(USA, UK 2015)
Titolo originale: Cinderella
Regia: Kenneth Branagh
Sceneggiatura: Chris Weitz
Cast: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Holliday Grainger, Sophie McShera, Helena Bonham Carter, Stellan Skarsgård, Ben Chaplin, Hayley Atwell, Nonso Anozie
Genere: melenso, anzi zucchesco
Se ti piace guarda anche: Maleficent, Into the Woods, Once Upon a Time
C'era una volta un blogger che adorava le fiabe.
Non so come si chiamasse, ma di certo di nome non faceva Cannibal Kid. Questo perché Cannibal Kid ha sempre odiato le fiabe. Sempre sempre in realtà no. C'è stato un periodo in cui, se non si può dire che le abbia del tutto amate, le ha se non altro tollerate. Quel periodo risale a non troppi anni or sono, quando prodotti come i primi 2 Shrek o le prime stagioni della serie tv Once Upon a Time avevano portato all'interno del genere una ventata d'aria fresca. Per non dire un vero e proprio tornado, capace di prendere racconti e personaggi della tradizione popolare universalmente noti e proporli in una veste nuova, dotata di una forte ironia e di un'impronta moderna/postmoderna.
Il successo di Once Upon a Time ha però - ahinoi - portato più disgrazie che gioie all'interno del Regno della Fantasia. La serie stessa si è trasformata in una soap-fantasy con sempre meno fantasy e sempre più soap. Dopo aver visto le pure pucciosissime versioni in carne e ossa di Elsa e Anna di Frozen, persino il coraggioso Cannibal Kid ha dovuto cedere e non è più riuscito a proseguire nella visione di Once Upon a Time. Al cinema è stato poi un vero e proprio disastro, con un rifiorire di fiabe per il grande schermo rilette con sempre minore originalità e con risultati via via sempre più disastrosi. Dalla Biancaneve kitsch versione Tarsem a quella pseudo action con Kristen Stewart, fino ad arrivare alla buonista Angelina Maleficent Jolie e all'agghiacciante e inascoltabile musical Into the Woods.
Mentre il panorama favolistico cinematografico si faceva desolato, il povero Cannibal Kid passava il tempo a piangere, all'interno del favoloso castello del suo Regno Cannibale. Per rallegrare le sue giornate si trovava così costretto a dilettarsi con punizioni fisiche nei confronti del suo acerrimo nemico, il perfido stregone James Ford. Una volta fatto finire in coma quest'ultimo, dopo uno scherzetto un po' più pesante del solito, Cannibal si trovò all'improvviso senza più nulla di divertente da fare e decise così di accettare l'invito del Principe Azzurro con il volto di Richard Madden di Game of Thrones per partecipare all'anteprima dell'ultimo film che lo vedeva protagonista: Cenerentola, con regia di Kenneth “vorrei essere Shakespeare ma sono nato nell'epoca sbagliata” Branagh e produzione - ovviamente - Disney.
Cannibal invero esitò non poco ad accettare l'invito. Non tanto perché fosse spaventato dalla visione dell'ennesimo film favolistico, e credetemi lo era, ma più che altro perché non aveva niente da mettersi per un'occasione di gala tanto glamour. Mentre era lì lì che temporeggiava nel dare una risposta ad Azzurro, ecco che all'improvviso dal nulla gli apparve di fronte un tizio che disse di essere la sua fatina. Cannibal gli rispose con lo sguardo corrucciato: “Ma te non sei una fatina, te sei Calvin Klein”.
Lo stilista tirò fuori la sua bacchetta magica. No, nessun riferimento sessuale, siamo pur sempre dentro a una fiaba, e poi Calvin Klein è uno dei pochi stilisti non gay. Forse. In un battibaleno CK fece a Cannibal Kid un elegantissimo abito su misura che gli calzò a pennello. Dopodiché Cannibal gli disse: “Ok, grazie mille, Calvin, però mi manca ancora qualcosa per poter partecipare all'evento: un mezzo di trasporto adeguato. Pensi di potermela procurare una Porsche?”
Al ché lui rispose: “Una Porsche? Ti rifilo due schiaffoni e una zucca trasformata in carrozza, questo è il massimo che posso fare.”
Mesto, Cannibal lo congedò: “Va beh, grazie lo stesso, Calvin. Alla prossima fiaba.”
Con un vestito super raffinato e con quella patacca di carrozza che si ritrovava, Cannibal si recò così all'anteprima mondiale di Cenerentola, che si tenne a Gardaland. A quanto pare Disneyland era già impegnata da Topolino che doveva fare non ho capito bene cosa insieme a Minnie, Paperina e quella zoccola di Puffetta.
Iniziò la proiezione del film e Cannibal Kid cominciò a essere sommerso da una melassa assurda. Non in senso figurato. Usciva proprio dallo schermo. Cenerentola era una pellicola talmente sdolcinata e buonista, soprattutto nella prima angosciante parte, che avrebbe fatto venire il diabete persino a uno che si chiama Zucchero. Seguendo il motto della madre della protagonista Ella, “Sii gentile e abbi coraggio”, Cannibal cercò eroicamente di farsi forza e avere coraggio. Molto coraggio. Soprattutto per vedere le terribili interpretazioni di Ben Chaplin e Hayley Atwell nei panni dei genitori di Ella.
Cannibal si ricordò in quel momento di quanto odiava le fiabe. Tutte, ma in particolare una, proprio quella: Cenerentola. Non aveva mai capito come una storia del genere, che presentava una visione della donna così medievale, potesse essere apprezzata tanto soprattutto dal pubblico femminile.
Riguardo alla nuova versione della fiaba realizzata da Kenneth Branagh, prima della visione Cannibal aveva sentito delle dichiarazioni del regista che parlava della sua Cenerentola come di una eroina femminista.
Ma dove???
A quest'ora senza Principe sarebbe ancora in soffitta a cantare dei pezzi che persino Orietta Berti si rifiuterebbe...
A quest'ora senza Principe sarebbe ancora in soffitta a cantare dei pezzi che persino Orietta Berti si rifiuterebbe...
Cannibal si ricordò anche che Cenerentola era tipo il personaggio più insopportabile nell'intera storia della narrativa mondiale, fiabe o non fiabe. Una tipa troppo buona e gentile per essere vera. Persino Madre Teresa si sarebbe incazzata a un certo punto, lei invece no. Santa Cenerentola sopporta di tutto e quindi ci credo che la matrigna e le sue due sorellastre si comportano da bulle nei suoi confronti. Vogliono soltanto metterla alla prova per vedere fino a che punto regge, ma lei niente. Non reagisce mai. Non dà la minima soddisfazione. In questo senso l'attrice che la interpreta si è rivelata perfetta. Lily James, che Cannibal non si stupì nel saper provenire da quella flebo di Downton Abbey, è talmente anonima nella sua pur perfetta fredda bellezza, da risultare la scelta ideale per un personaggio odioso come Ella. Un'attrice insipida e anche abbastanza cagna a recitare, al punto che da ora in poi ci riferiremo a lei come Cagnerentola e fanculo il politically correct...
Ooops, scusate la parolaccia. Mi sono dimenticato di essere dentro a una fiaba.
Dunque, miei cari lettori, dove eravamo rimasti?
Ah sì, c'era una volta questa Cagnerentola che non si sa perché fece subito colpo sul Principe Azzurro. Cioè, questo si trova a disposizione quella gran fregna di Anastasia al secolo Holliday Grainger, e preferisce quella sciacquetta di Cagnerentola?
Per fortuna allora che, se non altro, in mezzo a questo tripudio del buonismo e della celebrazione della Santità di Cagnerentola ci sono le sorellastre, la citata Anastasia e Drisella, bruttarella ma comunque più chiavabile di quella frigidona di Cagnerentola. Quindi c'è la matrigna, una Cate Blanchett che Cannibal ha sempre trovato sopravvalutata ma dalla quale si aspettava comunque di più. La Blanchett perde nettamente il confronto con altre cattivone da fiaba come Lana Parrilla di Once Upon a Time o l'esilarante Julia Roberts del per il resto dimenticabile Biancaneve.
"Cagnerentola, un Oscar come me non lo vincerai mai, quindi abbandona subito il mestiere di attrice. Lo dico per il tuo bene, eh." |
Nonostante tutto, è la Blanchett a tenere viva l'attenzione un film che altrimenti per il povero Cannibal sarebbe risultato davvero insostenibile. Lei, insieme all'idolesco gatto Lucifero e a un'ottima Helena Bonham Carter, che nei panni della fatina regala gli unici momenti divertenti di una visione per il resto troppo seriosa e noiosa.
Al di là della più o meno simpatica comparsata della fatina, tutto il resto della visione scivola via prevedibile e già nota. Più che un film, un cinerantolo del genere fiabesco. Una rilettura della celebre storia tragicamente priva di personalità, senza un briciolo di inventiva o di modernità e che in conclusione propina pure l'immancabile lieto fine. #mainagioia
Ciliegina sulla torta, proprio quando dopo la proiezione Cannibal Kid stava per conoscere la bella Holliday Grainger, ecco che scoccò la mezzanotte e la sua carrozza cominciò a trasformarsi in una zucca, mentre il suo abito di Calvin Klein svanì lasciando il povero protagonista della nostra storia in mutande, tra le risate generali.
Cannibal scappò quindi via, a piedi giacché non aveva più manco una carrozza. In compenso rimase con la zucca. Una volta tornato a casa, dopo una lunga scarpinata, incise la zucca e, preso dalla rabbia, la intagliò creando un volto minaccioso. Questa è la fiaba di come nacque la prima mitica zucca di Halloween.
Povero Cannibal, costretto a mangiare zucca stantìa.
RispondiEliminaConsolati, a me non è piaciuta nemmeno la Bonham Carter, quel babà ricoperto di zucchero filato!
Accuratamente evitato a priori questo film. Così come Into the wood.
RispondiEliminaL'ho accuratamente evitato, e come per Into the woods la recensione sarà presentata da Julez.
RispondiEliminaComunque non sono in coma, sono tornato più cattivo di prima! ;)
Io la HBC bionda la trovo una forchettata nelle cornee(oddìo,no che mora sìa 'sta supertopa),e quando sento parlare di questo film,l'unica cosa che mi viene in mente è il pisello innascondibile del principe XD XD XD Cmq devo ancora vederlo,dove vedo attori di GOT(sopratutto se di personaggi da me amati e poi deceduti) non posso resistere.E poi c'è la Blanchett,che è una delle mie attrici-mito,quindi me lo sorbirò anche se mi sa di una poracciata per rEgazzine.
RispondiEliminaVisto recentemente,mi ha salvato il Khal che dissacrandolo minuto per minuto me lo ha reso passabile.Sopra i 16 anni non credo si possa sopportarlo in un ottica di visione "seria".
EliminaVisto recentemente,mi ha salvato il Khal che dissacrandolo minuto per minuto me lo ha reso passabile.Sopra i 16 anni non credo si possa sopportarlo in un ottica di visione "seria".
Elimina...come te sono una blogger che ama alla follia il mondo delle fiabe, e che ha fatto di Disney un icona intoccabile...
RispondiEliminama, anche io, sono rimasta abbastanza delusa da questa sciapa Cenerentola che predica e pratica gentilezza...
Come me?
EliminaIo veramente le fiabe le odio. E la Disney ancor di più... ;)
Oh mamma, dopo quelle schifezze di Maleficent e Into The Wood speravo in qualcosa di più riuscito, mi toccherà saltarlo ahahah
RispondiElimina*s
EliminaNon l'ho ancora visto....
RispondiEliminaMa la recensione mi ha fatto morire dal ridere XD
io, che sono un patito delle commedie musicali, mi rammarico che sia stato eliminato il numero delle sorellastre, quando cantano "siam due piccole porcellin, siamo due sorellin... come noi nessun la dà, trallallallalà"
RispondiEliminaÈ piuttosto noiso, anche se gli spunti regalati dai due padri, di lei e di lui (che nella fiaba non ci sono), sono interessanti. Insomma, non l'ho buttato completamente via. Però ai bimbi non piace di sicuro. Hanno parlato più del trailer degli avengers che dell'intero film
RispondiEliminaIo il film l'ho saltato a pié pari solo per il vestito da ballo che indossa Cenerella. Cioè, non pretendo il minimal chic di Calvin Klein, ma che diamine, anc'à'mo' con stì vestiti di carnevale da principessa??? La fiaba originale dei Grimm almeno ha creato un principe così minchione da rendere Cenerentola intelligente (e anche con un buon senso per gli affari...). le sorellastre finiscono con gli occhi cavati dagli uccellini il giorno del matrimonio. Ecco, Branagh poteva sforzarsi un po' di più...
RispondiEliminaNoooo, a me è piaciuto questo film :(
RispondiEliminajianbin1119
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