E va bene. Questa settimana c’è stata la questione degli spari libici su una nave italiana (nessuna parola in proposito da parte del nostro Premier?!) su cui subito si è glissato preferendo concentrare l’attenzione sui Rom. C’è stato un altro soldato italiano morto in Afghanistan che ormai non fa nemmeno più notizia. C’è la Rai che si rifiuta di pubblicizzare Annozero sulle proprie reti e Santoro che è costretto ad appellarsi (come al solito) al popolo della rete. Argomenti che andrebbero approfonditi e che altri blog fanno molto bene (il mio punto di vista sui Rom è ad esempio esposto come meglio non potrei da Gio sulla sua pagina).
Una cosa su cui vorrei soffermarmi sono però le dichiarazioni di Sandro Bondi, Ministro dei Beni Culturali (dove Ministro dei Beni Culturali non è una battuta) a proposito dell'ultimo Festival di Venezia e del Presidente della giuria:
Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica. E la sua visione influenza i suoi giudizi critici.
Adesso toccatemi tutto ma non il mio Quentin. A parte che si potrebbe discutere sul fatto che Tarantino rappresenti una cultura snobistica, visto che ha da sempre dichiarato il suo amore più per i b-movie e per i trash movie (persino quelli con Lino Banfi!) che non per il cinema impegnato.
A parte che, come dice il regista di Io sono l’amore Luca Guadagnino, presente quest'anno nella discussa giuria:
Tarantino è un faro per milioni di spettatori, ha modificato l'immaginario mondiale, i suoi sette film hanno incassato 430 milioni di dollari, altro che cultura elitaria. Mi sembra che il ministro manchi di conoscenza dei fatti.
A parte che una giuria di un Festival cinematografico è anche normale che sia espressione di una cultura elitaria, non è mica la giuria di Velone.
A parte che io a parlare male di Tarantino starei attento, visto che qualche inglourious basterd te lo può sempre mandare in casa.
A parte tutto ciò, il motivo del dissenso del “Ministro” Bondi che, lo ricordo, nonostante la carica che ricopre non ha assistito a nemmeno uno dei film in Concorso, è il fatto che non abbiano vinto film italiani. Ma solo perché il Festival di Venezia è in Italia, non necessariamente si devono premiare film italiani. È un po’ come dover far vincere a tutti i costi la nazione organizzatrice di un Mondiale solo perché appunto gioca in casa. Che pure qualcuno (vedi quei democratici della Corea del Sud nel 2002) prova a fare pure questo...
Non contento, Bondi minaccia per il futuro:
Visto che i finanziamenti sono dello Stato, d'ora in poi intendo mettere becco nella scelta dei membri della giuria del Festival.
La giuria del Festival di Venezia 2011?
Augusto Minzolini (l’imparzialità fatta persona), Totò Riina (così sappiamo che nessuno farà il furbo), Elisabetta Canalis (perché un po’ di figa ci sta sempre bene), i fratelli Vanzina (mica possono mancare i massimi esponenti del nostro cinema?) e il Gabibbo Presidente di Giuria.
Oggi sono stata a una presentazione della nuova stagione di prosa e hanno parlato anche di lui, del pericolo di puntare sull'audience anche in campo teatrale.
RispondiEliminaMa voi avete letto le tanto bellissime (come no!) poesie di Bondi su Vanity Fair?
Eccone una, dedicata a una commessa della Camera, che ho trovato sulla rete:
Dolente fulgore
Mite regina
Misteriosa malia
Polvere di stelle
Poesie adatte per rimescolarle tanto il senso non cambia
*alma
RispondiEliminagrazie! questa "poesia" (parole a caso sarebbe meglio) mi ha messo di buon umore, anzi mi ha fatto ridere a crepapelle :D
Concordo su tutto, parole, punteggiatura, spazi. Tutto.
RispondiEliminaApplausi.
RispondiElimina(... Quentin non si tocca!)
come ho detto nel blog di Lucien, auspico una visita di Vincent Vega in casa di Don (Ab)Bondi(o).
RispondiEliminaxkè sprecare parole su gente cerebrolesa?
RispondiEliminaPiù che Vincent Vega gli scagnozzi di Marsellus Wallace...
RispondiEliminaTeoricamente Lucy hai ragione, però non si può neanche tacere o fare a meno di sfottere ferocemente un soggetto che sta facendo danni enormi al nostro cinema e alla cultura, gestendo in modo inetta una carica che in Paese normale non avrebbe mai ricoperto.
ti quoto dalla prima all'ultima parola...e ricordiamoci che ha detto che l'ultimo film che ha visto è di Ugo Tognazzi...O_O
RispondiEliminaps:ho letto la "poesia" nel commento di almacattleya...e sto ridendo da dieci minuti buoni!per me pesca a caso dai sinonimi e contrari...
Io quoto Lucy.
RispondiEliminaOddio sul Gabibbo sono morta!
RispondiEliminaRisate a parte: che tristezza...
Stendiamo un velo pietoso.
Cmq la figura peggiore ce la fa lui: criticare Tarantino sulla competenza cinematografica è darsi un'enorme zappa sui piedi.
Peccato che qui se ne accorgano in pochi.
Marco, grazie :-)
RispondiEliminaBondi ... vorrei Montale fosse vivo: lui sarebbe capace di trovare le parole adatte per descrivere l'ossimoro permanente insito nel 'Bondi ministro della cultura'!
Ciao!
Gio
Che vergogna..Siamo proprio alla frutta (marcia, è chiaro)..
RispondiEliminaoscar a moccia!
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