Siamo giunti all'ultimo appuntamento con la rubrica musicale mensile di Pensieri Cannibali. Dopodiché sarà l'ora di tirare le somme del 2020 e dire l'addio a un anno che non credo mancherà a molti. Anche se almeno a livello musicale di cose buone ne ha tirate fuori alcune, pure quest'ultimo mese. Insieme ad alcune cose deludenti e ad altre atroci. Andiamo a scoprire quali.
7. Smashing Pumpkins
Vent'anni fa aspettavo con trepidazione "Machina/The Machines of God", il quinto album degli Smashing Pumpkins. Pur non essendo ai livelli dei loro lavori precedenti, il risultato era un disco con alcune canzoni notevoli e i testi da imparare a memoria.
Vent'anni dopo, ieri, aspettavo con preoccupazione "Cyr", l'undicesimo album degli Smashing Pumpkins. Le cose cambiano. I pezzi che lo anticipavano non lasciavano presagire nulla di buono e il risultato è ancora peggiore delle aspettative. 20 canzoni, oltre 70 minuti di musica synth-rock che vorrebbero omaggiare gli anni '80 e finiscono solo per diventare una lenta infinita agonia. Billy Corgan, cosa diavolo ti è successo?
6. Negramaro
I Negramaro hanno pubblicato un nuovo album, “Contatto”. Io vi avviso, nel caso vogliate girare al largo. E pensare che, ai tempi di "Mentre tutto scorre", mi piacevano anche. Scemo io allora, o non erano così male loro?
5. Sfera Ebbasta
“Famoso” è un disco profondo. Sì, quanto una piscina gonfiabile per bambini. Non si può manco dire sia una fotografia del vuoto della generazione di oggi, perché Sfera Ebbasta non parla di una generazione. È incapace di parlare di chiunque all'infuori di se stesso. L'unico tema del disco è quanto sia figa la sua vita. Anche quando prova a suggerirci che pure lui ha dei momenti no, come nel primo singolo Bottiglie bidè... ah no Bottiglie privè, non ce la fa a non tirarsela e dice: “Mi hai visto sorridere sopra uno yacht, e pensi sia tutto okay, pensi sia tutto appo, ma non è una cazzo appo, sono cambiato da un po'”. Poveretto! Dovremmo compatirlo? Si potrebbe anche fare, se solo mostrasse un briciolo di autoironia o di modestia o di emozioni vagamente umane. Invece niente. Solo tanta ostentazione. Se a Cinisello Balsamo, il comune in cui è cresciuto, gli hanno dedicato una piazza, a erigersi una statua ci ha pensato lui stesso con questo disco autocelebrativo. Manco una parola invece sulla strage di Corinaldo. Spazio soltanto a una serie di canzonette inconstitenti, perfetta rappresentazione del nulla assoluto. “Famoso” sarà senza troppi problemi il disco italiano di maggior successo dell'anno, il vertice commerciale della trap nazionale. Allo stesso tempo suona anche come la pietra tombale su un genere musicale che non ha più niente da dire, e forse non ce l'ha mai avuto.
4. AC/DC
Quello che penso del "nuovo" album degli AC/DC è riassunto molto bene nella fantastica recensione del sito musicale DeerWaves: "Ascoltare questo disco è come mangiare la merda".
3. Ligabue ed Elisa
Ligabue ed Elisa sono due tra i cantautori più celebri e celebrati che abbiamo in Italia. A 14 anni di distanza da quella lagna de "Gli ostacoli del cuore" hanno riunito le forze per un pezzo ben peggiore. Con un testo che sembra scritto da un bambino che ha appena scoperto l'esistenza delle rime, non da quelli che, in teoria, sono due tra i più popolari cantautoroni che abbiamo in Italia.
"Volente o nolente/risponderò presente/volente o nolente/c’è un orizzonte sempre/Volente o nolente/non lasci indietro niente". Ma fate sul serio???
Volente o nolente, questa canzone non vale proprio niente.
2. Boomdabash
Ah, ma allora se la musica dei Boomdabash fa schifo non è solo tutta colpa di Alessandra Amoroso. Dopo i tormentoni estivi, adesso i Boomdabash si mettono a sfornare pure quelli natalizi, con tanto di coro che sembra quello dell'Antoniano ad accompagnarli che fa tanto "A Natale puoi". Più che un gruppo, un generatore automatico di paraculate.
1. Angela da Mondello
Va bene, va benissimo il trash, quando è divertente e quando è accompagnato dall'ironia. Nel caso del video dell'esordio “canoro” di Angela da Mondello, caso umano lanciato da Barbara D'Urso con il tormentone sul Coviddi, ci sono però anche delle serie pretese politiche e sociali, decisamente discutibili. Un abominio musicale, e non solo. Non per fare del facile moralismo, ma qui siamo davvero di fronte a uno dei punti più bassi toccati dall'umanità. I negazionisti hanno trovato il loro degno inno. A meno che non vogliano negare pure questo.
Così così del mese
Zen Circus
Non per essere cattivo, ma l'unico pezzo davvero degno di nota nel nuovo degli Zen Circus è "Cattivo". Il resto dell'album "L'ultima casa accogliente" fila via invece senza lasciare traccia, accogliente sì, forse anche troppo. Un disco in puro stile Zen Circus, ma privo e di sorprese e, purtroppo, anche di una forte ispirazione. Si può dare di più.
Foo Fighters
Mi spiace dover parlare male di Dave Grohl. A differenza di colleghi come Billy Corgan, Giovanni Lindo Ferretti o Morgan, lui non sembra essersi affatto bevuto il cervello. La musica dei suoi Foo Fighters da qualche anno a questa parte è però diventata, più che brutta, parecchio trascurabile. Il nuovo album in arrivo nel 2021 spero possa invertire la rotta, anche se il primo modesto singolo Shame Shame non lascia sperare troppo bene. Se non altro, nel video della canzone c'è Sofia Boutella, e buttala via.
Top del mese
9. Little Pieces of Marmelade
Non sto seguendo granché l'edizione di quest'anno di X Factor, come d'altra parte nemmeno quelle precedenti, ma tra quello che ho sentito mi hanno colpito questi rockettari Little Pieces of Marmelade. Non so se hanno il fattore X, però tutto sommato promettono bene. Hanno pure fatto una cover di "Bullet with Butterfly Wings", risalente ai tempi in cui gli Smashing Pumpkins realizzavano grandi canzoni, che non sfigura troppo. Per me è un sì.
8. Måneskin
Tra le cose buone uscite dalle passate edizioni di X Factor, oltre all'adorabile Francesca Michielin, ci metto dentro i Måneskin. La loro nuova ballatona adolescenziale "Vent'anni" viaggia a metà strada tra i Radiohead di "Street Spirit (Fade Out)" e i Guns 'n Roses più epici. Roba mica da tutti, in Italia e fuori.
7. Frankie Hi-NRG MC
Frankie Hi-NRG è tornato con un pezzo che spacca e che fa riflettere. E io mi ritrovo tra quelli che benpensano di lui.
6. System of a Down
Altro ritorno a sorpresa e altro ritorno ad alti livelli. I System of a Down hanno pubblicato un paio di nuovi pezzi in supporto dell'Armenia. Per ora non si parla di un intero nuovo album per Borat Serj Tankian e compagni, che a quanto sembra non vanno troppo d'amore e d'accordo tra di loro, ma chissà che questo non possa essere un suo preludio.
5. Paris Jackson
Paris Jackson è la figlia di Michael Jackson, e tra l’altro per la cronaca come padrino c’ha Macaulay Culkin. A sentire il singolo “Let Down”, radioheadiano fin dal titolo, sembra però di trovarsi piuttosto di fronte alla figlia di Thom Yorke. Il resto del suo album d’esordio “Wilted”, decisamente valido, porta invece più dalle parti della Taylor Swift di “Folklore” e di Lana Del Rey. Alle canzoni d’impatto e agli urletti del padre, lei preferisce pezzi intimisti e sussurri. Più che brillare di luce propria, non sembra proprio che le interessi brillare sotto i riflettori. Con tutto il rispetto per Jacko, la musica e lo stile di sua figlia sono decisamente più nelle mie corde.
4. Sevdaliza
Cantautrice iraniana nata a Tehran e poi cresciuta in Olanda, Sevdaliza propone una versione aggiornata, personale, sognante e anche piuttosto allucinata, del trip-hop anni '90. Tra atmosfere cinematografiche e notturne, elettronica e accenni di R&B persiano, la sua musica affascina e conquista lentamente, ma inesorabilmente. Un po' come la vittoria di Joe Biden alla presidenziali Usa.
3. Billie Eilish
Con una facilità disarmante, Billie Eilish ha tirato fuori una nuova canzone che cita Cartesio e che con una facilità disarmante si va a ficcare subito in testa per non uscirne più. O almeno, è lei che fa sembrare tutto così facile.
2. Arlo Parks
La migliore cantante del 2021?
Ve la rivelo già oggi. Si chiama Arlo Parks, voce R&B di velluto con una passione per i Radiohead, ha pubblicato una manciata di canzoni, una più bella dell'altra, da "Black Dog" a "Caroline", e il prossimo gennaio uscirà il suo album di debutto. Cominciate a tenerla d'occhio, lo dico per il bene delle vostre orecchie.
1. Arcade Fire
Gli Arcade Fire hanno presentato una nuova canzone nella notte elettorale delle presidenziali americane, live durante il talk show di Stephen Colbert. Spero che "Generation A", forse il loro pezzo più immediato e diretto di sempre, venga pubblicata anche in modo ufficiale, perché si candida a immediato inno di questo quantomeno complicato 2020.
Guilty Pleasure del mese
Kylie Minogue
La carriera di Kylie Minogue va avanti da anni tra picchi di popolarità clamorosi e periodi in cui nessuno sembra più filarsela. Dopo la pubblicazione due anni fa di "Golden", un album country-pop non orribile ma ben poco nelle sue corde, la sua carriera pareva avviata sul viale del tramonto. Invece no. Sorpresa! La 52enne australiana è per fortuna tornata al genere che più le appartiene, il dance-pop, con un disco che si chiama "Disco", che omaggia la musica Disco di fine anni'70 ed è un party album tutto da ballare. In casa, eh.
Cotta del mese
Miley Cyrus e Dua Lipa
Miley Cyrus e Dua Lipa da sole sono notevoli. Insieme sono devastanti. La canzone "Prisoner" riecheggia spudoratamente Physical-Physical di Olivia Newton-John, e a me ricorda un poco anche Gloria-Gloria di Umberto Tozzi, ma riesce a essere irresistibile a modo suo. La vera chicca comunque è il video, in cui Miley si spupazza Dua alla grande. E fa solo bene.
P.S. Il nuovo album appena uscito di Miley Cyrus, "Plastic Hearts", molto 80s, non è davvero niente male. Provatelo.
Serial Music
The Crown
Poche, ma buone. Nella quarta stagione di The Crown non sono usate moltissime canzoni, però quelle presenti sono scelte con cura. Dai The Cure ai Joy Division, passando per David Bowie, Duran Duran, The Specials e Blondie, il momento musicale più bello, almeno secondo me, sono stati i festeggiamenti di Lady Diana in versione Emma Corrin dopo essersi fidanzata ufficialmente con il principe Carlo sulle note della sempre spettacolare "Edge of Seventeen" di Stevie Nicks. Una delle serate più belle e spensierate della sua vita, che però noi spettatori non possiamo che vivere con una certa amarezza. Con il senno di poi, c'era davvero ben poco da festeggiare.
Ma a proposito di X Factor, hai sentito un live dei Melancholia?
RispondiEliminaNo, ho sentito solo i loro inediti in studio: c'è dal potenziale, ma mi sembra che abbiano ancora ampi margini di miglioramento.
EliminaArlo Parks ottima scoperta... !! ;)
RispondiEliminaPensa che preferisco come hanno fatto loro i Little Pieces il pezzo degli Smashing piuttosto che l'originale
RispondiEliminaNe conosco poche, piaciute pochissime, quella della Eilish non mi ha convinto, troppo simile a sue altre..
RispondiEliminaDA LEGGERE: Sto scrivendo questo articolo per apprezzare il buon lavoro del dottor Padman che mi ha aiutato di recente a riportare indietro mio marito che mi ha lasciato per un'altra donna senza motivo negli ultimi 3 anni. Dopo aver visto un post di una donna di nome Karen Pedro su Internet che testimoniava come è stata aiutata dal dottor Padman. Ho anche deciso di contattarlo per chiedere aiuto perché tutto quello che volevo era che ottenessi mio marito, la felicità e assicurarmi che mio figlio crescesse con suo padre. Sono felice oggi che mi abbia aiutato e posso dire con orgoglio che mio marito è di nuovo con me e ora è innamorato di me come mai prima d'ora. o hai bisogno di aiuto di qualsiasi tipo, contatta il dottor Padman oggi perché ti garantisco al 100% che ti aiuterà proprio come mi ha aiutato la sua Email: padmanlovespell@yahoo.com WhatsApp +19492293867 Sito web: https://padmanspell.com
RispondiEliminaQuanta influenza radioheadiana, quante belle cose che posso scoprire!
RispondiEliminaAl primo ascolto di Vent'anni mi è preso un colpo dall'omaggio/plagio fatto, ma i Maneskin mi han convinto anche stavolta, merito della voce. Non posso dire lo stesso con gli Editors, il cantante non riesce proprio ad essere nelle mie corde.
Se Billie ha già iniziato a stancarmi e ha sonorità troppo cupe per il periodo, ringrazio da parte del migliore amico il tuo guilty pleasure. Lui che è fan accanto e consulta costantemente il fanclub non fa che elogiare questo album e il ritorno alla buona produzione di Kylie.
Posso snocciolare una piccola chicca? Unica artista solista ad aver raggiunto la prima posizione UK in cinque-decenni-cinque. Chapeau a lei.