martedì 22 aprile 2014

YVES SAINT LAURENT, LA VECENSIONE VIETATA AI BAVBONI




Yves Saint Laurent
(Francia 2014)
Regia: Jalil Lespert
Sceneggiatura: Jalil Lespert, Jacques Fieschi, Marie-Pierre Huster, Jérémie Guez
Ispirato al libro di: Laurence Benaïm
Cast: Pierre Niney, Guillaume Gallienne, Charlotte Le Bon, Laura Smet, Marie de Villepin, Nikolai Kinski, Astrid Whettnal
Genere: fashionista
Se ti piace guarda anche: Coco Avant Chanel – L’amore prima del mito, Dietro i candelabri, Diana – La storia segreta di Lady D

Vagazzi, questa ve la devo pvopvio vaccontave. Ievi sono andato a vedeve il film sul mio stilista pvefevito e si è vivelato una delusione paz-zes-ca. Di chi sto pavlando? Ma come, di chi sto pavlando? Sto pavlando di lui, del solo e unico, del divino e gvande Yves Saint Laurent.
Lo so, me ne vendo benissimo conto di aveve un leggevo difetto di pvonuncia. I pezzenti dicono che ho la evve moscia, ma io pvefevisco dive che ho la evve alla fvancese, che fa più figo. A dispetto di questo difetto che pevò io considevo un dono di Dio che mi distingue dalla massa di voi comuni movtali bavboni, c’è una pavola, una sola con la evve che viesco a pvonunciave pevfettamente: Yves Saint Laurent. Non so pevché, ma è così. Savà pevché io vesto solo Yves Saint Laurent. O quasi solo Yves Saint Laurent. Pev casa ammetto di indossave delle ciabatte Pvada da bavbone e una vestaglia che Gianni aveva disegnato apposta pev me. Gianni chi?
Gianni Vevsace, ovviamente.
Confesso poi che come bovse della spesa uso le Louis Vuitton, ma pev il vesto ho solo voba di Yves Saint Laurent. È la mia mavca pvefevita. Il mio bvand pevsonale. YSL. Potete quindi immaginave la mia attesa nei confvonti di un film dedicato all’uomo dietvo questa gvande fivma.

La pellicola è divisa pvaticamente in due pavti, che vappvesentano le due anime, i due volti di Yves Saint Laurent. Quanto mi piace pvonunciave questo nome, quanto?
Nella pvima pavte, Yves Saint Laurent è un fanciullo ingenuo, spvovveduto osevei quasi dive, il pupillo di Diov. Quando Chvistian Diov viene a mancave, nonostante la sua teneva età Yves Saint Laurent diventa il nuovo divettove avtistico della maison. Tutti lo cevcano, tutti lo vogliono. Alla fine degli anni Cinquanta, diventa così il nome di punta della moda fvancese. Fino a che viene chiamato alla avmi. No, non viene chiamato a disegnave le nuove divise dell’esevcito. Viene pvopvio chiamato a combatteve. Stiamo schevzando? La guevva è così poco chic. Come si può considevave umana una pvatica bavbava in cui c’è da indossave delle tute mimetiche tanto inguavdabili? No, ma io dico, si può andave in givo conciati così?


Yves Saint Laurent affvonta allova una cvisi pevsonale, cade in depvessione, viene licenziato da quei cattivoni della Diov e si tvova in tanto giovane età a esseve già un fallito. Un bavbone. Viuscivà comunque a vipvendevsi gvazie all’aiuto del compagno, pevché sì, Yves Saint Laurent è omo. Pensavate che uno stilista, pev di più fvancese, potesse esseve etevo? Siete pvopvio ingenue, mie cave. Siete più ingenue delle tipe che si vestono al mevcato o dai cinesi e pensano di esseve alla moda. Io una volta sono entvato in un discount cinese e, solo guavdando la lovo collezione di abiti pvimaveva-estate, ho avuto una sincope.

"Mmm, tesoro, quanto sei bono!"
"Chi, io? Ma se sembro la versione brutta di Renato Pozzetto."
Finito il peviodo di cvisi, non mia ma del pvotagonista del film, Yves Saint Laurent insieme al compagno fonda il suo mavchio di moda pevsonale e tovna sulla cvesta dell’onda. Anzi, diventa popolave come non mai. Tva gli anni ’60 e i ’70 diventa l’icona che conosciamo e veneviamo tutt’oggi. A livello pevsonale le cose pev lui inoltve cambiano molto. È qui che, dopo la pvima spenta pavte, il film entva nella seconda pavte, quella un pochino più intevessante, sebbene anch’essa non del tutto viuscita. Yves Saint Laurent finisce in un vovtice autodistvuttivo fatto di sesso, dvoga e vock’n’voll, passando da una velazione monogama-monotona a favsi cani e povci. Bavboni pevò no. Almeno un minimo di decenza ce l’ha ancova.

Il cast del film devo dive che non è male. Il pvotagonista Pievve Niney è quello che avevamo già visto nella MILF comedy fvanscese 20 anni di meno e qui se la cava sopvattutto nel vitvavve l’Yves Saint Laurent nevd dei pvimi tempi, più che l’icona glam degli anni successivi. Il suo compagno è intevpvetato da Guillaume Gallienne, nuovo celebvato fenomeno del cinema fvanscese, l’autove di Tutto sua madve, altvo film fvanscese vecente che mi è toccato con gvande vammavico bocciave. Laddove là non mi aveva convinto molto, qui Gallienne invece mi è piaciuto pavecchio di più. La migliove del cast è pevò la Chavlotte Le Bon. Concedetemi la volgavità, mie cave e miei cavi, ma Chavlotte è pvopvio bona. Ha un volto che buca lo schevmo.

Ma quindi pevché questo film mi ha deluso?
Nonostante sia ben intevpvetato, sia vealizzato con una buona cuva fovmale e gli abiti di Yves Saint Laurent siano stati veplicati in manieva elegante, è la classica pellicola biogvafica givata con uno stile da fiction Vai o Mediaset. E io odio la tv genevalista. Io guavdo solo Sky. Non pevché abbia pev fovza dei pvogvammi migliovi, a pavte il nuovo canale Sky Atlantic dedicato alle sevie tv che è tvoooppo figo, ma pevché è a pagamento e quindi i bavboni non possono pevmettevsi di guavdavlo.
La vegia del film è davvevo piatta. Più moscia della mia evve e la sceneggiatuva è banale, incapace di appvofondive come si deve un pevsonaggio della Madonna come l’Yves Saint Laurent. Vacconta la solita pavabola di ascesa e declino al successo, condita con tutti i cliché del caso, senza mai cvesceve nel vitmo e senza mai andave a colpive vevamente al cuove dello spettatove. Sembva solo la bozza di un buon film, quello che speviamo vivamente di vedeve vealizzato pvesto sul gvande stilista. Al Festival di Cannes 2014 vevvà infatti pvesentata un’altva pellicola a lui dedicata: Saint Laurent, divetta dal Bevtvand Bonello dello stilosissimo L’Apollonide, e con nel cast la chic Léa Seydoux. Quello sì che pvobabilmente savà il gvande film che tutti noi fan della moda stavamo aspettando. Questo Yves Saint Laurent è invece soltanto una pellicola pev bavboni.
(voto 5/10)

28 commenti:

  1. caVo, mi tVoVi abbastanza d'accoVdo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e questa non è una cosa che capita tutti i giovni

      Elimina
  2. ahahahahahha, sì sono d'accovdo anch'io. L'ho guavdato domenica scovsa, ma mi ha annoiata pavecchio.
    Poi pev me è moda tutto ciò che, nel mio amvadio, non ha macchie di dentifvicio. Il protagonista è molto molto bravo, il film è molto molto francese, ma mi è fregato poco di tutto. L'unica cosa che mi è piaciuta, accanto alla prova di Niney, è stata la coerenza di alcune scelte: quando si parla di certi personaggi, si è soliti raccontare storie tutte rose e fiori. Oltretutto, mi sa che Bergé è ancora vivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *Mi ha annoiato. La "r" moscia e la raffinatezza di Saint Laurent vedi che confondono?! u.u

      Elimina
    2. pensavo che quell'annoiata fosse voluta, perché fa molto stilista francese effeminato ahah :)

      Elimina
  3. non lo vedrei neanche se mi pagassero
    comunque, già che parliamo di moda, ti sono piaciuti i vestiti grunge della famiglia Flintston... mi correggo, della famiglia di Noè?
    Ah, non l'hai visto? Meglio, molto meglio; hai risparmiato tempo ed euri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vestiti grunge?
      in tal caso la cosa potrebbe farsi interessante... :)

      Elimina
  4. Quante "v" sono state utilizzate in questo post? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il comitato del guinness dei primati le sta conteggiando giusto ora per vedere se è il nuovo record mondiale!

      Elimina
  5. Pevché Saint Lauvent non è stato scvitto Saint Lauvent? :-)

    RispondiElimina
  6. l'ho visto... perchè avevo il biglietto gratuito! ;) concordo con la tua recensione!!

    RispondiElimina
  7. A quando la recensione del nuovo di Aronofsky??

    RispondiElimina
  8. caVo, che ti devo diVe...io l'ho tVotato non così bVutto ma ceVto quello di Bonello saVà un'altVa cosa....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il film di bonello si che savà bono.
      qui si salva solo la le bon :)

      Elimina
  9. Mi puzzava da lontano che fosse una cosa in stile fiction Mediaset o Vai... :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. fovse più Vai che Mediaset, nel senso: Vai a vedeve un altvo film!

      Elimina
  10. Splendove, questa volta ti sei supevato! adovo le tue stvoncatuve, dovebbevo esseve lette al posto della divina commedia.

    Abbasso YSL e W Zara ! Pardon, Zava...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma zava è tvoooppo da bovghesi di pevifevia.
      e puve da bavboni!

      Elimina
  11. ok non c'è l'ho fatta a leggerla tutta, altrimenti me la facevo sotto dalle visate...oh mamma o la evve fvancese anche io ecco allova hai visto che mi hai fatto fave?...Avwen Lynch con la evve moscia, ooops fvancese...ahiahiahi poveva me...

    RispondiElimina
  12. Me ne terrò ben bene alla larga.

    RispondiElimina
  13. Comunque mi pare di aver letto che gli abiti non sono repliche ma le collezioni originali di YSL.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com