Elemental
Quando esce un nuovo film Pixar, di solito succedono un paio di cose. La prima è che la gente comincia a gridare al "Capolavoro!" in maniera esagerata e ingiustificata. I primi 20 minuti di Up ad esempio sono in effetti un capolavoro, peccato che il resto del film invece non lo sia. Lo stesso si può dire di WALL•E o di altri titoli Pixar, che contengono alcune scene stupende, insieme a vari momenti riempitivo, bambinate varie, inseguimenti e altre trovate per allungare il minutaggio a fare contento il grande pubblico. In pratica sarebbero dei vari capolavori, se solo fossero dei cortometraggi e non dei lungometraggi. Quello che più si avvicina al capolavoro per quanto mi riguarda è Inside Out, ma pure in questo caso non sono del tutto sicuro che lo sia.
"Ma come si fa a non considerare i film Pixar dei capolavori?" |
Negli ultimi tempi c'è comunque da notare un'inversione di tendenza. La parola "Capolavoro" ha cominciato a comparire di meno quando si parla di film Pixar e non si sono risparmiate critiche agli ultimi titoli della compagnia, come Luca o Red, che a me invece sono sembrati tra i loro lavori più riusciti.
Reazioni contrastanti pure per l'ultimo Elemental, che ha diviso la critica ed è partito in sordina tra il pubblico, per poi rivelarsi un discreto successo.
Lontano dall'essere un capolavoro, che poi chissenefrega, non è che ogni cosa dev'essere per forza o un capolavoro assoluto o una merda totale, Elemental è un film delizioso, seppure anche in questo caso non privo di scenette inutili che si sarebbero potute tagliare, che affronta in maniera (non troppo) velata, efficace e senza eccessiva retorica il tema dell'immigrazione e dell'integrazione razziale.
Principalmente però è un incrocio tra una romcom spensierata e un dramma su un amore impossibile alla Romeo + Juliet. La rivalità in questo caso non è tra Montecchi e Capuleti, ma tra gli elementi del fuoco e dell'acqua. Una rivalità ancora più radicata e che esiste da che mondo e mondo. Wade + Ember, i Romeo + Juliet della Pixar, riusciranno a superarla, o il finale per loro sarà tragico come quello dei "colleghi" shakespeariani?
Non ve lo dico. Vi anticipo solo che, come da trazione Pixar, anche in questo caso il film regala alcuni momenti divertenti e altri più da lacrime. Da lacrime?
Da fiumi di lacrime! 😭😭😭
"Non sto piangendo, è che mi è entrata una Pixar nell'occhio" |
(voto 7/10)
Inside Out mi ha deluso pur affermando qualcosa che in Psicologia è acclarata, e cioè che sulle cinque emozioni principali della vita umana, quattro siano negativa e una sola positiva. Roba che se fosse vero, e non una balla per incentivare la pcisoterapia a pagamento, ci sarebbe da suicidarsi all'istante.. ahah
RispondiEliminaVisto ieri sera e... non so se sono invecchiato io o se siano calati gli standard, ma non mi ha proprio preso. Sì, carino il tema, ma che storia debole e poco interessante!
RispondiEliminaThanks for being so open and honest with us in your posts
RispondiEliminaOrmai si accetta la Pixar anche così: quando non sforna capolavori ma solo buoni film, che sanno emozionare -e far piangere, ovviamente- senza diventare quei pilastri da venerare.
RispondiEliminaChe male c'è?
"A Pixar film that makes you cry" seems like a general description, not a specific Pixar film title. Pixar is known for creating emotional films that often make people cry due to their deep stories and captivating moments. If you have a Pixar film that fits this description, providing the specific title would be helpful in offering a more precise comment. Each Pixar film has its own unique moments and emotions.motorcycle accident attorney
RispondiElimina