalmente questo ritorno del cavaliere oscuro e aspettare, per cosa? Per sentire una roba del genere?
Filippo Timi era il mio attore italiano preferito. Prima. Dopo questo doppiaggio, è scivolato a fondo classifica, in mezzo a Beppe Fiorello e Claudio Amendola. Tanto per dire quanto l’abbia gradito.
E poi ho sentito Tom Hardy nel trailer e non parla così. Neanche lontanamente. Perché Filippo ci hai fatto questo? Peeeeerché? (quest’ultimo peeeeerché? leggilo pure con il tuo tono grottesco da Bane)

Se un cattivone (doppiato a cavallo tra il tragico e il ridicolo) non basta, allora meglio aggiungerne un altro. Facciamo un’altra: Catwoman, poco cat e molto woman, impersonata da Anne Hathaway. All’inizio ho pensato: brava. Poi ho pensato: bravina. Verso la fine ho pensato: bah, così così.
Il personaggio parte Bane, volevo dire bene, poi si perde per strada, finendo in un buonismo che non si addice a una presunta super cattivona. Pur tra alti e bassi, la Hathaway comunque se l’è cavata, dai, e con quella tutina da Catwoman è parecchio sexy e a me piace più della micetta Pfeiffer.
Preferisco invece dimenticare del tutto l’esistenza del tragico Catwoman con Halle Berry. Anche perché non credo di essere riuscito ad arrivare alla fine del film. Vivo.

"Chi l'avrebbe detto che quella Hathaway fosse così sexy?"
Nel cast all-star, oltre a Il cavaliere oscuro – Il ritorno, c’è spazio anche per Gli amichetti attempati del cavaliere oscuro – Il ritorno. Sono infatti di nuovo della partita gli habitué Michael Caine e Morgan Freeman, più gigioni ancora del loro solito, e poi c’è Gary Oldman: ATTENZIONE SPOILER possibile che c’abbia messo 3 film 3 per capire che Batman è Bruce Wayne? Quest’uomo ha dei seri problemi. Con gente come lui, la polizia sta davvero messa Bane bene!
In più c’è l’aggiunta di qualche new-entry come Matthew Modine, l’attore che ai tempi di Full Metal Jacket sembrava dovesse spaccare il mondo e poi è finito in esilio come Bruce Wayne all’inizio di questa pellicola, e due volti nolaniani. Dritti da Inception sono sbarcati Joseph-Gordon Levitt, che con quel suo sguardo a tratti riesce a rievocare lo spettro di Heath Ledger, e Marion Cotillard, che con il suo charme franscese prova a dare maggiore spessore alla solita brunetta che fa da interesse sentimentale di Batman, dopo le piuttosto inconsistenti Katie Holmes e Maggie Gyllenhaal viste e dimenticate nei due episodi precedenti.
In ruoli minori segnalo poi due star in ascesa: la bionda Juno Temple (Kaboom, Mr. Nobody, I tre moschettieri) e Josh Stewart, attore noto soprattutto a chi seguiva la serie Dirt. Ma attenzione poi anche a Burn Gorman, uno dei volti più inquietanti del panorama attuale (James Holmes escluso), già intravisto nella serie UK The Hour.

"Ma come, Robin? Non ti piacevo solo io?"
Ho dimenticato qualcuno?
Ma certo. Il protagonista: Christian Bale. Io adoro Christian Bale. Al termine di questa trilogia, gli va riconosciuto il titolo di miglior Batman della storia. Surclassando il discreto Michael Keaton, l'inadeguato Val Kilmer e il totalmente fuori parte George Clooney. Ciò nonostante, io continuo a preferirlo come Bateman (il protagonista di American Psycho, nda).
Il cast quindi è mostruoso, peccato recitino tutti senza passione. Senz’anima. Per fortuna degli attori, aggiungo, considerando come l’interpretazione del Joker pare abbia risucchiato l’anima da Heath Ledger. Per sfortuna del risultato finale della pellicola. Nessuna interpretazione può infatti essere considerata al livello di quella giustamente da Oscar del ledgendario Ledger.



"Sì, ha il suo perché. Ma presto avrà pure il fascino della gatta morta eheh..."
I problemi non si limitano alla mancanza di anima e convinzione. Ci sono problemi pure di sceneggiatura. La storia è prevedibile, ricicla senza fantasia quanto capitato nei due precedenti capitoli e più o meno quanto capita in qualunque altro film sui supereroi visto di recente.
La prima parte è giocata sull’esilio da eremita di Bruce Wayne, nel classico momento di sconforto dell’eroe, abbandonato e dimenticato da tutti, e allo stesso tempo sulla presentazione, questa piuttosto riuscita, dei nuovi cattivoni o presunti tali, Bane e Catwoman, che poi caleranno nel corso della pellicola.
Nella seconda parte, ATTENZIONE SPOILER, si gioca la carta del terrorismo, della visione politica. Niente che non fosse stato fatto, molto meglio, dal Joker nel film predecessore. Per quanto riguarda Bruce Wayne, lui invece è sempre alla ricerca di se stesso, questa volta dentro una prigione in cui Bane l’ha sbattuto e da cui solo una persona al mondo è riuscita a evadere.
Ce la farà anche il nostro supereroe?
Sapete già la risposta.

"Mi manda Monti. Visto che non è riuscito a convincervi dell'affidabilità
dell'economia italiana con le buone, ora ci provo io a modo mio..."
Nella parte finale beh, succede quello che succede sempre al termine di una pellicola epica e ancor più al termine del capitolo finale di una saga epica: lo scontro conclusivo, la grande battaglia, il faccia a faccia.
Batman VS Bane?
Il loro scontro è veloce è buttato via in maniera clamorosa. Quasi quanto Harry Potter VS Voldemort.
Il film allora a questo punto si gioca il suo grande colpo di scena.
ATTENZIONE SPOILER AGAIN! Marion Cotillard è la vera cattivona di turno. Rivelazione inaspettata, okay, peccato che non sia molto giustificata. Cioè, fermi tutti: questa qua odiava il padre, Liam Neeson, e poi all’improvviso, visto che Batman l’ha ucciso (e ha fatto bene, perché Liam Neeson è davvero insopportabile), decide di seguire le orme paterne e fare fuori 12 milioni di persone, ovvero l’intera popolazione di Gotham City… ma perché?
Va bene voler piazzare il colpo di scena a tutti i costi, e in mezzo a una sceneggiatura per il resto scontatissima è più che il benvenuto, però proprio così dovevate farlo? A caso?
Per altro, le falle di una sceneggiatura tutto fuorché impeccabile sono un evento davvero inaspettato, per essere una pellicola nolaniana. Un vero colpo di scena. Dov’è la complessità, la stratificazione e la ricchezza di significati di tutte le sue altre pellicole, dagli esordi intricatissimi con Following e Memento ai più recenti e forse ancor più intricatissimi The Prestige e Inception?

"La tua recensione non mi piace. Beccati questa, Cannibal Kid!"
Laddove Il cavaliere oscuro era una pellicola indipendente, un capitolo a se stante, godibile anche all’infuori di Batman Begins, questo Il cavaliere oscuro - Il ritorno è, fin dal titolo, un film derivativo. Una chiusura di trilogia realizzata in maniera degna, quanto non necessaria, se non per motivi economici. E su cui aleggia per tutta la durata, per tutte le sue quasi 3 davvero eccessive ore, un fantasma. Quello col ghigno beffardo del Joker Ledger.
Qualcuno ha definito Il cavaliere oscuro - Il ritorno un film bello senz’anima. Ma si potrebbe discutere sul fatto che sia un film bello. Di certo è una visione avvolgente, a tratti coinvolgente, a tratti un pochetto noiosa. Di memorabile negli occhi e nel cuore però resta e resterà davvero poco.
Si può parlare di delusione, non fosse che era ampiamente preventivabile. Raramente i sequel si rivelano all’altezza dell’originale, Il cavaliere oscuro riusciva a superare Batman Begins ed era la classica eccezione che conferma la regola. Però non capita quasi mai che i terzi capitoli siano al livello dei precedenti (la trilogia de Il signore degli anelli è stata girata in pratica tutta in una volta, quindi non conta). Questo terzo episodio del pipistrellone non fa eccezione. Nonostante offra diversi spunti di interesse, il risultato è piuttosto confuso e pasticciato e il discorso politico, dopo le buone premesse, è gettato via nella parte finale.
Il cavaliere oscuro - Il ritorno è uno spettacolone epico orchestrato con mestiere, ma senza convinzione. Oppure può darsi che questo film visto in lingua originale sia magnifico ed è possibile che sia il doppiaggio di Filippo Timi a rovinare tutto. Per la serie: il cinema italiano riesce a fare danni persino sul cinema straniero.

E ora, in conclusione di questo post lungo quasi quanto il tuo film, ritorno a rivolgermi direttamente a te, Christopher Nolan: bastman filmoni epici sui supereroi e regalaci una bella commedia.
Why so serious?
E facce ride!
(voto 6,5/10)

26 commenti:

  1. Bella recensione!
    M'è piaciuto tanto l'accostamento musicale Sex Pistols/Green Day a Joker/Bane.

    Filippo Timi, non dovevi farci questo.

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    1. gracias!
      per completare la rassegna musicale, direi che batman invece è più classic rock, magari un bon jovi. catwoman è un rock sensuale, tipo garbage. marion cotillard sa sorprendere come i connazionali daft punk. e joseph gordon levitt è l'indie di turno, stile arcade fire :)

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  2. sebbene non ne condivida completamente il contenuto (a me il film è strapiaciuto, forse più dei primi due della trilogia!), la tua recensione è spettacolare, geniale e divertente come sempre!
    "fai in modo almeno che non ne esca una porcheria totale come il Batman & Robin di Joel Schumacher. Okay? Piuttosto fallo girare a Michael Schumacher" ahahahahahahahahahahahahahah...
    E condivido il disgusto per il doppiaggio di Filippo Timi!

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    1. thanx!
      presto probabilmente mi sa che arriverà un the amazing batman (& robin).
      per la regia vediamo, magari gli schumacher è meglio evitarli ;)

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  3. qualcuno che conosce Burn Gorman!!!!Hallejuiah!!!!!
    per il resto, è sicuramente un'opera minore ma è comunque un grande film, ovviamente il cavaliere oscuro era inarrivabile!
    forse avrebbero potuto gestire il finale con maggior calma... avrei preferito una conclusione alla inception:), ma il doppiaggio di Filippo Timi è roba da denuncia.

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    1. il suo volto nella serie the hour mi è rimasto impresso.
      davvero inquietante, 'sto (gor)man, quasi quanto il doppiaggio di filippo telecom, ehm di filippo tim :)

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  4. Stranamente concordo quasi totalmente, anche se forse un sette l'avrei azzardato.
    Sicuramente rispetto a Il cavaliere oscuro è un film minore, ma c'è da ammettere che si è trattato della migliore trasposizione di Batman del passato e probabilmente del futuro.

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    1. non sarebbe male nemmeno se fosse l'ultima trasposizione di batman,
      ma mi sa che tra pochi anni ne arriverà un'altra.
      tu potresti candidarti come nuovo cattivone :D

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  5. Per me invece c'era tutta una passione che Nolan ha dissimulato sotto la maschera della sua geometria psicologica. Riconosco che ci sono momenti alquanto retorici ma il film è proprio muscoloso, massiccio. Quanto al doppiaggio di Timi lo casso solo perché rovina l'originale, se fosse stato così anche in originale non mi sarebbe dispiaciuto. Gli dava un'aria teatrale al massimo. Io l'ho adorato come cattivo.

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    1. se anche tutti gli altri avessero parlato in maniera teatrale, avrebbe avuto senso.
      ma sentire gli altri parlare normale, magari sottovoce, e poi subito dopo sto vocione di timi è qualcosa di davvero assurdo :)

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  6. ti dirò, ho preferito di gran lunga questo rispetto agli altri due della trilogia :D

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    1. vabbè, ma così è come dire che ritorno al futuro 3 è meglio dei primi 2... non esiste! ;)

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  7. dovrei vederlo stasera, se le congiunzioni astrali me lo permetteranno.Ho saltato gli spoiler ma poi ritorno.Bellissima recensione!

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    1. grazie!
      vorrei dirti che il film non ti deluderà, però non posso farlo...

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  8. Dai non fare così! Per me è una figata assurda e sono andata due volte al cinema a vederlo (nessuno esclude che possa andarci anche una terza). Detto questo è inutile stare a fare paragoni con la monumentalità (esiste, si può dire?) di Heath Ledger e del suo Joker. Quel film e quel personaggio rimarranno per me i migliori in assoluto della storia dei film sui supereroi. Detto questo, però, pur concordando sulla sceneggiatura non sempre impeccabile e sul colpo di scena ignobile verso la fine (quello che riguarda la tettona dagli occhi enormi per intenderci), secondo me questo è un film bellissimo, ma soprattutto necessario alla completezza della trilogia in toto. Nel primo avevamo la nascita dell'"eroe" che sconfiggeva le sue paure guarda caso cadendo in un pozzo e venendo aiutato dal padre (personaggio importantissimo per la nascita e l'evoluzione di Batman-Wayne) con una corda; nel secondo avevamo la discesa agli "inferi" dell'eroe che diventa poi "cavaliere oscuro" (a proposito l'incipit sul nostro Cavaliere mi ha fatto scompisciare) con tutto un discorso sul caos e sulla dicotomia tra bene e male (rapporto con Joker che mette in discussione tutto ciò per cui Batman vive e agisce); nel terzo abbiamo la rinascita (il ritorno appunto) per constatare appieno il significato della sua esistenza (guardacaso nuovamente in un pozzo dal quale però stavolta esce senza corda e senza padre, se non come visione) e, soprattutto, per dare vita finalmente alla vita di Wayne e non di Batman (chiedo scusa per la ripetizione della parola vita), lasciando che di Batman rimanga solo l'icona, il mito (la statua che viene eretta dopo la sua "dipartita"). Quindi la nascita dell'uomo e la "beatificazione" dell'eroe.
    Ah, concordo alla grande su Gordon (grande personaggio), ma veramente è l'unico fesso che non capisce l'identià di Batman?(poi in questo film praticamente viene chiamato per nome un po' da tutti).

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    1. bella analisi!
      però la storia della nascita, della rinascita e distruzione della figura dell'eroe ormai è stra-abusata. o sarà solo che a me tutte queste pellicole sui supereroi stanno davvero stufando.
      per me la storia più interessante da raccontare è quella che inizia alla fine del film: adesso che non è più batman, e facciamola vedere 'sta nuova vita di bruce wayne. invece, sul più bello, la pellicola finisce...

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    2. Bè un bel film su Wayne che strombazza con Catwoman a destra e a manca, procreando e magari godendosi la vita tra viaggi e fernet branca non mi sembra poi una roba auspicabile. Perché il senso è che adesso, dopo l'edificazione del simbolo, del mito, finalmente entra in scena l'uomo. Niente più maschera e mantello, ma fernet branca e il culo di Catwoman praticamente.

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  9. Ah, piccole note di colore: Bale è troppo un figo ed è ovviamente il miglior Batman mai esistito su schermo. Hardy è un altro figo e veramente vene sminuito e non poco dal doppiaggio di Timi che solitamente amo a dismisura, ma che con sto giro mi ha delusa parecchio. La Hathaway fa invidia su tutti i fronti, sia per il suo culo, sia perché bacia Bale. La Cotillard anche gonfiata fa sempre la sua porca figura. I vecchiacci sono tutti mitici e non gli si può che voler bene. Eh sì, Gordon-Levitt, adorabile, in certi frangenti ricorda dolorosamente Heath Ledger...una somiglianza sicuramente casuale, ma comunque interessante. Ah, dovesse tornare il Nostro di Cavaliere, anelo davvero l'entrata in scena di un Bane, o anche un Timi può andare bene...

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    1. e allora mi sa tanto che Bane ci servirà, perché quello non credo abbia intenzione di levarsi dalle pall... dalle scatole :)

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  10. Il doppiaggio di Timi sta diventando un tormentone e, a questo punto, sono curioso di sentirlo. Con le dovute proporzioni, la tua recensione mi ha presentato davanti Spiderman 3. Una vera schifezza. Non so cosa mi muova l'analogia. Forse i troppi cattivoni.
    Comunque, da patito di fumettoni, chiedo tregua: basta nuovi Batman, almeno fino a che i miei figli non considereranno troppo vecchi questi film.

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    1. no beh, spiderman 3 era molto peggio di questo.
      questo film è sicuramente valido, però allo stesso tempo mi è anche sembrato troppo derivativo rispetto ai precedenti e in generale mi ha lasciato un vago senso di delusione...
      ma comunque tranquillo, perché con spiderman 3 ha in comune solo il fatto di essere il più debole della sua trilogia

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  11. a me è piaciuto tanto, in lingua originale, in italiano in una prima visione "di contrabbando" infine su megascreen. Ho trovato la giusta conclusione. Questo episodio è chiaramente ricollegato al primo, e per rispetto alla memoria di Ledger è stato volutamente taciuto ogni riferimento al secondo (non nominano mai Joker) e secondo me ci sta perfettamente. Ho trovato monumentale la realizzazione (l'attacco all'aereo, anche se inverosimile, il making of nello stadio, la guerriglia a Wall street sono entusiasmanti) Bat-moto e Bat-Wing mi hanno fatto gongolare, e mi sono piaciuti tutti gli attori, ho una predilizione per i britannici lo sai ;) Ho trovato poco calzante la voce di Timi, del resto non mi piace nemmeno quella di Santamaria per Bale, ma non possono avere tutti il doppiatore di Clooney :D bella la scena tra Oldman e Bale prima del decollo e il cenno scambiato da Bale e Caine al termine. Mi è spiaciuto come è stato liquidato Bane e anche la fine di Talja (io li avrei fatti soffrire!) Tutto sommato sono soddisfatta, adesso aspetto The Bourne Legacy :D

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  12. Oh cielo, la tua recensione mi ha commossa. Avrei voluto scriverla io, parola per parola e non quell'ammasso di considerazioni sparse che ho pubblicato! Ci sono vere perle qua dentro, come "Christopher Nolan e io quindi siamo sulla stessa lunghezza d’onda". Mi sento come una madre al saggio di danza della figlia: orgogliosa. Sì, so di non essere tua madre e dubito tu calzi il tutu nel tempo libero, ma la sensazione è questa!
    Comunque anch'io mi aspettavo qualcosa di meglio sull'anarchia magistralmente introdotta da KìJoker e stracciata da Bane&co.

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