venerdì 30 settembre 2016

Nick Cave, Britney Spears, Green Day etc. - La musica di settembre 2016





Qualche opinione, o più che altro qualche pensiero sparso, e naturalmente cannibale, sulle uscite discografiche delle ultime settimane.
Questo mese spazio per un po' di tutto, dal depresso Nick Cave alla più spensierata Britney Spears, passando per Green Day e... Moreno?!?


Nick Cave & The Bad Seeds “Skeleton Tree”
"Pensieri Cannibali mi ha davvero infilato nello stesso articolo con Britney, Lady Gaga e Moreno???"

Non sono mai stato un grande fan di Nick Cave. Io odio le canzoncine allegre e spensierate, sia chiaro, però la sua musica l'ho sempre trovata troppo deprimente persino per i miei gusti. Adesso con “Skeleton Tree”, registrato nel periodo successivo alla tragica morte del figlio, ha realizzato con i suoi Bad Seeds quello che è forse il loro lavoro più triste e scuro in assoluto. La morte ha sempre aleggiato sulle “murder ballads” di Nick Cave, ma qui il cantante australiano è stato costretto a immergersi nel dolore più profondo, quello per cui non esiste nemmeno una definizione. Come viene detto nel film Demolition: “Un uomo perde sua moglie, diventa un vedovo. Un figlio perde un genitore, diventa un orfano. Ma perdere un figlio... Non c'è un termine per questo. E non dovrebbe esserci”.
Nonostante tutta questa depressione, o forse proprio “grazie” a questa...

il disco mi è piaciuto, sorpresa sorpresa!
Oh meglio, precisiamo, mi sono piaciuti, anzi ho adorato i primi tre pezzi del disco: l'inquietante “Jesus Alone”, la sognante “Rings of Saturn” che non so perché mi sembra un pezzo anni '80 stile Roxy Music, e la devastante “Girl in Amber” che presenta cori radioheadiani e quindi stupendi. Splendida pure “I Need You”. Il resto del disco procede in maniera valida ma più in tono minore, con alcuni momenti da tagliamento delle vene assicurato e con il duetto con la soprano danese Else Torp in “Distant Sky” che non vale certo quello con Kylie Minogue nella storica “Where the Wild Roses Grow”, però tutto sommato da non fan di Nick Cave posso considerarmi più che soddisfatto.
E allora sarà anche un disco triste, mooolto mooooolto triste, ma io grido: allegria!


(voto 8/10)




M.I.A. “AIM”

Il nuovo album di M.I.A. si chiama AIM ed è IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO ti manda in botta si chiama AIM ed è IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO ti manda in botta botta botta BOTTA BOTTA BOTTA è una roba fuori da tutti i confini fisici mentali e musicali ed è HIP-NOTICO HYPE-NOTICO IPER-NOTICO Il nuovo album di AIM si chiama M.I.A. no! Che dico? Ho sbagliato!!! Si chiama AIM e l'ha fatto M.I.A. ed è uno di quei rari dischi che potrebbero suonare perfetti sia in un locale di lap dance che come sottofondo a una marcia di protesta no-global ed è un album che ti manda fuori di testa run-pama pama pa-pama pama pama RUN-PAMA PAMA PA-PAMA PAMA PAMA e a un certo punto come ospite spunta persino l'ex One Direction ZAYN! Ma che davvero??? E pure lui è in un brano che ti manda in botta così come tutto il nuovo album di M.I.A. che si chiama AIM e puoi considerarlo geniale oppure demente ma è impossibile che ti lasci indifferente e soprattutto è IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO IPNOTICO roba da manicomio manicomio manicoM.I.A.
(voto 6,5/10)




Frank Ocean “blond”

Ci sono dischi belli e dischi coraggiosi. Ci sono anche dischi che sono entrambe le cose e che possono essere considerati capolavori.
Il nuovo album di Frank Ocean “blond” senza dubbio è un lavoro coraggioso. Al suo interno non ci sono singoli a presa rapida, ritornelli ruffiani e anche le ospitate prestigiose presenti non è che siano giocate come una carta per farsi facile pubblicità. Il brano realizzato con Beyoncé ad esempio non è proprio un duetto, ma l'ha usata più che altro come una semplice corista.
La musica proposta non è poi né R&B, né pop. Qua e là si prendono direzioni elettroniche, sperimentali, tanto che qualcuno ha avanzato persino paragoni con “Kid A” dei Radiohead. Non a caso Jonny Greenwood ha collaborato alla realizzazione di una traccia del disco, “Seigfried”. Spesso inoltre la voce di Frank appare trasfigurata, come nel primo spiazzante singolo “Nikes”. Uno sente “Nikes” e pensa che sia musica proveniente dallo spazio. La domanda però è: “Nikes” è un pezzo assurdo e forse geniale, ma può anche essere considerata una bella canzone?
Il punto interrogativo resta nell'aria per tutto il disco. Di momenti notevoli, e anche molto notevoli, ce ne sono, come “Ivy”, “Solo”, “Self Control” e soprattutto l'enorme “Nights”. Nel complesso comunque appare, più che un disco bello, un disco “solo” coraggioso.
(voto 7-/10)




Green Day “Revolution Radio”

I Green Day sono uno dei pochi gruppi recenti che possono vantare nel proprio curriculum non uno, bensì due album cult generazionali in due decenni differenti. Il primo è Dookie, che nel bel mezzo del cammin degli anni '90 trascinò il revival del punk, e il secondo è quell'American Idiot che, 10 anni dopo, nel 2004, diventò un manifesto dell'antibushismo. Da allora hanno cercato di replicare il successo di quest'ultimo con due lavori ambiziosi: 21st Century Breakdown e la tripletta ¡Uno!, ¡Dos! y ¡Tré!, con risultati purtroppo ben poco esaltanti.
Con il nuovo Revolution Radio hanno smesso di cercare di fare un American Idiot – Parte II, nonostante ci sia il rischio di avere un nuovo American Idiot come President of the USA, e sono tornati a pubblicare un disco semplice, tirato, piacevole dall'inizio alla fine e che fila veloce come la luce. Il problema?
Altrettanto velocemente si fa dimenticare e nessun pezzo al suo interno riesce a segnalarsi in maniera particolare. In attesa di vedere quando, e soprattutto se, riusciranno a tirare fuori un album cult numero 3, che mica nella vita si può fare solo album cult, per il momento ci si può comunque accontentare.  O quasi.
(voto 6/10)




Bon Iver “22, A Million

Bello l'uso del vocoder e dell'auto-tune. Però dopo un po' basta!
Non siamo più nel 1998 e già ai tempi di “Believe” di Cher aveva rotto le palle.
(voto 5/10)




Bastille “Wild World”

La prima volta che ho sentito il nuovo disco dei Bastille, “Wild World”, il successore del brillante esordio “Bad Blood” diventato un piccolo grande cult per le nuove generazioni, ho pensato: “Bah, diludendo.
La seconda volta che l'ho ascoltato ho pensato: “Però, è figo! Che avevo in mente la prima volta?
La terza volta che l'ho messo su ho pensato: “A tratti bello, a tratti un po' noiosetto. La voce del cantante è molto affascinante e particolare, però alla lunga infastidisce anche un pochino. E poi forse i 19 brani presenti nella deluxe edition (che diventano addirittura 21 nella Target Edition) sono un pochino troppi. Forse, eh...
La quarta volta che l'ho riascoltato ho pensato: “Mi piace alla grande, oh yeah! Anzi no, non mi piace proprio! O forse sì, a ripensarci non è niente male. Solo che boh, c'è qualcosa che non mi convince”.
Se sia un disco valido o meno non l'ho ancora capito, e forse non lo capirò mai, ma di sicuro è un lavoro che mi ha mandato in pappa il cervello.
(voto 6/10)




Britney Spears “Glory”

Britney Spears è la Madonna della mia generazione. Intendo proprio in senso religioso. Fin da quando l'ho vista vestita da scolaretta nel video di “...Baby One More Time” ho un'autentica venerazione nei suoi confronti. E da allora mi si è bloccata la crescita. Da allora Britney ne ha inoltre combinate di tutti i colori: ha cantato capolavori pop come “Everytime” e “Toxic”, si è rasata a zero e ha dato i numeri, e negli ultimi tempi si è trasferita a Las Vegas a intascare bei soldoni dai suoi spettacoli nella Città del Peccato e a fare la vita da MILF... volevo dire la vita da mamma.
Adesso è uscito “Glory”, il suo nono album che, dopo i poco irresistibili “Femme Fatale” e “Britney Jean”, ce la restituisce in buona forma, non solo fisica ma anche musicale. Ok, non sarà un lavoro glorioso o in grado di spostare i confini della musica, ma in compenso al suo interno contiene una manciata di brani contagiosi e di potenziali nuove hit. Non parlo del primo flopposo singolo “Make Me...”, una merda di R&B commerciale moderno per niente nelle sue corde. Tralasciando i poco riusciti primi brani, per fortuna il resto della tracklist prende per lo più altre direzioni musicali, toccando il vertice in “Man on the Moon”, che okay non è bella quanto quella dei R.E.M., però è comunque una grande canzone pop. Gli altri pezzi più interessanti sono soprattutto quelli contenuti nella edizione deluxe, dove Britney osa di più, flirtando con atmosfere latine in "Change Your Mind (No Seas Cortes)" e persino francesoneggianti in "Coupure Électrique".
Un dischetto discontinuo insomma, ma che rappresenta bene l'intera carriera di Britney, ricca di alti così come di bassi. It's Glory, bitch.
(voto 6+/10)



Moreno “Slogan”

Il nuovo disco di Moreno non è brutto come può sembrare a un primo ascolto.
Al secondo è anche peggio.
(voto 3/10)

P.S. Sì, ho ascoltato questo album due volte e sono ancora vivo. D'ora in poi chiamatemi Jeeg Robot.




Canzone del mese
Lady Gaga “Perfect Illusion”

Dite un po' quello che volete, ma il nuovo singolo di Lady Gaga a me mi Lady Gasa. E pure parecchio!




Il peggio del mese
Ligabue “G come Giungla”

Chi vuol sopravvivere deve cambiare”, canta il Liga nel suo nuovo singolo.
Peccato che lui non cambia mai e il pezzo suona proprio come (quasi) tutte le sue altre canzoni, ovvero male.
G come Guai a chi ascolta 'sta roba.


8 commenti:

  1. Nick Cave lo conosco poco, ma grazie al documentario su quest'album me ne sono innamorata, le canzoni, sono di un'intensità pazzesca, anche se ovviamente si deve essere nel mood giusto.
    I Green Day come la Britney li lascio alla mia fase adolescenziale, mi sa che di cult e hit come quelle passate non riusciranno più a farne.

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  2. Sono devastato.
    Siamo praticamente d'accordo su tutto. Perfino su Gaga e Ligabue.

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  3. Se l'avesse scritta Ligabue.... https://www.youtube.com/watch?v=TtLcvqCCXBI

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    1. Grandi Zen Circus!

      Se l'avesse scritta Ligabue... probabilmente avrebbe fatto schifo ahahah ;)

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  4. Nick Cave meraviglioso,MIA mi infastidisce dopo meno di un minuto,Green day bella ma è una di quelle canzoncine che assomiglia a mille altre...
    Frank Ocean dopo 40 secondi ho stoppato,pensando "cos'è sta roba da neri tossiconi?"
    Quoto al 100% su Bon Iver,i Bastille mi piacciono un botto(questa canzone quantomeno,e la voce del cantante in genere!)
    Questa canzone di Britney è una Vera Purga,ma lei si è decisamente rimessa in sesto esteticamente <3 brava Brit!
    Moreno non so se ho il coraggio di schiacciare play.
    Ecco mi sono fatta coraggio.La canzone è una merda,ma il video è talmente una poracciata che quasi quasi una risata te la strappa.Quasi.
    Grande Lady Gaga.Anche se dopo qualche ascolto secondo me mi verrà a sazia!Sulle perfect illusions ne avrei di cose da dire,ma sorvoliamo...
    A me il Liga piace!E non me ne vergogno ;)



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  5. Nick Cave me lo segno, che voglio ascoltarlo tutto quanto!

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