sabato 4 maggio 2013

CHE ORA E’? E’ L’ORA DEL BANDITO DELLE 11


Il bandito delle ore undici
(Francia, Italia 1965)
Titolo originale: Pierrot le fou
Regia: Jean-Luc Godard
Sceneggiatura: Jean-Luc Godard
Cast: Jean-Paul Belmondo, Anna Karina, Graziella Galvani
Genere: nouvelle vague
Se ti piace guarda anche: Moonrise Kingdom, La rabbia giovane, Fino all’ultimo respiro

Capitolo 5
Cinema free form. Post free form.
Situazioni a caso. Frasi sconnesse che messe insieme forse danno un senso forse no. Il bello è questo. E per fare l’acculturato ci metto dentro una citazione random dallo stesso Godard:
“È ora di smetterla di fare film che parlano di politica. È ora di fare film in modo politico.”

"Braveheart chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?"

Capitolo 4
Perché Godard gira dei film così?
“La mia lotta particolare è la lotta contro il cinema americano, contro l'imperialismo economico ed estetico del cinema americano che manda in rovina il cinema mondiale.”
Ecco perché.


Capitolo 2
La trama de Il bandito delle ore undici è abbastanza semplice, a differenza della forma schizoide e poco lineare con cui Godard sceglie di raccontarla per incasinarci le menti e obbligarci a pensare.
Ferdinand, un francese borghese, vuole uscire dalla sua routine famigliare. Per farlo non si compra un’auto sportiva, non va a mignotte, non spende tutto lo stipendio al video poker e non si iscrive in palestra come un tipico uomo in crisi di mezza età italiano, bensì decide di fuggire con l’amante Marianne, che poi è una sua ex, e diventare un bandito assassino. Ferdinand, che però Marianne chiama Pierrot, scappa insieme alla fanciulla e i due conducono una vita nomade, fuggiasca e criminale. Fino a che…


Capitolo 6
Creare, inventare qualcosa di nuovo o copiare, pardon prendere ispirazione dagli altri?
Godard sembra pensarla come Tarantino:
“Io non invento niente, leggo molto. La mia originalità e il mio fardello stanno nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie.”
No Zucchero, per te il discorso è diverso: tu rubi le canzoni agli altri, e basta.

"Cannibal, se parli male di me sai già cosa ti taglio..."

Capitolo 3
Cosa vuole il pubblico?
“Tutto ciò che desiderate vedere al cinema sono fucili e ragazze.”
E allora, Jean-Luc, perché in questo film non hai messo più fucili e più ragazze?


Capitolo 7
Il bandito delle ore undici è un film con alcuni momenti meravigliosi. Lampi di grande cinema. Qualche dialogo spettacolare. Due protagonisti fenomenali e bellissimi (non solo karini) come Jean-Paul Belmondo e Anna Karina. Trovate geniali. Una varietà di idee che fa respirare libertà a pieni polmoni. E in più, la fuga dei due amanti criminali verrà ripresa e omaggiata da grandi film come La rabbia giovane di Terrence Malick e Moonrise Kingdom di Wes Anderson.
Allo stesso tempo, Il bandito delle ore undici soffre di una mancanza di forza nel suo insieme. Non trascina del tutto. Non lascia a bocca aperta e senza respiro come lo spettacoloso esordio di Godard, Fino all’ultimo respiro.


Capitolo 1
“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte.”
Questa frase non è di Godard. Questa frase l’ha detta Francois Truffaut, l’altro reuccio della Nouvelle Vague francese, ma penso che la felicità anche per Godard non fosse tanto distante da questa definizione. Di certo non è tanto distante dal mio ideale di felicità.
(voto 7+/10)

"Cos'è quel musetto triste?"
"Il post è già finito, ueeè!"
Post pubblicato anche su L'OraBlù, in compagnia del nuovo minimal poster di C(h)erotto.




4 commenti:

  1. Un film cultissimo, anche se ormai piuttosto datato.
    Senza contare che Godard è il re dei radical chic! ;)

    RispondiElimina
  2. certo che dai due soliti idioti a Godard hai fatto un triplo salto mortale carpiato all'indietro e con mani e piedi legati....il prossimo film recensito? se fai questa alternanza il prossimo sarà quello sui tuoi idoli One direction! ah ah ah!

    RispondiElimina
  3. Grande Cannibale! W la nouvelle vague!

    RispondiElimina
  4. Non so come sia stato possibile ma ho trovato solo ora questo post su uno dei miei film preferiti di Godard...non riuscirei a dare un voto, lo trovo magnifico! Non sei stato molto clemente ma è comunque un voto discreto! Riuscirò a farti apprezzare di più la nouvelle vague! :D

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com