Album del mese
Kendrick Lamar "GNX"
Fate largo, me*de!
Il vero king della scena rap è tornato, quanto ca**o sta indiavolato, sputa fuori rime come se fosse posseduto, non ce n'è proprio più per nessuno. Questo non è un disco, è un colpo di stato. Uomo avvisato, mezzo salvato.
(voto 8+/10)
Gli altri album
The Cure "Songs of a Lost World"
I Cure sono tornati, evviva!
Anche se forse potrebbe non sembrare, c'è grande gioia tra tutti i fan dei Cure e i goth kids in generale per il nuovo album della band, "Songs of a Lost World", il loro primo da 16 anni a questa parte. Scopriamo insieme com'è, anche se ormai lo saprete già tutti visto è uscito nella notte di Halloween. E quando, se no?
Soltanto il tempo ci dirà se verrà ricordato tra i grandi album della band o meno. Al momento sembra comunque che Robert Smith e compagni siano tornati a livelli più che buoni e hanno sfornato un disco di cui essere felici. Per quanto i fan dei Cure possano essere felici. Come sonorità siamo dalle parti super dark e molto dilatate del capolavoro "Disintegration" del 1989 e di "Bloodflowers" del 2000. Un disco quest'ultimo a cui sono particolarmente legato poiché è stato il loro primo album che ho ascoltato per intero dopo che mi è stato regalato per il mio 18° compleanno insieme al DVD del mio film preferito, Il giardino delle vergini suicide. Dei regali molto allegri, ora che ci penso.
Come molto allegro è "Songs of a Lost World", attraversato da un costante senso di fine imminente. Ogni canzone suona in pratica come se fosse un pezzo perfetto per chiudere un disco, e anche come colonna sonora perfetta per la fine del mondo. Spero che i Cure ci delizino con nuova musica ancora per molto tempo ma, se così non fosse, questo come conclusione della loro carriera suonerebbe come il disco ideale.
(voto 7,5/10)
Linkin Park "From Zero"
I Linkin Park sono un po' come l'Italia di Spalletti. Quando tutti li davano per spacciati, finiti, ecco che loro ritornano rinnovati e in uno stato di forma più che positivo. Come gli Azzurri in Nations League dopo il fallimentare Europeo. Rimasti orfani dell'indimenticabile Chester Bennington, hanno preferito sostituirlo non con un suo aspirante clone, bensì con una voce femminile, quella di Emily Armstrong proveniente dai Dead Sara, in grado di fare da contraltare melodico (ma non solo) alle parti rappate di Mike Shinoda.
Il risultato è una ripartenza "da zero", come sottolinea il titolo del loro primo album da Linkin Park 2.0, che è quanto di più vicino ai loro primi lavori nu metal "Hybrid Theory" e "Meteora" fatto dalla band da molti anni a questa parte. Chester manca, e mancherà sempre, ma questi Linkin risorti dalle loro ceneri sanno ancora gasare.
(voto 6,5/10)
Cesare Cremonini "Alaska Baby"
Buonasera da Giorgia Cardinaletti e dalla redazione del TG1.
Apriamo quest'edizione delle 20 con un'ultima ora che arriva dai pressi di Bologna, dove ci segnalano che c'è un pazzo in autrostrada a duecento all'ora. Ci dicono che l'hanno appena identificato e si tratta di... hey, un momento, è il mio ex: Cesare Cremonini. Sì, se qualcuno non lo sapeva, visto che abbiamo tenuto la nostra relazione privata, stavamo insieme e da poco ci siamo mollati.
Mentre le auto della polizia lo stanno inseguendo, pare che stia cantando a squarciagola: “Ora che non ho più te, lo sai che, non riposo mai, mai”. Tralasciando il fatto che è una delle canzoni più fastidiose degli ultimi mesi, ma con chi ce l'ha? Sta parlando della storia finita con me, o di quella con la ragazzina a malapena maggiorenne con cui stava prima?
In attesa di sviluppi sull'inseguimento, passiamo ora alla prossima notizia. Musica: è appena uscito il nuovo album di... Cesare Cremonini. E com'è?
Il mio parere del tutto imparziale è che nei momenti migliori suona come la brutta copia dei Coldplay e in quelli peggiori suona, beh, suona come Cesare Cremonini. Non troppo male, quindi, in giro c'è di paggio, ma insomma in giro c'è pure di meglio, e anch'io personalmente mi posso trovare di meglio.
Per quest'edizione è tutto, grazie per averci seguito e buona serata a tutti tranne che a Cesare Cremonini.
(voto 4,5/10)
Negramaro "Free Love"
Con il nuovo album dei Negramaro avevo un problema. Non riuscivo proprio a farmelo piacere, poi ho scoperto come fare ad apprezzarlo. Basta solo disattivare l'audio 👇
(voto 4/10)
Mina "Gassa d'amante"
Mina è talmente un'istituzione della musica italiana, che non bisognerebbe dire niente di male sul suo conto. Mi limiterò allora a parlare delle cose buone del suo nuovo disco...
Mmm.
Allora, da dove cominciare?
Cominciamo dall'inizio. La cover di "Non smetto di aspettarti" di Fabio Concato astutamente posta in apertura non è malvagia. E poi?
Poi basta. Per rispetto, sul resto è meglio tacere. Mi limito a dire che se Mina con le cover se le cava ancora, il problema allora sono le canzoni inedite che scrivono per lei. D'altra parte un tempo collaborava con Ennio Morricone, oggi con Francesco Gabbani.
(voto 4/10)
Primal Scream "Come Ahead"
Bobby Gillespie in una recente intervista a Rolling Stone ha dichiarato che è "faticoso essere un fan dei Primal Scream". La sua band infatti si rinnova sempre, cambia in continuazione e difficilmente si ripete. Ogni nuovo disco è quindi una sfida, per loro e anche per chi li ascolta. Nel loro nuovo album "Come Ahead" la band scozzese fondata nel 1982 torna a prima ancora che si fondassero, con un sound molto anni '70, molto disco funk soul brother, e testi che sanno essere politici come quelli di poche altre band oggi in circolazione. Essere un fan dei Primal Scream è faticoso, è vero, ma per fortuna non è mai noioso.
(voto 7/10)
Kim Deal "Nobody Loves You More"
Non è mai troppo tardi. Dopo l'esordio solista di Beth Gibbons dei Portishead all'età di 59 anni, l'ex bassista dei Pixies e storica leader delle Breeders Kim Deal a 63 anni lancia il suo primo album da sola soletta. Un disco con cui tra melodie sbilenche e suoni sempre personali con una certa facilità si va a riprendere la corona di regina della musica indie rock. All hail the queen.
(voto 7+/10)
Michael Kiwanuka "Small Changes"
Small Changes. Cambia poco nella musica di Michael Kiwanuka e per una volta va bene così. Se gente come i Primal Scream preferisce cambiare sempre direzione, il buon Kiwanuka invece continua a fare quello che sa fare meglio, con poche differenze rispetto al passato, e lo fa sempre molto bene. Nessuna nuova, buona nuova.
Gli piace vincere facile?
Vero, però intanto vince.
(voto 6,5/10)
Father John Misty "Mahashmashana"
Pensate se la gente oggi andasse ancora a comprare i dischi nei negozi di dischi.
"Buongiorno, vorrei una copia di Mahashmashana, per favore".
Bisognerebbe prima fare un corso di dizione di almeno un mese per essere in grado di richiedere il nuovo raffinatissimo disco di Father John Misty. Un cantautore che a ragione ha abbastanza confidenza nei propri mezzi da intitolare un disco "Mahashmashana" - parola sanscrita che definisce il "grande luogo per la cremazione" - e aprirlo con la impronunciabile title track che è una di quelle canzoni che da sole valgono un'intera carriera. E pure il resto del menù non è affatto male.
(voto 7,5/10)
Canzone Top
Fat Dog "Peace Song"
In attesa che Trump realizzi le sue promesse elettorali di pace nel mondo - e qui possono partire le risate - gli inglesi Fat Dog giocano d'anticipo e, dopo aver da poco pubblicato negli scorsi mesi un album d'esordio decisamente aggressivo e battagliero, ci regalano ora a sorpresa la loro "Peace Song". Che la pace sia con voi.
Canzoni Flop
#2 Alessandra Amoroso "Si mette male"
Si mette male...
Sì, Alessandra Amoroso questa volta ha proprio ragione. Quando parte la sua nuova canzone, si mette davvero male. Certo però che non vale quando gli artisti si autostroncano da soli già nei titoli dei loro pezzi. Ci vogliono rubare il lavoro?
#1 Ultimo "La parte migliore di me"
Ultimo ha scritto la sua nuova canzone per il suo primo figlio in arrivo a breve. Beato lui che non è ancora nato e non può ascoltarla.
Cotta del mese
Elodie
Carino Tiziano Ferro, non lo metto in dubbio, però i miei Feeling sono tutti per Elodie.
Guilty Pleasure del mese
Jovanotti "Montecristo"
Non sono mai stato un grande fan di Jovanotti, ma ho sempre apprezzato la sua curiosità musicale e la sua capacità di cambiare suono, e pelle, in pratica a ogni suo disco. Non fa eccezione questa volta. Tornato in attività dopo il grave incidente in bici dello scorso anno, il non più tanto giovanotto è pronto con un nuovo album in arrivo a inizio 2025 e la prima anticipazione "Montecristo" suona ancora una volta in maniera differente rispetto alla sue cose passate. Parte come una ballatona orchestrale e poi si trasforma in un pezzo reggaeton. Anche per merito dell'ottima produzione di Dardust, l'insieme funziona e non sconfina nel trash da balera latino americana. Già solo per questo merita gli applausi.
Mi appunto Primal Scream e Cure, grazie! :--)
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