venerdì 19 gennaio 2018

Grey Mirror, la stagione sbiadita di Black Mirror





Ho trovato una nuova app. In base ai film e alle serie tv che mi piacciono, ma anche alle persone che frequento, alle cose che cerco su Google, ai miei sogni, e a ogni cosa che dico o che faccio, mi consiglia delle cose che potrei gradire. È da un po' che la uso, che la tengo accesa tutti i giorni 24 ore su 24, e finalmente ecco che mi ha consigliato qualcosa da vedere. Una serie tv. La quarta stagione di Black Mirror.

Ok, grazie al cazzo. Avevo già adorato le prime 3 season, non c'era bisogno di una app che mi spia 24h su 24 per dirmi che dovevo vedere la nuova stagione, che avrei guardato comunque. Dannate nuove tecnologie. Pensi che ti semplifichino la vita, che servano a qualcosa, e invece non fanno altro che deluderti...


Black Mirror
(Stagione 4)


Episodio 1, USS Callister

Ho sofferto questo episodio tantissimo. Io non ho mai sopportato Star Trek e quindi l'idea di restare intrappolato per tipo tutta l'eternità dentro una serie sci-fi del genere è una delle cose più terrorizzanti che potrei mai concepire. Può darsi invece che i trekkies si siano gustati questa puntata come un divertissement, ma io l'ho trovata di un'angoscia così notevole, da non essermela nemmeno goduta in pieno. Peccato.
(voto 7/10)


Episodio 2, Arkangel

In una stagione dove le donne hanno un ruolo da protagoniste assolute, questo è l'unico episodio che mi è parso davvero femminile, complice lo zampino di Jodie Foster alla regia. Nelle altre puntate invece mi è sempre sembrato dominante un punto di vista maschile, d'altra parte le sceneggiature sono tutte curate da Charlie Brooker. Un Charlie Brooker un po' appannato, un po' sbiadito, ma che sa ancora tirare fuori degli spunti notevoli. Come quello di Arkangel, che ci propone una nuova tecnologia che le mamme pancine iperprotettive possono impiantare direttamente nella testa dei loro figli per controllare dove sono, e anche cosa stanno facendo in ogni momento, guardando su un monitor attraverso i loro occhi.
Una grande idea, perfetta per riflettere sul “parental control” e sull'ossessione di certi genitori di proteggere i pargoli da qualsiasi cosa, sviluppata però in una maniera parecchio forzata. Una volta liberatasi dalla “trappola” di questa tecnologia, la madre torna a utilizzarla proprio la prima volta che la figlia scopa. E poi la prima volta che si droga. E che doppia sfiga!
Uno spunto così la maggior parte dei film, di fantascienza e non, se lo sognano, ma per il resto si poteva fare di più...
(voto 6,5/10)


Episodio 3, Crocodile

Qui iniziano le note dolenti. Crocodile è un thrillerino banalotto e già visto, in cui la tecnologia ha un ruolo sì importante, ma meno inquietante rispetto al solito. La vicenda viene mandata avanti in maniera piuttosto noiosa e non mi stupisce di aver trovato al termine il nome di John Hillcoat, il regista di pellicole dal ritmo certo non trascinante come The Road e Lawless.
Le note positive arrivano dalla colonna sonora (“Strict Machine” dei Goldfrapp e il leitmotiv “Anyone Who Knows What Love Is” di Irma Thomas) e dalla buona prova recitativa della protagonista Andrea Riseborough, solo che la storia proprio non mi ha preso.
(voto 5/10)


Episodio 4, Hang the DJ
"Questa app dice che Hang the DJ è il nuovo San Junipero."
"Questa app mi sa tanto che dice un sacco di stronzate."

Qualcuno in rete aveva cercato di vendere in rete Hang the DJ come il nuovo San Junipero. Ok, i toni da romcom ipertecnologica sono vagamente simili, però no. Non siamo proprio allo stesso livello. La puntata offre l'occasione per una riflessione sui siti d'incontri e le app per app-untamenti e nel complesso non è niente male. Solo che l'alchimia tra i due protagonisti Georgina Campbell e Joe Cole non è esattamente il massimo e la scintilla non scatta. Tra loro due sì, ma tra me e loro due no. San Junipero resta una cosa di un altro pianeta e non basta la simbolica canzone degli Smiths alla fine per portarlo a un livello anche solo lontanamente vicino.
(voto 7/10)


Episodio 5, Metalhead

Non mi rompevo così tanto i coglioni dai tempi di Dunkirk. Quindi dal 1940.
Era davvero necessario questo episodio riempitivo? Si tratta di un survival horror estenuante, privo di idee, di trama o di caratterizzazione dei personaggi, che cerca di fare il figo giocandosi come unica carta quel suo bianco e nero che fa solo tanto pretenzioso. E a chi dice che la regia è grandiosa, io vorrei ricordare che è una puntata diretta da David Slade. Uno che sì in passato ha firmato Hard Candy e ottimi video di artisti come Aphex Twin, Stone Temple Pilots e Muse, ma è anche lo stesso di The Twilight Saga: Eclipse. Ancora convinti sia un episodio ben girato?
(voto 3/10)


Episodio 6, Black Museum

Quando ero caduto in preda alla disperazione e dopo il pessimo e soporifero quinto episodio stavo pensando: “E anche Black Mirror ormai ce lo siamo giocato”, ecco che la serie ha tirato fuori la mia puntata stagionale preferita. L'effetto sorpresa delle prime due stagioni ormai è svanito del tutto. L'emozione di puntate-capolavoro come San Junipero è solo un ricordo. Però Black Museum con le sue storie intrecciate riesce a essere una specie di compendio di tutto ciò che Black Mirror era e che rappresenta tuttora. Al suo interno mette persino troppa carne al fuoco. Con le idee che contiene avrebbero anche potuto tirare fuori 3 o 4 episodi differenti, non uno solo, però c'è di che appassionarsi, tra echi del cinema di David Cronenberg e delle puntate più riuscite del passato della serie. Con questa zampata finale, Charlie Brooker dimostra che per stupire di nuovo ce l'ha parecchio dura, ma se non altro dimostra anche di avere ancora qualcosa da dire. Forse non è arrivato il momento di chiudere il Black Museum.
(voto 7+/10)


Il “consiglione” della app, che in base ai miei gusti mi suggeriva di guardare Black Mirror 4, non è che ci abbia preso più di tanto. Sì, è una visione che va fatta, perché comunque di idee e di episodi intriganti anche al suo minimo questa serie riesce sempre a tirarne fuori. Solo che non è certo la cosa migliore che potesse consigliarmi. Quindi hang the DJ e soprattutto hang the app. Se volete trovare qualcosa di bello spegnete gli smart phone e seguite i consigli dei blog. O, se proprio non ce la fate a spegnerli, almeno leggete i blog direttamente sugli smart phone.

13 commenti:

  1. ne ho sentito parlare malino un pò ovunque...vedremo...

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  2. Mamma mia, metalhead ne hanno parlato male tutti.

    Tenuto conto che, per quanto ho visto di Black Mirror, i giudizi che ho letto hanno secondo me in parte accentuato il valore di questa serie (che ha sì puntate bellissime, ma altre direi piuttosto ordinarie), allora posso dire che salterò senza problemi quell'episodio :D

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  3. Si è persa un po’ quella sana ansia che ti costringeva a pensare e a confrontarti con le storie di “Specchio nero”, resta una serie di alta qualità, però è innegabile che abbia cambiato registro. Cheers!

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  4. Non trovo ne la forza ne la voglia di guardare metal head... la puntata di Hillcoat mi ha annoiata tanto che gnafo xD hang the dj carina ma non ha neanche un mignolino delle implicazioni etiche morali e sentimentali di San Junipero. Momento gossip... il comandante stronzo della USS Callister è il marito di Kirsten Dunst!!!

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  5. Sono abbastanza fiero di aver abbandonato abbastanza presto Black Mirror

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    1. Ma noooo Pier!Parli dalla prima stagione o questa?

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  6. Semplicemente è meno " bastardo " di un tempo, almeno da quando è passato sotto ad una nuova mamma Major.

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    1. Non credo sia quello il problema, visto che gli episodi più bastardi di questa stagione sono anche i peggiori...

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  7. Più che il nuovo San Junipero, per me Hang the DJ è più bello di San Junipero. Sarà che l'amore che è rivoluzione mi piace un sacco come concetto, sarà che sì, ho "shippato" parecchio la coppia.
    Per il resto, vetro molto appannato e sbiadito, le idee ci sono, ma forse la fretta di Netflix e i troppi episodi hanno deconcentrato il nostro Charlie.

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  8. Sono reduce dalla visione di Hang the DJ, quindi non mi sbilancio ancora: ci troveremo d'accordo oppure no? ;)

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  9. Finora ho visto solamente i primi tre episodi e fatico a trovare il tempo per andare avanti. Il primo alla fin fine carino, ma ho un rifiuto verso Star Trek che non me lo ha fatto amare del tutto. Il secondo mi è piaciuto un po' di più, una buona idea di partenza insomma, mentre il terzo mi ha annoiato abbastanza e a dirla tutta mi è parso che la storia non abbia portato da nessuna parte praticamente.

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  10. Ho trovato anch'io questa stagione sbiadita,sopratutto rispetto la 3za che era piena di episodi memorabili.
    Metalhead ci ha talmente stracciato le palle che siamo andati avanti col ffwd :/
    Abbiamo apprezzato molto anche noi Black museum, e sebbene non siamo proprio dei trekkies(stiamo guardando ST Discovery però),anche la prima ci è andata molto a genio!

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