domenica 13 settembre 2015

La donna che visse due volti





Il segreto del suo volto
(Germania, Polonia 2014)
Titolo originale: Phoenix
Regia: Christian Petzold
Sceneggiatura: Christian Petzold, Harun Farocki
Tratto dal romanzo: Le Retour des cendres di Hubert Monteilhet
Cast: Nina Hoss, Nina Kunzendorf, Ronald Zehrfeld, Trystan Pütter
Genere: non-thriller
Se ti piace guarda anche: La donna che visse due volte, Ida, Il segreto dei suoi occhi

Volete sapere qual è il segreto del suo volto?
No. Non ve lo dico. Non sono così bastardo...

E invece sì. Il segreto del suo volto è che alla fine si scopre che in realtà la protagonista è...
Keyser Söze.
Ebbene sì. Ve l'ho detto. Vi ho rovinato la visione del film. Buah ah ah!

In realtà, la vera rivelazione del finale è che...
Bruce Willis era già morto all'inizio del film.
Dite che, anche se ancora non l'avete visto, ne Il segreto del suo volto di sicuro non c'è Bruce Willis?
È vero. Avete ragione. La conclusione de Il segreto del suo volto non sarà sconvolgente quanto quella de I soliti sospetti o de Il sesto senso, però è un gran finale. Così come il film ha un ottimo inizio. Misterioso, avvolgente, con delle belle atmosfere noir. L'unico problema della pellicola sta nel mezzo.


Il segreto del suo volto (titolo originale: Phoenix, e va beh) è uno di quei film dai ritmi lenti. Molto lenti. A me in genere piacciono quei film. In questo caso si rischia però di superare il sottile confine tra “ritmi lenti” e “coma totale”.
In tanti hanno paragonato questa pellicola tedesca ai lavori di Alfred Hitchcock. Per quanto la storia sia ambientata al termine della Seconda Guerra Mondiale, non ci troviano dalle solite parti delle solite vicende belliche o post-belliche, quelle ad esempio affrontate nel non troppo riuscito Suite francese. È piuttosto una pellicola che mi ha ricordato il gioiellino polacco Ida ed è inoltre molto giocata sulla questione dell'identità, tra i lavori di Brian De Palma e La donna che visse due volte (Vertigo) appunto di Hitchcock. A mancare al lavoro firmato dal pur promettente Christian Petzold, che aveva già girato anche La scelta di Barbara, è la capacità dei colleghi di creare lo stesso tipo di tensione. Probabilmente è una scelta voluta. Questo non vuole essere tanto un thriller, quanto piuttosto un non-thriller. È un film giocato sui misteri, sugli inganni, su un'attrice ottima (Nina Hoss) che recita la parte di una donna che recita la parte di se stessa morta. O almeno, della se stessa che tutti credono essere morta in un campo di concentramento. Tutto chiaro, vero?


Di più non vi posso dire, se non che questo è un bel film, con un finale davvero potente ed efficace, eppure a livello emotivo non mi è entrato dentro più di tanto. È una di quelle visioni che ho apprezzato, più che amato. Altro davvero preferisco non rivelarvelo. A meno che non vogliate che vi spoileri tutto. Persino la conclusione.
Ve la spoilero?
Dai, ve la spoilero che non sto più nella pelle.
La grande rivelazione del finale de Il segreto del suo volto è che la protagonista in realtà è...
La madre di Luke Skywalker!
Non mi credete nemmeno questa volta?
(voto 6,5/10)

7 commenti:

  1. Che figo il titolo del post! In quanto al film, è lì che mi aspetta.
    Secondo me mi piacerà (piacerebbe) pure, ma devo guardarlo in un giorno in cui sono sveglio, attivo, pimpante, e non c'è minaccia di alcuna di sonno. ;)

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  2. ho sempre sospettato che Keyser Sozzo fosse una donna, che Rocco Siffredi sia gay e che Matteo Renzi sia il segretario del PD

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  3. Segno segno, non sapevo della sua esistenza, grave per uno che si professa esperto di thriler :D

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  4. I film lenti già mi sono pesanti a prescindere,e poi che palle con sti ebrei,questo pensavo già di saltarlo,se anche tu dici che è borderline col coma profondo,direi proprio che non lo vedrò ;)

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  5. Potrebbe piacermi, l'hai paragonato a due pellicole che mi piacciono molto.
    La lentezza, se mi piace la storia, non è un problema.

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  6. Pensavo l'avresti massacrato, e invece sei rimasto soddisfatto anche dal finale: forse non sei totalmente senza speranza. ;)

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