David Guetta "One Love"
David Guetta riesce sempre a sorprendermi. La scorsa estate ho visto un suo dj set in Spagna. Mi aspettavo salisse in consolle, salutasse il pubblico, mettesse su un paio di suoi successi e se ne andasse via da perfetto dj superstar. Con il nome che si è fatto, se lo potrebbe permettere. Invece, ha suonato dischi per 5 ore di fila, infilando bombe da dancefloor in una successione mai vista. E il tutto esaltandosi come un bambino di 5 anni e ballando maldestramente come solo i francesi sanno (e riescono senza vergogna a) fare.
Ormai Guetta è sinonimo di estate. Adesso che ci avete tolto il Festivalbar e Lucignolo, cosa sarebbe l’estate senza nemmeno una sua hit? Per celebrarne degnamente la fine, arriva dunque il suo nuovo album.
Il primo pezzo lo conoscono ormai tutti i muri di tutte le discoteche e tutti i granelli di tutte le spiagge: “When love takes over” con l’ex Destiny’s Child Kelly Rowland. Pop quanto basta. Poi arriva “Gettin’ over” col più classico dei crescendi david guettiani. Niente di nuovo ma esaltantissima. Il nuovo singolo è “Sexy Bitch” con Akon: come di evince dal titolo, si tratta di un romantico ed elegante pezzo d’amore che prova a conquistare le charts americane. Probabilmente la cosa meno convincente qui presente. Molto meglio il successivo “Memories” con Kid Cudi, il rapper più hype del momento. Una sequela di coretti “hey hey, yeah yeah!” ma comunque troooppo hype! Due i pezzi con Will.I.Am dei Black Eyed Peas: “On the dancefloor”, tamarrata incredibile che fa prima agitare, quindi esplodere le teste, e “I wanna go crazy”, electro punk da party malato.
Kelly Rowland torna in “It’s the way you love me”, disco dance triste di fine estate. Lacrime giù. Mani su. David Guetta, a differenza di molti altri artisti di musica elettronica, sa come fare un album vero, costruito su saliscendi ritmici ed emotivi messi al punto giusto. Ed è forse per questo che, volenti o nolenti, ha rilanciato la musica dance nelle classifiche mondiali.
"Missing You" con il nuovo artista r’n’b Novel (di cui probabilmente sentiremo parlare in futuro) torna in territori hypnotici-trance. Perfetta per un coma etilico. E seguente ritorno alla vita.
“Choose” mette in campo Ne-Yo insieme alla solita bambina del destino Kelly. Ritmi spinti verso un futuro esagerato che in mano al francese è già presente. È una bella testata in pieno cuore architettata dallo Zidane della musica dance.
La title-track “One love” con la star inglese Estelle fa vedere al mondo che differenza c’è da un David Guetta e un Bob Sinclar qualunque. Un pezzo pop-dance semplice semplice, mandato in orbita grazie a un piano pizzicato. Quindi “Toyfriend” cantata dalla futura star Wynter Gordon va in territori hip-hop 2.0. La chiusa perfetta è affidata alla bella voce della giovane Makeba (da non confondere con la scomparsa Miriam Makeba) sulla music sognante di “If we ever”. Un ralenty perfetto per chiudere una serata e tornare a casa con i fari delle auto negli occhi e il ronzio per la musica alta nelle orecchie.
One love è una catena senza fine di perle dance che alterna nomi altisonanti dello showbiz odierno insieme a qualche giovane promessa. La cosa più importante è che tutti si mettono al servizio della musica dell’artista francese e non il contrario. Con la stessa velocità di un Usain Bolt su una pista da atletica, su quella da ballo il dj più famoso del mondo aumenta ulteriormente il gap che lo separa da tutti gli altri. Chapeau Davìd.
(voto 7+)
Ormai Guetta è sinonimo di estate. Adesso che ci avete tolto il Festivalbar e Lucignolo, cosa sarebbe l’estate senza nemmeno una sua hit? Per celebrarne degnamente la fine, arriva dunque il suo nuovo album.
Il primo pezzo lo conoscono ormai tutti i muri di tutte le discoteche e tutti i granelli di tutte le spiagge: “When love takes over” con l’ex Destiny’s Child Kelly Rowland. Pop quanto basta. Poi arriva “Gettin’ over” col più classico dei crescendi david guettiani. Niente di nuovo ma esaltantissima. Il nuovo singolo è “Sexy Bitch” con Akon: come di evince dal titolo, si tratta di un romantico ed elegante pezzo d’amore che prova a conquistare le charts americane. Probabilmente la cosa meno convincente qui presente. Molto meglio il successivo “Memories” con Kid Cudi, il rapper più hype del momento. Una sequela di coretti “hey hey, yeah yeah!” ma comunque troooppo hype! Due i pezzi con Will.I.Am dei Black Eyed Peas: “On the dancefloor”, tamarrata incredibile che fa prima agitare, quindi esplodere le teste, e “I wanna go crazy”, electro punk da party malato.
Kelly Rowland torna in “It’s the way you love me”, disco dance triste di fine estate. Lacrime giù. Mani su. David Guetta, a differenza di molti altri artisti di musica elettronica, sa come fare un album vero, costruito su saliscendi ritmici ed emotivi messi al punto giusto. Ed è forse per questo che, volenti o nolenti, ha rilanciato la musica dance nelle classifiche mondiali.
"Missing You" con il nuovo artista r’n’b Novel (di cui probabilmente sentiremo parlare in futuro) torna in territori hypnotici-trance. Perfetta per un coma etilico. E seguente ritorno alla vita.
“Choose” mette in campo Ne-Yo insieme alla solita bambina del destino Kelly. Ritmi spinti verso un futuro esagerato che in mano al francese è già presente. È una bella testata in pieno cuore architettata dallo Zidane della musica dance.
La title-track “One love” con la star inglese Estelle fa vedere al mondo che differenza c’è da un David Guetta e un Bob Sinclar qualunque. Un pezzo pop-dance semplice semplice, mandato in orbita grazie a un piano pizzicato. Quindi “Toyfriend” cantata dalla futura star Wynter Gordon va in territori hip-hop 2.0. La chiusa perfetta è affidata alla bella voce della giovane Makeba (da non confondere con la scomparsa Miriam Makeba) sulla music sognante di “If we ever”. Un ralenty perfetto per chiudere una serata e tornare a casa con i fari delle auto negli occhi e il ronzio per la musica alta nelle orecchie.
One love è una catena senza fine di perle dance che alterna nomi altisonanti dello showbiz odierno insieme a qualche giovane promessa. La cosa più importante è che tutti si mettono al servizio della musica dell’artista francese e non il contrario. Con la stessa velocità di un Usain Bolt su una pista da atletica, su quella da ballo il dj più famoso del mondo aumenta ulteriormente il gap che lo separa da tutti gli altri. Chapeau Davìd.
(voto 7+)
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