La luce sugli oceani
Regia: Derek Cianfrance
Cast: Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz
RECENSIONE SENZA SPOILER
Michael Fassbender e Alicia Vikander sono bellissimi. Il film La luce sugli oceani un po' meno.
Non si tratta però nemmeno della schifezzona di cui hanno parlato alcuni critici dopo la presentazione all'ultimo Festival di Venezia. È una pellicola dai ritmi lenti, anche mooolto lenti se vogliamo proprio essere sinceri, eppure devo dire che non mi ha annoiato particolarmente. E sì che io soffro la noia come poche altre cose al mondo. Sarà che loro due sono così belli già singolarmente e insieme lo sono ancora di più, che comunque stare a guardarli è un piacevole passatempo. Non che nel film facciano chissà cosa. Di scene di sesso ce n'è a malapena una e non è nemmeno una cosa troppo arrapante. Lo so che vi sto dando una brutta notizia, ma è così.
Il fatto che Michael e Alicia siano bellissimi insieme è anche il problema del film. Vederli così splendidi e affiatati nella prima parte della pellicola rende difficile provare poi una vera pena per quanto capita loro in seguito, sebbene non sia proprio positivo. Sono così belli da far schifo che è difficile considerarli “sfigati” e commuoversi per loro. Per la lacrimuccia, o se non altro per i brividini sulla pelle, bisogna aspettare fino al finale. Per il resto invece è un po' freddo emotivamente, per essere un potenziale melò strappalacrime.
"Ma quanto siamo cucciolosi insieme?" |
L'altro problemino del film è che è privo di ritmo, di un vero crescendo, di una reale tensione. E sì che a un certo punto si potrebbe anche innestare una vicenda thriller, ma l'occasione non viene colta dal regista Derek Cianfrance, già autore dei validi Blue Valentine e Come un tuono, che qui dirige in maniera piatta ed eccessivamente classica. Ne è venuto quindi fuori un grande film mancato, ma che allo stesso tempo non è affatto una porcheria assoluta e che anzi ha qualche buon momento, soprattutto grazie all'alchimia che si è creata tra Fassbender, qui magari un po' più spento rispetto al suo solito, e una Vikander che tira fuori un'altra performance di notevole livello.
Pur con tutti i suoi limiti e difetti, il naufragar m'è comunque dolce in questo oceano.
(voto 6,5/10)
RECENSIONE PIENA DI SPOILER
Michael Fassbender accetta un lavoro da custode del faro. Deve restare su un'isola deserta, a 160km di distanza dal più vicino luogo abitato. Siamo nel 1918, ma evidentemente già allora la gente per arrangiarsi e sconfiggere la crisi doveva comunque accettare qualunque tipo di lavoro.
"Michael, ma sei sicuro che lavorare in un call center sia peggio?" |
Come passa il tempo Michael Fassbender tutto solo soletto?
Prega, segna gli orari di accensione e spegnimento del faro e usa una sega... e che nessuno osi fare battute su quest'ultima cosa.
Un giorno esce con Alicia Vikander per un'esterna in stile Uomini e donne e decide che stare su un'isola deserta da solo non gli pare più una trovata così brillante. L'idea di stare su un'isola deserta insieme alla Vikander gli sembra leggermente più stuzzicante.
Lei non sembra certo contraria all'idea di andare a stare con il Fassbenderone su un'isola isolata. Anzi, è proprio lei a chiedere a lui di sposarla. Al primo appuntamento. E poi dicono che sono le ragazze di oggi che corrono...
O forse queste cose capitano solo se sei Michael Fassbender?
Senza nemmeno essersi prima dati un bacio, o aver fatto sesso orale, Michael e Alicia convolano a nozze e vanno a vivere insieme su un'isola australiana sperduta, dove finalmente consumano il loro amore. A questo punto Fassbender smette di usare la sega e si mette di impegno per mettere incinta la Vikander, fino a che – circa cinque minuti dopo – ci riesce.
Dopo un po' però lei ha un aborto spontaneo e perde il nascituro.
Una notizia che li getta nello sconforto. Passa qualche altro tempo e i due ricominciano a ridarci dentro come conigli. Fino a che lei non rimane incinta di nuovo.
Solo che, un'altra volta, lo perde. Lo so, la sceneggiatura è un po' ripetitiva. Inoltre la loro sembra una maledizione. È un Dio crudele, quello che non vuole che Michael Fassbender e Alicia Vikander si riproducano con successo. Sarà forse perché, se ci riuscissero, darebbero vita a un bambino o a una bambina troppo belli per questo mondo?
Passa altro tempo, a Dio spiace per aver dato ai due un destino tanto gramo e così decide di farsi perdonare, mandandogli una bimba dall'oceano. Una bimba su una barchetta in mezzo all'oceano, da sola insieme al cadavere di un uomo. Non poteva mandargliela con una cicogna come avviene di solito? O magari usando Amazon Prime, che tanto c'è la consegna garantita in 1 giorno solo persino lì in mezzo al nulla?
Fatto sta che a questo punto nasce un enorme dilemma morale: cosa fare con la bambina immigrata?
Alicia chiede a Michael di tenere la bambina, ma lui non è tanto convinto e suggerisce di aiutarla sì, ma a casa sua. Alicia la prende bene...
E a questo punto Fassbender fa l'uomo zerbino della situazione e non può fare altro che acconsentire al volere di lei e a tenere la bambina.
Cosa succede dopo?
Adesso vi ho raccontato già mezzo film e direi che può bastare così. Il resto scopritelo da voi. Anche perché La luce sugli oceani non sarà un capolavoro o nemmeno un lavoro del tutto riuscito, ma Michael Fassbender e Alicia Vikander sono sempre un bel vedere, ancora di più insieme, e poi questa pellicola ci ricorda una lezione importante: anche ai belli belli in modo assurdo possono succedere cose brutte brutte in modo assurdo.
(voto 6,5/10)
Ah, io da metà in poi ho pianto quasi più della Vikander.
RispondiEliminaL'ho apprezzatissimo, nonostante le critiche. Per me, il trio si mangiava tanti degli attori in gara quest'anno. Ma avevo amato tanto il romanzo: sono di parte.
Lo guarderò da sola,munita di enorme scorta di fazzoletti come promette di farmi utilizzare!!!!
RispondiEliminaNon sapevo fosse tratto da un libro...
Schifezzona no, o almeno, io "critica veneziana" non l'ho definito così. Lento, invece, e melenso sì. Storia troppo pesante, e soprattutto un polpettone d'altri tempi che non ti aspetti da Cianfrance.
RispondiEliminaAggiungici che al Lido c'erano altri due polpettoni doc come Ma vie e Frantz, e capisci perchè la critica è stata così severa, non se ne poteva più ;)
ti dirò che francamente non avevo minimamente pensato di vederlo... ora un minimo di curiosità, lo ammetto mi ha presa
RispondiEliminaChissà se questo basterà a dividerci?
RispondiEliminaMercoledì la risposta, anche se sinceramente da te mi aspettavo una stroncatura ben peggiore! ;)
Loro due li adoro, sono bellissimi e talentuosi, ma questo film non l'ho preso in considerazione quando è uscito perché lo immagino melenso.
RispondiEliminaPerò per loro due potrei tentare.
film che non voglio vedere nemmeno per sbaglio
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