The Box – C’è un regalo per te…
(USA, 2009)
Titolo originale: The Box
Regia: Richard Kelly
Cast: Cameron Diaz, James Marsden, Frank Langella, James Rebhorn, Holmes Osborne, Sam Oz Stone
L’Italia odia Richard Kelly. Per distribuire il suo geniale esordio Donnie Darko ci sono voluti 3 anni. Il suo secondo, un poco pasticciato ma a mio parere enormemente sottovalutato Southland Tales – Così finisce il mondo, è uscito solo sul mercato home-video e questo terzo The Box sarebbe dovuto uscire già qualche mese e invece, nonostante la presenza di un’attrice di richiamo come Cameron Diaz, è stato rimandato fino al periodo più caldo e con i cinema più vuoti dell’anno. Ma, soprattutto, gli hanno “donato” il sottotitolo agghiacciante “C’è un regalo per te…”: davvero una scelta fuori luogo, visto che sembra dargli un’ironia da commedia goliardica del tutto estranea al film. Che poi forse un difettuccio della pellicola è proprio quello di prendersi troppo sul serio…
La storia è ispirata a un racconto di Richard Matheson: siamo negli anni ’70 e una coppia come tante riceve un pacco a sorpresa. Dentro la box c’è solo un pulsante. Il signor Steward, un tizio dal folto sfigurato interpretato da un’eccellente (sia letto alla Mr. Burns) Frank Langella, dice loro che se premeranno il pulsante riceveranno un milione di dollari, però qualcuno da qualche parte nel mondo morirà. Una decisione difficile, che trascinerà i due coniugi in fondo a una spirale di follia e sensi di colpa, in un’atmosfera da incubo ricreata da una fotografia da sogno.
Un pregio non da poco dei film di Kelly è che ti gettano dentro un’atmosfera unica e ti invogliano a rivederli, per poterli comprendere appieno. Cosa non da poco, visto che la maggior parte dei film che escono invogliano a essere immediatamente dimenticati. Ottime poi le musiche originali, realizzate da Win Butler e Regine Chassagne degli Arcade Fire e da quell’altro talento di Owen Pallett; visti i precedenti del regista, mi aspettavo però un qualcosa in più dai brani degli anni ’70. Certo, non tutto funziona alla perfezione e come già nel precedente Southland Tales la trama rischia spesso di farsi troppo complessa e assurda, con il finale che va inevitabilmente a lambire territori new-age.
Una visione visionaria niente male, questo The Box, un nuovo viaggio nella beautiful mind del genietto (molto incompreso) Richard Kelly, impreziosito dalle interpretazioni di Cameron Diaz e James Marsden ai loro massimi livelli, oltre al già citato inquietantissimo Langella. E alla fine non è nemmeno poi così male che sia stato distribuito ora da noi. Perché The Box (senza orripilante sottotitolo italiano) è un grandioso b-movie per l’estate.
(voto 7/8)
Schiacciando QUI potrete trovare The Box (e nessuno morirà)
Ma è veramente necessario storpiare i titoli?
RispondiEliminaHo dedicato un post sul malcostume dei titoli storpiati. Riguardo Kelly, non vedo l'ora di vedere questo film. Per quanto mi aveva esaltato Donnie Darko per quanto mi ha deluso alla seconda prova in cui si è perso (pur riconoscendo spunti geniali). E' ancora molto giovane e ha un gran talento e sono convinto che prima o poi sfornerà un capolavoro.
RispondiEliminaOk, ho voglia di vederlo!!
RispondiEliminaPS: hai scritto "Il signor Steward [...] dice loro che se premeranno il biglietto".
Se si possono premere i biglietti, il film diventa troppo complicato per me :)
*vale
RispondiEliminasi vede che è l'unica fonte di divertimento per i poveri distributori italiani...
*lucien
per me è una garanzia, visto che ha fatto 3 su 3 film che mi sono piaciuti, ma pubblico & critica non la pensano certo come me. chissà, magari un giorno sarà nominato agli oscar, dopo tutto se è successo a danny boyle e david fincher...
*ragno
era per mettervi alla prova e vedere se stavate attenti ;)
grazie per la segnalazione, vado a correggere (il film è incasinato, ma non fino a questo punto!)
L'ho visto qualche tempo fa e l'ho trovato davvero un bel film di genere... certo la base di partenza era eccezionale!
RispondiEliminahttp://www.soloparolesparse.com/2010/02/the-box-tutta-colpa-di-eva-cameron-diaz/
Sta storia dei titoli è davvero penosa comunque...
RispondiEliminae se morisse uno di loro tre????
RispondiEliminaQuindi fa paura? Perchè io e Mr.Ford stiamo cercando film horror/thriller belli e paurosi (e chiaramente non ancora visti.. chè ce li siamo già sparati tutti) per le vacanze.
RispondiEliminaHai qualche spunto?
e si struchi il botton! non l'ho visto! rimedierò!
RispondiEliminavisto! non saprei, sto ancora metabolizzando... ;D
RispondiEliminaPiaciuto moltissimo. Quasi quasi tento l'eresia affermando di ritenerlo superiore a Darko. Se togliamo una ventina di minuti a 3/4 film direi che siamo vicini al piccolo capolavoro.
RispondiElimina*oh dae-soo
RispondiEliminapiaciuto? mi sa che sei l'unico a parte me :D
e comunque l'eresia non diciamolo. se i potteriani difendono a spada tratta la loro saga, io sono un donniedarkiano doc e quindi donnie darko per me è un cult insuperabile.
non un film eccelso ma manco un film inguardabile. Kelly vuoe stupire a tutti i costi, quando alle volte la semplicità è la milgior arma, finendo a che epr ripetersi in certi punti - basta viaggi nel tempo!. Questo ha contribuito a rendere alcuni passaggi abbastanza strani e a gravare sul ritmo generale, ma al cinema - purtroppo - ho visto decisamente di peggio.
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