martedì 2 luglio 2013

BLOOD, IL SANGUE CHE NON MACCHIA



Blood

(UK 2012)
Regia: Nick Murphy
Sceneggiatura: Bill Gallagher
Ispirato alla serie tv: Conviction
Cast: Paul Bettany, Stephen Graham, Brian Cox, Mark Strong, Ben Crompton, Zoë Tapper, Patrick Hurd-Wood, Lucy Lowe, Natasha Little, Naomi Battrick
Genere: murder story
Se ti piace guarda anche: The Fall, Broadchurch

Ah, quante ragazze assassinate ho visto, nella mia vita!
Non intendo viste live, cioè morte dal vivo, per quanto qualcuno possa essere morto dal vivo. Non essendo né un agente della omicidi, né un serial killer, non mi è capitato. Intendo che le ho viste in film e soprattutto telefilm.
Laura Palmer, do you know?
Rosie Larsen, quella di The Killing, avete presente?
Alison DiLaurentis delle Pretty Little Liars...
Le vittime di Buffalo Bill de Il silenzio degli innocenti...

"Paghi tu, papi? Tanto c'hai l'Alzheimer e domani manco ti ricordi."
Questo giusto per citarne alcune, ma la lista potrebbe andare avanti per post e post interi. Sarebbe però una cosa troppo macabra, quindi fermiamoci qui, ma rimaniamo nello spettrale ambito del macabro.
Blood comincia infatti proprio con il ritrovamento in una (più o meno) tranquilla cittadina inglese del cadavere di una ragazzina, una dodicenne brutalmente uccisa. Da chi? Come? Perché?
A provare a dare una risposta a tali spinose domande ci pensano i detective Paul Bettany e il suo fratello (cinematografico) Stephen Graham. Passano appena poche ore all’interno della pellicola, giusto pochi minuti nella vita dello spettatore, e il caso viene risolto. L’assassino catturato. Assicurato alla giustizia.
Ehm, forse…

Se fosse tutto così semplice, il film sarebbe finito qui e ciao, si spengano le luci in sala e tutti a casa. Invece non è altro che l’inizio di questo thriller ben realizzato, piuttosto avvincente, con una analisi nella psicologia dei personaggi abbastanza approfondita, con delle interpretazioni valide da parte di tutto il cast, che oltre al discontinuo Paul Bettany (molto meno convincente rispetto ai tempi di A Beautiful Mind e Dogville) e al sempre cazzuto Stephen Graham vanta anche gli ottimi Mark Strong e Brian Cox, il padre con l'Alzheimer dei due fratelli protagonisti. Insomma, bene così.
Ehm, forse…

"Ma questa recensione è scandalosa!
Esigo un mandato di cattura internazionale per l'autore, immediatamente."
Per quanto cerchi di prendere le distanze dalla murder story classica, andando a scavare all’interno della vita dei protagonisti e tessendo una tela di complesse relazioni famigliari, la sensazione di già visto non va comunque via. Certo, se Blood l’avessero realizzato in Italia, probabilmente gli avrebbero fatto vincere 42 David di Donatello, 27 Ciak d’Oro, 6 Telegatti e una notte con Ruby Rubacuori. Ogni riferimento a La migliore offerta è puramente voluto. Per gli standard dei thriller inglesi, invece, negli ultimi tempi si è visto di meglio. Soprattutto in tv, grazie a serie come la splendida Broadchurch o alla tesa, molto tesa The Fall. Anche Blood parte proprio da un’ispirazione televisiva; è infatti tratto dalla serie tv, British anch’essa of course, Conviction, creata dallo stesso sceneggiatore della pellicola Bill Gallagher, autore poi anche di altre mini serie come Blackout e The Paradise.
Tutto ben scritto, tutto ben recitato, tutto ben fatto con il marchio di qualità BBC Films, tutto allo stesso tempo talmente perfettino da risultare una visione estiva decente, però niente più di questo. Una volta terminato, Blood non lascia grandi macchie. Basta un po’ di sapone e vanno subito via.
(voto 6-/10)



3 commenti:

  1. Visto da poco, sono d'accordo con te un film che si aggira intorno alla sufficienza...un sangue che non macchia e quasi non si vede direi :D un film che si interroga sulla giustizia più giusta

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  2. Un film dimenticabile, senza se e senza ma, ma almeno non completamente da buttare.
    Resta ora da trovare il modo di cancellare Pensieri cannibali come questa macchietta di blood! Ahahahahaha! ;)

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  3. Non l'ho ancora visto, ma mi incuriosisce.
    Piuttosto ho visto ho il trailer in TV e il vocione invitante dice "il nuovo film di Sam Mendes". Dopo essermi fatta andare storto il biscotto (non è una metafora, né un'allusione, giuro) ho fatto un giro per il web e notato che alcuni siti riportano Mendes tra i produttori, mentre IMDB non lo cita affatto. Fermo restando che di certo non è "il nuovo film di Sam Mendes", probabilmente il caso da risolvere è proprio questo: che c'entra Mendes con l'uccisione della ragazza?

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