mercoledì 21 agosto 2013

LICANTROPIA EVOLUTION, SHE WOLF




Licantropia Evolution – Ritorno al presente
(Canada 2000)
Titolo originale: Ginger Snaps
Regia: John Fawcett
Sceneggiatura: Karen Walton
Cast: Emily Perkins, Katharine Isabelle, Mimi Rogers, Kris Lemche, Jesse Moss
Genere: mannaro
Se ti piace guarda anche: Denti – Teeth, American Mary, Teen Wolf, The Vampire Diaries, True Blood

Licantropi e teenager. Accoppiata che ha prodotto frutti gustosi, come Voglia di vincere, leggendaria pellicola anni ‘80 con Michael J. Fox, e poi?
E poi basta.
Ah, no. C’è stato anche il mitico Oz (Seth Green) di Buffy.
E poi ancora?
Un lupo mannaro americano a Londra, ma a dirla tutta non è che mi abbia entusiasmato più di tanto.
Le ultime produzioni hanno invece visto i lupetti mannari partecipare più che altro come comparse di minor rilevanza al fianco dei più fichi vampiri.

"Posso aiutarvi con qualche spicciolo, ragazze?"
"Ma noi siamo licantrope, mica barbone."
C’è il Taylor Lautner della sega di Twilight, perennemente a torso nudo ma piuttosto inutile all’interno dell’inutile saga, in cui nemmeno i vampiri a dirla tutta sono un granché. In The Vampire Diaries c’è quindi Tyler Lockwood (Michael Trevino) e c’era anche suo zio Mason, che più che altro segnalava l’attore Taylor Kinney, il tizio che si bumba Lady Gaga e che sembra potrebbe persino sposarla. Ma lo dice il titolo stesso, The Vampire Diaries resta sempre una serie sui vampiri, non sui licantropi. Stesso discorso per True Blood con il lupone palestrato Joe Manganiello.
Uno spazio maggiore i lupacchiotti se lo ritagliano nella saga di Underworld, una roba però a livelli inferiori pure a Twilight e ho detto tutto…
I lupetti mannari hanno adesso trovato la riscossa con la serie Teen Wolf, dove finalmente sono i protagonisti assoluti. Peccato che pure qua la qualità non è che sia proprio delle migliori e l’ispirazione al film Voglia di vincere sia solo un’ispirazione molto vaga, quasi inesistente. Anche se va detto che la terza stagione ha segnato un deciso miglioramento per il telefilm rispetto ai primi tempi.

Per i patiti di licantropi, se ce ne sono ma ne dubito, c’è comunque anche questo film canado-statunitense, Licantropia Evolution, una piccola produzione che è riuscita a guadagnarsi lo status di pseudo cult, in grado di generare un sequel (Licantropia Apocalypse) e un prequel (Licantropia), entrambi del 2004. È un oggetto particolare, Lincantropia Evolution. Non mi sento di promuoverlo, ma nemmeno bocciarlo del tutto. Diciamo che è promosso con il debito formativo.
Il budget basso, probabilmente bassissimo, non ha aiutato: il cast è di livello medio-basso, si segnala giusto Katharine Isabelle poi rivista nell’altrettanto poco riuscito American Mary, la fotografia è meno curata di una produzione televisiva Rai e in generale si nota la pochezza di mezzi, per non parlare di trucchi ed effettoni molto splatter e poco speciali.

"Chiudi il portatile. Tanto quel Cannibal non capisce niente..."
Dal canto suo, Licantropia Evolution vanta se non altro una sceneggiatura meno idiota rispetto ad altri horror-fantasy-teen recenti e vanta pure qualche spunto degno di nota. Soprattutto, è interessante il parallelo tra mestruazioni e licantropia. Ebbene sì. Una delle due sorelle protagoniste ha il primo ciclo in contemporanea con la trasformazione in lupetta mannara, fatto che provoca un doppio sconvolgimento nella sua personalità. Un parallelo tra sessualità e fantasy che mi ha ricordato lo stranissimo Denti – Teeth, altro oggetto piuttosto indefinibile, ibrido estraneo alle solite pellicole del genere eppure non pienamente compiuto. Proprio come Licantropia Evolution, che parte bene e poi si perde per strada. La vicenda delle due vergini suicide, le due sorelle protagoniste, cattura all’inizio ma annoia nella lunga, estenuante, eccessivamente prolungata parte finale.
Il risultato è allora così così. Se volete vedere un film sulla licantropia che evita qualche stereotipo di troppo e si concentra più che altro sui cambiamenti che avvengono nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, guardandolo potreste perfino farvi una bella ululata alla luna.
Oops, sono caduto nello stereotipo proprio alla fine…
Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
(voto 5,5/10)

6 commenti:

  1. Ginger Snaps è il titolo originale, la dice lunga solo questo particolare.

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  2. Io sarei un po' meno severo, considerato il budget bassissimo e il fatto che si rivolga ad un pubblico di teenagers. Se non è riuscitissimo bisogna dire che ci prova, cosa che non fa più nessuno, e che la parte platter è interessante nonostante si tratti di un film per adolescenti...

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  3. Questo film invece è un gioiellino, giustamente diventato un cult!
    Purtroppo ha spiazzato molta gente, perchè si pensa di stare a vedere un semplice teen-horror, invece è moooolto di più. Tocca diversi temi, e ha un lato subdolo e inconscio di perenne morbosità.
    A me è piaciuto tantissimo (come il secondo ambientato in un manicomio) e spero che i lettori del blog non si fermino a leggere solo la recensione di cannibal, ma che si informino bene su questo film, perchè perderlo sarebbe un peccato, specialmente per gli amanti degli horror "diversi", quelli che vanno "oltre" (come May e American Mary che mi sembra non ti siano piaciuti)

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    1. may non mi era spiaciuto, anche se non era niente di memorabile.
      di american mary invece parlerò a breve...

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  4. Io sono d'accordo con l'ultima didascalia in basso a destra XD

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