Victoria
(Germania 2015)
Regia: Sebastian Schipper
Sceneggiatura: Sebastian Schipper, Olivia Neergaard-Holm, Eike Frederik Schulz
Cast: Laia Costa, Frederick Lau, Franz Rogowski, Burak Yigit, Max Mauff, André Hennicke
Genere: notturno
Se ti piace guarda anche: Collateral, Birdman, Prima dell'alba, Enter the Void
Ciao, Victoria.
Cos'hai fatto ieri sera?
Cazzotene?
No, dai, scherzo... È solo che non ho fatto niente di che. Sono andata in un locale, ma sono tornata presto.
Ho fatto giusto due salti in pista, però la musica non mi piaceva troppo e poi c'era casino, e così sono rincasata.
Tu invece che hai fatto?
Io sono andato a vedere un film.
Sì?
E quale?
Il film con Checco Zalone?
Certo che no!
Lo sai che io sono più per il cinema alternativo: Vacanze di Natale, American Pie, Scary Movie, Cinquanta sfumature di grigio...
Ah, vuoi dire alternativo al buon gusto?
Proprio così, ragazza. Proprio così.
Comunque ieri ho visto una pellicola davvero alternativa: Victoria. È un film tedesco ambientato a Berlino, con protagonista una ragazza spagnola che si chiama come te e incontra dei tipi che vivono lì ma sono immigrati dalla Polonia e da altre parti e insieme parlano inglese. Un inglese non proprio impeccabile, aggiungerei.
E magari il tutto era accompagnato da sottotitoli in giapponese?
No, quello no.
L'ho visto con sottotitoli in italiano, per fortuna.In più si tratta anche di una pellicola girata con un unico pianosequenza e in pratica in tempo reale, visto che veniamo accompagnati nella nottata della protagonista Victoria dalle 4.30 fino alle 6.54 del mattino. Due ore abbondanti in cui gliene capitano delle belle. Il tutto girato in presa diretta e certe scene, tipo i vari passaggi in automobile, non so bene come abbiano fatto a realizzarli. Al punto che nei titoli di coda il nome del fenomenale operatore delle riprese, Sturla Brandth Grǿvlen, viene persino prima di quello del regista, Sebastian Schipper, visto che senza di lui col cavolo che riusciva a mettere in pratica un'idea del genere. Non a caso è proprio a Grǿvlen che al Festival di Berlino hanno assegnato l'Orso d'Argento per la “Outstanding Artistic Contribution for Cinematography”.
Un'idea simile a quella di Birdman, mi pare di capire...
Sì, però laddove lì qualche stacco c'era, sebbene camuffato attraverso un geniale montaggio invisibile, qui invece è tutto e del tutto live. “One city. One Night. One take.” Come dice il cartellone della pellicola. Buona la prima. Un film al 100% punk, girato con pochi soldi, attori che se la cavano, soprattutto i due protagonisti principali Laia Costa e Frederick Lau, ma dalla recitazione molto istintiva e naturale e uno spirito di improvvisazione che però danno vita a un'opera realizzata in maniera mai amatoriale, ma anzi molto curata. E poi è stato inserito da Pensieri Cannibali nella Top 10 dei film migliori del 2015. E sarebbe pure stato il candidato tedesco agli Oscar di quest'anno, se solo non fosse stato “squalificato”, visto che presenta troppi dialoghi in inglese per avere la nomination di miglior film in lingua straniera.
Ok, tutto ciò è interessante, però sembra un po' una palla autoriale...
O un esperimento buono giusto per una scuola di cinema.
Beh, detto così potrebbe anche sembrarlo. Invece no. Victoria è una delle visioni più adrenaliniche ed entusiasmanti degli ultimi tempi, con un inizio che sembra portare dalle parti di una pellicola romantica girl meets boy alla Prima dell'alba e poi invece scaraventa dentro un action-thriller incalzante. Un film che tiene incollati dall'inizio alla fine allo schermo e alla sua protagonista e riesce a rendere in maniera splendida le sue sensazioni. È come se fossimo lì con lei, a bere e a sballarci e ad andare in giro per la Berlino by night. Crea un coinvolgimento così alto che a un certo punto provoca persino un fastidio fisico. Proprio ciò che si prova dopo una ciucca e subentra l'hangover.
Quante pellicole riescono a ricreare un'esperienza del genere?
Wow!
Mi sa proprio che devo vederlo.
Assolutamente sì, Victoria.
Anche perché la protagonista ti assomiglia parecchio.
Sei sicura che ieri sera sei davvero tornata presto?
Non è che per caso sei stata seguita da una videocamera, mentre facevi follie nella notte di Berlino?
Chi?
Io???
Una ragazza tranquilla come me?
E se anche fosse, cosa mai potrebbe combinare?
A vedere il film Victoria, potrebbe fare di tutto.
Davvero di tutto.
(voto 8/10)
Dall'alto della mia intelligenza, c'ho messo un po' per capire il titolo, ahahah!
RispondiEliminaIn quanto al film: devo vederlo da dicembre, già me ne avevi parlato bene. Arriverà il momento di conoscere questa Victoria.
Uhm, questo me l'ero proprio perso. Interessante, anche se il dubbio della palla autoriale a un certo punto della recensione era venuto anche a me :)
RispondiEliminaAddirittura alla posizione 3 tra i tuoi film preferiti del 2015, cercherò di recuperarlo.
RispondiEliminaPure da me è in lista da dicembre, e aspetta solo che si tiri il fiato dopo gli Oscar per essere visto. Quindi, siamo al quarto film di fila, anche se nel frattempo sono riuscita a vedere Steve Jobs... smettila di essere così avanti.
RispondiElimina8! Bang... e non me lo aspettavo!
RispondiEliminaOdio i piani sequenza,questo me lo risparmio XD
RispondiEliminaSa troppo di palla autoriale pure a me ;)
Considerato che Enter the void e affini ci hanno sempre messo d'accordo, mi sa che dovrò concordare anche su questo.
RispondiEliminaStaremo a vedere. ;)
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