venerdì 16 aprile 2010

Stylo


A Single Man
(USA, 2009)
Regia: Tom Ford
Cast: Colin Firth, Julianne Moore, Nicholas Hoult, Michael Goode, Ginnifer Goodwin, Jon Kortajarena

“Vivere nel passato è il mio futuro.”

Dopo “Revolutionary Road”, “An Education” e la serie tv “Mad Men”, anche “A Single Man” va a indagare in quel misterioso periodo che sono stati i primissimi anni Sessanta, un periodo fondamentale da cui si sono generati gran parte dei valori e della cultura di massa (e tutte le relative contraddizioni) in voga ancora oggi.

“Io sono esattamente come appaio.
Se guardi da vicino.”

Visivamente stupendo. Elegante, raffinato, con una fotografia mostruosa e dialoghi ricchi di frasi memorabili, da appuntare. È un esordio di classe quello dello stilista Tom Ford, l’uomo che come direttore creativo di Gucci ne ha rilanciato il marchio nel mondo, per poi creare una linea tutta sua.
Tom Ford si sente che ha qualcosa da raccontare. Mi viene in mente un altro non-regista: Ligabue. Con “Radiofreccia” ha fatto qualcosa di simile. Ha portato fuori un mondo che sentiva profondamente suo, quegli anni 70 delle prime radio libere. Lo stesso ha fatto lo stilista con i primi 60s. Quello che a lui preme di comunicare non è quindi tanto una storia, quanto un modo di vivere, di sentire, di vedere la vita. Ford ci offre il suo sguardo sul mondo, attraverso gli (stylosissimi) occhiali a lenti grandi indossati da Colin Firth.

Capitolo Colin Firth. Un attore che non mi ha mai convinto molto. Penso di essere quindi del tutto imparziale dicendo che in questo film è stupefacente. Semplicemente stu-pe-fa-cen-te nella parte di questo professore di college rimasto single dopo aver perso il suo compagno. Rimasto anche senza speranze e sul costante orlo del suicidio.
Da segnalare poi il giovane Nicholas Hoult. Era comparso come moccioso irritante al fianco di Hugh Grant in “About a Boy” (film che con questo “A Single Man” ha peraltro diversi punti in comune, dalla vita da single al tema del suicidio), è cresciuto come giovane senza morale con la strepitosa serie tv inglese “Skins”, e ora dopo questo “A Single Man” sembra destinato a diventare un nome sicuro su cui puntare per il cinema del futuro. E Julianne Moore, splendida nella parte dell’amica etero, l’eterna innamorata del personaggio di Colin Firth, che però ovviamente non può ricambiare i suoi sentimenti.

“Mia madre dice che gli amori sono come gli autobus. Basta che aspetti un po’, ed ecco che ne arriva un altro.”

Per fortuna, “A Single Man” non cade nel tranello di molte pellicole che affrontano il tema dell’omosessualità e lo fanno attraverso tutta una serie variegata di macchiette e situazioni ridicole. Non ci sono Maicol del Grande Fratello, qui dentro, ma personaggi a tutto tondo costruiti mettendo da parte i soliti stereotipi. Tom Ford preferisce parlare di amore, vita e bellezza in termini assoluti e universali. Ci vuole una gran style per farlo e a lui certo non manca. Uno dei debutti in società (cinematografica) più sorprendenti degli ultimi tempi.

“Se ci aspetta un mondo senza sentimenti, non è un mondo in cui voglio vivere.”
(voto 8)

Potete recuperarlo in dvd per non far fallire il Blockbuster, oppure vederlo in italiano e in qualità dvd QUI

5 commenti:

  1. dopo aver letto la tua rece, non vedo l'ora di vederlo in dvd, visto che purtroppo al cinema l'ho perso; mi piace il tuo modo di parlare di cinema senza guastare la festa a chi ancora non ha visto i film! bravo come sempre...

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  2. Sono quei film da proiettare nelle scuole, per non rischiare di tirare su un gregge di patetici deficienti stereotipati e pieni di pregiudizi... così come bisognerebbe far leggere nelle scuole il libro di Isherwood da cui è tratto.

    Ah, che stupido, dimenticavo: le nostre scuole servono proprio a inculcare stereotipi, e a far odiare il cinema e soprattutto la lettura...

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  3. come darti torto zio...condivido assolutamente

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  4. ma come si esce da questo oblog?

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  5. Il film è piaciuto molto anche a me!Sono andata a vederlo al cinema appena è uscito perchè avevo grandi aspettative vista la presenza di Colin Firth,che a me piace molto come attore, e di Tom Ford ,che ho molto apprezzato come direttore creativo di Gucci,alla regia!Adesso non mancherò assolutamente di leggere il libro di Isherwood!
    -la metà femminile dell'orecchio-

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