martedì 8 giugno 2010

Come Dio comanda

Come Dio comanda
(Italia, 2008)
Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Filippo Timi, Alvaro Caleca, Elio Germano, Fabio De Luigi, Angelica Leo

“Il mondo è fatto per la gente come te. Il mondo è fatto su misura per i mediocri.”

Finalmente Gabriele Salvatores è uscito dalla mediocrità e ha fatto un film come Dio comanda. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con il suo cinema: diciamo subito che considero l’Oscar dato a Mediterraneo uno di quei colpi di culo inspiegabili che nemmeno il Mondiale vinto nel 2006… D’altra parte del regista napoletano milanesizzato apprezzo la voglia di sperimentare, di cambiare, di proporre qualcosa di sempre diverso e (talvolta) coraggioso per il panorama italiano. Peccato che i risultati spesso siano stati disastrosamente al di sotto delle premesse, vedi il tentativo di fare il suo Il quinto elemento con Nirvana (1997) o un Trainspotting in poco gustosa salsa italo-spagnola con Amnèsia (2002). Quando si trova a che fare con il materiale di Niccolò Ammaniti però finalmente la voglia di cinema di Salvatores si trasforma in un risultato concreto, aiutato da sceneggiature e storie finalmente convincenti. È quanto successo con il valido Io non ho paura (2003) e ancor di più con Come Dio comanda.


Salvatores pure qui non smette di guardare a modelli stranieri, in questo caso direi certo cinema indipendente americano, ma li fa per una volta totalmente suoi e riesce a rendere la remota provincia del nord-est Italia con atmosfere apocalittiche che sembrano uscite da The Road o dal mondo-discarica di Wall-E, per poi trasformarsi nella seconda parte in un incubo notturno da film de paura.
Salvatores ha anche il merito di aver azzeccato completamente il cast, lasciando per una volta fuori dalle balle quell’incapace di Abatantuono e scegliendo un Filippo Timi che qua è al top dei top: con un numero alla Edward Norton riesce a diventare un magistrale personaggio da Italian History X. Quindi, Elio Germano è un “ritardato” credibile, il giovane dal volto scavato Alvaro Caleca e la bionda Angelica Leo sono due rivelazioni. Meno convincente un insopportabile Fabio De Luigi urlante, decisamente preferibile ai tempi di “Ah, la tauromachia!”
Leitmotiv del film è la rassicurante e allo stesso tempo inquietante “She’s the one” di Robbie Williams, che ci accompagna in questa strana storia di un padre disoccupato con tendenze nazi che tenta di non perdere la custodia del figlio (da notare come non si faccia praticamente riferimento alla madre). Tra pazzi, esaltati, disoccupati, disadattati, assassinati, padri e figli disastrati: anche questa è l’Itaglia, oggi.
(voto 7/8)

Potete trovare il film QUI

Piccola curiosità: nel locale dove Timi va a “rimorchiare” ci sono i Tre Allegri Ragazzi Morti che suonano!

18 commenti:

  1. [sai anche dove va a rimorchiare nella realtà ;)?....
    ami i tre allegri ragazzi morti!
    w marco :O)]

    RispondiElimina
  2. era amo! se li ami pure tu, mi fa piacere :)

    RispondiElimina
  3. Bellissimo film, bellissimo e bravo Filippo e un grande Elio Germano.
    Ovviamente tutto grazie anche allo zampino di Nicolo Ammaniti, il che non è poco.

    Amnesia con la martina stella...se lo poteva risparmiare...

    RispondiElimina
  4. Film fantastico! Ho avuto il piacere di vederlo al cinema.
    Chiaramente anche il libro è assolutamente fantastico.

    Filippo Timi è un grande.

    RispondiElimina
  5. COME DIO COMANDA è innanzi tutto uno dei libri migliori del buon Ammaniti (a differenza di quella mezza ciofeca che è CHE LA FESTA COMINCI). Il grande merito di Salvatores è la trasposizione, non perde quasi nulla del libro e preferisce cancellare alcuni personaggi piuttosto che riportarli per una inutile fedeltà narrativa.
    Timi qui è una spanna sopra a tutti.

    RispondiElimina
  6. Personalmente ritengo che il romanzo NON sia affatto scritto come dio comanda, ma non stento a crederti sulla bontà del film: in fondo anche Io non ho paura (sempre di Salvatores) è stato l'unico caso in vita mia in cui abbia trovato che il film, anche se non eccelso, fosse, e di gran lunga, migliore del libro da cui era tratto, se non altro per quella meravigliosa fotografia coi campi di grano a perdita d'occhio. Nel libro, purtroppo, le fotografie non c'erano...

    RispondiElimina
  7. sono d'accordo in toto con Tyler ;D
    gran bel film. Timi immenso

    RispondiElimina
  8. concordo con Zio Scriba. Ammaniti dovrebbe ritrovare la verve (e la cattiveria) di Fango. Salvatores pesca nel materiale più debole dello scrittore, difficile trarne dei capolavori...cmq l'ho trovato gradevole, ma non esattamente memorabile.

    RispondiElimina
  9. Anche io l'ho visto e apprezzato in modo notevole... Gran bella trasposizione, merita di essere visto almeno una volta.

    RispondiElimina
  10. Gabriele Salvatores non è proprio il max del genere che preferisco ma, ci ha messo proprio come Dio comanda un serio impegno, considerato che, il romanzo da cui tratto, è pessimo.

    RispondiElimina
  11. *agnese
    no nella realtà non so, ma se lo scopro ti faccio sapere così puoi andare a "caccia" ;)
    a me piacciono molto i tre allegri ragazzi morti, li seguo da lunga data, ma amarli no. preferisco i vivi lol :D

    *vale
    abatantuono + martina stella=livello recitativo davvero a minimi storici

    *absinto
    qui secondo me è alla sua migliore intepretazione (tra i suoi film che ho visto)

    *tyler
    non ho letto il libro, però secondo me il modo migliore per fare una trasposizione cinematografica è non essere troppo fedeli, anche a costo di tagliare dei personaggi

    *zio scriba
    ne deduco che non sei un gran fan di ammaniti..
    io ho letto solo le sue prime cose e non mi dispiacevano affatto, poi l'ho un po' perso di vista, recuperandolo solo in versione filmica

    RispondiElimina
  12. salvatore di solito mi piace, quando più quando meno ma mai film totalmente inutili. questo devo guardarlo.

    RispondiElimina
  13. anch'io vorrei sapere dove rimorchia nella realtà Timi e se ho delle chances!!;)
    A parte Timi che io stra-adoro, questo è proprio un gran bel film!!!ottima sceneggiatura, ottimi gli attori...e gran bella colonna sonora!!

    RispondiElimina
  14. Non ho visto questo film, ma ho visto l'ultimo di Salvatores ovvero Happy Family. L'hai visto questo?
    A me è piaciuto. L'ho trovato leggero (che non vuol dire affatto stupido).

    RispondiElimina
  15. Ho paura di piangere così tanto da singhiozzare ma prima o poi devo vederlo! I tre allegri ragazzi morti sono MITICI!

    RispondiElimina
  16. essendoci Elio Germano, mio attore preferito, ovviamente ho visto questo film...
    bello
    inquietante
    ma troppo lunga la scena che poi culmina con l'assassino


    secondo me...





    però bravissimo salvatores, elio, e timi

    concordo su de luigi

    RispondiElimina
  17. *alma
    no, happy family non ancora
    però de luigi in versione attore non mi ha ancora mai convinto..

    *daisy
    ma perché piangere??
    non è un film strappalacrime, anzi è molto duro

    *wera
    in effetti quella parte è sembrata anche a me eccessivamente lunga.. è per quello che il voto non è arrivato a un 8 pieno ;)

    RispondiElimina
  18. Mmmm... allora ancora peggio! Ma devo guardarlo! :-))) Sono ultrasensibile io con i film! Mannaggia!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com