sabato 29 agosto 2015

Qualcosa di bona





Qualcosa di buono
(USA 2014)
Titolo originale: You're Not You
Regia: George C. Wolfe
Sceneggiatura: Shana Feste, Jordan Roberts
Ispirato al romanzo: You're Not You di Michelle Wildgen
Cast: Hilary Swank, Emmy Rossum, Josh Duhamel, Jason Ritter, Loretta Devine, Stephanie Beatriz, Julian McMahon, Andrea Savage, Ali Larter, Ernie Hudson, Erin Chenoweth, Frances Fisher, Marcia Gay Harden, Ed Begley Jr., Gareth Williams
Genere: malato
Se ti piace guarda anche: Quasi amici, The Sessions - Gli appuntamenti, Still Alice, Colpa delle stelle, Chasing Life, Shameless

La SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) è una malattia neurodegenerativa che può colpire all'improvviso e può manifestare i primi sintomi quando diventa difficile compiere azioni manuali elementari, come abbottonarsi la camicia, oppure S C r i
v
e r e
s u l l a
ta sti e raaaaaaaaaaaaa
del co m p u t e r.


Per fortuna, ci sono persone che aiutano i pazienti affetti da questo male. È il caso della più improbabile tra le assistenti, una Emmy Rossum qui più shameless che in Shameless. La tipa che interpreta è infatti una versione ancora più disperata di Fiona Gallagher. Una che beve, fuma, non sa far niente, ha una vita sessuale scatenata e dice un sacco di parolacce, tipo “pene”, “vagina” e “acciderbolina”.
Hilary Swank è invece una tipa parecchio differente. È una donna ricca, precisina e perfettina con un marito ricco, precisino e perfettino interpretato da Josh Duhamel (nella vita reale sposato con quello zoccolone di Fergie dei Black Eyed Peas), e insieme i due conducono una vita ricca, precisina e perfettina. Fino a che lei viene colpita dalla SLA.

"Dev'essere dura essere sposato con una donna che ha la SLA."
"Mai quanto esserlo con Fergie, credimi."

Dopo aver licenziato la sua prima badante, una signora dell'Est che voleva essere messa in regola, Hilary Swank organizza un casting per rimpiazzarla. A vincere il talent-show a sorpresa è Emmy Rossum, per quanto la sua unica esperienza con i malati sia una visita che ha fatto 20 anni prima a sua nonna in casa di riposo. A farle conquistare il posto di lavoro è la sua simpatia e la sua cazzonaggine, proprio quello che ci vuole per rianimare la deprimente vita post-SLA della Swank. Quello, oppure il fatto che Emmy Rossum è l'unica che si presenta al casting.

"Come fate a non essere impressionati dal mio Curriculum Vitae?
Sono sopravvissuta al Poseidon e pure alla glaciazione di The Day After Tomorrow!"

A questo punto si sviluppa il classico rapporto prima conflittuale e poi di amicizia tra le due donne molto diverse tra di loro. Poco a poco, Emmy Rossum diventa sempre più responsabile e impara persino a cucinare, robe tipo la lasagna riscaldata al microonde, che chef! Allo stesso tempo, Hilary Swank impara a sciogliersi un po' e comincia addirittura a dire parolaccione come “mannaggia” e “porca paletta!”.
Non siamo troppo distanti quindi dalle parti del francese Quasi amici, solo in chiave più buonista-americana, o da quelle di The Sessions - Gli appuntamenti, solo senza il sesso di mezzo. L'ennesimo film sul filone oggi molto popolare sul tema della malattia e l'ennesimo film di questo tipo a cui non riesco a voler male. Per quanto la pellicola sia girata in maniera davvero anonima, e per quanto non manchi qualche momento ruffianotto fatto apposta per far scattare la lacrima facile (che devo dire questa volta per me non è scattata) a reggere il film sono più che altro le due attrici protagoniste.

"Emmy, anche se sono già su una sedia a rotelle, mi fa comunque molta paura venire in auto con te."

Hilary Swank se la cava bene ed è credibile come malata di SLA. E non è mai facile fingersi malati senza risultare ridicoli. La vera mattatrice della pellicola è però Emmy Rossum. Si può dire che giochi in casa, visto che la sua parte come anticipato non è poi troppo distante da quella di Fiona Gallagher in Shameless, ma qui riesce a darle una sfumatura differente. In una pellicola dalla tematica tanto pesante e a tratti parecchio deprimente, Emmy Rossum riesce a regalare qualche momento inaspettattamente divertente, anche grazie all'aiuto di Loretta Devine (già vista in Grey's Anatomy), che ha un ruolo tanto piccolo quanto efficace.


A livello cinematografico Qualcosa di buono di buono non ha molto. In compenso, grazie a una scatenata Emmy Rossum e al suo personaggio, riesce a sfuggire, almeno in parte, alle trappole del politically correct. E a rendersi una visione piacevole. Piacevole, per quanto possa essere piacevole un film che, un po' come capitato di recente anche con Still Alice, ti presenta sullo stomaco il peso di una domanda tutt'altro che leggera: “Cosa farei io, se mi capitasse una cosa del genere?”.
Questo film mi ha fornito anche la risposta. Farei proprio come Hilary Swank e assumerei una badante bona, volevo dire buona come Emmy Rossum.
(voto 6/10)

12 commenti:

  1. Io spero che non mi capiti proprio nulla del genere *scratch scratch* , perchè penso che se fossi in sedia a rotelle manco un badante così mi risolleverebbe l'umore XD
    Il film vorrei vederlo solo per la Swank,che adoro.Vedremo!

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    1. Atch!Il link del mio badante non funziona.
      Proviamo così: http://www.socialitelife.com/photos/joe-manganiello-goes-shirtless-for-people-magazine/joe-manganiello-shirtless-people-07182014-06
      Votato per te ai Macchianera!Incrocio le dita!!!

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  2. Ah... peccato il voto un po' bassino, ma se c'è la Rossum lo considero da recuperare comunque!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. infatti, in questo film sono da salvare solo le attrici... la scena del frullatore l'ho odiata, è irritante che nel 2015 scrivano ancora queste tipologie di scene per descrivere un personaggio sbadato :-)

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  5. Visto lo scorso anno. Non mi era dispiaciuto, ma neanche piaciuto troppo.
    Concordo con la tua sufficienza. Ma loro sono bravissime, per fortuna.

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  6. Pensavo che fosse il nuovo "Quasi amici"...

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  7. Ma non hai messo il voto per essere politically correct in vista dei MIA!? ;)

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    1. Il voto veramente c'è...
      sei stato colpito da demenza senile, o ce l'avevi già? XD

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  8. Lo vedrei solo per la buona Emmy, ma continua a non ispirarmi, come di solito tutti i film che trattano malattie & simili.

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  9. a me è piaciuto moltissimo, triste ma emozionante

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