Com'è finita al Festival di Cannes 2015 ormai lo sappiamo tutti. I tre moschettieri, il trio delle meraviglie, i Qui, Quo e Qua del cinema italiano Paolo Sorrentino, Nanni Moretti e Matteo Garrone non hanno vinto niente. Manco il premio per il miglior assistente in seconda, il miglior elettricista o il miglior stagista che porta i caffè sul set. Zero. È andata a finire come agli ultimi Mondiali: una disfatta totale.
In questo caso però non si parla di sport, bensì di arte. Qui si potrebbe aprire il dibattito sul fatto che anche alcuni calciatori possano essere considerati artisti, penso ad esempio a Zidane, ma lasciamo stare questo discorso. Sorrentino, Moretti e Garrone avranno altre occasioni per rifarsi. Non parlo della notte degli Oscar, bensì di quando i loro film passeranno al prestigiosissimo giudizio di Pensieri Cannibali.
A scatola chiusa e senza aver visto manco mezzo film tra quelli in Concorso a Cannes 2015, posso comunque dire di non essere rimasto troppo male per i verdetti espressi. Premesso che io i sopravvalutatissimi fratelli Coen non li metterei a capo di una giuria manco per un concorso di video amatoriali caricati su YouTube, non mi è affatto dispiaciuta la scelta di dare la Palma d'Oro a Dheepan di Jacques Audiard per due motivi: premiare il cinema francese per quanto mi riguarda non è (quasi) mai una mossa sbagliata e poi di Audiard ho apprezzato parecchio Il profeta e amato infinitamente Un sapore di ruggine e ossa, il miglior film ai Cannibal Movie Awards 2012, quindi ho grande fiducia anche nel suo nuovo lavoro.
Tra gli altri riconoscimenti, sono poi molto contento per il premio della giuria andato al greco Yorgos "Kynodontas" Lanthimos, e quello di miglior attrice alla mia pupilla Rooney Mara per Carol di Todd Haynes, award ricevuto ex aequo con Emmanuelle Bercot del Mon Roi di Maïwenn. Rimasta a bocca asciutta invece la favorita della vigilia, Cate Blanchett. Non mi dispiace per lei manco un poco.
Mi spiace invece veder andare via a mani vuote il trio tricolore, lo human centipede del nostro cinema SorrentinoMorettiGarrone. Non per campanilismo, ma perché sono registi che di solito riservano cose parecchio interessanti. Interpellati riguardo all'aver ignorato del tutto i film italiani, i fratelli Coen hanno “scherzato” con il loro solito irresistibile umorismo, dicendo: “Non avevamo premi per tutti”.
E qui, giusto per essere educati, ci sta un bel: “Li mortacci vostri, Coen!”
Ecco tutti i premi del Festival di Cannes 2015
Concorso
Palma d'oro: Dheepan di Jacques Audiard
Grand Prix Speciale della Giuria: Saul fia di László Nemes
Prix de la mise en scène: Hou Hsiao-hsien per Nie Yinniang
Prix du scénario: Michel Franco per Chronic
Prix d'interprétation féminine (ex aequo): Emmanuelle Bercot per Mon roi e Rooney Mara per Carol
Prix d'interprétation masculine: Vincent Lindon per La loi du marché
Premio della giuria: The Lobster di Yorgos Lanthimos
Un Certain Regard
Premio Un Certain Regard: Hrútar di Grímur Hákonarson
Premio della Giuria: Zvizdan di Dalibor Matanić
Miglior regia: Kishibe no tabi di Kiyoshi Kurosawa
Un Certain Regard Talent Prize: Comoara di Corneliu Porumboiu
Promising Future Prize (ex aequo): Nahid di Neeraj Ghaywan e Masaan di Ida Panahandeh
Cinéfondation
Primo premio - Share di Pippa Bianco
Secondo premio - Lost Queens di Ignacio Juricic Merillán
Terzo premio - The Return of Erkin di Maria Guskova e Victor XX di Ian Garrido López
Settimana Internazionale della Critica
Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Paulina di Santiago Mitre
Prix Révélation France 4 & Prix SACD: La tierra y la sombra di César Augusto Acevedo
Prix Découverte Sony CineAlta: Varicelladi Fulvio Risuleo
Aide Fondation Gan à la Diffusion: Ni le ciel ni la terre di Clément Cogitore
Prix Canal+: Ramona di Andrei Cretulescu
Quinzaine des Réalisateurs
Premio Art Cinéma: El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra
Premio Europa Cinema Label: Mustang di Deniz Gamze Ergüven
Premio SACD: Trois souvenirs de ma jeunesse di Arnaud Desplechin
Premio Illy per il cortometraggio: Rate Me di Fyzal Boulifa
Menzione speciale - The Exquisite Corpus di Peter Tscherkassky
Altri premi
Caméra d'or: La tierra y la sombra di César Augusto Acevedo
Premio Fipresci:
Concorso: Saul fia di László Nemes
Un Certain Regard: Masaan di Neeraj Ghaywan
Settimana Internazionale della Critica: Paulina di Santiago Mitre
Premio della Giuria Ecumenica: Mia madre di Nanni Moretti
Menzione Speciale della Giuria Ecumenica: La Loi du marché di Stéphane Brizé e Taklub di Brillante Mendoza
L'Œil d'or Jury:
L'Œil d'or: Allende, mi abuelo Allende di Marcia Tambutti Allende
Menzione speciale - Ingrid Bergman: In Her Own Words di Stig Björkman
Queer Palm: Carol di Todd Haynes
Menzione speciale - The Lobster di Yorgos Lanthimos
Trofeo Chopard:
Rivelazione femminile: Lola Kirke
Rivelazione maschile: Jack O'Connell
Premio François Chalais: Saul fia di László Nemes
Dog Palm: Lucky in As mil e uma noites
Premio speciale a Bob in The Lobster
Premio speciale
Palma d'oro onoraria - Agnès Varda
Palma d'Oro di Pensieri Cannibali ai più fighi: Michael Fassbender e Marion Cotillard. |
Eurovision Song Contest 2015
"Volare... oh oh... cantare... oh oh oh oh." |
Per l'Italia nello scorso weekend comunque sono arrivate anche delle buone notizie. C'è un altro trio tricolore che non ha vinto niente. I tre porcellini tenorini de Il Volo nonostante i favori della vigilia hanno perso all'Eurovision Song Contest 2015 e si sono classificati terzi (già fin troppo), superati dallo svedese Måns Zelmerlöw e dalla russa Polina Gagarina. Sono così dispiaciuto per loro che quando ho finito con i caroselli in auto mi farò un bel pianto.
Ma quindi alla fine all'Eurovision ha vinto il cugino svedese di Nek? Se non altro è carino...
RispondiEliminaSe non altro... non è Il Volo. E ciò mi basta per esultare! :)
EliminaTifavo Israele...
RispondiEliminaPiuttosto che "Il Volo" sarebbe stato meglio rimandare in gara Gigliola Cinquetti!
RispondiEliminaChe iella non aver vinto niente...
RispondiEliminaMa che fortuna per Il Volo!
Le scelte di Cannes apparentemente non sono niente male, anche perché reputo stupendi sia Un Sapore di Ruggine e Ossa che Kynodontas.
RispondiEliminaAnche il Profeta è un ottimo film, perciò non vedo l'ora di vedere il nuovo lavoro di Audiard.
All'eurofestival delusione, perché ho visto la finale e nessuna delle mie 6 canzoni preferite è arrivata sul podio, e naturalmente tra le mie favorite NON era presente "grandammore" de Il Volo. :D
che beffa questo festival di Cannes per il trio lescano dei nostri registi... meno male che il pubblico s'era spellato le mani ad applaudirli! ahhaha Va beh, Audiard è abbastanza una garanzia.. sospendo il giudizio finché non avrò visto un po' di film!
RispondiEliminaSono più che felice della sconfitta del Volo.
RispondiEliminaE anche della vittoria di Audiard.
Questa volta andiamo fin troppo d'accordo. ;)
Questa volta mi è sembrato un tridente catenacciaro, che appassionati del bel gioco totale, come i Coen, di certo non potevano per niente gradire.
RispondiEliminaGarrone l'ho visto, ed apprezzato.
RispondiEliminastasera mi vedrò anche Sorrentino
Moretti no, non mi avrà mai
d'accordo su tutto...tranne il non dispiacersi per Cate...io lei la adoro!
RispondiEliminaComunque occhio che poi le vololovers ti mandano i cuginetti di quinta che fanno karate se parli male dei loro Artisti con alle spalle anni e anni (e anni) di gavetta...
Per adesso stranamente non si sono ancora fatte vive.
EliminaChissà... che la volomania sia già finita?
i tre tenori del cinema italiano... le fifres de montagne est venu à jouer et ont juoè
RispondiEliminaMa quanto s'è fatto vecchio Fassbender?In quella foto che hai messo dimostra 70 anni :(((((
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