(USA 2015)
Titolo originale: The Boy Next Door
Regia: Rob Cohen
Sceneggiatura: Barbara Curry
Cast: Jennifer Lopez, Ryan Guzman, John Corbett, Kristin Chenoweth, Ian Nelson, Lexi Atkins
Genere: thrillerino estivo
Se ti piace guarda anche: Attrazione fatale, The Guest, Via dall'incubo, Pretty Little Liars, Swimfan, Bella dolce baby sitter
Tra i miei film guilty pleasure preferiti, oltre alle pellicole adolescenziali, ci sono anche i thrillerini sugli stalker. Li trovo perfetti per una visione estiva. Non tanto per la tensione. Visto uno, visti tutti e quindi sai che tensione. Più che altro li trovo divertenti, quasi si trattasse di film comici. E più lo stalker di turno è pazzo in un assurdo stereotipato modo, più le risate sono garantite. Da questo punto di vista, Il ragazzo della porta accanto è uno dei guilty pleasure più goduriosi dell'estate. Con goduriosi non mi riferisco allo scenone di sesso che vede protagonista Jennifer Lopez e che tra l'altro non è la solita scena patinata che si vede in questo genere di pellicole, quanto una cosa parecchio esplicita che ci starebbe bene in una serie via cavo americana. O nell'italiana 1992. J.Lo sarà anche considerata una bomba sexy da mezzo mondo, o magari anche dal mondo intero, ma a me non dice proprio niente. Se me la trovassi davanti nuda, forse le direi: “Pussa via, pussy”.
Forse.
"J.Lo, in questa foto appari vestita! Come mai, ti senti poco bene?" |
Il ragazzo della porta accanto è godurioso perché è un thriller talmente scemo e prevedibile e banale e scontato e telefonato e già visto e chi più ne ha più ne metta che proprio per questo è una visione d'intrattenimento ideale. Per quanto sia un film su un pericoloso psycopatico stalker, è una pellicola a suo modo rassicurante. È come quando Joey Potter va a casa di Dawson a vedere E.T. l'extra-terrestre: ci va per guardare qualcosa di cui conosce già il finale. Anche se non l'hai ancora visto, questo Il ragazzo della porta accanto sai già come andrà a finire. E per una volta va bene così. D'altra parte da una pellicola con Jenny from the block non puoi pretendere mica qualcosa di rivoluzionario. Che poi Jennifer Lopez in questo film recita male, però in una maniera meno cagnesca del solito e questo, signori e signore, è il più bel complimento che possa uscire dalla mia bocca sull'attrice (?) e cantante (?) di origini porcorican... ehm, portoricane.
Per quanto J.Lo in versione MILF da combattimento non offra una delle peggiori prove recitative dell'anno, e per me questa è una sorpresona del tutto inaspettata, il vero punto di forza del film sta nel protagonista maschile. Il giovane toy boy Ryan Guzman si era già visto in un piccolo ruolo in Pretty Little Liars, la serie simbolo supremo del genere stalking. Qui ne Il ragazzo della porta accanto il Guzman ci regala uno degli stalker più stalker di sempre. Una roba che al confronto Glenn Close in Attrazione fatale era una persona equilibrata e ragionevole. Il suo personaggio è talmente sopra le righe che per certi versi mi ha ricordato il mitico protagonista di The Guest. Non raggiunge certo i suoi livelli di idolosità, però di follia sì. L'interpretazione di Ryan Guzman poi è così carica ed eccessiva da risultare dannatamente efficace. Ridicola, ma efficace.
"J.Lo, conosco tutte le tue canzoni a memoria!" "Certo che sei proprio psicopatico, ragazzo mio." |
Il ragazzo della porta accanto è quindi il filmetto della porta accanto. Una visione più comica che gialla che ti svolta la serata. È come quei thrillerini anni '80/'90. Quelli come La mia peggiore amica con Drew Barrymore o Rivelazioni con Demi Moore o Babysitter... un thriller con Alicia Silverstone, o ancora il recente Bella dolce baby sitter, in cui di solito la psicopatica di turno era una lei, qui invece abbia un giovincello alle prese con una MILF. Segno dei tempi che cambiano. Ormai non è più solo l'uomo che affronta la crisi di mezza età in stile American Beauty, ma anche la donna, Gabrielle Solis docet. Questo film è una specie di evoluzione della storia tra Eva Longoria e il suo giardiniere nella serie tv Desperate Housewives virato in chiave stalker-thriller.
Persino i film brutti hanno una loro dignità e questo Il ragazzo della porta accanto, grazie anche al ritmo sostenuto offerto dal regista Rob Cohen (quello del primo insuperabile Fast and Furious) a suo modo nel suo tragicomico modo funziona. Persino per un anti-J.Lo come me.
(voto 6+/10)
"Hai davvero comprato il mio ultimo disco??? Questo è troppo. Io chiamo la polizia!" |
Io Jenny from the block non la butterei via; ha 46 anni ma c'è un antico detto a proposito del buon brodo!
RispondiEliminaAppena torno a Bologna mi sa che il film (se c'è ancora) lo vado a vedere
Anche io non sono riuscito a volergli troppo male (voto 6), nonostante mi fosse sembrato un thriller da sabato sera su rai due :)
RispondiEliminaMa vi siete messi d'accordo tu e Ford,o avete pubblicato la rece dello stesso film in contemporanea per caso???
RispondiEliminaE' lui che è un copione! :D
Eliminatu però hai avuto il coraggio di dargli la sufficenza.
EliminaOvviamente io non l'ho visto ma, così a pelle, penso tu sia pazzo!
Non mi ispira per nulla, ma in sto periodo non so che diavolo vedere per non stancarmi troppo...
RispondiEliminaPensavo di saltarlo senza troppi rimpianti, invece con questi paragoni telefilmici mi hai incuriosito mannaggia...
RispondiEliminaSei più è esagerato, dài, però mi sono divertito assai. Trashissimo.
RispondiEliminaPs. Ma quanto devo prenderti in giro? Sense8 - tanto che lo disprezzavi e io tanto che lo incensavo, proprio come quel Comet - adesso sulla famosa colonnina di destra. Già con Orphan Black avevi preso una cantonata clamorosa, ma ti perdoniamo. :P
Va bene guilty pleasure, ma il sei a questa merdina proprio no! ;)
RispondiEliminaApprezzo sempre di più i tuoi titoli!
RispondiEliminaUn tempo l'avrei visto solo per quella milfona di Jennifer, ora neanche per quello
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