Lars Von Trier
Genere: kaiser
Provenienza: Copenhagen, Danimarca
Età: 55
Il passato: Europa, Il regno, Le onde del destino, Idioti, Dancer in the Dark, Dogville, Manderlay, Il grande capo, Antichrist…
Il suo 2011: Melancholia, la conferenza stampa show a Cannes
Il futuro: Nymphomaniac ancora con la masochista Charlotte Gainsbourg, che già dal titolo promette faville!
Perché è in classifica: perché probabilmente odierebbe essere inserito in una classifica
Ti potrebbero piacere anche: Adolf Hitler, Benito Mussolini, Francisco Franco, Marilyn Manson, Charles Manson, Satana
Genio del cinema?
Genio della comunicazione?
Genio del male?
Difficile definire Lars Von Trier. Anzi, no: sfuggente, controverso, bastardo, nazi (o no?).
La definizione migliore è però quella che gli è stata affibiata all’ultimo Festival di Cannes: persona non grata.
Von Trier sfugge infatti al convenzionale e se vuole proprio seguire delle regole fa le sue, come con il Dogma 95, per poi abbandonarle e prendere un’altra direzione ancora. A Lars Von Trier piace spiazzare, infastidire il pubblico, mai compiacerlo. È per questo che mi piace. Il suo ultimo Melancholia prosegue in questo senso in questo suo percorso personale e se apparentemente è un film catastrofico sulla fine del mondo, nei fatti è qualcosa di molto ma molto differente da qualunque altra pellicola del genere favorito da Roland Emmerich.
Nel pacchetto della sua follia mista a genialità ci dobbiamo prendere pure le esternazioni filo naziste fatte nel corso della ormai famigerata conferenza stampa a Cannes. Dichiarazioni che mostrano il suo punto di vista oppure uno show ironico (seppure fatto di un umorismo malato) che è riuscito nel suo intento: creare un gran polverone e ancora una volta spiazzare e infastidire? Espulso da Cannes, Von Trier si è rifatto agli European Awards, gli Oscar della euro zona, dove Melancholia ha trionfato come miglior film.
Ma chissà cosa ne pensa dei premi il buon (è solo un modo di dire) Lars, che dopo Cannes ha deciso di smetterla di parlare alla stampa? In fondo lui non vuole essere premiato o amato. Lui vuole solo essere odiato.
Melancholia, seppur con la sua tragicità, mi ha lasciata a bocca aperta!!!
RispondiEliminabravo è bravo, ho dato un esame su di lui! ;)
RispondiEliminachi sarà il primo?
Finalmente torniamo sui binari del tuo cattivo gusto e dell'antagonismo! ;)
RispondiEliminaDirei che io potrei giusto premiarlo con la bottigliata dell'anno!
Ho visto solo la sua versione di Medea.
RispondiEliminaMi riprometto di studiare la lezione :)
ci sono stati anni ( quelli di The Kingdom e Le onde del destino ) in cui Lars è stato il mio regista preferito.Oggi,la nostra storia d'amore sta vivendo un periodo di stanca ( faccio fatica a perdonare certe affermazioni ).Non è escluso che il fuoco torni a riaccendersi,prima o poi.
RispondiEliminasta per arrivare lo sguardling. me lo sento... :)
RispondiEliminaMarco, sai che ti stimo tantissimo per aver selezionato anche il "mio" Lars :P
RispondiElimina