sabato 30 settembre 2023

Ma dici sul serie? Le serie TV di Settembre 2023, da One Piece a Sex Education





Le serie del mese


One Piece
(stagione 1)

Il timore per i fan del manga e dell'anime è che One Piece in versione live action si trasformasse in... One Piece of Shit.
Non ho mai letto il manga e ammetto di non aver mai visto manco una puntata dell'anime, non so bene perché, forse perché i pirati non mi hanno mai attirato, ma posso dire che tale pericolo si può considerare scongiurato.

Non ci troveremo di fronte al tesoro supremo dei sette mari, però One Piece riesce a salpare verso territori piacevolmente avventurosi e divertenti, con un buon senso dell'umorismo e una certa attenzione e approfondimento per tutti i suoi personaggi principali. I miei preferiti?

Beh, Nami, interpretata dall'ottima Emily Rudd già vista nella saga horror di Fear Street, naturalmente. Come non amarla?


E poi l'idolesco cuoco Sanji, che spero nella seconda già confermata stagione possa trovare un maggiore spazio.


Ho invece un rapporto conflittuale con il protagonista principale Monkey D. Luffy (in Italia meglio noto come Monkey D. Rufy). All'inizio mi sembrava un insopportabile entusiasta, uno di quei tipi sempre felici senza motivo tipo Jovanotti. Poi però ha cominciato a farmi simpatia, almeno un po'. Più o meno. Forse.


Dopo aver approcciato One Piece con una notevole diffidenza, alla fine devo dire che mi sono goduto il viaggio e sono pronto per tuffarmi nella seconda stagione. Considerando che alla vigilia della visione non c'avrei scommesso due Lire, pardon due Berry, chi l'avrebbe immaginato?
(voto 6,5/10)


Sex Education
(stagione 4)

In Italia che io sappia non esiste l'educazione sessuale come materia nelle nostre scuole. Per colmare questa lacuna anziché proporre qualche prof improvvisato, impreparato e imbarazzato, a meno che nel corpo insegnanti non sia presente il Rocco Siffredi di turno, propongo la visione di Sex Education. Una serie che in 4 stagioni ha toccato tutti gli aspetti della sessualità, e non solo, perché partendo dal sesso ha saputo affrontare varie altre tematiche, dalla salute mentale alla famiglia, intesa in una maniera lontana tanto da quella del Mulino Bianco che da quella dell'Esselunga. Anche se dubito fortemente che una serie inclusiva come questa possa essere presa anche solo lontanamente in considerazione dall'attuale Governo. A meno che non venga aggiunto al cast Pino Insegno.


Oltre a offrire un'adeguata informazione sessuale, la quarta e conclusiva stagione di Sex Education regala anche emozioni forti. Più ancora che nell'epiodio finale, nel sesto, quello sul funerale di un personaggio (non vi spoilero chi), in cui un celebre pezzo degli U2 (non vi spoilero quale) viene usato in una maniera toccante, e non in una maniera scontata.


Nell'ultima stagione ambientata in un'utopistica e forse fantascientifica scuola super inclusiva, Sex Education ha inoltre il merito di mostrarci che un altro mondo, il mondo al contrario tanto temuto da un certo Generale, è possibile. Un mondo che finalmente gira nel verso giusto.
(voto alla quarta stagione 7/10
voto alla serie 7+/10)


Jodie, il prescelto
(titolo originale: El Elegido, stagione 1)

Jodie nostro
che sei in streaming
sia santificata la tua serie
venga il tuo Netflix
sia fatto il tuo binge watching
come in TV così come sul PC

Dacci oggi il nostro episodio quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
così che possiamo rinnovare l'abbonamento
e non ci indurre in tentazione sugli altri servizi
ma liberaci dalle serie di me##a
amen
(voto 7/10)


Love & Death
(miniserie)

La storia vera della casalinga texana Candy Montgomery, protagonista di un caso di cronaca nel 1980, negli ultimi mesi ha dato vita a ben due serie TV: Candy con Jessica Biel che mi ero perso, e ora Love & Death, che avendo come protagonista la sempre eccellente Elizabeth Olsen mica mi potevo perdere.


E che mai avrà combinato 'sta normalissima casalinga di Voghera Wylie, in Texas, per meritarsi ben due serie?
Inizio la visione di Love & Death e subito subito non è chiaro. Arrivati alla fine del terzo episodio, si capisce però che qualcosa di grosso sta per avvenire, e infatti. La serie ci mette quindi un po' a ingranare e quando lo fa diventa una visione più disturbante che gradevole e quindi è difficile scegliere se consigliarla o meno. I fan del true crime troveranno pane per i loro denti, Elizabeth Olsen offre un'altra Interpretazione Maiuscola, però alla fine si resta un po' perplessi, con l'impressione di aver visto la ricostruzione della vicenda di una Desperate Housewife Gone Bad ben fatta, ma non molto di più.
(voto 6/10)


Wilderness - Fuori controllo
(stagione 1)

Lei ama lui. Lui ama lei. Lei e lui si sposano. Lui tradisce lei...
Tutto noioso, tutto già visto?
Non esattamente. Tra tradimenti e risvolti thriller, Wilderness non sarà la serie più originale del mondo, ma nella sua unione di personaggi british + ambientazione statunitense riesce a creare un intrigante e selvaggio mix e, come suggerisce il sottotitolo italiano, a un certo punto la situazione finisce davvero fuori controllo.

Bonus: un'accattivante colonna sonora pop guidata da Taylor Swift e la presenza di un volto noto di Pretty Little Liars.

(voto 6,5/10)


Vasco Rossi : Il supervissuto
(docuserie)

Per citare una sua celebre canzone: voglio una vita da mediano...
Ehm, no, mi sa che ho sbagliato. Scusate, ma da bambino mi confondevo sempre Vasco col Liga e ancora adesso faccio fatica. Comunque oggi parliamo del rocker di Corregg... di Zocca.

Chi segue questo blog da tempo sa già che non sono esattamente un grande fan di Vasco, giusto per metterla giù in modo leggero. Se non ho mai amato la sua musica, e nemmeno dopo questa docuserie sto iniziando a farlo, su Vasco Rossi come persona non ero ancora riuscito a farmi un'idea ben precisa. Leggendo alcune sue interviste mi trovavo persino spesso d'accordo con lui su vari argomenti, mentre della sua storia personale non conoscevo granché. Non sapevo manco - ATTENZIONE SPOILER! - che fosse finito in galera e che avesse 3 figli, conoscevo solo quello che fa (più o meno) l'attore, Davide Rossi.


Attraverso Il supervissuto non sono improvvisamente diventato un fan di Vasco, però in compenso sono riuscito a conoscere e a comprendere di più il suo mondo e a contestualizzare di più le sue canzoni. Ci sono pezzi come "Albachiara" e "Colpa d'Alfredo" (un brano per cui oggi Vasco verrebbe subito cancellato) che anche dopo questa visione per me continuano a rimanere enormemente e inspiegabilmente sopravvalutati, la docuserie mantiene un tono troppo autocelebrativo per i miei gusti, l'egocentrismo del Blasco spesso sfiora il narcisismo più assoluto, ma tutto sommato l'epopea da rockstar maledetta e, almeno nei primi tempi, controcorrente qui raccontata devo ammettere con un certo sconcerto che non mi è dispiaciuta. Ma non mi va di gridarlo troppo forte, come fa lui di solito nei ritornelli delle sue canzoni, tipo "Urlando contro il cielo"...
Ah no, mi sono confuso di nuovo!
(voto 6+/10)


Guilty Pleasure del mese
Vita da Carlo
(stagione 2)

Con la seconda stagione della sua serie, Carlo Verdone è riuscito laddove con la prima aveva incespicato: realizzare un ritratto tragicomico a puntate della sua vita, capace di regalare più di un momento spassoso, senza dimenticare un tocco di poesia.

A dare nuova vita a Vita da Carlo, oltre a un'ispirazione almeno in parte ritrovata, ci pensa tra gli altri Sangiovanni. Ok, non sarà il nuovo Al Pacino, ma l'esordio recitativo del cantante di "Farfalle" è convincente, ancora di più se pensiamo che la commedia non è un genere facile per nessuno, manco per gli interpreti più navigati.


E in più c'è anche Ludovica Martino che in versione "stronzetta" è fantastica.


Non sarà un vita spericolata come quella del "supervissuto" Vasco, ma anche questa Vita da Carlo non è affatto malvagia, e non è poi così tranquilla.
(voto 6+/10)


Cotta del mese
Úrsula Corberó (In fiamme)

La casa di carta avrà anche diviso tra fans ed haters, ma almeno su Úrsula Corberó siamo tutti d'accordo, no?


Dopo il grande successo nei panni di Tokyo, l'attrice spagnola avrebbe potuto capitalizzare il momento favorevole girando qualsiasi cosa e invece ha preferito prendersi una pausa lontana dai set. Adesso è un piacere rivedere Úrsula Corberó sul piccolo schermo. La sua nuova serie In fiamme (o se preferite El cuerpo en llamas) non è esattamente fenomenale, però c'è lei e quindi si può anche chiudere un occhio. Anzi, è meglio tenerli bene aperti entrambi.
(voto alla serie dopo i primi due episodi 5/10)


Serie vergogna
Surviving Summer
(stagione 2)

Dalle coste dell'Australia, sono ritornate le avventure del Dawson surfista e dei suoi amichetti. Sarebbe stato meglio se fosse uscita a inizio estate, ma con queste temperature tropicali Surviving Summer resta pure in questo principio d'autunno una visione super disimpegnata perfetta. Con l'aggiunta nella seconda stagione di una manciata di detestabili nuovi personaggi a rendere tutto più drama, e quindi più divertente!
(voto 6/10)




4 commenti:

  1. Il giovine che segue One Piece dagli inizi e è al millesimo e passa episodio non sa se cedere all'adattamento Netflix, io che ho già visto la miniserie con Jessica Biel non so se cedere alla bravura della Olsen.
    Gli unici dubbi di questo mese non così spumeggiante...

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  2. Le serie TV di settembre 2023 promettono emozioni straordinarie. Con il ritorno di acclamati show come "One Piece" e "Sex Education," gli appassionati saranno intrattenuti da avventure mozzafiato e drammatici sviluppi nelle storie dei personaggi. Settembre si prospetta come un mese entusiasmante per gli amanti delle serie televisive. formularios de divorcio no disputado en virginia

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