domenica 8 maggio 2011

Ho ucciso mia mamma, ma non è una confessione

J'ai tué ma mère
(Canada 2009)
Regia: Xavier Dolan
Cast: Xavier Dolan, Anne Dorval, Francois Arnaud, Suzanne Clément, Patricia Tulasne, Neils Schneider
Genere: rapporto madre/figlio
Se ti piace guarda anche: Correndo con le forbici in mano, Tutto su mia madre, Y tu mama tambien - Anche tua madre

Trama semiseria
Hubert ha 16 anni, è gay, vive con la madre con cui ha un rapporto pessimo e, soprattutto, ha un nome ridicolo. Su quale aspetto si concentra maggiormente il film? Non sul nome ridicolo, come si potrebbe pensare, bensì sulla relazione conflittuale tra madre e figlio: in pratica i due litigano un sacco per tutto il tempo, fino a che lei scopre che è gay e allora lo spedisce in collegio. Dopo di che cosa succede? Considerato il titolo del film, lui la ucciderà?

Recensione cannibale
In occasione della festa della mamma, ecco a voi un film simpaticamente e dolcemente intitolato J'ai tué ma mère, ovvero I killed my mother, ovvero Ho ucciso mia mamma. Nonostante il titolo estremo faccia pensare al peggio, la pellicola non è certo così radicale, violenta o chissà cos’altro. Anzi, è un normale dramma il cui limite maggiore sembra proprio l’indecisione di non saper che direzione prendere e di non rischiare nulla. Un film più potenzialmente interessante che realmente interessante.

Nel calderone vengono buttati dentro diversi elementi: l’omosessualità, la ribellione giovanile, l’amicizia professore/studente, ma soprattutto il rapporto contrastato tra una madre divorziata e il figlio. Assistiamo quindi a una lunga serie di litigi tra loro due, lui sedicenne ribelle e vagamente artista ma nemmeno troppo, lei madre menefreghista che preferisce guardare un maledetto programma tv piuttosto che passare del tempo con il figlio. Tutto qui, qualche contrasto, qualche schiamazzo, ma niente di davvero incinsivo e nonostante il rapporto madre/figlio, non c’è nessuna scena madre (scusate la battutaccia). L’attrice che interpreta la mamma è poi francamente odiosa, va bene che il suo personaggio lo deve essere, però a tutto c’è un limite…

Quando un regista non sa cosa fare, ci piazza su un bel ralenty e pensa che tutto diventi più poetico. A volte gli va bene e l’espediente funziona anche (vedi Confession), a volte va male (Animal Kingdom), qua il più delle volte va male. Tra le poche cose che vanno segnalate di questo film non brutto ma certamente nemmeno imperdibile, c’è proprio una di queste scene al ralenty e quindi una gag divertente quando la madre scopre che il figlio è gay. Tutto qui, per il resto è una pellicola dagli intenti vagamente arty (Mr. Ford preferirebbe dire radical-chic), ma anche in questo caso tutto è soltanto accennato, non si osa mai davvero e la cosa lascia irritati. Un’occasione mancata che fa tornare in mente per analogia di tematiche Ryan Murphy alle prese con Correndo con le forbici in mano, più che Pedro Almodovar e il suo Tutto su mia madre.

Se vogliamo salvare qualcosa, oltre a una bella colonna sonora, possiamo dire che il regista nonché protagonista nonché sceneggiatore del film è il giovanissimo Xavier Dolan, oggi 22enne ma autore dello script a soli 17 anni, e quindi in grado ancora di crescere e maturare parecchio. Nonostante io apprezzi e ammiri i giovani esordienti, per adesso abbiamo solo un talento acerbo e non ancora espresso; da un’opera prima realizzata a quest’età mi aspettavo molti più eccessi ed esuberanza, qui invece il Dolan pur avendo realizzato un’opera molto personale sembra essersi trattenuto parecchio e se non osi a 20anni, quando? Chissà, magari si noteranno dei miglioramenti già nel suo secondo lavoro, Les Amours Imaginaries, presentato a Cannes 2010 ma non ancora arrivato in lingua italiana nemmeno sottotitolato.
J'ai tué ma mère è una pellicola che dunque dimostra coraggio giusto nel titolo e poi basta.
Comunque adesso stop: ho ucciso questo film già più di quanto meritasse.
(voto 5+)

8 commenti:

  1. In un primo momento avevo pesato a male...;-)

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  2. Cannibale, se anche tu massacri una cosa radical chic come questa, dev'essere proprio una vera merdazza.
    Non credo lo vedrò neanche sotto tortura. :)

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  3. Non so perchè, ma l'attore ha la faccia adatta per recitare in Skins. ^^

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  4. Il trailer non mi attira molto, e la tua recensione mi ha convinto a non vederlo. Ma è addirittura peggio di Correndo con le forbici in mano? :D

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  5. Dai, basta drammi... un bell'horrorino da quanto non te lo becchi? Facce sognà.
    Appro, a breve mi cucco quello jap delle extensions...

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  6. *mark
    i miei titoli diventano via via sempre più idioti :)

    *mr. ford
    una merdazza assolutamente no, qui almeno ci sono pur sempre degli attori e non degli stoccafissi come i tuoi amati eroi action °__°
    però un film abbastanza inutile

    *cappellaio
    sì, ha un po' del nicholas hoult. infatti per il futuro promette bene, anche se questo film non mi ha entusiasmato

    *moderatamente
    correndo non era un granché, questo è un pochino peggio. due film dal buon potenziale, però non sfruttato...

    *eddy
    ma come? di un horrorino (the shortcut) ho parlato giusto ieri. ahia, te lo sei perso...
    e comunque nei prossimi giorni parlerò anche di un gran bell'horrorone!

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  7. ...ho detto horrorino... non ciofechino ;)

    (battuta con rossore facciale allegato, visto che non l'avevo neanche notato il vecchio post finché non me l'hai fatto notare... eheh)

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  8. La madre era veramente una rompiscatole, anche se ora che ci penso io un figlio così l'avrei ucciso molto prima che lui avesse avuto il tempo di odiarmi..
    diciamo che la presenza di Arnaud ha fatto si che continuassi la visione del film.
    Bella recensione, come sempre ;)

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