domenica 5 aprile 2015

ABBASSO GLI ZOMBIE, MA VIVA LE ZOMBIE!





Con gli zombie ho un rapporto un po' conflittuale. D'altra parte sono un cannibale, tra noi c'è rivalità. Con le zombie però potrei avere già un atteggiamento di maggiore riguardo. Chissà? Mentre un'altra pessima stagione di The Walking Dead si è chiusa in maniera pessima, proverò a scoprirlo con una serie e un film che vedono come protagoniste proprio due fanciulle zombie.
Nella giornata che festeggia il primo ritorno in vita nella storia dell'umanità, se non altro il primo ufficialmente riconosciuto, ecco un paio di proposte che hanno a che fare con i non-morti. O meglio con le non-morte.

"Scusate, ma il cervello di un cinese me lo magno con le bacchette."
iZombie
(serie tv, stagione 1, episodi 1-3)
Rete americana: The CW
Rete italiana: non ancora arrivata
Sviluppata da: Rob Thomas, Diane Ruggiero-Wright
Ispirata alla serie a fumetti: iZombie di Chris Roberson, Michael Allred
Cast: Rose McIver, David Anders, Malcolm Goodwin, Rahul Kohli, Robert Buckley, Aly Michalka
Genere: comic
Se ti piace guarda anche: Tru Calling, Veronica Mars, Buffy l'ammazzavampiri

Ho una nuova serie tv del cuore. Ironia della sorta, vede come protagonista una tipa che il cuore ce l'ha fermo. Perché? Perchè è una zombie. Guarda caso il telefilm si chiama iZombie ed è un incrocio tra Veronica Mars e Buffy l'ammazzavampiri. Raccontato così potrebbe non sembrare niente di troppo nuovo od originale e in effetti la serie non si propone il compito di rivoluzionare il mondo della tv o il mondo in generale. La cosa figa di iZombie è che, nonostante affronti la tematica oggi assai di tendenza degli zombie, è che in realtà non ha troppo a che spartire con le altre serie in circolazione adesso, quanto piuttosto con quelle di fine anni '90/primi anni zero. È una serie semplice, che procede con singoli episodi autoconclusivi e allo stesso tempo propone una trama orizzontale che puntata dopo puntata svela qualcosa in più sulla protagonista. Sui casi settimanali c'è ancora da lavorare. Sono storielle che ricordano un serial crime qualunque, o anche un episodio di Scooby-Doo, però c'è un però...

"Chissà se in questo supermarket hanno un reparto cervelli..."

In ogni puntata, per risolvere l'omicidio settimanale, la protagonista zombie, bene interpretata da una sinistramente affascinante Rose McIver, si pappa un pezzetto del cervello della vittima di turno che la fa entrare in connessione con la personalità del defunto, con effetti divertenti, e le fa avere delle visioni, in soggettiva alla Strange Days, che aiutano lo sbirro con cui collabora a risolvere il caso. Oltre a dare una mano alla polizia, l'intraprendente ragazza zombie lavora anche in un obitorio. Dove altro se no?
Una cosa che mi ha riportato non in vita, bensì mi ha riportato alla mente è Tru Calling, un'altra serie dei primi anni zero che mi piaceva un sacco e che vedeva come protagonista quella strafiga di Eliza Dushku, già Faith in Buffy, andata avanti appena due stagioni e poi purtroppo fatta fuori dalla Fox.

"Somiglio a Spike di Buffy?"
"Naaah!"

iZombie è un po' così: un po' Veronica Mars, un po' Buffy e un po' Tru Calling. Una serie che ha dalla sua parte un piacevole impianto fumettistico e soprattutto un ottimo uso dello humour nero e dell'ironia. Una serie con ampi margini di miglioramento ma che già possiede un discreto potenziale da cult. Una serie assolutamente imperfetta, ma che proprio per questo rispetto ad altri prodotti perfettini appare più umana. E pensare che parla di una ragazza zombie.
(voto 7/10)



L'amore scoppiato per iZombie, che mi ha fatto momentaneamente rivalutare i morti viventi, sarà confermato anche dalla pellicola indie-comedy-horror Life After Beth?
Andiamo a scoprirlo...

Life After Beth
(USA 2014)
Regia: Jeff Baena
Sceneggiatura: Jeff Baena
Cast: Dane DeHaan, Aubrey Plaza, Anna Kendrick, John C. Reilly, Molly Shannon, Cheryl Hines, Paul Reiser, Matthew Gray Gubler, Alia Shawkat, Thomas McDonell
Genere: moribondo
Se ti piace guarda anche: Warm Bodies, Fido, Benvenuti a Zombieland, Rapture-Palooza

Sono circondato da zombie.
Non mi riferisco alle persone che guardano tutti le stesse cose, ascoltano tutti le stesse cose, amano tutti le stesse cose, dicono tutti le stesse cose, pensano tutti le stesse cose e votano tutti la stessa persona.
No, non mi riferisco a loro. Oddio, forse un pochino anche a loro, ma intendevo un'altra cosa. Gli zombie ormai sono ovunque. Sono la moda che ha piantato un paletto nel cuore dei vampiri, al cinema così come nelle serie tv, oltre che in libri e fumetti. Pure una delle canzoni più fighe dell'annata passata è intitolata “Zombie”, e non è quella dei Cranberries bensì di Jamie T. E persino uno dei miei videogiochini preferiti sul cellulare li vede protagonisti: Zombie Tsunami. Avvertimento: se cominciate a giocarci, potreste non smettere più!

La tematica degli zombie e dei ritornati in vita è ormai stata sviscerata ovunque e in modi molto differenti, da The Walking Dead, fonte inesauribile più di risate che di spaventi, fino a Les Revenants, variante francese molto originale della tematica, ripreso ora in maniera molto meno originale dal remake-fotocopia americano The Returned. Life After Beth possiamo considerarlo un po' una versione comedy proprio di Les Revenants. Anche in questo caso abbiamo il ritorno in vita di una ragazza, Beth, con la famiglia che cerca di tenere la sua misteriosa risurrezione privata, senza farla sapere a nessuno. Il problemino è che il film non fa molto ridere. Per una commedia o aspirante tale non proprio una questione di secondaria importanza.


Un altro problemino è che ormai, iZombie a parte, degli zombie non se ne può più. Sono davvero impossibili da eliminare. Quando esulti perché ne hai fatto fuori uno, ecco che ne sbucano fuori altri 10. Lo stesso vale con il cinema. Ti guardi un film con i morti viventi e giuri a te stesso che sarà l'ultimo, invece poi ne arriva uno nuovo e non puoi rifiutarti di vederlo. Per curiosità e più ancora per masochismo. Con The Walking Dead succede lo stesso. Pensi che sia una cacchiata pazzesca, a ogni stagione ti dici che non è possibile che si possa cadere più in basso e giuri a te stesso di smetterla di seguirlo. Poi però ci caschi di nuovo, perché devi scoprire se e come gli autori cadranno ancora più a fondo. Soprattutto, lo segui per vedere se prima o poi verrai accontentato e vedrai finalmente il bimbominkia Carl sbranato da un esercito di zombie affamati. Sapendo già che no, non accadrà mai. Nell'ultima puntata, tra venti stagioni, visto che il successo della serie non accenna a diminuire e cresce anzi sempre più, sai già che Carl sarà ancora vivo. Dovesse anche essere l'ultimo sopravvissuto sulla faccia della Terra, quei maledetti degli autori di The Walking Dead lo lasceranno in vita.

Life After Beth ha qualche ideina originale, ad esempio la fissa degli zombie per l'inascoltabile jazz commerciale, però troppo poco per segnalarsi davvero come qualcosa di singolare o significativo all'interno dell'affollatissimo genere. I ritmi latitano, le risate mancano del tutto o quasi, la sceneggiatura è prevedibile in tutte le sue svolte. Non tanto per colpa sua ma perché, come detto, sui morti viventi oramai è difficile dire o mostrare qualcosa di nuovo.
A non convincere in pieno nemmeno il cast, nonostante la presenza di tre giovani attori qui dalle parti di Pensieri Cannibali molto ben voluti, come Dane DeHaan di Chronicle, Giovani ribelli e The Amazing Spider-Man 2, che pare poco a suo agio all'interno di una commedia, la meno affascinante del solito Anna Kendrick e una Aubrey Plaza, idola di The To Do List e Safety Not Guaranteed, che in modalità zombie non funziona un granché.

"Aubrey, proprio sicura di sentirti bene?"

Un peccato che una dark comedy indie come questa, con un cast come questo, pur avendo tutte le carte in regola per diventare un mio nuovo cult personale non mi sia piaciuta un granché e a tratti mi abbia persino annoiato. La colpa, più che alla regia piatta dell'esordiente Jeff Baena, va attribuita a loro. Ai dannati zombie. Non ne posso più. Sono ovunque. Sono sempre di più. Sono sempre più forti e la cosa più sconfortante è che non c'è niente che io possa fare.
Mi arrendo. Avete vinto. Gli zombie hanno sconfitto il povero cannibale. Mangiatemi pure.
(voto 5,5/10)

8 commenti:

  1. Peccato per life after Beth, dal trailer sembrava carino !

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  2. iZombie non mi fa impazzire. Carino, sì, ma mi sembra una brutta copia di mille cose già viste.
    Il film, anche solo per i due protagonisti, che mi piacciono parecchio, devo recuperarlo così, a tempo perso. :)

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  3. iZombie sta piacendo abbastanza anche a me devo dire. Mi manca il terzo episodio, ma dai primi due mi son fatto già una buona opinione...

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  4. Sono troppi questi cavolo di zombie
    Spero che passi presto la moda

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  5. Di "Life after Beth" mi è piaciuto solo il (geniale) titolo, di iZombie mi piacciono i titoli di testa di Mike Allred, ma anche la protagonista ;-) devo ancora vedere l'episodio 1x03 vedremo come prosegue...

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  6. La serie l'ho snobbata a prescindere perché non apprezzo il canale, il film sembra una schifezza.

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  7. Mi sanno entrambe di cannibalate, soprattutto la prima.
    Quindi passo volentieri. :)

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