Woodshock
Regia: Laura e Kate Mulleavy
Cast: Kirsten Dunst, Pilou Asbæk, Joe Cole, Jack Kilmer, Steph DuVall, Susan Taylor
Kirsten Dunst lavora in un negozio che vende marijuana. Per scopi puramente terapeutici, si intende.
Certo, certo...
Da uno spunto iniziale del genere, poteva nascerne una commedia goliardica. Di quelle alla Seth Rogen. Di quelle che non capisci se sono davvero divertenti, o lo sono solo se mentre le guardi anche tu sei fatto.
Ed è così anche in questo caso, vero? Eh, eh?
Woodshock non è una commedia goliardica.
NOOOOOOOOOOOO!
Woodshock è un film autoriale. È un film indie. Un film da festival cinematografico, non a caso è stato presentato al Festival di Venezia di quest'anno. Un film di nicchia realizzato da Kate e Laura Mulleavy, sorelle stiliste fondatrici del brand Rodarte, qui al loro esordio dietro la macchina da presa. È un film che parla dell'elaborazione del lutto.
Sì, ma che due coglioni!
Kirsten Dunst ha appena perso la madre e sta vivendo un periodo di profonda crisi personale. Roba che al confronto le vergini suicide erano delle simpatiche party animals.
Ecchissenefrega, però eran fighe
Kirsten Dunst attraversa questo momento di crisi facendosi delle canne. Un sacco di canne. Talmente tante che non sa più quel che fa, e noi spettatori nemmeno. Al punto che sembra quasi uscire dal suo stesso corpo e sdoppiarsi.
Sdoppiarsi? Ma che stronzata è mai questa?!?
Non si tratta però di un film sulla personalità multipla.
Ma magari... datemi Fight Club!
È solo un film su una fattona depressa in pieno delirio cosmico e se non fosse così depressa ne sarebbe uscita la commedia dell'anno.
Perché non hanno fatto una commedia? È sempre il momento di fare una commedia... chi è che lo diceva?
Kirsten Dunst è anche coinvolta in un triangolo amoroso con il marito Joe Cole e il collega Pilou Asbæk (quello di Game of Thrones che sembra la versione cattiva di Pacey Witter), solo che questa non è nemmeno una romcom, o un dramma sentimentale.
Pure di un dramma sentimentale alla Nicholas Sparks mi sarei accontentato a questo punto, pure di quello! Vedete un po' come son messo...
Più che depressa, qui Kirsten Dunst è psicopatica. Non una un po' fuori di testa. Una proprio da internare. Non si capisce se è lei che è sempre stata così, o se è per via del lutto, o se è colpa delle canne. Forse c'ha ragione Giovanardi: le droghe fanno male.
A sentire le cose che dice, mi sa che quello di canne se ne fa, e pure troppe...
Woodshock è insomma un gran guazzabuglio.
E che cos'è un guazzabuglio??? 😕
Woodshock è un delirio che a tratti annoia e a tratti affascina.
Seh, va beh. Dillo che ad affascinare è giusto Kirsten Dunst che si fa le canne in reggiseno e finiscila di cercare di fare il critico cinematografico serio...
Woodshock è esteticamente molto bello.
E te credo, c'è Kirsten!!!
Woodshock parte lento, tra gli sbadigli, poi sembra assumere dei toni più narrativi, a un certo punto sembra quasi costruire una storia.
Quel quasi mi spaventa...
Dopo aver dato l'illusione di voler raccontare una storia, nella seconda parte vola dritto in territori da puro cinema sperimentale artistico.
No Maria, e pure marijuana, io esco!
Woodshock è come avventurarsi in un bosco strafatti.
Beh, potrebbe essere una cosa divertente...
Solo che non è che a un certo punto ti trovi in mezzo a un party segreto selvaggio. Sei lì da solo e fa freddo, e cominci ad aver paura e la fattanza anziché metterti di buon umore e farti ridere ti fa sentire ancor più solo e infreddolito e neanche la visione di Kirsten Dunst riesce a farti star meglio e allo stesso tempo però non riesci a distogliere lo sguardo da lei e arrivi alla fine del viaggio che non sai di preciso come ti senti, non hai idea di quello che hai appena visto, ma tutto sommato sai che quella era un'esperienza da provare, almeno una volta nella vita. Non un'esperienza bella, non un'esperienza particolarmente piacevole, però un'esperienza shock.
Vabbè, ho capito: io vado a vedermi un film cazzaro con Seth Rogen. Voi sparatevi pure 'sto mattonazzo artistico e intellettualoide, se avete il coraggio.
(voto 7-/10)
Dopo una recensione del genere il voto è un po' spiazzante. Magari me lo guardo. Mi consigli di iniziare a fumare le canne, prima? :D
RispondiEliminaQuelle fanno sempre bene.
EliminaEhm, quasi sempre... :)
Non una delle visioni più semplici con cui iniziare, e vista di prima mattina a Venezia non è stata un gran bel risveglio... ma Kirsten, e l'estetica del tutto, la rendono effettivamente un'esperienza da provare, almeno.
RispondiEliminaNon so se sono abbastanza hippy per tutto ciò...
RispondiEliminaMa forse sono pure poche XD
RispondiEliminaMi sa tanto che è troppo radical per i miei gusti.
RispondiEliminaContinuo a godermi i film con Seth Rogen. ;)