Michael Fassbender con la Coppa delle Coppe |
Comunque...
Il presidente di giuria Darren Aronofsky, o meglio il Genio Darren Aronofsky, Leone d’Oro al radical-chicchismo, ha confermato la sua natura di gran figlio di buona donna ignorando totalmente i film più applauditi e i favoriti della vigilia. Niente per gli americani. Niente per Cronenberg, Friedkin, Polanski, Clooney (ma almeno quest'ultimo si rifarà probabilmente agli Oscar). Niente nemmeno per Kate Winslet.
In compenso ha consegnato il Leone d’Oro al russo Aleksander Sokurov per il suo Faust, una di quelle pellicole monumentali che si preannuncia come un mattonazzo pazzesco, dunque un film che paradossalmente potrebbe essere amato dal mio blogger nemesi Mr. Ford. Chi è il radical-chic, adesso, chi?
Aronofsky dall’alto della sua magnanimità ha però pensato anche al cinema italiano, con il premio speciale della giuria assegnato a Crialese e al suo Terraferma.
Per quanto mi riguardo sono felice, ricordando sempre che non ho visto i film quindi parlo così a vanvera (ma se qualcuno il prossimo anno volesse farmi avere gli accrediti stampa non disdegnerei), per la coppa Volpi di miglior attore a Michael Fassbender, la cui grandezza è stata finalmente riconosciuta, e per i premi andati al greco Lanthimos, già autore dello spettacoloso quanto agghiacciante Kynodontas e ora vincitore della miglior sceneggiatura per Alpis, al Wuthering Heights (Cime tempestose) di Andrea Arnold (la regista di Fish Tank) e ai giovani attori del nuovo film del fenomeno giapponese Sion Sono.
Ma visto che il mio commento alla cieca wale quel che wale e cioè pressappoco quanto una canzone dei Dari, meglio far parlare l’elenco ufficiale dei premi.
- Leone d'oro: Faust di Aleksandr Sokurov
- Leone d'argento miglior regia: Cai Shangjun per Ren shan ren hai
- Premio Speciale della giuria: Terraferma di Emanuele Crialese
- Coppa Volpi migliore attrice: Deanie Yip per Tao Jie (A Simple Life)
- Coppa Volpi miglior attore: Michael Fassbender per Shame
- Leone del Futuro - Premio Venezia Luigi De Laurentiis: La-Bas - Educazione criminale di Guido Lombardi
- Osella migliore sceneggiatura: Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos per Alpis
- Osella miglior contributo tecnico: Robbie Ryan per la fotografia di Wuthering Heights
- Premio Marcello Mastroianni giovane attore/attrice emergente: i protagonisti di Himizu, Shòta Sometani e Fumi Nikaido
- Premio Orizzonti per il miglior lungometraggio: Kotoko di Shinya Tsukamoto
- Gran Premio Speciale della Giuria della Sezione Orizzonti: Whores' glory di Michael Glawogger
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: In attesa dell'Avvento di Felice D'Agostino e Arturo Lavorato
Adesso aspettiamo sua signoria DITRIBUZIONE.
RispondiEliminaConcordo con Vale.
RispondiEliminaE per il resto, che dire!?
Ovviamente sono strafelice per il Leone al grandissimo Sokurov, che ovviamente e per dirla con il Bardo "da la merda" a tutti i tuoi presunti geni cannibaleschi! ;)
Assolutamente Vale! attendiamo tutti con ansia...
RispondiEliminaio ci sono rimasta troppo male per Kate Winslet :( Era lei la regina indiscussa del festival e meritava qualche riconoscimento così come Carnage, che non ho visto, ma che so già essere una cosa molto preziosa!
RispondiEliminaVabbè ma se non hai visto Keira Knightley.. che te leggo a fa? :D (un po' son d'accordo sui registi russi...)
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