giovedì 6 febbraio 2014

GRABBERS – BEVETEVI QUESTO, BRUTTI MOSTRI SCHIFOSI!




Grabbers
(UK, Irlanda 2012)
Regia: Jon Wright
Sceneggiatura: Kevin Lehane
Cast: Richard Coyle, Ruth Bradley, Russell Tovey, Lalor Roddy, Bronagh Gallagher, David Pearse
Genere: fantalcolico
Se ti piace guarda anche: Gremlins, Slither, L’alba dei morti dementi

Grabbers è un miscuglione di generi. Cosa c’è dentro? Vediamo la ricetta.

50 gr. di umorismo britannico, o quasi britannico
Il film Grabbers si avvale di un umorismo leggermente differente dal tipico humour britannico, quello irlandese. Come comedy, non è però che faccia morire dal ridere. Ci sono alcuni momenti al massimo che fanno sorridere. Un intrattenimento leggero, più che uno spasso totale.

30 gr. di horror
In quella che sembra una commedia poliziesca irlandese, con una nuova agente donna che arriva in una cittadina in mezzo al nulla e si ritrova come collega un alcolizzato totale, entra una componente da film de paura. Alcune persone scompaiono misteriosamente in mezzo al mare, alcune balene si spiaggiano sulla… spiaggia, altre persone vengono attaccate da creature non identificate.
Animali pericolosi? Mostri? Creature aliene?
Chissà...

20 gr. di fantasy
Nonostante i primi due ingredienti facciano pensare a una comedy horror, qualcosa di non troppo distante ad esempio da L’alba dei morti dementi e dai Gremlins, le musiche e le atmosfere a tratti ricordano persino quelle di un fantasy alla Signore degli anelli. Grazie all'ambientazione country irlandese, pare di stare in un paesino della Terra di mezzo. Le misteriose creature soprannominate grabbers regalano poi al tutto una componente ancor più fantasy.

Questi sono gli ingredienti, ma il regista Jon Wright (che aveva già girato il teen horror UK Tormented e non va confuso con il quasi omonimo Joe Wright di Espiazione e Anna Karenina) e lo sceneggiatore esordiente totale Kevin Lehane hanno deciso di non seguire la ricetta alla lettera. Hanno modificato gli ingredienti seguendo il loro gusto personale, hanno mescolato il tutto in maniera molto libera e anarchica e hanno fatto la spesa al discount, ma non troppo discount. Il film è infatti abbastanza low-budget, ma nemmeno così tanto: è costato pur sempre £ 4 milioni, che all’infuori del circuito di Hollywood non sono nemmeno tanto pochi. Gli effetti speciali, seppur poco presenti (cosa che per quanto mi riguarda non è manco un male), sono più che dignitosi e fanno il loro dovere. Anche per quanto riguarda il cast si è puntato al risparmio, senza ingaggiare star clamorose (pure in questo caso non è necessariamente un male) e puntando invece su nomi poco noti, non dei fenomeni assoluti eppure piuttosto in parte. Richard Coyle, visto nel remake UK di Pusher, è discreto come super alcolizzato di periferia, Russell Tovey della serie Being Human se la cava come scienziato esperto di animali pure lui di periferia, ma la migliore è Ruth Bradley, che finora aveva lavorato soprattutto in serie tv britanniche e che qui è convincente come sbirra di Dublino che cerca di adattarsi alla nuova realtà di periferia. Partendo in maniera timida e poi facendosi coinvolgere sempre più, soprattutto a livello alcolico.

"Mi sento la testa pesante... qualcuno sa spiegarmi perché?"
Ecco, non avevo ancora nominato l’ingrediente segreto, quello più importante. Il regista e lo sceneggiatore hanno infatti deciso di innaffiare il tutto con un sacco di alcool.
Senza stare a spoilerarvi troppo, è questo l’elemento vincente del film, utilizzato in maniera piuttosto geniale e in grado di trasformare un comedy-fantasy-horror pasticciato e che non si sapeva dove volesse andare a parare, in una visione divertente e anche piuttosto originale. Con un maggiore sviluppo dei personaggi e un andamento più imprevedibile nello sviluppo degli spunti della trama ci saremmo trovati tra le mani con una chicca assoluta. Così com’è, riesce comunque a farsi volere bene e a farsi magnare con gusto. Grabbers è un piatto di quelli che alle prime forchettate ha un sapore strano, difficile da identificare, ma poco a poco va giù che è un piacere. Solo a una condizione: non va accompagnato da acqua, ma rigorosamente da fiumi di alcool!
(voto 6,5/10)

4 commenti:

  1. Decisamente piacevole e simpatico, una bella ventata di aria fresc... ehm... una bella boccalata di BIRRA fresca! :)

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  2. Piacevole e divertente: il fatto che tutto sommato ti sia piaciuto mi preoccupa molto per l'imminente futuro. ;)

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  3. Fantastica prova di... drunk cinema ;)

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