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lunedì 2 giugno 2014

THE DEN, IL FILM PIÙ DISCUSSO DELLA RETE




Melanie Papalia >> Forum dei blogger (pseudo) cinematografici
Cari blogger, ho bisogno di una mano. Sto realizzando uno studio universitario sul mondo dei siti di recensioni cinematografiche online e sulla loro attendibilità. Ho notato come spesso i pareri possano essere parecchio divergenti, persino all’interno di una comunità molto circoscritta e snob come la vostra. Senza offesa, eh. Volevo far partire questa indagine da un film che ho guardato di recente, The Den. Voi l’avete visto? Che cosa ne pensate? Grazie in anticipo per il vostro contributo! J

Bradipo
Ciao Melanie. Uh, sì, io l’ho visto The Den. Mi è piaciuto molto. Per citare la mia molto modestamente splendida recensione della pellicola: “The Den mette in guardia dai pericoli della civiltà internautica in cui oggi viviamo ma non lo fa gratuitamente come succedeva nel pessimo Smiley che si risolveva in una bimbominkiata fatta da giovanotti annoiati. […] Nella chat che lei studia trova ogni sorta di stranezze, da maniaci sessuali a gente che fa scherzi idioti, la cosa che però non va nella sua vita è che anche coloro che le sono vicini, le sue amicizie, il suo fidanzato e i suoi affetti in genere comunicano con lei più attraverso il virtuale che non direttamente.”
Lo studio della protagonista del film sembra ricordare molto il tuo…

Melanie Papalia
Ma tu guarda un po’ che caso…



Cannibal Kid
Il tuo progetto sembra interessante, Melanie, ma noi cosa otteniamo, in cambio del nostro aiuto?



Melanie Papalia
Ah, ho capito. Vuoi essere pagato, vero ragazzo cannibale?



Cannibal Kid
No, non hai capito un bel niente. Sei figa, ma probabilmente non tanto sveglia. Non mi riferivo ai soldi. In cambio mi accontenterei di vedere le tue tette. ;)


Melanie Papalia
No, non si può fare. Maniaco!



Lorenzo Antico
Ma chissenefrega del film? Anche io sono qui solo per le tette!




Melanie Papalia
Ma perché attiro sempre dei maniaci? Solo perché sono una bella gnocca?




MrJamesFord
Cara Melanie, io sono sposato e le altre donne non le guardo più. Ormai sono tutto casa e chiesa, e ogni tanto cinema, più che altro tamarro. Il film in questione non l’ho visto e dalla descrizione del Bradipo non ho mica capito bene di cosa parli.

Melanie Papalia
Gentile Signor Ford, le do del lei perché mi sembra molto vecch… scusi, anziano. The Den parla di questo software, che si chiama appunto The Den, un programma simile a MSN, o a Skype.


MrJamesFord
Skype? E che è? Quel coso a pagamento che si utilizza per vedere le partite, col satellite e ‘ste altre diavolerie tecnologiche?


Melanie Papalia
Nossignore. È un programma per chat e videochat.



MrJamesFord
Un programma per cosa e videocosa?




    IL PROGRAMMA THE DEN E' STATO ARRESTATO

MrJamesFord
Cosa vuol dire che è stato arrestato? E ora chi paga la cauzione?




Cannibal Kid
Ford, è soltanto un modo di dire. In gergo computerese, significa che il programma è stato bloccato.



MrJamesFord
E perché mai?




Cannibal Kid
Avrai scritto qualche cacchiata troppo grossa delle tue e Melanie ti avrà bannato. Ti faccio vedere com’è semplice…
Hey Melanie, ci sei? Me le fai vedere le tette adesso?


Melanie Papalia
No.



Cannibal Kid
E adesso?




Melanie Papalia
Nemmeno.
Beccati 'sta bannata!



    IL PROGRAMMA THE DEN E' STATO ARRESTATO


Una settimana dopo...

Melanie Papalia
Amici blogger, ci siete ancora? Allora, l’avete visto il film?



Cannibal Kid
Io sto ancora aspettando che ci fai vedere le tette…



Melanie Papalia
Quelle non mi va. Mi vergogno. In compenso però posso farvi vedere le mie chiappette.



Allega foto >>


Cannibal Kid
Niente male! Avrei gradito di più vedere le tue tettine, però anche le tue chiappette e pure la pellicola non mi sono dispiaciute. Non ne sono rimasto colpito quanto il facilmente impressionabile Bradipo, ma The Den è un film piuttosto interessante. Più di molti altri modesti mockumentary così come anche molti altri pessimi horror che mi è capitato di vedere di recente. È uno sguardo sul mondo di internet e della comunicazione odierna che offre qualche spunto di riflessione. Soprattutto, è una visione bella tesa, con alcune idee niente male, un certo senso dell’umorismo che affiora qua e là, e mi ha tenuto incollato allo schermo del computer come una chiacchierata con una bella gnocca come te in chat. Peccato giusto per la parte finale. La prima ora di film è parecchio avvincente, ma ***ATTENZIONE SPOILER nella conclusione si scivola su territori un po’ troppo prevedibili da torture-horror. FINE SPOILER***

Melania Papalia
Qualche altro parere?




Jean Jacques
A me è sembrata una pellicola troppo violenta e volgare per i miei gusti puritani. Mi ha shockato e inquietato parecchio. Adesso torno a leggere I promessi sposi e La Bibbia. A mai più rivederci, signorina scostumata. Si copra, per favore!


Frank Romantico
The Den è un film guardabile e godibilissimo, ma non è nulla di che e nulla di più. Piacerà a chi il web fa paura, a chi teme i complottismi. Queste persone proveranno una sana paura almeno per tre quarti di pellicola. Agli altri forse non farà né caldo né freddo, invece. Nonostante ciò il film di Zachary Donohue non è da buttare ma si assesta su una comoda sufficienza. Per alcuni un po' di più, per altri un po' di meno.

MrJamesFord
Oh, sarò lento io, forse eh, ma non ho ancora capito bene di cosa parla, ‘sto film…




Melanie Papalia
Signor Ford, fondamentalmente è una pellicola che affronta la tematica della comunicazione via Internet.



MrJames Ford
E cos’è, ‘sto Internet?
Mai sentito nominare!


Melanie Papalia
AAARGH!!!
Ma dove diavolo sono finita?
Rinuncio al mio studio sul mondo dei siti di recensioni. Voi blogger cinematografici siete davvero un caso perso. Adios!


    IL PROGRAMMA THE DEN E' STATO ARRESTATO

(DISCLAIMER: i blogger nominati nel post potrebbero non aver mai rilasciato le dichiarazioni sopra riportate)

The Den
(USA 2013)
Regia: Zachary Donohue
Sceneggiatura: Zachary Donohue, Lauren Thompson
Cast: Melanie Papalia, David Schlachtenhaufen, Adam Shapiro, Matt Riedy, Lily Holleman, Katija Pevec
Genere: internettaro
Se ti piace guarda anche: Paranormal Activity, Smiley, Disconnect
(voto 6,5/10)

sabato 3 agosto 2013

SMILEY, UN SORRISO VI UCCIDERA’


Smiley
(USA 2012)
Regia: Michael J. Gallagher
Sceneggiatura: Ezra Cooperstein, Michael J. Gallagher, Glasgow Phillips
Cast: Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Andrew James Allen, Shane Dawson, Liza Weil, Roger Bart, Toby Turner, Michael Traynor, Keith David
Genere: horrorino estivo
Se ti piace guarda anche: I segreti della mente (Chatroom), Pulse, Chiamata senza risposta

Avete presente quei siti stile Chatroulette?
Io non ne so niente, eh, ma a quanto pare tali websites sono parecchio popolari tra quelle persone depravate che vogliono chattare con tipi e tipe random altrettanto depravati. Spesso ciò che ne esce da frequentazioni di questo tipo non è niente di buono. Un film come Smiley è una pubblicità progresso in tal senso. Occhio a questi siti da pervertiti, ragazzi e ragazze, che rischiate di fare una brutta fine!

Lo spunto di Smiley è semplice semplice. Quasi idiota, oserei dire.
Secondo una leggenda metropolitana, basta andare su un sito come Chatroulette e scrivere per tre volte la frase: “L’ho fatto per divertimento”. A questo punto, alla persona in collegamento webcam dall’altra parte vedrete improvvisamente comparire alle spalle un losco figuro incappucciato e con una faccia sorridente che lo uccide.
Proviamo…

L’ho fatto per divertimento.
L’ho fatto per divertimento.
L’ho fatto per divertimento.


Azz, mi sa che in questo momento, da qualche parte nel mondo, un mio lettore è morto.
Speriamo almeno sia Mr. James Ford e non qualche povero innocente.

Da un’idea di partenza come questa, sapete già cosa potete attendervi. Un horrorino thrillerino dall’andamento piuttosto prevedibile, in cui ci sarà una discreta scia di morti ammazzati da questo misterioso Smiley, ma anche una visione leggera leggera perfetta per l’estate. Nonostante una sceneggiatura che al di là dello spunto di partenza non offre molto altro e nonostante livelli di recitazione medio-bassi, il film è girato in maniera decente dal giovanissimo esordiente Michael J. Gallagher (classe 1988), ed è uno di quei film dell'orrore talmente scemotti, ma talmente scemotti da farsi vedere fino alla fine con discreto interesse.

Elemento essenziale in questo genere di pellicole sono le figh… intendevo le presenze femminili. L’attrice protagonista, tale Caitlin Gerard, è una biondina piuttosto anonima che, insomma, si poteva trovare di meglio, anche perché nella parte della tipa con disturbi bipolari non è per nulla convincente. Decisamente meglio la sua coinquilina, Melanie Papalia. Pure nel suo caso non stiamo a parlare di un’attrice da Oscar, ma se non altro è parecchio hot e per un film come questo ciò è più che sufficiente.
Non fenomenale nemmeno il resto del cast, in cui si segnalano comunque Liza Weil (Una mamma per amica, Scandal e Bunheads) e il sempre inquietante Roger Bart, già visto in tv in Desperate Housewives e Revenge. È con il suo personaggio, quello di un professorone universatario, che il film cerca di fare il salto di qualità e proporre un messaggio. Salto di qualità che non riesce e semmai contribuisce a rendere la pellicola inutilmente pretenziosa, quando invece come horrorino soft il suo dovere lo faceva. Oltre a una semplice sfilza di tizi che muoiono in chat, Smiley vuole proporsi allora come una riflessione sul Male, il Male assoluto, più ancora che sui pericoli connessi alla connessione in rete. Era meglio se non lo faceva.

Mentre resta nei sentieri del thrillerino in cui un gruppo di universitari idioti finisce morto ammazzato in una maniera stupidissima, Smiley fa il suo porco dovere. Un sano (più o meno sano) e godurioso intrattenimento estivo di basso livello. Quando cerca di imporre un discorso più riflessivo, finisce per pisciare fuori dal vaso.
In conclusione, fino a che segue il motto ripetuto in chat, “L’ho fatto per divertimento”, il film fa il suo dovere. Quando invece si fa serioso a la smette di farlo per divertimento, i suoi autori si meriterebbero una cosa: una bella visita di Smiley. Eccoli accontentati!

L’ho fatto per divertimento.
L’ho fatto per divertimento.
L’ho fatto per divertimento.


Addio, autori del film!
(voto 5+/10)



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