giovedì 6 giugno 2019

Tutto un altro cinema





L'estate sembra iniziata, almeno a livello di afa e di tormentoni musicali spaccamaroni, ma nei cinema italiani non si direbbe. Questa settimana infatti le sale promettono di non svuotarsi, come accade di solito, ed escono anzi dei filmoni di grande (in teoria) richiamo popolare, insieme a qualche potenziale chicca e sorpresa più underground.

Vediamo nel dettaglio le varie uscite del weekend, grazie ai miei bellissimi commenti, a quelli trascurabili del mio solito rivale Mr. James Ford, e a quelli ricchi di spunti di riflessione dell'ospite di turno in questa puntata, che è...

Lucius Etruscus, anche noto, se non altro qui nel circolo dell'Internet, come autore del sito Il Zinefilo, sottotitolo: Viaggi nel cinema di serie Z. Uno spazio decisamente insolito e interessante, tutto da scoprire, se ancora non siete tra i suoi fans e le sue groupies. Scopriamo cos'ha da dirci sulle pellicole della settimana.


X-Men - Dark Phoenix
"3, è il voto che prevedo darà Pensieri Cannibali al nostro film.
E sono ancora ottimista..."

Lucius: Era addirittura mezz'ora che nessuno parlava della Marvel, si sentiva il bisogno di un suo nuovo film al cinema. Ovviamente la Terra sarà in pericolo grazie ad una minaccia così minuziosa che vuole distruggerla un centimetro alla volta, nella (in)sana tradizione del film catastrofico classico, dove i distruttori di mondi inseguono gli umani per frasche e cespugli. Grazie al trailer sappiamo che non manca un altro grande classico, come le armi da fuoco utilizzate contro potenze paranormali che se ne fanno un baffo. Misteri del popolo più armato di tutti.
Il curioso paradosso è che dagli anni Settanta il gusto italiano ha rigettato con sdegno e dileggio il wuxiapian di Hong Kong, perché gli spettatori nostrani consideravano ridicoli dei personaggi che volavano di qua e di là e che gesticolavano prima di dar vita a scontri paranormali fatti di luci colorate ed esplosioni posticce. Fino agli anni Novanta questi film erano considerati stupidi e bambineschi: come cambiano i gusti...
Una curiosità. Per il tour promozionale all'attrice Jessica Chastain è stato detto espressamente di non utilizzare il termine "alieno" per il suo misterioso personaggio. Arrivata al "The Graham Norton Show", irresistibile spettacolo britannico molto disinvolto e frizzante, l'attrice si è potuta rilassare: oh, andiamo, è un alieno! Agli spettatori stabilire se l'attrice abbia frainteso il proprio ruolo.
Cannibal Kid: Nonostante questo sia l'ultimo lavoro degli X-Men all'infuori del Marvel Cinematic Universe, vista la recente acquisizione di Fox da parte della Disney mangiatutti, di altri film in qualche modo legati alla Marvel di certo non sentivo il bisogno io. Almeno prima dell'uscita di Avengers: Endgame, che mi ha trasformato in un quasi fan dei cinecomics...
Okay, non esageriamo. Resto sempre un babbano della Marvel, però questo X-Men - Dark Phoenix ammetto che un po' mi attira, più che altro per le X-Women presenti. Posso davvero perdermi un film in cui ci sono sia l'aliena Jessica Chastain che la mystica Jennifer Lawrence?
Ford: la saga degli X-Men cinematografici non è riuscita a conquistarmi quanto quella del Cinematic Universe degli Avengers - nonostante ai tempi in cui divoravo un fumetto dopo l'altro i mutanti fossero nettamente i miei favoriti tra i due -, ma resta una valida proposta di intrattenimento fracassone con risvolti di riflessione. Questo Dark Phoenix porta sullo schermo uno dei momenti più noti degli Uomini X tra le pagine dei loro albi, e sono curioso di scoprire come avranno deciso di riproporlo. Senza contare che, come purtroppo giustamente scrive Peppa Kid, sarebbe inaccettabile perdere un film dove compaiono Jessica Chastain e Jennifer Lawrence.

"Chi si perde la nostra pellicola è un X-Merd!"


Pets 2 - Vita da animali
"Cucciolo Eroico, le tue stroncature non mi fanno paura. Figuriamoci quelle ormai all'acqua di rose scritte da Ford..."

Lucius: Continua lo sfruttamento animato della vita segreta degli animali da compagnia, novella scoperta dei distributori in eterna disperata ricerca di un qualsiasi argomento che giustifichi l'utilizzo di animali teneroni da trasformare in ricco merchandising, mentre i doppiatori originali possono legare la propria voce ad un prodotto per l'infanzia che porta sempre grandi speranze di profitti. I genitori che portano i figli a vedere il film sono contenti perché per due ore i pargoli staranno buoni, quindi alla fine vincono tutti: io compreso, che starò ben lontano da film come questo e i suoi vari simili.
Cannibal Kid: Pure io sarò contento di girare al largo da questo film. Nonostante abbia trovato il primo Pets simpatico e a tratti addirittura divertente, la voglia di guardarmi un secondo capitolo è sotto lo zero. Lascerò l'arduo compito ai poveri Fordini, che saranno trascinati da quel bambinone di loro padre Ford a vederlo in sala.
Ford: fortunatamente per me i Fordini attraversano un periodo supereroistico che sto cercando di equilibrare con il recupero dei classici anni ottanta come La storia fantastica, La storia infinita o I Goonies. Quindi, per il momento, dovrei essere salvo. Anche perchè avevo trovato già il primo Pets abbastanza inutile e non sentivo certo il bisogno del secondo.


Juliet, Naked - Tutta un'altra musica
"Sì, bella e raffinata la tua collezione di dischi. Gli LP di Britney però dove li tieni nascosti?"

Lucius: Quando agli inizi del Duemila venne scoperto Nick Hornby sembrò il secondo avvento del Messia, poi come sempre l'entusiasmo si è trasformato in moderata indifferenza. Nick però è sempre lì a suggerire storie per il cinema e questa commedia romantica sembra partire con tutti i piedi giusti. Piedi come Rose Byrne e Chris O'Dowd, due bravissimi attori britannici che sembrano destinati a formare una coppia come l'acqua e l'olio, fredda e spietata lei quanto tontolone lui. Il terzo incomodo è un Ethan Hawke in grande spolvero, un attore che non può deludere, anche quando delude. (Nel buio della sala sono andato nello spazio con il suo "Explorers", quel 1985, e da allora con Ethan vado tranquillo, ad occhi chiusi, anche quando fa film che potevano essere evitati.)
Riuscirà la commedia, che sembra promettente, ad essere meno "americana" del solito? Me lo auguro.
Cannibal Kid: La parentesi di Lucius nell'universo di Explorers ha i toni nostalgici di un post fordiano, ma glielo perdono perché quello è un film mitico. Mica come le porcheruole action 80s tanto esaltate dall'autore del sopravvalutato blog White Russian. Quello che Il Zinefilo dice su Nick Hornby è inoltre parecchio vero. All'inizio esaltato, poi trattato con maggiore indifferenza, anche da me e anche dalle numerose trasposizioni cinematografiche dei suoi lavori. In tal senso gli ultimi adattamenti, l'italiano È nata una stella e Non buttiamoci giù, sono stati parecchio scarsini. Io comunque al buon vecchio Nick Hornby voglio sempre bene, questo Juliet, Naked sembra riportare dritti dalle parti di Alta fedeltà e quindi non mancherò di vederlo.
Ford: a Hornby vorrò sempre bene per Alta fedeltà, quindi nonostante negli anni pare si sia appannato e non sempre le proposte cinematografiche tratte dai suoi romanzi sono state di livello eccelso - anzi - potrei concedere il beneficio del dubbio a questa commedia romantica che pare uscire dai classici binari della commedia romantica, quantomeno di quella estremamente fastidiosa che va di moda di questi tempi. Detto ciò, resta solo da vedere come sembrerà a Cannibal: dovesse gridare al miracolo, girate al largo.


Polaroid
"Chissà perché, ma la foto che Ford si è scattato con il suo smart phone di ultima generazione è uscita sotto questa forma..."

Lucius: Gli anni Ottanta cominciano a far male, anche quelli posticci di questo revival apocrifo del Duemila. (Essendo io del 1974, questi fasulli anni Ottanta cinematografici non corrispondono minimamente a quelli che ho vissuto in pieno.) Giovani autori esordienti, pronti a recuperare tematiche horror di quel periodo, ci regalano un film senza sottigliezze e che probabilmente nel trailer dice già tutto, facendo supporre solo tanta noia come solo i più grandi horror del Duemila sanno fornire. Dopo lo splendido thailandese "Shutter" (2004), già portato in versione americana nel 2008, difficilmente il tema offrirà un minimo di interesse, soprattutto alla fiera dello jump scare che questo filmetto promette d'essere.
Vista la disperata ricerca di temi anni Ottanta da propinare ai millennials di bocca buona, propongo un film horror sul Dolce Forno Herbert indemoniato, o magari la storia di un demone che vive in una confezione di Pongo Didò.
Cannibal Kid: Essendo nato mooolti anni dopo Lucius e anche James Ford, sebbene non sia proprio un millennial, in questo eterno revival dei fasulli anni '80, partito con Donnie Darko e proseguito poi fino a Stranger Things, ci sguazzo ancora alla grande. L'uscita di Polaroid si è fatta attendere parecchio, ancor di più di quanto ci voleva a una foto per uscire dalla Polaroid, a causa del fallimento della Weinstein Company, ma ora arriva nelle sale. Finalmente! Per chi è in cerca di horrorini scemi con protagoniste delle starlette di serie tv come Kathryn Prescott, Samantha Logan, Katie Stevens e Madeleine Petsch, è un guilty pleasure da non mancare.
Ford: inutile dire che sto con Lucius tutta la vita, non solo perchè condividiamo il decennio di nascita ma soprattutto perchè per considerare il revival di un periodo devi averlo vissuto o quantomeno averlo saputo vivere attraverso le opere che ha regalato. Questa Polaroid da finto giovane finto alternativo lascia ovviamente il tempo che trova, un pò come tutti i radical chic pronti ad esaltarsi per cagatine di questo genere come il Cucciolo Eroico.


American Animals
"Andiamo a rapinare James Ford. Quello con il suo sito in gran segreto si è fatto più soldi di Chiara Ferragni."

Lucius: Il genere "heist movie" alla fin fine diverte sempre, soprattutto da quando ha perso la valenza noir storica, con trame di forte impatto e personaggi disperati e quindi drammatici, ed ha abbracciato lo stile del film "Colpo grosso" (Ocean's Eleven, 1960). Bart Layton viene dalla documentaristica e vorrebbe aggiungere l'aspetto "vero" ad un genere che non ne ha alcun bisogno: per fortuna ogni volta che appare la scritta "tratto da una storia vera" ci prepariamo alla fiction più smaccata.
Capiamo benissimo i giovani protagonisti che vogliono organizzare una grande rapina seguendo i dettami delle grandi rapine appresi dalla narrativa di genere: è come il ladro pasticcione Dortmunder del romanziere Donald Westlake che voleva organizzare una rapina seguendo un romanzo di rapine di Richard Stark (cioè sempre Westlake). E' la realtà nata dalla fiction che cerca la fiction per raccontare la realtà, in un girotondo eterno che si spera sia votato al divertimento dello spettatore, più che al raccontare una "vera" storia di cronaca nera americana.
Curiosa la scelta di un libro come "bottino", già fatta da "L'arte del furto" (2013) con Kurt Russell, spero che la scelta torni spesso in narrativa, dove di solito gli autori non ce la fanno a convincere i lettori/spettatori che un libro possa valere così tanto.
Cannibal Kid: A me il genere heist movie non ha mai divertito un granché. Se non altro fino all'arrivo de La casa di carta. Quella sì che è una gran heist series! Considerando il cast e il tiro piuttosto adolescenziale, nonché la febbre da La casa de papel 3, alla fin fine American Animals potrebbe anche rubarmi una visioncina.
Ford: l'heist movie ha sempre esercitato un certo fascino, su questo vecchio cowboy. Sarà che, in un'altra vita, probabilmente sono stato un rapinatore di banche. Considerata la penuria di titoli davvero interessanti, questo American Animals potrebbe rappresentare la sorpresa della settimana nonchè giocare il bonus di titolo in grado di mettere d'accordo Cannibal e Ford. Mica roba da poco.


A mano disarmata
"Gerini, la smetta di importunarmi. A visitare White Russian non ci vado manco se mi punta una pistola.
E comunque, si ricorda quello che dicevo sempre di Carolina Crescentini?"

Lucius: Chi l'avrebbe detto che una realtà ignorata dai media per decenni alla fine sarebbe balzata all'attenzione pubblica grazie alla passione per le fiction televisive: ora ogni degrado urbano ben noto, davanti al quale però tutti voltavano lo sguardo, diventa appetibile per i "gomorroidi" (cioè gli amanti delle miniserie criminali a forte localizzazione geografica.) L'indifferenza che ha lasciato soli quelli che hanno cercato di fermare o raccontare il crimine, ora diventa voyeurismo indiscreto, quasi vizioso, in un paradosso di cui temo non si avverta la portata. Se l'entusiasmo per i "giornalisti coraggiosi" fosse mostrato quando i suddetti raccontano il crimine, e non quando nasce un prodotto cine-televisivo che a posteriori racconta la loro vicenda personale (a volte tragica), forse il male raccontato sarebbe stato nel frattempo sanato.
Fa piacere trovare Claudia Gerini finalmente impegnata a dismettere i panni da sex symbol (o supposto tale) e a riscoprirsi attrice drammatica: mi auguro che sia l'inizio di una sua nuova carriera.
Una nota personale. Ho passato ogni estate della mia adolescenza ad Ostia, il mare di Roma prima che tutti si fingessero troppo "di classe" per andarci. E' una città che amo e ho vissuto con l'idealismo della giovane età. Ho un'infinità di bellissimi ricordi e per almeno vent'anni l'ho frequentata con grandissimo piacere. Lo dico perché a forza di raccontarne il male si rischia di descriverla come un covo di banditi, ed è un gran peccato.
Cannibal Kid: Bella l'analisi di Lucius del fenomeno gomorroide, che sta prendendo sempre più piede. Soprattutto tra le visioni fordiane. A me suddetto sottogenere invece sta cominciando a provocare le emorroidi, un po' come Claudia Gerini, che ai tempi verdoniani mi piaceva pure, ma che di recente ho trovato a ogni ruolo sempre più pessima. Dubito che, se cercheranno di convincermi a mano disarmata a guardare questo suo nuovo film, riusciranno a convincermi.
Ford: molto bella l'analisi di Lucius, soprattutto perchè passata attraverso l'esperienza personale. L'idea di affrontare una visione di questo tipo e la Gerini mi spaventano un pò, così come il fenomeno dei "gomorroidi" se preso dal verso sbagliato - ma tornando agli anni ottanta, accadde anche con Scarface -. L'identità criminale di un luogo o di una cultura dovrebbe essere vista e vissuta come una parte di quel luogo o quella cultura, senza idealizzazioni di sorta. In fondo, è lo specchio di tutto il grigio che ci portiamo dentro e addosso. In tutto questo serioso analizzare, comunque, penso mi vivrò l'estate a mano rigorosamente armata di birra senza pensare a cose troppo pesanti.




9 commenti:

  1. Leggo sempre volentieri LUCIUS ETRUSCUS nel suo sito. Figurati se mi perdo i suoi consigli QUI.
    Sabato penso proprio che ci dedicheremo agli ANIMALI AMERICANI

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  2. Grazie per l'ospitalità e per la chiacchierata: magari dopo la visione dei film torneremo a calibrare le impressioni anticipatorie ;-)
    A proposito, dubito fortemente di avere fan, mentre ho la certezza di non avere groupies :-D

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  3. Niente di interessante a questo giro.
    Concordo con il giudizio di Lucio su Polaroid...

    Moz-

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  4. Sinceramente, parto già prevenutissima con X-Men, nonostante il trailer splendido. Apocalisse era stata una porcata mica da ridere.
    A 'sto giro, meglio Pets 2, anche perché Polaroid è di una banalità sconcertante XD

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  5. Non male questa settimana, con parecchi film interessanti ;)

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  6. Siamo stati mezz'ora senza parlare di Marvel perché eravamo tutti impegnati col trono di spade. Adesso però possiamo tornare a concentrarci sui molto più realistici esseri volanti lanciafiamme, spararagnatele o tiramartelli.
    P.S. La Gerini ha fatto qualcosa senza Verdone? Ma pensa...

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  7. Grandissimo Lucius (e grandissimi Cannibali), anche solo con "Era ben mezz'ora che nessuno parlava della Marvel" mi hai conquistato. Poi conosco anche il tuo splendido lavoro come blogger, quindi... ehi, questo non mi qualifica come tuo fan, vero? :--P

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    1. I tuoi nuovi compiti da fan prevedono che devi darmi ragione su tutto, in ogni occasione! :-D
      Scherzi a parte, grazie dei complimenti e vedremo se questi film ci faranno cambiare idea ;-)

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  8. Propongo, per la prossima puntata della rubrica, una doppia ospitata della Lawrence e della Chastain.
    Non me ne voglia Lucius. ;)

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