martedì 1 agosto 2017

Fino all'osso – To the Bone: Storia di una ragazza pelle e ossa (e sopracciglia)





Fino all'osso – To the Bone
Regia: Marti Nixon
Cast: Lily Collins, Keanu Reeves, Alex Sharp, Liana Liberato, Carrie Preston, Lily Taylor, Leslie Bibb, Ciara Bravo, Kathryn Prescott


Partiamo da lontano. Avete presente i pop-corn movies?


Sono quei film guilty pleasure disimpegnati che uno va al cinema con la scusa di guardarli, quando poi in realtà ci va soprattutto per consumare ingenti quantità di pop-corn senza sentirsi in colpa. Mangiare chili e chili di pop-corn al cinema è infatti socialmente accettabile. Si tratta di blockbusteroni commerciali di non elevata qualità cinematografica, checché ne dica la critica americana, come Wonder Woman, The Avengers, Transformers e compagnia brutta. Sul fatto che siano effettivamente dei film di intrattenimento ci sarebbe da discutere, visto che io ad esempio mi diverto di più a guardare un lavoro autoriale di Sofia Coppola o Lars Von Trier, ma questo è un altro discorso.


Capito cosa sono i pop-corn movies?


Ecco, il film di cui vi parlo oggi non è un pop-corn movie. È proprio l'esatto opposto. Vi avevo avvertito. Ve l'avevo detto che oggi si partiva da lontano e su questo blog mica si scrivono ca####e...


Fino all'osso – To the Bone è un film che sta all'opposto rispetto ai pop-corn movies per prima cosa perché non si può vedere al cinema. È prodotto e distribuito da Netflix e quindi ve lo potete guardare solo su Netflix. O per vie traverse che non vi sto a spiegare, tanto le conoscete già. Guardare una pellicola a casa ingozzandosi di pop-corn non è però la stessa cosa che farlo al cinema. È socialmente meno accettabile.

Fino all'osso è un film opposto ai pop-corn movies anche perché non tratta di supereroi o altre str#####e che non stanno né in cielo né in Terra, anche se qualcuno vorrebbe farci credere che in realtà i cinecomics siano metafore socio-politiche-esistenziali profonde.


Fino all'osso parla di una ragazza che soffre di anoressia e, al di là di questo tema specifico, parla più in generale di dipendenza, di ossessione da qualcosa, ed è quindi un film in cui in tanti si possono riconoscere, non solo le ragazze che fanno discorsi di questo tipo:

Emma Stone è un po' grassa, non credi?
“Credo sia di costituzione robusta.”
Io credo porti almeno la 40.

E se c'è gente che fa discorsi di questo tipo su Emmina Stone, che io considero tra le più anoressiche di Hollywood giusto dopo Scheletrina Jolie, si può facilmente immaginare che esistano persone che parlano di Jennifer Lawrence come di una grande obesa.



Fino all'osso tratta di un argomento forte e lo fa con scene forti, quasi impressionanti. Per fortuna senza dimenticare un pizzico di umorismo, fornito soprattutto da Luke (interpretato da Alex Sharp), l'unico maschietto a essere ricoverato nella struttura per anoressiche persone con problemi di alimentazione in cui è ambientata gran parte della pellicola.
Un ragazzo anoressico?
E non è nemmeno gay?


Allora questo film va oltre gli stereotipi! E questo è uno dei suoi grandi meriti.
Un altro merito è quello di far dimagrire durante la visione. Vuoi sapere perché?


Lo vuoi davvero sapere?



Non pensavo l'avrei mai detto, ma la visione della protagonista Lily Collins in questa pellicola mi ha fatto vomitare.
No, non è per le sue sopracciglione abnormi. Io le adoro.


Cara Delevingne, Emilia Clarke, Lily Collins... io le amo tutte. Donna sopraccigliuta, sempre piaciuta!




Non è nemmeno perché la pellicola faccia qualitativamente vomitare. Per quello esiste The Room. Fino all'osso, pur non essendo un capolavoro registico, è un film tv indie ben fatto e soprattutto ben recitato. E allora perché mi ha fatto vomitare?

Vedere Lily Collins magra mi ha fatto stare male. Mi ha fatto impressione che si sia ridotta così per girare un film.






Recitare non è tutto red carpet, feste con Paris Hilton, champagne e mignotte (o mignotti). Per quelli che in questa professione ci credono per davvero, fino in fondo, fino all'osso, è anche ridursi in fin di vita, utilizzando il metodo Christian Bale. Altroché Stanislavskij!


Lily Collins per ottenere questa parte così dura e in cui se la cava in maniera egregia ha superato una dura concorrenza di grandi nomi, tra cui quello di Nadia Rinaldi, che aveva già provato una dieta più estrema persino di quella di Bale e alla fine non è stata scelta soltanto per questioni anagrafiche.


Ciò che mi ha fatto vomitare è però soprattutto un'altra cosa: vedere Lily Collins che mangia.


Non che in questa pellicola capiti tanto spesso, ma la scena in cui è al ristorante e sputa quello che mangia è davvero stomachevole. Mi ha fatto rigettare tutta la mia cena. Prima della visione pesavo 70 kg, al termine 68 kg. Oh, che volete? Avevo fatto una cena sostanziosa!
Sputare ciò che si mangia è una cosa che proprio non si fa. Nicole Kidman, ce l'ho anche con te!




Netflix aiuta quindi a perdere peso, e senza manco il bisogno di doversi muovere dal divano, dalla poltrona o dal letto di casa. Dopo una serata al cinema a vedere un dimenticabile pop-corn movie, il rimedio migliore è guardare Fino all'osso. Sia per la vostra forma fisica in modo da fare un figurone in spiaggia, sia perché questa è una visione che resta impressa.

Detto questo, il film purtroppo non è esente da difetti. Rispetto ad altri lavori simili, come Altruisti si diventa sulla distrofia muscolare o The Road Within che tratta della sindrome di Tourette ma pure di anoressia, ha una minore dose di umorismo che lo rende sì un'esperienza più forte e drammatica, però lo rende pure meno originale e divertente da vedere.

La pecca principale è comunque un'altra: la parte finale. Se per un'ora e venti il film riesce a evitare banalità e retorica, ecco che invece nella chiusura ci casca dentro con entrambi i piedi.


ATTENZIONE SPOILER
Lo fa non con una scena sola, non con due, bensì con tre: quella (evitabilissima) del biberon, che ho trovato più ridicola che toccante ma magari è solo colpa della mia insensibilità, quella (altrettanto evitabile) della visione mistica di lei fuori dal suo corpo, che è la classica cagata da film che non trova un corrispettivo nella realtà, e poi il finale volemose tutti bene che stona con quanto visto in precedenza. Va bene fare una chiusura positiva e all'insegna della speranza, che se no poi c'era chi rompeva le palle accusando il film di apologia dell'anoressia, così come c'è stato chi ha accusato la serie Tredici – 13 Reasons Why di istigazione al suicidio. Vedere però la protagonista fare pace con la madre e pure con la matrigna e via di baci & abbracci mi è sembrato un pochino eccessivo. Mancava solo che comparisse pentito e in lacrime il padre, del tutto assente fin dall'inizio, e poi il patatràc era completo.
FINE SPOILER

Questo film insomma è un po' come il pasto di una bulimica: inizia con calma, poi ci prende gusto e procede bene, e infine termina... sboccando nel cesso.

Cose che capitano. Nessuno è perfetto. Nessun film, così come nessuna persona. C'è chi ha problemi di alimentazione, chi di altro tipo.


Abbiamo tutti le nostre ossessioni, perversioni, manie, i nostri demoni da sconfiggere. Pure io ho i miei difetti, tipo scrivere delle recensioni troppo serie e profonde, o essere troppo modesto, ma queste sono cose che meriterebbero un post a parte e questo qui, partito da lontano e arrivato fin sotto la pelle, le ossa e soprattutto le sopracciglia di Lily Collins, è ormai giunto al termine.
(voto 6,5/10)

Questa recensione è stata...

9 commenti:

  1. Il mio odio atavico per il papà di Lily Collins mi blocca, però il tuo post è davvero spettacolare ;-) Cheers

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    1. Mai far ricadere le colpe dei padri sui figli.
      E soprattutto sulle figlie. ;)

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  2. Post molto interessante, anche se ho seri dubbi rispetto alla tua modestia. ;)

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  3. Post scemissimo ma fantastico, per un film che non mi ha fatto impazzire, ma mi è piaciuto, sì.

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  4. STRE-PI-TO-SO uso di Barbara e le sue gif!
    Il film lo vedrò a breve, anche se senza troppi entusiasmi di partenza che temo troppo impegno e pochi pop-corn.

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  5. Ciao, sono Theresa Williams. Dopo anni di rapporti con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo, io Inviò il coclea di incantesimi e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, lancia l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.

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  6. A me Lily Collins così magra piace di brutto.Sono così belle le anoressiche.Sono come farfalle.Io non ce la farò mai ad essere così magra(pensandoci bene forse è meglio).Però la scena dove lei mangia e vomita ha fatto styomaco anche a me,tipo quelle che mangiano e poi prendono le pillole per non assorbire i grassi.Che stronzata.Il film non è malissimo,però sì concordo che il finale è un pò troppo all'acqua di rose.E Keanu qui è davvero un cane.

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  7. Sotto sotto è inquietante "To the bone".... Però ho apprezzato la tua recensione :D

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