Nel nuovo disco di Elisa c'è una canzone che si chiama "Mad World". Sarà QUELLA "Mad World", mi chiedo immediatamente? Quella dei Tears For Fears che nella versione di Gary Jules risuona alla fine di Donnie Darko?
Sì, è proprio quella. La prima parte della cover proposta da Elisa è onirica e originale, poi vira verso un prevedibile rockettone con tanto di coda strumentale inspiegabile, davvero inspiegabile. Trovo sia questo il difetto principale del disco. Un pallido rock anni 90 Alanis fuori tempo massimo che emerge qua e là e che imprigiona le canzoni anzichè lasciarle respirare (qualunque cosa questa espressione da critico musicale possa significare...).
Non a caso la produzione è curata dalla stessa Elisa insieme al fidato compagno Andrea Rigonat. In Italia si fa così, si ha paura a subordinare, ad affidarsi a una presenza esterna che ci può anche, Dio ce ne scampi, avanzare qualche critica costruttiva. Come quella marea di registi-attori-sceneggiatori-comici-cantanti faccio tutto io. Pieraccioni, ad esempio. Da comico ogni tanto farebbe ridere, o sorridere. Peccato voglia fare anche il regista (ed è una chiavica, come regista) e lo sceneggiatore (ha dato tutto con I laureati, poi non ha fatto che ripetere sempre lo stesso script). Stesso discorso vale per Elisa. Solo perché sai cantare non significa che sai produrre, prima te ne renderai conto, meglio sarà.
Veniamo ai duetti: "Ti vorrei sollevare" con Giuliano del Progetto Negramaro sarebbe anche un buon pezzo, ma i due si lasciano trasportare troppo per i miei gusti dando un esagerato sfoggio a mò di talent-show delle loro vocalità. Molto spesso, less is more. "Per me è un NO," direbbe Mara Maionchi. Quindi "Forgiveness" con Antony (di Antony and the Johnsons, per i distratti). Per la serie: facciamoci del male. Più che un duetto, sembra di assistere a un duello tra le due voci. Scontato il risultato finale: si vorrebbe mettere il mute sulla voce di Elisa e sentire solo Antony.
Non male "And All I Need", "Coincidences" e molto bella "Anche se non trovi le parole". Tutto il resto suona vecchio, già sentito. Noioso. Probabilmente un disco tutto in italiano avrebbe dato risultati migliori, visto che Elisa nel panorama nostrano può fare la sua porca figura, ma a un livello international questo disco non è nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che fanno le dee Bat For Lashes e Florence and the Machine.
Elisa "Heart"
Io sto cercando di capire se mi piaccia o meno questo nuovo disco... per il momento mi pare alquanto moscio! Però, tutto sommato, Mad world mi piace! Certo, ritengo la canzone talmente perfetta che sarebbe bellissima anche se la cantasse Topo Gigio!
RispondiElimina;-)
Florence and the machine?? Mmmm, non conosco... devo fare qualche ricerchina!
;-)
non sono mai stato un grande fan di elisa, però oggettivamente heart non mi sembra sto gran disco
RispondiEliminail termine moscio riassume bene il concetto :D
florence devi sentirla, ha una voce noootevole
dopo qualche ascolto non potrai più farne a meno
vado a cercare chi nomini.
RispondiEliminaa me elisa piace molto,come tipa,come voce,e come primi album.gli ultimi,li evito come la peste.aspettavo l'album,per decidere se andare a sentirla dal vivo.
ma dalla tua recensione,e dal fatto che duetta con quello dei negramaro...mi sa che sarà un no,anche per me.
[anche se.anche se.mi è capitato sul tubo un video di quello dei negramaro con manuel agnelli.avrei quasi deciso di non andare piu' a sentire neanche lui,ma poi.cantava con lui piccole iene.
ah ah .solo se conviene.
voglio pensare che lo prendesse per il culo.]