(UK, 1998)
Regia: Christopher Nolan
Cast: Jeremy Theobald, Alex Haw, Lucy Russell, John Nolan
Links: imdb, mymovies
Quando non si ha niente da fare, proprio un bel niente, allora si può anche finire a seguire le persone. Seguire chi? Persone a caso. Sconosciuti notati per caso tra la folla per strada. È quello che fa il protagonista di Following, opera prima di Christopher “Genio” Nolan. Prima di Inception, prima de Il cavaliere oscuro, prima di Batman Begins, prima di The Prestige, prima di Insomnia e ancor prima di Memento.
Lo stile di questa prima regia nolaniana: b/n da video a basso costo anni Ottanta, tipo Smiths o Joy Division, tipo primi lavori di Anton Corbijn, telecamera spesso a mano, spesso mossa, spesso nouvelle vague, dettagli e incastri di sceneggiatura hitchcockiani.
Da buona opera prima che si rispetti, ci scoviamo al suo interno già molti degli elementi che ritroveremo nelle sue opere successive: ci sono gli stacchi temporali, marchio di fabbrica tipicamente nolaniano (seppure non portati qui alle estreme conseguenze come in Memento), c’è un bel trucchetto di magia alla The Prestige (“Devi nascondere per mostrare”), sulla porta di un appartamento c’è il simbolo di Batman (!) e c’è un primo grande confronto tra personaggi maschili: qui si tratta dei due sconosciuti, ma ottimi, Alex Haw e Jeremy Theobald; quest’ultimo quando ha i capelli lunghi ricorda Silvio Muccino, quando li ha corti assomiglia a Sam Riley (e di conseguenza pure a Ian Curtis) in Control.
Più in là verranno quindi le più altisonanti coppie Al Pacino/Robin Williams di Insomnia, Christian Bale/Hugh Jackman di The Prestige, Christian Bale/Heath Ledger de Il cavaliere oscuro, fino ai Leonardo Di Caprio/Joseph-Gordon Levitt dell’ultimo Inception.
In Following ci sono dialoghi fortissimi, una sceneggiatura di ferro, idee a profusione che sopperiscono (e alla grande) la mancanza di un budget forte. E quando pure il budget sarà dalla sua parte, Nolan diventerà enorme. Però il talento, intendo il vero talento, già lo si poteva assaporare anche tra il b/n movimentato di questo esordio.
(voto 8+)
lo potete trovare in rete e su emule anche in italiano
RispondiEliminawell, thank you kiddo!
RispondiEliminaI appreciate this one.
è ora che mi guardi altre robe delle solite.
:) love, mod
Grazie della segnalazione, al solito, preziosissima! ;-)
RispondiEliminaDavvero un ottimo esordio, questo.
RispondiEliminaSi vedeva eccome che sarebbe diventato quello che poi è diventato. Certo, Following è ancora acerbo, ma a me ricordò la forza della sperimentazione di Ombre di Cassavetes, o Il bacio dell'assassino di Kubrick.
E stasera, Inception!
Io non vedo l'ora di andare a vedere Inception...
RispondiEliminaDico solo una cosa: questo qua rischia che quando sarà arrivato 60 anni di aver fatto la stessa strada di Kubrick, o giù di lì..
RispondiEliminaBeh almeno glielo auguro, tecnicamente ora lo considero uno dei registi più completi in circolazione. E ha un grosso merito: evita il citazionismo tormai ridondante a cui ci obbliga sempre più l'ormai satollo e sempre più perso a compiacersi Tarantino...
Evviva Nolan !!!!
Accattivante... segnato!
RispondiEliminaFantastico, a me ha trasmesso davvero tanto vuoto e disillusione. Tutta questa storia dello scrittore che segue persone a caso l'avevo pensata da sempre e vedendo questo film mi si è aperta la mente perchè era proprio come me l'ero immaginato. Effettivamente ha qualcosa del film Control...
RispondiEliminaVisto ieri sera. Following, intendo. Notevole. Si vede che era una prova generale per Memento.
RispondiEliminaQuanto al fatto che Nolan sia il nuovo Kubrick o giù di lì, bè, a mio avviso per quello ne deve mangiare ancora un bel po' di pastasciutte.
Di sicuro è il regista (di successo) più interessante attualmente in circolazione, questo è certo. Per lo meno nella misura in cui non sbaglia un film (anche se The Dark Knight dei difetti - parecchi - li aveva, e Insomnia non era questo capolavoro) e nella misura in cui la sua personalità nelle immagini si vede tutta.