lunedì 13 dicembre 2021

Cotta adolescenziale 2021

 


Cominciano le classifiche di fine anno di Pensieri Cannibali, yeah!
Vi anticipo che quest'anno ci sarà qualche piccolo cambiamento. Ad esempio non ci saranno i sondaggi, dato che portavano a un rallentamento nel caricamento del sito, e la chart "Person of the Year" salta, visto che presentava personaggi comunque presenti pure nelle altre classifiche ed era un po' inutile. Inoltre, mi sento generoso e voglio lasciare il compito al Time, una rivista emergente in cerca di visibilità.

Immancabile è invece la Top 10 delle cotte adolescenziali, le star di cui mi sono innamorato, o infatuato pesantamente, nel corso del 2021. Quest'anno è stata dura in particolare l'assegnazione dei primi due posti, in cui potremmo dire che fino all'ultimo c'è stato un testa a testa all'ultimo voto. Non fosse che a decidere ci sono solo io e quindi a scannarsi sono state le mie due personalità: Marco Goi e Cannibal Kid.

Ecco chi l'ha spuntata alla fine.



#10 Victoria De Angelis (Måneskin)
(Italia/Danimarca, 2000)

Lo so che c'è chi è stufo che nelle foto faccia sempre la stessa faccia con la bocca aperta. Qualcuno ha ipotizzato che abbia una paralisi facciale, o soffra di qualche sindrome particolare. Io comunque non discrimino nessuno e le voglio bene anche così. E poi è un suo tratto distintivo, come la Magnum di Zoolander o le pose di Posaman.

"Non è vero che nelle foto ho sempre la bocca aper..."


#9 Greta Scarano
(Italia, 1986)

Sia in versione coatta nei panni di Ilary Blasi - perché sì, Ilary Blasi è coatta - in Speravo de morì prima, che in versione più alternative col capello rosa in Chiamami ancora amore, Greta Scarano è stata una delle sorprese più belle dell'anno.

"Pure io so' 'n po' coatta!"


#8 Penélope Cruz
(Spagna, 1974)


Più passa il tempo, e più Penélope Cruz diventa brava a recitare e pure guapa. Che poi ha appena 47 anni, mica è una vecchia decrepita. Al limite può essere considerata una MILF paralela.



#7 Jung Ho-yeon
(Corea del Sud, 1994)

Squid Game ha fatto anche cose buone. Se sia una serie troppo violenta ed estrema per un pubblico di giovanissimi lo scopriremo tra qualche anno, quando vedremo se i bambini di oggi saranno diventati una generazione di sadici pazzi psicopatici assassini. Quello su cui anche le mamme pancine e i fan della censura probabilmente saranno d'accordo comunque è che la concorrente n. 067 interpretata da Jung Ho-yeon è adorabile e l'unica cosa che ha di assassino è lo sguardo.



#6 Miriam Leone
(Italia, 1985)

La rossa del cinema italiano quest'anno nei panni di Eva Kant si è presentata più che altro in versione bionda.
Era così giusto per dire, per fare conversazione, mica me ne lamento.



#5 Margaret Qualley
(USA, 1994)

Non so perché, ma dopo averla vista nella serie Maid m'è venuta voglia di assumerla come domestica. Non che me la possa permettere, però sognare non costa nulla e almeno questo me lo posso permettere.

"Ma come, Pensieri Cannibali mi ha assunta senza che abbia manco fatto un colloquio?"


#4 Hailee Steinfeld
(USA, 1996)

Con la serie Dickinson mi ha fatto amare Emily Dickinson, che insomma non è che fosse considerata la poetessa più sexy nella storia della letteratura americana. Con la serie Hawkeye mi ha fatto amare un personaggio del Marvel Cinematic Universe, e io nei confronti dei supereroi ho una posizione a metà strada tra Martin Scorsese e Thanos. In passato, con Il Grinta, era riuscita a farmi apprezzare relativamente pure un western dei Coen, e io non sono certo un fan né dei film western né dei film dei Coen, e con Bumblebee un titolo della saga dei Transformers che, insomma, stiamo parlando di pellicole su dei robottoni. In pratica, con Hailee Steinfeld tutto è possibile.



#3 Ana de Armas
(Cuba, 1988)

Altroché Bond Girl. Ana de Armas dovrebbe essere la nuova 007 in persona, senza se e senza ma. Credo che nemmeno Sean Connery avrebbe niente da ridire. Ho anche già pronto il titolo del film con lei protagonista: Da Cuba con amore.



#2 Elizabeth Olsen
(USA/Norvegia, 1989)

Elizabeth Olsen in versione Wanda è un'autentica Vision.



#1 Zendaya
(USA, 1996)

C'aveva ragione Ariana Grande: God is a woman. Qua sulla Terra si fa chiamare Zendaya.





3 commenti:

  1. Un'inizio decisamente col botto, dalla sesta alla prima è estasi totale ;)

    RispondiElimina
  2. Ero pronta a scommettere sulla sorpresa di nicchia Margaret Qualley, ma effettivamente contro due divinità come Zendaya e la Olsen era difficile spuntarla!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com