mercoledì 12 giugno 2024

Civil War: arriva il remake italiano Guerra incivile





Civil War

Voi probabilmente non lo sapete, perché state a leggere solo quei siti fuffa pieni di fake news del tutto infondate, ma sembra che stiano lavorando a un remake italiano di Civil War, l'ultimo acclamato film di Alex Garland. Il titolo provvisorio di lavorazione pare che sia "Guerra incivile". Chi lo dice?

Una fonte più che attendibile: lo stagista di Corona l'ha raccontato al portavoce di Lollobrigida che l'ha spifferato a un suo amico che mentre era seduto sul cesso ad espletare i propri bisogni corporali ha telefonato qui a Pensieri Cannibali e ce l'ha detto in esclusiva. Quindi in pratica è una notizia certa verificata al 100%. Una notizia bomba, è il caso di dire, visto che si parla di guerra. Che poi, a dirla tutta, Civil War non è solo un film bellico, quasi un aggiornamento distopico e immaginario (ma nemmeno troppo) di Apocalypse Now ai tempi di Black Mirror e di Trump.


Civil War è anche e soprattutto un film sul giornalismo. I protagonisti sono infatti quattro giornalisti che partono da New York diretti verso Washington D.C. per realizzare un'intervista esclusiva con il Presidente degli Stati Uniti nel mezzo, o meglio verso la fine, di una guerra civile che ha diviso il paese e ha reso gli USA un territorio post-apocalittico stile 28 giorni dopo, The Walking Dead, The Last of Us e compagnia varia, dove però la minaccia principale non sono gli zombie, ma dei bifolchi armati. Quindi in pratica è un on the road survival movie con dei giornalisti.


Non ho detto Thegiornalisti, Tommaso Paradiso stai bravo. E non metterti a cantare, per favore.

"Noi siamo pronti per il remake italiano di Baywatch"

Di cosa parlerà la versione italiana, Guerra incivile?
Stando alle affidabilissime voci giunte alle nostre orecchie, nel film il generale Vannacci e il suo valoroso braccio destro, Matteo Cuor di Leone, hanno preso il comando, più o meno illegittimamente, dell'Italia. A loro decide di opporsi un gruppo di secessionisti guidati dal duo Salis & Schlein. Nel Belpaese scoppia così una guerra civile e un gruppo di giornalisti attraversa il paese da Milano a Roma per intervistare Vannacci.

Chi vedremo nei panni dei quattro giornalisti?
Ecco i nomi che sono in trattative per le parti, sempre secondo le indiscrezioni garantite dalla nostra fidata fonte.

Per la parte che in Civil War è ricoperta da Wagner Moura, un giornalista pronto a tutto per uno scoop (persino a fare una maratona no-stop di giorni e giorni) e con una passione per le colleghe più giovani, il grande favorito è Enrico Mentana.


Nel ruolo che in Civil War è interpretato da Cailee Spaeny, una reporter emergente con cui il collega sopramenzionato ci prova spudoratamente, dovrebbe invece esserci Francesca Fagnani.

 
Per la parte dell'affermata fotoreporter interpretata da Kirsten Dunst la produzione vorrebbe Lilli Gruber, solo che i suoi rapporti con Mentana non sono dei migliori, tra loro negli ultimi tempi c'è stata qualche frecciatina, e quindi uno dei due nomi potrebbe saltare.


Le alternative sono Diletta Leotta al posto della Gruber, per cercare di portare in sala il pubblico appassionato di calcio, e non solo di quello.


E Andrea Giambruno al posto di Mentana.

"NOOO, Giambruno nel mio ruolo NOOO!"


Nella parte dell'attempato giornalista in cui in Civil War vediamo l'ottimo caratterista Stephen McKinley Henderson, per la versione italiana si punta tutto su Bruno Vespa.
 
 
Per la parte di Vannacci, sembra che sia stato aperto un casting tra i kebabbari che lavorano nel nostro paese.
 

Quanto al ruolo di Matteo Cuor di Leone, i casting si terranno direttamente in Tunisia.
 

Il resto del cast al momento è ancora top secret, ma appena avremo aggiornamenti dal cesso del nostro informatore di fiducia ve li faremo sapere. Per il momento, per prepararvi al remake italico, non ci resta che suggerirvi la visione di Civil War, ottima pellicola consigliata in particolare agli amanti dei film sui giornalisti, ancor più che agli appassionati di film bellici.
(voto 7,5/10)




3 commenti:

  1. Oddio, non so se vorrei vedere il remake italiano ma intanto quello originale spacca parecchio.

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  2. Il remake italiano mi sembra decisamente più appetibile e leggero dell'originale americano, ma stravedo per Garland: nonostante l'aria impegnativa, mi farò coraggio e vedrò!

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  3. Il remake fa più paura del branco di sostenitori di questo Presidente trumpiano, spero non venga in mente a nessun altro di produrlo.
    Quanto a Garland, a questo giro mi ha affondato: teso e solido, con la storia dalla parte giusta. Chi ha respirato nell'ultima mezzora?

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